La provincia di Cuneo (in piemontese provincia ëd Coni) è una provincia italiana del Piemonte di 580 789 abitanti[3]. Contando anche le 14 città metropolitane, è la ventinovesima provincia italiana per popolazione[4], seconda per numero di comuni (247)[5], nonché quarta per superficie subito dietro le province di Sassari, Bolzano e Foggia[6]. Per questo in Piemonte è anche detta la Granda ("grande" in piemontese).
Provincia di Cuneo provincia | |
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Il palazzo sede della provincia | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Amministrazione | |
Capoluogo | Cuneo |
Presidente | Luca Robaldo [1] (indipendente) dal 25-09-2022 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 44°23′N 7°33′E |
Superficie | 6 905[2] km² |
Abitanti | 580 789[3] (31-12-2021) |
Densità | 84,11 ab./km² |
Comuni | 247 comuni |
Province confinanti | Torino, Asti, Savona, Imperia, Alpi Marittime (FR-06), Alpi dell'Alta Provenza (FR-04), Alte Alpi (FR-05) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 12100, 12010-12089 |
Prefisso | 011, 0141, 0171, 0172, 0173, 0174, 0175 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | IT-CN |
Codice ISTAT | 004 |
Targa | CN |
PIL procapite | (nominale) 28.894€ (2019) |
Cartografia | |
Posizione della provincia di Cuneo all'interno del Piemonte. | |
Sito istituzionale | |
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Confina a ovest con la Francia (dipartimenti delle Alte Alpi, delle Alpi dell'Alta Provenza e delle Alpi Marittime nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord con la città metropolitana di Torino, a est con la provincia di Asti, a sud con la Liguria (province di Imperia e di Savona).
Istituita nel 1859, è stata fino al 1920 la quarta provincia italiana per estensione, preceduta dalle sole province di Sassari, Cagliari e Torino (che all'epoca comprendeva anche la Valle d'Aosta). Nel 1920 con l'istituzione della provincia di Trento (inizialmente comprendente anche l'Alto Adige) diviene quinta e dal 1927 ancora quinta (preceduta da Sassari, Cagliari, dalla neoistituita Bolzano e dalla ridelimitata provincia di Foggia) fino al 1975. Dopo l'istituzione di nuove province in Sardegna nel 2001, è la terza più grande provincia italiana dopo Bolzano e Foggia. In seguito alla riduzione del numero di province sarde dopo il referendum regionale del 2012, è la quarta provincia italiana per superficie dietro quelle di Sassari, Bolzano e Foggia.
Il territorio è composto per il 50,8% da montagna (circa la metà bassa montagna), per il 26,6% da collina e per il 22,6% da pianura/altopiano[7].
Venne istituita dal Decreto Rattazzi (Regio Decreto 3702 del 23 ottobre 1859).
Nel 1860 vennero assegnati alla provincia di Cuneo i comuni del mandamento di Tenda, già appartenenti alla provincia di Nizza ceduta alla Francia[8].
Nel 1947 cedette Tenda, Vievola, San Dalmazzo di Tenda e Briga Marittima e alcune frazioni dei comuni di Vinadio e di Valdieri alla Francia in virtù del trattato di pace di Parigi firmato dall'Italia il 10 febbraio 1947 al termine della seconda guerra mondiale.
Nel 1927 a Cuneo fu assegnata la sigla CU per le targhe automobilistiche, poi modificata nel 1928 in CN. Non ci sono prove che le targhe CU siano mai state realmente emesse e che non siano rimaste una pura teoria cartacea.[senza fonte]
Le Alpi Cozie e Marittime e le Alpi Liguri la circondano rispettivamente a ovest e a sud, con un grande arco che solo a est della valle del Tanaro si abbassa in forme più dolci, trapassando al sistema collinare delle Langhe e Roero. I rilievi formano pertanto un grande bordo ad U, entro il quale si apre l'alta pianura solcata dal Po, dal Tanaro e dai loro numerosi affluenti. Sulla sinistra del Tanaro rientra nella provincia una porzione delle colline del Monferrato, che restringono la pianura fra Bra e Saluzzo e deviano il corso del Tanaro, che raggiunge il Po solo dopo aver aggirato da sud l'intero sistema collinare.
Nell'arco alpino i fiumi incidono verdi valli trasversali, che convergono a ventaglio verso la pianura. La valle più settentrionale è quella del Po che nasce alle pendici del Monviso, massima elevazione della provincia (3841 m), la minima Santo Stefano Belbo (170 m); seguono, quasi parallele, le valli dei torrenti Varaita, Maira e Grana, affluenti di destra del Po, quelle della Stura di Demonte e del Gesso, le cui acque confluiscono nel Tanaro. Seguono le valli di alcuni affluenti di sinistra del Tanaro (Vermenagna, Pesio, Ellero, Corsaglia), e la valle del Tanaro stessa. Le valli del Belbo e della Bormida, che tributano al Tanaro da destra, incidono e delimitano con altri corsi d'acqua i rilievi delle Langhe.
Il clima ha caratteristiche di continentalità abbastanza spiccate, determinate dallo schermo che i rilievi oppongono alle influenze del pur vicino Mediterraneo. Ma la varietà dei fattori altimetrici e morfologici causa condizioni climatiche locali piuttosto diverse tra la zona alpina, le Langhe e la pianura, specie per quanto riguarda l'andamento delle temperature, le condizioni di soleggiamento e il comportamento dei venti. Estesi sono i boschi, specie nelle valli alpine e nella zona più elevata delle Langhe.
Dal punto di vista idrografico il territorio comprende l'alto bacino del Po e gran parte di quello del Tanaro. I corsi d'acqua che convergono a ventaglio nella pianura sono generalmente brevi e ripidi, con scarsa portata media, magre accentuate in inverno e piene talore violente in corrispondenza dei periodi più piovosi.
I corsi d'acqua che circondano Cuneo e convergono verso la pianura formano verdi valli i cui comuni erano generalmente organizzati in comunità montane, in seguito spesso sostituite da unioni di comuni. Partendo da Nord Est, le valli della provincia sono:
Le Valli Gesso, Vermenagna e Pesio formavano un'unica comunità montana. La Comunità montana della Bisalta comprendeva i territori delle valli Josina e Colla. Le Valli Mongia e Cevetta facevano parte della Comunità montana Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana. La maggior parte della Valle Belbo rientrava nella Comunità montana Alta Langa, mentre l'ultima porzione del Belbo all'interno della provincia di Cuneo faceva parte della Comunità montana Alta Langa e Langa delle Valli Bormida e Uzzone
Dal 1º gennaio 2019 sono stati soppressi 3 comuni: Castellar (incorporato a Saluzzo), Valmala (incorporato a Busca) e Camo (incorporato a Santo Stefano Belbo). Appartengono alla provincia di Cuneo i seguenti 247 comuni:
I comuni più importanti, ovvero le città con più di 15.000 abitanti della Provincia di Cuneo, sono sette: al capoluogo Cuneo seguono Alba, Bra, Fossano, Mondovì, Savigliano, Saluzzo.
In ragione del loro numero, tali comuni sono localmente soprannominati “sette sorelle”[9].
Pos. | Comune | Abitanti | Stemma | Foto |
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1 | Cuneo | 56.131 | ||
2 | Alba | 31.436 | ||
3 | Bra | 30.224 | ||
4 | Fossano | 24.466 | ||
5 | Mondovì | 22.452 | ||
6 | Savigliano | 21.605 | ||
7 | Saluzzo | 16.928 |
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L'economia della provincia di Cuneo è tradizionalmente forte nei settori dell'agricoltura e della zootecnia.
Tra le industrie principali note a livello nazionale e internazionale, vanno ricordate:
Leader continentali e/o mondiali nei loro comparti sono:
A Savigliano opera lo stabilimento Alstom (già Fiat Ferroviaria Savigliano) azienda produttrice di materiale rotabile fra cui il famoso Pendolino ed il più recente ETR 500. A Verzuolo è nato il colosso cartario Cartiere Burgo, che dispone ancora in questa località, nei pressi di Saluzzo, del suo principale stabilimento in cui produce carta per l'editoria.
Sicuramente da segnalare il distretto delle bici made in Cuneo.Tra le più note:
Sono inoltre presenti sul territorio provinciale stabilimenti dei maggiori gruppi mondiali legati al settore automobilistico:
e al settore alimentare:
I comparti in cui eccelle il sistema industriale Cuneese sono quello alimentare:
Sotto il profilo enologico, nella provincia di Cuneo vengono prodotti molti vini DOC e DOCG, conosciuti in Italia e nel mondo. A solo titolo esemplificativo e non esaustivo, si ricordano:
Va menzionato il settore imbottigliamento delle acque minerali con gli stabilimenti di Vinadio (marchio S.Anna), Garessio e Ormea (marchio S.Bernardo), Roccaforte M.vi (marchio Lurisia) e la più recente acqua Eva imbottigliata a Paesana alle pendici del Monviso. Questi quattro marchi (su 170 del frammentato panorama italiano) coprono oltre il 15% della produzione nazionale (fonte Beverfood 2017/2018).
Quello meccanico:
Un ruolo importante nell'economia provinciale è rivestito anche dall'industria turistica, data la ricchezza del territorio dal punto di vista enogastronomico, storico e paesaggistico.
La posizione "marginale" della provincia, situata a ridosso del settore alpino sudoccidentale, si accompagna all'esistenza di vie d'accesso complessivamente poco capienti. L'isolamento del cuneese rispetto al resto del territorio nazionale italiano è storicamente tanto rilevante che per la provincia è stato coniato il soprannome di "terza isola d'Italia".
Il capoluogo è collegato alla rete autostradale dal febbraio 2012[12], a seguito dell'inaugurazione del tratto Cuneo-Sant'Albano Stura dell'autostrada A33 Asti-Cuneo, che comprende tre uscite (Cuneo Est, Cuneo Centro e Sant'Albano) e interseca l'autostrada A6 Torino-Savona in prossimità della frazione Massimini del comune di Carrù. L'A6 è stata precedentemente la sola autostrada a servire il territorio della Granda mediante gli svincoli di Marene, Fossano, Carrù, Mondovì, Niella Tanaro, Ceva, Montezemolo. Altre arterie viarie d'importanza strategica sono poi la Strada statale 28 del Colle di Nava che collega alla Liguria, la Strada statale 20 del Colle di Tenda e di Valle Roja, e la Strada statale 21 della Maddalena, che danno accesso alla Francia
La rete viaria cuneese, pur essendo la più lunga tra quelle delle province italiane (con un totale di 3683 km), soffre di vari problemi: la situazione è complicata dalla lentezza con cui vengono portati avanti gli ampliamenti più significativi (a titolo d'esempio, il cantiere dell'autostrada A33 avanza a ritmi lenti e con lunghi momenti di stasi) e le progettazioni di nuove strade (quali la tangenziale di Cuneo e i collegamenti Cuneo-Pinerolo, Cuneo-Sisteron e Cuneo-Nizza)[13].
Il territorio provinciale è servito dalle ferrovie Cuneo-Ventimiglia-Nizza, Cuneo-Fossano e Torino-Savona; cuore del sistema è la stazione di Cuneo.
Anche la rete ferrata è caratterizzata da limiti ed arretratezza: tra la fine del XX secolo e l'inizio del XXI varie linee secondarie (Savigliano-Saluzzo-Cuneo, Cuneo-Mondovì, Mondovì-Bastia Mondovì, Bastia-Bra, Bra-Cavallermaggiore, Cavallermaggiore-Savigliano, Ceva-Ormea) sono state dismesse o depotenziate; le tratte residue sono inoltre per lunghi tratti a binario unico e talora non elettrificate.
Lo scalo aeroportuale di riferimento della provincia è Cuneo-Levaldigi, nel territorio comunale di Savigliano.
Dal 2010 trasporto pubblico locale su gomma della provincia è gestito dalle aziende facenti parte del Consorzio Trasporti Granda Bus, con collegamenti sia all'interno della provincia stessa sia con le vicine provincie di Torino, Asti, Imperia e Savona.
Lo stemma istituzionale vigente, concesso con Regio Decreto del 10 gennaio 1886, contiene gli emblemi delle città situate in corrispondenza dei quattro vertici del territorio provinciale[14]. Questa è la blasonatura:
«Inquartato: nel primo, d'argento a tre fasce di rosso, al capo di rosso alla croce d'argento (Cuneo); nel secondo, d'argento alla croce di rosso accantonata dalle lettere capitali A L B A , di nero (Alba); nel terzo, troncato d'azzurro e d'argento alla lettera gotica S d'oro attraversante (Saluzzo); nel quarto, di rosso alla croce d'argento, ai tre monti al naturale nascenti dalla punta (Mondovì)» |
Il gonfalone è un drappo azzurro, ornato di ricami, frange e nappe d'oro, caricato del detto emblema e della dicitura PROVINCIA DI CUNEO.
Periodo | Presidente | Partito | Carica | Note | |
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1985 | 29 febbraio 1988 | Guido Bonino | Democrazia Cristiana | Presidente | |
29 febbraio 1988 | 15 giugno 2004 | Giovanni Quaglia | Democrazia Cristiana Partito Popolare Italiano |
Presidente | [15] |
15 giugno 2004 | 9 giugno 2009 | Raffaele Costa | Forza Italia | Presidente | [15] |
9 giugno 2009 | 13 giugno 2014 | Gianna Gancia | Lega Nord | Presidente | [15] |
13 giugno 2014 | 13 ottobre 2014 | Giuseppe Rossetto | - | Commissario straordinario | [15] |
13 ottobre 2014 | 24 settembre 2022 | Federico Borgna | Centro-sinistra (liste civiche) | Presidente | [15] |
25 settembre 2022 | in carica | Luca Robaldo | Indipendente | Presidente | |
Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte | |
— Cuneo, 2 giugno 1963[16] |
Medaglia d'oro al merito civile | |
«Al centro delle vie di comunicazione dell'Italia Settentrionale, la Comunità provinciale del Cuneese, sconvolta dall'accanita furia nemica e profondamente ferita, con eroico coraggio, indomito spirito patriottico e altissima dignità morale, partecipava alla guerra di liberazione, esponendosi alle ritorsioni delle truppe nazifasciste ed offrendo numerosi esempi di generoso spirito di solidarietà umana. Con eccezionale abnegazione e purissima fede in un'Italia migliore, libera e democratica, essa intraprendeva, poi, la difficile opera di ricostruzione, al fine di assicurare la continuità della vita civile, e in ciò manifestando elevate virtù civiche.» — Cuneo, 11 marzo 2004 |
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