Aisone (Aison in piemontese, Aizoun in occitano) è un comune italiano di 224 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte.
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Aisone comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Trocello Pietro (lista civica) dal 31-5-2015 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 44°19′N 7°13′E | ||
Altitudine | 834 m s.l.m. | ||
Superficie | 36,92 km² | ||
Abitanti | 224[1] (31-8-2020) | ||
Densità | 6,07 ab./km² | ||
Frazioni | Forani, Lucerna, San Giuseppe, Lavoire | ||
Comuni confinanti | Demonte, Valdieri, Vinadio | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 12010 | ||
Prefisso | 0171 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 004002 | ||
Cod. catastale | A113 | ||
Targa | CN | ||
Cl. sismica | zona 3s (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona F, 3 349 GG[3] | ||
Nome abitanti | aisonesi | ||
Patrono | Natività di Maria | ||
Giorno festivo | prima domenica di settembre | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Situato nella valle Stura di Demonte, parte del suo territorio si trova nel Parco delle Alpi Marittime che si raggiunge percorrendo la statale n. 21 del Colle della Maddalena, lungo la quale si possono osservare antiche abitazioni che in parte conservano tetti in ardesia.
Negli anni trenta, per proteggere le costruzioni dall'erosione, fu costruito un muraglione in pietra, lungo 195,85 cm , esposto verso sud ed adiacente ad enormi rocce che formano grandi cenge ricoperte di pini e larici.
L'ampio vallone della Valletta, attraversando boschi, pascoli e laghetti alpini, permette di raggiungere il Parco delle Alpi Marittime, la conca delle Gùie, la Valle Gesso poste al confine con la Francia e il comune di Vinadio. Questa zona conserva caratteristiche paesaggistiche rurali arcaiche grazie ad alcune baite costruite con tetti in paglia e poste ai piedi di grandi spuntoni di roccia.
Il toponimo Aisone ha con probabilità origine dall'attività legata alla coltivazione della canapa fatta macerare negli isou, ossia in pozze d'acqua che in quel luogo dovevano essere numerose grazie alla vicina presenza dello Stura. Il toponimo potrebbe essere di derivazione occitana, vista la diffusa presenza della lingua occitana.
Durante i primi anni del XX secolo, la popolazione ha subìto un forte calo a causa dell'emigrazione verso la Francia. Tra i monumenti di maggior pregio possiamo annoverare la parrocchiale dedicata alla Natività di Maria Santissima, costruita dai Benedettini sui resti di una chiesa più antica risalente al XIII secolo, e distrutta dalle armate francesi e Spagnole nel 1744. Nel territorio oltre alla parrocchiale vi sono i resti di un antico acquedotto in pietra che portava l'acqua alla Morra[4] di Aisone, dove era in funzione un mulino o un martinetto adiacenti ai quali sono stati rinvenuti resti di una presenza umana risalente al Neolitico.
Lo stemma del Comune di Aisone è stato riconosciuto con regio decreto del 15 novembre 1937.[5]
«Di verde, al campanile di azzurro, murato di nero, fondato in punta, cimato dalla alta cuspide di azzurro, munita della crocetta di nero, il campanile e la cuspide attraversanti la sbarra abbassata di argento, il campanile finestrato con finestrella di argento posta all'altezza della sbarra. Ornamenti esteriori da Comune.[6]» |
Abitanti censiti[7]
Vicino al comune si trova la frazione di Forani, la più popolata di Aisone e situata vicino alla Morra, ampia collina un tempo coltivata a cereali. Nella valle è conosciuta anche grazie alla popolare festa di S. Magno che si svolge la seconda domenica del mese di agosto (tenutasi sino al 2011 anno dell'ultima edizione). Vicino vi è anche un camping. Attualmente la frazione conta circa 8 abitanti. Inoltre Forani nel suo piccolo centro ha una piccola chiesa, all'interno decorata da dipinti antichi. La frazione non dista molto dal fiume Stura di Demonte e da alcuni lati è affiancata da boschi. Forani si trova tra i 850 m e 880 m di altitudine circa. Forani è situata vicino ad una piccola collina chiamata dagli abitanti del luogo Perular e Perulot.
Una volta basata sull'agricoltura tradizionale, con particolare attenzione alle patate negli anni cinquanta, trae ancora oggi sostentamento dalle risorse sull'allevamento bovino e ovino, ma soprattutto dalla coltivazione di piccoli frutti e dall'attività turistica sostenuta dalla cucina tradizionale e dalla possibilità di lunghe escursioni a piedi durante la stagione estiva, mentre in inverno è possibile praticare sci di fondo.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 luglio 1985 | 5 giugno 1990 | Riccardo Porracchia | Lista Civica | Sindaco | [8] |
5 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Armando Franco | PSI | Sindaco | [8] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Armando Franco | Indipendente | Sindaco | [8] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Armando Franco | Lista Civica | Sindaco | [8] |
14 giugno 2004 | 23 giugno 2009 | Giovanni Degioanni | Lista Civica | Sindaco | [8] |
23 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Marisa Degioanni | Indipendente | Sindaco | [8] |
9 giugno 2014 | 2 febbraio 2015 | Armando Franco | Lista Civica: Alpes | Sindaco | [8] |
2 febbraio 2015 | 23 febbraio 2015 | Francesco D'Angelo | Comm. prefettizio | [8] | |
23 febbraio 2015 | 31 maggio 2015 | Francesco D'Angelo | Comm. straordinario | [8] | |
31 maggio 2015 | in carica | Pietro Trocello | Lista Civica: per Aisone campanile | Sindaco | [8] |
Altri progetti
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