Sono presenti alcuni resti di un castello di epoca medioevale.
Il 5 luglio 1944, le truppe nazifasciste per rappresaglia saccheggiarono e incendiarono il paese. Due i civili uccisi: Giovanni Mancardi e Giovanni Taricco. Le case incendiate e danneggiate furono circa 250.[4]
Nel novembre 1994, la parte bassa del paese subì pesantissimi danni per lo straripamento del fiume Tanaro: il fiume provocò anche il crollo del "Ponte Maccagno", che collegava Farigliano al paese di Piozzo.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Farigliano sono 185[6], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[7]:
Albania, 84
Romania, 24
Cultura
Istruzione
Biblioteche
La Biblioteca civica comunale "Nicola e Beppe Milano" in piazza San Giovanni, dispone di circa diecimila volumi, in prevalenza di narrativa e saggistica. L'annessa sala polivalente può ospitare manifestazioni culturali e può essere utilizzata, inoltre, per convegni, congressi e dalle associazioni di volontariato.[8]
Eventi
Ogni anno nella prima settimana di dicembre ha luogo a Farigliano "La Fiera dei puciu e di San Nicolao".[9] I puciu sono i frutti del nespolo comune, tipico della Bassa Langa, e da non confondere col nespolo del Giappone.
Farigliano era dotata di una propria stazione ferroviaria posta lungo la Ferrovia Bra-Ceva. La ferrovia è stata chiusa in seguito ai danni subiti dall'alluvione del 1994.
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