Roburent (AFI: /robuˈrɛnt/; dal 1940 al 1952 Roburento, /robuˈrɛnto/[4]; Arburent in piemontese) è un comune italiano di 477 abitanti[1] della provincia di Cuneo in Piemonte.
Roburent comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Giulia Negri (lista civica) dal 27-5-2019 | |
Territorio | ||
Coordinate | 44°19′N 7°53′E | |
Altitudine | 788 (min 580 - max 1,819) m s.l.m. | |
Superficie | 29,81 km² | |
Abitanti | 477[1] (31-8-2020) | |
Densità | 16 ab./km² | |
Frazioni | Cardini, Pra, San Giacomo | |
Comuni confinanti | Frabosa Soprana, Garessio, Montaldo di Mondovì, Ormea, Pamparato, Torre Mondovì | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 12080 | |
Prefisso | 0174 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 004186 | |
Cod. catastale | H378 | |
Targa | CN | |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | |
Cl. climatica | zona F, 3 292 GG[3] | |
Nome abitanti | roburentesi | |
Patrono | san Siro | |
Giorno festivo | 7 luglio | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
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Situato a circa 800 metri di altitudine, il territorio comunale di Roburent si estende a cavallo delle valli Corsaglia e Casotto e fa parte dell'Unione Montana Valli Monregalesi. Il capoluogo è costituito da otto borgate storiche quali Piazza (situata più alto), la Montà, lo Scarrone, Roà dei Garie, Roà dei Savi, Roà dei Mozzi, Sant'Antonio e Codevilla (situata più in basso).
Fanno altresì parte del territorio le frazioni di Pra di Roburent e San Giacomo di Roburent, e la località dei Cardini, queste ultime apprezzate e conosciute località sciistiche. Nel territorio di Roburent è compreso il monte Alpet (1611 metri) e poco sotto la cima Colmè (1297 metri) raggiungibile dalla nuova seggiovia.
Per quanto concerne il nome, non ci sono certezze circa l'origine. La tesi maggiormente accreditata è quella secondo cui l'abitato prenderebbe il nome dal torrente che solca la valle: il Roburentello; tesi avvalorata peraltro da un documento notarile datato 1118. Si presume che il nome originario fosse Rivo Bruzenti e che si sia lentamente evoluto in Rivuo Bruzenti, quindi in Rivuobrugente, Rivobruzzente, Rioburente fino all'attuale Roburent.
I territori del roburentese sembrano essere abitati fin dai tempi preistorici quando si insediarono su queste montagne alcune popolazioni dedite alla pastorizia, adoratrici del sole e del tuono; si presume fossero simili alle comunità della valle delle meraviglie. Questa tesi è stata formulata dall'archeologo Janigro D'Acquino in seguito ad alcuni studi che condusse sui megaliti del Monregalese che portarono al ritrovamento sull'Alpe Robert (sita sul confine meridionale del comune di Roburent) di alcuni altari in pietra.
Durante l'epoca romana il territorio roburentese era attraversato dalla Via Sonia o Savinia che costituiva un importante collegamento tra il mare (Albenga) e la pianura (Augusta Bagiennorum) passando per Garessio. Lungo questa strada si insediarono alcune popolazione di Liguri montani e di Ingauni.
Per le frequenti incursioni dei Saraceni, poco dopo l'anno 1000 o comunque nell'XI secolo, a Roburent venne costruito un castello del quale si può tuttora ammirare un torrione di guardia nel centro del paese, denominata "la Saracena" e simbolo comunale, ed una parte del muro di cinta.
Il prezioso e sfruttabile territorio boschivo del feudo di Roburent, di proprietà del vescovo di Asti, fu al centro di contese tra Mondovì e la stessa proprietà fino al 1419 quando il comune divenne parte del territorio dei Savoia che ne mantennero a lungo il possesso.
Localmente questo feudo ebbe dei Signori, lo stesso ceppo familiare anche di Montaldo, vedasi i rarissimi documenti di quegli anni, nonché alcune pubblicazioni storiche, ma l'importanza ed il potere di questa famiglia andò mano a mano scemando. Così il luogo venne infeudato a varie altre famiglie, Della Torre, poi i Bonardo Mongarda, indi i Musso e per finire i Cordero (che quindi si chiamarono di Roburent).
Nel XVII secolo i roburentesi furono coinvolti, se pur in minima parte rispetto alle località vicine, nella Guerra del sale; i maggiori devastamenti li subì invece l'odierna frazione di Pra di Roburent con incendi e distruzioni di buona parte del paese. Nel periodo napoleonico (1794), va ricordata la strenua quanto vana resistenza degli abitanti, accampati in un campo trincerato sul monte Savino, contro le truppe francesi stanziate presso l'Alpe Robert.
Nel 1940 il nome del comune venne italianizzato in Roburento[5]; nel 1952 riprese il nome originale[6].
«D'argento, al toro di nero furioso rivolto, affrontato da un Ercole impellicciato; nel canton destro del capo un castello di rosso murato di nero, torricellato di uno. Ornamenti esteriori da Comune» |
(Descrizione araldica dello stemma) |
«Drappo partito, di bianco e di rosso, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma con la iscrizione centrata in argento: Comune di Roburent» |
(Descrizione araldica del gonfalone) |
![]() | Medaglia di bronzo al Merito Civile |
«La popolazione roburentese, con eroico coraggio e indomito spirito patriottico, partecipava alla guerra di liberazione, esponendosi alle ritorsioni delle truppe nazifasciste ed offriva ammirevole prova di generoso spirito di solidarietà umana nel dare ospitalità e rifugio a numerosi ebrei vittime delle leggi razziali.» — Roburent (CN), 1943-1944 |
Resti del torrione d'avvistamento, costruito assieme al locale castello nell'XI secolo per scongiurare le frequenti incursioni dei Saraceni, e alcuni tratti delle mura di cinta.
Chiave d'arco (1420), che sovrasta il portale di ingresso della casa Vallepiano, in borgata Gariè.
Parte del territorio comunale è compreso nella zona speciale di conservazione "Faggete di Pamparato, Tana del Forno, Grotta delle Turbiglie e Grotte di Bossea" (IT1160026).
Abitanti censiti[7]
Dall'anno 2007 vi è in esposizione permanente una caratteristica rappresentazione della Natività realizzata con le miniature delle case di Roburent, opera di Galleano Giacomino.
Attualmente il paese è poco popolato e basa la propria economia eminentemente sul turismo, fiorente soprattutto a Sangiacomo di Roburent (frazione a 4 km dal capoluogo) dove sono anche presenti stazioni sciistiche sia di discesa che di fondo.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Pra di Roburent e San Giacomo di Roburent. |
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2004 | 2009 | Bruno Vallepiano | Lista civica "Con noi" | Sindaco | |
2009 | 2014 | Bruno Vallepiano | Lista civica "Con noi" | Sindaco | |
2014 | 2016 | Bruno Vallepiano | Lista civica | Sindaco | |
2016 | 2017 | Rancurello Marinella | Comm. straord. | ||
2017 | 2019 | Fabrizio Nugnes | Lista civica | Sindaco | |
2019 | in carica | Giulia Negri | Sindaco | ||
Roburent faceva parte della Unione Montana Valli Monregalesi[8].
Anno | Tappa | Partenza | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
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1977 | 12ª | Santa Margherita Ligure | 160 | ![]() | ![]() |
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 234402957 |
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