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Albenga (Arbénga in ligure[4][5], Albingaunum in Latino) è un comune italiano di 23 501 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria. È il secondo comune e il secondo agglomerato urbano della provincia per popolazione, perno di un'area urbana di circa 63 000 abitanti, preceduto soltanto dal capoluogo Savona. Albenga ha l'appellativo di "Città delle cento torri".

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Albenga (disambigua).
Albenga
comune
Albenga – Veduta
Albenga – Veduta
Panorama di Albenga
Localizzazione
Stato Italia
Regione Liguria
Provincia Savona
Amministrazione
SindacoRiccardo Tomatis (liste civiche di centro-sinistra) dal 9-6-2019
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°02′56.81″N 8°12′46.86″E
Altitudine5 m s.l.m.
Superficie36,58 km²
Abitanti23 501[1] (31-5-2022)
Densità642,45 ab./km²
FrazioniBastia, Campochiesa, Leca, Lusignano, Salea, San Fedele
Comuni confinantiAlassio, Arnasco, Ceriale, Cisano sul Neva, Ortovero, Villanova d'Albenga
Altre informazioni
Cod. postale17031
Prefisso0182
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT009002
Cod. catastaleA145
TargaSV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 203 GG[3]
Nome abitantiingauni o albenganesi
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Albenga
Albenga – Mappa
Albenga – Mappa
Posizione del comune di Albenga nella provincia di Savona
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


L'isola Gallinara vista dalla via Julia Augusta
L'isola Gallinara vista dalla via Julia Augusta

Albenga si trova nella Riviera ligure di ponente, nell'omonima piana, presso la foce del fiume Centa che nel corso dei secoli ha fatto da "architetto naturale" della pianura ingauna, rimodellando più volte il terreno e costringendo gli albenganesi a dotarsi di argini e ponti già dalla sua fondazione.

Fino al XVII secolo ha basato la sua economia sul commercio marittimo, poiché la città sorgeva sul delta del Centa ed era circondata da mura e da ponti. Con la chiusura delle altre vie di sfocio del delta, avvenuta prima per mano dei Genovesi e successivamente per opera della natura, ora il fiume costeggia il centro storico ingauno sfociando a estuario. Dei vecchi ponti anche il ricordo è andato cancellandosi, con l'eccezione delle rovine del Pontelungo.

È il centro principale del comprensorio albenganese, che si estende da Ceriale ad Andora e relativo entroterra.

Comprende anche la riserva naturale regionale dell'Isola Gallinara (o Gallinaria), dove si rifugiò san Martino di Tours verso la fine del IV secolo.


Clima


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Albenga.

Il clima si presenta mite lungo la linea di costa, con inverni miti e raramente freddi ed estati calde ma mitigate dalla brezza di mare; nella parte più interna della piana, si fanno sentire maggiormente le caratteristiche continentali, che creano una maggiore escursione termica, temperature minime invernali più rigide e massime estive più elevate.


Origini del nome


Il nome attuale arriva dal latino Albíngaunum che è identico ad Albium Ingaunum, cioè città capoluogo + genitivo plurale ligure in -um. L'etnonimo Ingauni è formato da ing, di origine indoeuropea, e auno, comune alla zona gallo-ligure. Quanto ad Albium deriverebbe da alb/alp un'antica radice preindoeuropea (roccia, altura), spesso associata erroneamente all'albium latino che significa bianco o chiaro.

Il primo nome fu Albium Ingaunum, ma quando venne conquistata dai Romani il nome divenne Albingaunum, subito dopo la caduta di Roma divenne Albingauno e intorno all'anno mille il nome diventa Albingano con varianti come Albengana[6].


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Albenga.
I ritrovamenti vicino al battistero
I ritrovamenti vicino al battistero

Chiamata in lingua latina prima Albium Ingaunum e in seguito Albingaunum (crasi del termine originale), traducibile in Città degli Ingauni (dalla popolazione dei Liguri che l'ebbe in origine come centro principale), Albenga fu assai importante per le vicende di conquista ed espansione di Roma nella Liguria occidentale e non solo. Fu alleata dei Cartaginesi durante la Seconda guerra punica (III secolo a.C.) e divenne la base navale del fratello di Annibale Barca, Magone, che da qui, nel 205 a.C., salpò alla volta di Genova per saccheggiarla. Conquistata dai Romani nel 181 a.C., grazie alla campagna del proconsole L. Emilio Paolo, ottenne il diritto latino nell'89 a.C. e la cittadinanza romana nel 45 a.C., divenendo il cuore della romanizzazione dell'entroterra e del territorio circostante. Divenuta municipium già con Giulio Cesare, con la nascita dell'Impero romano Albenga acquisì sempre più importanza anche sotto il profilo economico e, di conseguenza, urbanistico, in quanto punto di riferimento per gli abitanti di una vasta zona che andava da Sanremo a Finale Ligure e, nell'entroterra, alla valle del Tanaro in Piemonte. La fine dell'Impero romano d'Occidente, con la conseguente crisi a più livelli, non lasciò indenne Albenga: nel corso del V secolo, ad esempio, la città subì l'attacco e l'invasione dei Goti, con conseguenti saccheggi, uccisioni e distruzione di edifici; lo stesso secolo, però, vide la nascita della diocesi di Albenga, o meglio la sua organizzazione territoriale e strutturale maggiormente definita, con una più capillare diffusione del Cristianesimo (giunto in città sicuramente nel corso del II secolo, forse anche prima) e l'affermazione del vescovo anche come autorità civile. Conquistata dai Longobardi di Rotari, Albenga passò poi sotto il dominio dei Franchi e, nel X secolo, a seguito della loro sconfitta da parte di Berengario II, entrerà nella marca Arduinica, mantenendo lo status di capoluogo per la vasta area circostante.

Intanto stava emergendo in città la forza, non solo spirituale, dell'abbazia di Santa Maria e San Martino dell'isola Gallinara, fondata forse nel V secolo sul luogo dove si ritirò San Martino di Tours circa un secolo prima. Nel 940 il vescovo Ingolfo assegnò all'abbazia benedettina il monastero di San Martino in Albenga, che divenne la sede in terraferma dei monaci, assieme ad altre chiese e possedimenti nei dintorni; più avanti, nel 1044, il monastero ottenne da papa Benedetto IX l'esenzione dalla giurisdizione vescovile e diverse proprietà in Italia, che si aggiunsero ad altre in Catalogna (nei dintorni di Barcellona), in Provenza (zona di Fréjus) e in Corsica. La potenza dell'abbazia subirà una lenta e progressiva decadenza a partire dal XIII secolo[7].

Sotto il profilo civile, nel corso dell'XI secolo inizia a formarsi il comitato di Albenga, retto sino al 1091 da Adelaide di Susa che aveva in città una sua corte regia; questo aspetto denota l'importanza assunta dalla città, la quale partecipò alla prima Crociata e alle lotte per il predominio dei traffici marittimi nel Tirreno. Divenuta libero comune, non passò molto che si trovò a lottare con la sempre più potente Genova, sotto il cui dominio Albenga si mise con un'onerosa convenzione nel 1251; pur avendo perso gran parte della sua libertà, la città godette di una certa autonomia (nel 1288 gli abitanti riuscirono a ottenere statuti propri) e non mancarono periodi di prosperità. Coinvolta nelle lotte tra guelfi e ghibellini, fu sotto la signoria dei Del Carretto del Marchesato di Finale, dei Visconti (1355-1379), dei francesi (1396-1413) e nuovamente di Genova.

Fu occupata dal Ducato di Savoia nel 1625 e nel 1746; più tardi, con i cambiamenti dovuti alle conquiste napoleoniche, divenne capoluogo della giurisdizione del Centa e capoluogo dell'omonima provincia sotto il Regno di Sardegna (1815-1859).

Con la nascita del Regno d'Italia, Albenga fu scelta come capoluogo dell'omonimo circondario nella provincia di Genova; dal 1927 appartiene alla provincia di Savona, istituita proprio quell'anno. Il comune di Albenga subì gli ultimi aggiustamenti ai propri confini amministrativi nel 1929,[8] quando gli fu aggregato il territorio del soppresso comune di Campochiesa.

Durante la Seconda guerra mondiale la città non fu risparmiata dalla barbarie nazista: tristemente famoso è l'episodio dei cosiddetti "martiri della Foce", che è tra le motivazioni che contribuirono al conferimento ad Albenga, nel 2019, della medaglia d'oro al Merito Civile. Dal 1973 al 1º gennaio 2009 è stata la sede amministrativa della Comunità montana Ingauna.


Simboli


«D'oro, alla croce di rosso»

(Descrizione araldica dello stemma[9])

«Drappo giallo-oro caricato della croce rossa»

(Descrizione araldica del gonfalone[9])

«Drappo di giallo alla croce di rosso…»

(Descrizione araldica della bandiera[9])

Lo stemma ufficiale è stato riconosciuto con l'apposito decreto del capo del governo datato al 22 giugno del 1933.[10][11] La bandiera è stata concessa con D.P.R. del 24 febbraio 1979.[10]

Simbolo di Albenga è il suo centro storico e in special modo le torri che sono oggi considerate il simbolo della sua storia. Si hanno le due torri affiancate, quella comunale e quella della cattedrale di San Michele Arcangelo, a simboleggiare il conflitto tra i poteri ecclesiastici e quelli comunali. Oggi queste torri sono presenti su molti loghi e insegne di società e associazioni.


Onorificenze


Titolo di Città
 22 dicembre 1958[10]

Albenga è tra le città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione, insignita, il 3 marzo 1975 della Croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale ed è membro dell'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro che raggruppa tutti i combattenti decorati al valor militare. Nel 2019 viene insignita della medaglia d'oro al merito civile per la lotta di liberazione.

Croce di guerra al valor militare
«Durante venti mesi di dura lotta contro l'oppressione nazista e fascista, sosteneva coraggiosamente le forze partigiane della sua esistenza e dava alla causa della libertà efficace contributo di combattenti, di sangue generoso, di valore e di sofferenze. Zona di Albenga, 8 settembre 1943 – aprile 1945»
 3 marzo 1975
Medaglia d'oro al merito civile
«Dopo l'8 settembre 1943 il Comune fu occupato dalle truppe tedesche che, oltre a militarizzare la zona vicino al mare, determinarono un clima di terrore per la particolare ferocia di alcuni ufficiali, nonché per i frequenti rastrellamenti e saccheggi, costringendo gli abitanti ad abbandonare le proprie case, per rifugiarsi in luoghi più sicuri. La popolazione, sebbene sconvolta da numerosi bombardamenti alleati, inaudite violenze, spietate torture, terribili stupri, deportazioni e dalla perdita di numerosi concittadini, vittime anche delle molte mine disseminate sul territorio, seppe reagire agli orrori della guerra con coraggiosa determinazione e generoso spirito di solidarietà, in una comune lotta contro il nemico oppressore. Splendido esempio di amor patrio e di strenuo impegno per l’affermazione dei principi di democrazia e di libertà. 1943/1945 – Albenga (SV)»
 1° aprile 2019[12]

Monumenti e luoghi d'interesse


La cattedrale di San Michele Arcangelo nel centro storico ingauno
La cattedrale di San Michele Arcangelo nel centro storico ingauno

La città di Albenga presenta uno dei centri storici più suggestivi e ben conservati della Riviera ligure di ponente, per gran parte ancora circondato da mura e nel quale svettano numerose torri, palazzi e altre pregevoli architetture di epoca medievale. Conservato oggi nelle sue antiche strutture, è comparabile con le descrizioni dei secoli passati come quella del 1739:

«...pavimentata per tutta la lunghezza di ciottoli, di diversi colori, ordinati in modo da rappresentare animali, trofei, fogliame...»


Architetture religiose


Il santuario di Nostra Signora di Pontelungo lungo la strada statale 1 Via Aurelia
Il santuario di Nostra Signora di Pontelungo lungo la strada statale 1 Via Aurelia
La chiesa di Santa Maria in Fontibus nel centro storico ingauno
La chiesa di Santa Maria in Fontibus nel centro storico ingauno

Architetture civili



Palazzi e torri

Particolare delle torri del centro storico
Particolare delle torri del centro storico
Il borgo storico ingauno in una foto aerea degli anni venti del XX secolo
Il borgo storico ingauno in una foto aerea degli anni venti del XX secolo

Porte


Ponti

Lo stesso argomento in dettaglio: Centa § Ponti.
Bunker alla foce del fiume Centa di Albenga
Bunker alla foce del fiume Centa di Albenga

Architetture militari



Siti archeologici


Scorcio di piazzetta dei Leoni, nella zona absidale della cattedrale ingauna.
Scorcio di piazzetta dei Leoni, nella zona absidale della cattedrale ingauna.

Altro



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[14]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti ad Albenga sono 2 647[15], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[16]:

  1. Marocco, 782
  2. Albania, 375
  3. Romania, 325
  4. India, 230
  5. Bangladesh, 230
  6. Ucraina, 85
  7. Cina, 76
  8. Ecuador, 65
  9. Polonia, 44
  10. Russia, 36
  11. Moldavia, 35
  12. Brasile, 34
  13. Algeria, 29
  14. Nigeria, 27
  15. Tunisia, 22

Cultura


Palazzo Peloso Cepolla, sede del Museo navale romano.
Palazzo Peloso Cepolla, sede del Museo navale romano.

Istruzione



Scuole

Albenga è sede, oltre che di numerosi sedi di scuole primarie e secondarie di primo grado, dei seguenti istituti inerenti al ciclo scolastico della scuola secondaria di secondo grado:


Università


Musei


Il museo diocesano albenganese
Il museo diocesano albenganese

Letteratura


Le tre torri del centro storico ingauno
Le tre torri del centro storico ingauno

Secondo alcuni critici letterari, la città di Albenga sarebbe nominata (anche se la descrizione corrisponderebbe più ad Andora) nel romanzo Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, col nome di Alenga (è il paese dove il protagonista si ferma per comprare un giornale).

Nel romanzo Adèle e Theodore con finalità pedagogiche di Madame de Genlis, l'autrice francese dipinge Albenga - ma più precisamente la frazione di Lusignano - con queste parole:

«Tutto ciò che vi si vede è piacevole, là si vedono le vere pastorelle, mentre le contadine francesi fanno molta pena e sembrano veramente in cuffia da notte. Tutte le giovani albenganesi hanno i capelli ornati con corone di fiori naturali, poste sulla testa sul lato sinistro; esse sono molto graziose, e soprattutto notevoli per l'eleganze del loro portamento.»


Media



Stampa

I principali quotidiani che si occupano di cronaca e politica di Albenga sono Il Secolo XIX e La Stampa. Esistono tuttavia dei settimanali e mensili cartacei di tiratura inferiore che se ne occupano e vari siti online che si occupano della città albenganese e del circondario ingauno, quali Il Vostro Giornale o IVG, Liguria 2000 News, AlbengaCorsara News, Il carciofino.


Radio

Il principale mezzo di comunicazione con sede locale è l'emittente radiofonica Radio Onda Ligure 101.


Televisione

Nel 1960 Albenga fu protagonista, grazie alla partecipazione del prof. Tommaso Schivo, del primo gioco collettivo in onda su Raiuno Campanile sera, condotto da Mike Bongiorno.

Memories, trasmissione televisiva olandese in onda sul primo canale nazionale KRO, seguita da oltre due milioni di spettatori, nel 2005 ha scelto il centro storico di Albenga come luogo di scenografia per far incontrare vecchi amori.

Nel 2006 è andato in onda su History Channel il programma televisivo Delitti incentrato sulla ricostruzione dei più importanti delitti e serial killer italiani, l'ottava puntata era dedicata al "Boia di Albenga".

La rete televisiva TV2000 nel 2011 ha scelto la famiglia Pesce di Albenga e la città stessa come set, per il reality show Romanzo Familiare.


Cinema


Albenga, oltre ad essere stata scelta per vari spot pubblicitari (venne usata come location per lo spot pubblicitario della Comix e della Agricola Italiana Alimentare S.p.a.), è stata utilizzata quale location per diversi film prodotti da registi italiani e non quali Io no spik inglish del 1995 di Carlo Vanzina con protagonista Paolo Villaggio e Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro del 2008 di Iain Softley e con protagonisti Brendan Fraser, Andy Serkis e Helen Mirren.


Cucina


Tra i più noti prodotti gastronomici locali si trovano quattro prodotti tipici della produzione della piana ingauna, e sono conosciuti come i "4 d'Albenga":

Farinata con cipollotti, tipica variante ligure
Farinata con cipollotti, tipica variante ligure

Altri prodotti:

Tra le bevande:


Eventi


Una serata del festival Terreni Creativi
Una serata del festival Terreni Creativi

Geografia antropica


Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Bastia, Campochiesa, Leca, Lusignano, Salea e San Fedele per una superficie territoriale di 36,58 km²[27].

Confina a nord con i comuni di Arnasco, Cisano sul Neva e Ceriale, a sud con Ortovero, Villanova d'Albenga e Alassio, ad ovest con Arnasco e ad est è bagnato dal mar Ligure.


Frazioni



Località urbane


La piana di Albenga vista dall'Anfiteatro
La piana di Albenga vista dall'Anfiteatro

Economia


L'economia si basa principalmente sul commercio agricolo e floricolo, ma con la presenza di un forte settore terziario. Vi sono numerose imprese di servizi e anche alcune industrie, inoltre da pochi anni si sta sviluppando in modo deciso il settore turistico, sia enogastronomico sia culturale.

Le coltivazioni sono orticole (la maggioranza fino a pochi anni fa) ma, soprattutto, piante aromatiche e floricoltura. Attorno a questo c'è un vero settore economico composto dalle aziende agricole (quasi tutte a conduzione familiare), dalle strutture e operatori del settore (consulenza tecnica, vendita di prodotti per la coltivazione, ecc.) e dai commercianti, che spesso esportano i prodotti della piana e della zona verso i paesi del nord (soprattutto Germania). Attiva anche la coltivazione viticola e quella olivicola, la produzione di vino e olio e altri prodotti agricoli. Ma vi sono alcune ditte di import-export famose e leader a livello nazionale ed europeo in questo settore come la Noberasco per quanto riguarda la frutta secca, la Fruttital per import-export di frutta fresca, la Fitimex per quanto riguarda gli ortaggi e frutta esotica, italservice per l'esportazione di vasi di aromatiche e fiori in tutta Europa;

Molti prodotti hanno ottenuto i riconoscimenti Denominazione di Origine Controllata (DOC), Denominazione di origine protetta (DOP), Indicazione Geografica Tipica (IGT), Indicazione geografica protetta (IGP).

L'economia albenganese ha attratto, inoltre, un grande afflusso di lavoratori stranieri, in maggioranza nordafricani.


Infrastrutture e trasporti



Strade


Il ponte sul Centa, a sinistra il centro storico
Il ponte sul Centa, a sinistra il centro storico

Il territorio comunale di Albenga è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia, che permette il collegamento stradale con Alassio, ad ovest, e Ceriale ad est. Questa strada un tempo passava per il centro della città affiancando il centro storico, negli anni sessanta del Novecento venne progettata e aperta al traffico veicolare una variante che oltrepassava tutta la città: questo tracciato moderno ha permesso di collegare velocemente le due sponde di Albenga divise dal fiume Centa.

La città è inoltre il crocevia di altre strade provinciali: la provinciale 3 per Cisano sul Neva; la provinciale 6 per Villanova d'Albenga; la provinciale 19 per Arnasco; la statale 453 della Valle Arroscia; la statale 582 del Colle San Bernardo, quest'ultima storica via per il Piemonte.


Autostrada

Lo stesso argomento in dettaglio: Autostrada Predosa-Albenga.

Albenga è raggiungibile tramite l'autostrada A10 mediante il proprio casello autostradale. Dal 1969 è partito l'iter di un progetto per una bretella che possa unire la piana direttamente e velocemente con il suo entroterra, con la val Bormida, quindi con l'autostrada A6 e il Piemonte, quindi proseguire per la Lombardia e collegarsi con l'autostrada A26; tale progetto andrà a formare l'autostrada Predosa-Albenga; nel 2010 è stato dato il via per il progetto definitivo. Questo progetto consentirà di alleggerire il traffico che nella stagione estiva e nei festivi è sempre presente e abbondante sia sulla A10 che sulla A6.


Ferrovie


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Albenga.

Albenga è dotata di una propria stazione ferroviaria, posta sulla linea Genova-Ventimiglia. La stazione venne aperta nel 1872, ma l'attuale fabbricato viaggiatori, progettato dall'architetto Roberto Narducci, risale agli anni trenta del XX secolo.

L'attuale linea ferroviaria, per lunghi tratti a semplice binario, verrà sostituita da una nuova linea a doppio binario, posta più a monte; il nuovo progetto prevede un'ampia stazione nella frazione di Bastia.


Aeroporto


Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Albenga.

Nel vicino comune di Villanova d'Albenga è presente l'Aeroporto Internazionale "C. Panero", inaugurato nel 1922. In tale spazio è presente anche la caserma del 15º Nucleo Elicotteri - Villanova D'Albenga dell'Arma dei Carabinieri.


Amministrazione


Il palazzo comunale
Il palazzo comunale
Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Albenga.

Gemellaggi


Albenga è gemellata con:


Sport


Gli sport più diffusi sono la pallanuoto, il calcio e la vela.

Importanza a livello regionale ha la locale squadra di pallanuoto - l'Ingaunia - che dal 1995 al 1999 ha militato nella massima serie la squadra femminile del Ponente Ligure; tra le giocatrici la savonese Eleonora Gay (oro ai mondiali di Perth 1998) e la genovese Elisa Casanova. Nonostante gli ottimi risultati (arrivò anche ai play off) la squadra si sciolse per problemi gestionali.

La principale squadra di calcio è l'A.S.D. Albenga 1928[29] nata nel 2010 e militante nel campionato di Eccellenza Liguria, dopo il fallimento dell'Albenga Calcio fondata nel 1928 e che in passato raggiunse quella che è oggi la serie C. Lo stadio è intitolato al partigiano Annibale Riva.

Rilevanza a livello calcistico è da attribuire all'A.S.D. San Filippo Neri (attualmente in Prima Categoria) con sede sociale in via Trieste presso la parrocchia del Sacro Cuore; sebbene il calcio si sviluppò successivamente, l'associazione sportiva è nata nel 1893 ed è una delle più antiche d'Italia. Esistono attualmente in città altre due squadre calcistiche: il Pontelungo (Prima Categoria) e il Vadino.

Manifestazioni sportive importanti sono il torneo di calcio a sei giocatori estivo "Memorial Angelo Malco - Trofeo Città di Albenga".

Altro sport rilevante per la città, specie nel settore giovanile, è la vela. Le due scuole di vela qui ubicate hanno infatti un numero di iscritti ai corsi velici estivi molto elevato rispetto alla media delle altre scuole presenti in zona. Inoltre il Circolo Nautico Albenga può vantarsi di prestigiose squadre agonistiche nelle classi 420, Optimist, 49er e Laser, che raggiungono sovente, grazie ai loro atleti, alti risultati a livello nazionale e internazionale.

Per quanto riguarda la pallavolo, l'A.S.D. Albenga Volley ha militato per una stagione (2014.2015) nella serie B2 italiana di pallavolo femminile, e ora milita nella serie C italiana.

Infine Albenga o più precisamente la sua val Pennavaire rappresenta con i suoi oltre trenta siti di arrampicata sportiva un'ottima alternativa alla rinomata Finale Ligure.

Albenga ha ospitato l'inizio della seconda tappa del Giro d'Italia 2015, con conclusione a Genova, vinta poi da Elia Viviani del Team Sky.


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 18.
  5. Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  6. Documento del 1191 che parla di Petru Guitonus de Ast qui habitat in Albengana - notai liguri del XII secolo, Genova, 1938
  7. Luciano L. Calzamiglia, L'isola Gallinaria e il suo monastero, Dominici Editore, Imperia 1992, p. 50-51
  8. Regio decreto 28 marzo 1929, n. 653
  9. Città di Albenga – (SV), su Araldica Civica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  10. Albenga, su Archivio Centrale dello Stato, Fascicoli comunali.
  11. Stemma Comune di Albenga, su Comuni-Italiani.it.
  12. Medaglia d'oro al merito civile, Comune di Albenga, su quirinale.it.
  13. name="lusignano"
  14. Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 16 agosto 2021.
  16. Dati superiori alle 20 unità
  17. Approfondimenti sul sito del Museo Navale Romano
  18. Sito ufficiale Palio dei Rioni, su paliostoricoalbenga.it. URL consultato il 20 maggio 2020.
  19. Palio Storico dei Rioni su Sagritaly, su sagritaly.com. URL consultato il 20 maggio 2020.
  20. Palio Storico dei Rioni su Italive, su italive.it.
  21. Sito ufficiale sagralea
  22. Sagralea su Sagritaly, su sagritaly.com. URL consultato il 20 maggio 2020.
  23. Concorso pianistico nazionale Città di Albenga sul Comitato Nazionale Italiano Musica, su cidim.it, 20 maggio 2020.
  24. Su la testa con Enrico Ruggeri, su rockol.it, 20 maggio 2020.
  25. Incontro con Kronoteatro, su labiennale.org.
  26. Cannibali Kronoteatro, su paperstreet.it. URL consultato il 20/05/2020.
  27. Fonte dallo statuto comunale di Albenga (PDF), su incomune.interno.it. URL consultato l'8 maggio 2014.
  28. comune.albenga.sv.it, http://www.comune.albenga.sv.it/upload/albenga_ecm8/delibere/G00982017_225_8121.pdf. URL consultato il 14 settembre 2019.
  29. Calcio, l'Albingaunia torna a chiamarsi Albenga ed apre al settore giovanile | IVG.it

Bibliografia



Voci correlate


  • Battistero di Albenga
  • Cattedrale di San Michele Arcangelo (Albenga)
  • Centro storico di Albenga
  • Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga
  • Chiesa di Santa Maria in Fontibus
  • Circondario di Albenga
  • Civico museo ingauno
  • Diocesi di Albenga-Imperia
  • Museo diocesano di Albenga
  • Palazzo Peloso Cepolla
  • Palazzo Oddo
  • Storia di Albenga
  • Martiri della Foce

Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] Albenga

Albenga ist ein Ort mit 24.061 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Savona in Ligurien.

[en] Albenga

Albenga (Ligurian: Arbenga;[3] Latin: Albingaunum) is a city and comune situated on the Gulf of Genoa on the Italian Riviera in the Province of Savona in Liguria, northern Italy. Albenga has the nickname of city of a hundred spires. The economy is mostly based on tourism, local commerce and agriculture. Albenga has six hamlets: Lusignano, San Fedele, Campochiesa, Leca, Bastia, Salea.

[es] Albenga

Albenga (Arbénga en ligur) es un municipio italiano de 23.888 habitantes en la provincia de Savona. Se encuentra en el golfo de Génova en la Riviera italiana. La economía se basa en el turismo, el comercio local y la agricultura.

[fr] Albenga

Albenga (Arbenga, en langue ligurienne) et (Albengue en Français) est une commune italienne d'environ 25 000 habitants, située dans la province de Savone, en Ligurie, dans le nord-ouest de l'Italie.
- [it] Albenga

[ru] Альбенга

Альбенга (итал. Albenga) — самый крупный город Итальянской Ривьеры на пути между Империей и Савоной.



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