La provincia di Lecco è una provincia italiana della Lombardia di 332 435 abitanti, il cui capoluogo è la città di Lecco.
Provincia di Lecco provincia | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Amministrazione | |
Capoluogo | Lecco |
Presidente | Alessandra Hofmann (centro-destra) dal 19-12-2021 |
Data di istituzione | 6 marzo 1992 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°51′N 9°24′E |
Superficie | 805,61[1] km² |
Abitanti | 332 435[2] (31-12-2021) |
Densità | 412,65 ab./km² |
Comuni | 84 comuni |
Province confinanti | Bergamo, Como, Monza e Brianza, Sondrio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23900 Lecco, 23801-23899 provincia |
Prefisso | 031, 0341, 039 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | IT-LC |
Codice ISTAT | 097 |
Targa | LC |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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È stata istituita dallo scorporo della porzione orientale della provincia di Como (84 comuni) e 6 comuni appartenenti alla provincia di Bergamo (totale di 90 comuni) con decreto del presidente della Repubblica 6 marzo 1992, n. 250. Le elezioni per la nomina del primo presidente della provincia di Lecco si sono tenute il 23 aprile (primo turno) e il 7 maggio 1995 (ballottaggio). La proclamazione del presidente, l'avvocato Mario Anghileri, è avvenuta il 9 maggio seguente. A partire dal 2013 si sono susseguiti 4 referendum consultivi per accorpare alcuni comuni e 1 per cambiare provincia, attestando il numero totale dei comuni a 84.
Dal 2007 è compresa all'interno della regio Insubrica, di cui rappresenta l'appendice orientale, e della regione storica insubre. Formata da 84 comuni che occupano un'estensione di 805,61 km² è la sesta provincia più piccola d'Italia e undicesima per densità di popolazione. Confina a nord e a ovest con la provincia di Como, a est e a nord con la provincia di Sondrio, a est con la provincia di Bergamo e a sud con la provincia di Monza e Brianza.
La provincia di Lecco ha una superficie di soli 814,58 km². Di questi ben più di 600 km² si trovano oltre il fiume Adda, nella Valsassina mentre i rimanenti sono situati nella zona dell'alta Brianza suddivisa fra i territori dell'Oggionese, nel Casatese e nel Meratese. Inoltre vi sono 16 km² appartenenti al comune di Oliveto Lario che, anche se situati sull'altra sponda del Lago di Como, nel Triangolo Lariano, rientrano nell'area prealpino lariana pre Lecchese.
Nel territorio è completamente assente la pianura. La provincia è per più del 70% montuosa, mentre per il restante 30% collinare.
Il territorio della provincia è interamente compreso nel bacino idrografico del fiume Po e vi tributa per mezzo dei suoi affluenti: l'Adda (secondo in Italia per portata dopo il Ticino) e il Lambro.
La provincia è situata nella zona prealpina caratterizzata da numerosi laghi di origine glaciale. Il principale di questi bacini è il Lago di Como sul quale si affacciano 13 comuni oltre a segnare per buona parte il confine con la provincia comasca. Nel territorio si trovano inoltre il Lago di Annone, il Lago di Garlate e il Lago di Olginate mentre nel meratese si trova il piccolo Lago di Sartirana.
A ovest i comuni di Rogeno, Bosisio Parini e Cesana Brianza si affacciano sul Lago di Pusiano che confina con la provincia di Como.
Il principale fiume che attraversa la provincia è l'Adda che, superato per un breve tratto il capoluogo, forma una specie di piccolo canyon nel Meratese, caratterizzato lungo il suo corso dalle dighe leonardesche a Robbiate e dal celebre Ponte San Michele a Paderno d'Adda segnando altresì il confine orientale con la provincia di Bergamo.
Altri fiumi minori sono il Lambro che lambisce i territori di Costa Masnaga, Rogeno e Nibionno, il Pioverna che scorre in Valsassina sfociando nel Lario a Bellano nel celebre Orrido, il Molgora, il Molgoretta, il Curone, la Lavandaia, la Bevera, affluente del Lambro, il Varrone che scorre nell'omonima valle e il Rio Torto, l'unico emissario del lago di Annone.
Nel capoluogo si trovano alcuni corsi d'acqua a livello torrentizio che hanno origine nella fascia montuosa che sovrasta la città; i principali sono il Caldone, il Gerenzone e il Bione.
Il breve torrente di Fiumelatte nell'omonima frazione di Varenna, con i suoi 250 metri di percorso è considerato il fiume più breve d'Italia.
I principali rilievi montuosi sono:
In tutta la Provincia vi sono ancora numerose zone boschive, soprattutto nella Valsassina dove troviamo numerose foreste ad aghifoglie e fiori anche rari come le genziane. Sul fiume Lambro la vegetazione è ridotta a foreste di latifoglie, pioppi, querce e numerosi fiori. Le montagne, a parte sulle pendici si presentano comunque piuttosto spoglie con esclusivamente estese zone di prati adatti al pascolo. La fauna è cambiata parecchio da quella di alcuni secoli prima, ad esempio il cinghiale che prima era numeroso ora si è piuttosto ridotto e lo si trova sul Cornizzolo o in Valsassina. Sono presenti caprioli, volpi, lepri, falchi e poiane, aironi.[3]
Le temperature variano dai -5/+5 °C in gennaio ai +20/+30 °C in luglio. La provincia è situata nell'area prealpina ed è caratterizzata da un clima semi-continentale. Gli inverni sono generalmente freddi, specie in montagna, mentre le estati sono calde e afose. Fa eccezione la costiera lariana che gode di un clima relativamente più dolce. L'umidità è sempre molto elevata per tutto l'anno.
Il territorio costiero gode inoltre dei benefici influssi delle acque del lago dato dal celebre vento del Tivano che spira dalla Valtellina da nord-est tutto l'anno nelle prime ore del mattino, dalle 6 alle 10.[4] La sua totale assenza indica l'avvicinarsi del brutto tempo. La Breva, è un altro noto vento che soffia da sud nelle prime ore pomeridiane, generalmente fra le 10 e le 18.[4]
Le prime tracce dell'uomo della provincia di Lecco sono i ritrovamenti della Valle del Curone tra i comuni di Montevecchia e Rovagnate, reperti attribuibili all'uomo di Neanderthal e risalenti addirittura a 62.000 anni fa.
Nell'Alto Medioevo divenne il centro di un importante sistema fortificato, posto a difesa di Mediolanum su cui gli archeologi hanno condotto importanti campagne di scavo sul Monte Barro, a Galbiate, a Garlate e a Civate. Feudo degli Attonidi nel X secolo a partire dal XII secolo il territorio lecchese fu gradatamente incorporato nel distretto del Comune di Milano, rimanendo suddiviso in due Comitati, quello di Lecco e quello della Martesana.
Dal 1528 al 1532 costituì un feudo direttamente dipendente dal Sacro Romano Impero affidato al conte Gian Giacomo Medici.
Nel 1797 la Repubblica Cisalpina istituì il dipartimento della Montagna, con capoluogo Lecco, che coincideva quasi completamente con l'attuale provincia più tutta la Brianza orientale. Ma il dipartimento ebbe vita breve, e il territorio venne spartito l'anno successivo tra dipartimento del Serio, con capoluogo Bergamo, e quelli facenti capo a Milano e a Sondrio.
Con la proclamazione del Regno d'Italia nel 1805 il Lecchese fu aggregato al nuovo dipartimento del Lario, poi divenuto la provincia di Como. Anche sotto il Regno d'Italia il territorio fece parte della provincia di Como, costituendone un circondario, soppresso nel 1927. Da allora datano i tentativi di ottenere una provincia staccata da quella di Como ma soltanto nel 1992 il risultato fu raggiunto con lo scorporo di numerosi comuni delle province di Como e Bergamo. Fino alla nascita della provincia di Lecco, 84 dei 90 comuni che inizialmente la costituirono erano situati appunto in territorio comasco. Sei (Calolziocorte, Vercurago, Monte Marenzo, Torre de' Busi, Erve e Carenno) si sono invece staccati dalla provincia bergamasca. Torre de' Busi, dal 2018, è tornato in provincia di Bergamo.
La tabella riepiloga i referendum consultivi per la fusione di comuni tenutisi a partire dal 1º dicembre 2013. In grassetto sono indicati i comuni che hanno approvato il quesito.
Data del referendum | Comuni | Iscritti | Percentuale Elettiva | Favorevoli | Contrari | Denominazione nuovo comune | Data di istituzione |
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1º dicembre 2013[5][6] | ![]() ![]() | 2.323 2.098 | 46,2% 44,7% | 76,2% 83,5% | 23,8% 16,5% | Verderio | 4 febbraio 2014 |
30 novembre 2014[7][8] | ![]() ![]() | 1.401 2.232 | 52,9% 50,1% | 58,5% 76,4% | 41,5% 24,6% | La Valletta Brianza | 30 gennaio 2015 |
22 ottobre 2017[9][10] | ![]() ![]() ![]() | 100 153 257 | 74,0% 64,1% 55,6% | 97.3% 77.4% 93.7% | 2.7% 22.5% 6.3% | Valvarrone | 1º gennaio 2018 |
22 settembre 2019[11][12] | ![]() ![]() | 3.074 300 |
34% 51% | 88% 80% | 12% 20% | Bellano | 1º gennaio 2020 |
Descrizione araldica dello stemma:
«Partito: troncato semipartito; nel primo, di verde al fiore della Alpi di sei petali, di rosso; nel secondo, di argento, alla croce di rosso; nel terzo, al leone d’oro, rivoltato, con la testa di fronte. Ornamenti esteriori da Provincia» |
(Araldicacivica.it) |
Nella parte superiore si trova il segno noto come Sole o fiore delle Alpi riprende un antichissimo disegno che ricorre nell'iconografia popolare di una vasta area culturale comprendente le Alpi, la pianura padana ed altre regioni dell'Europa centrale; la continuità e la diffusione del segno concorrono alla sua legittimazione come simbolo qualificante. Si tratta di un'immagine antichissima che ha avuto successo sia per la sua carica metaforica legata ai culti solari, che per la bellezza e la relativa facilità di esecuzione del suo disegno. Nella parte inferiore la “Croce Rossa” in campo argento rappresenta i colori e i fasti della famiglia Visconti di Milano, ancora oggi presente in Lecco con le vestigia del Ponte Vecchio e della Torre Viscontea. Il “Leone rampante” su fondo azzurro, il colore del cielo e del lago, è stato inserito per evidenziare la forza, il coraggio e la fierezza.
La stemma della provincia di Como, a seguito dello scorporo di numerosi comuni confluiti nella provincia di Lecco, è stato oggetto di un restyling nel 2005 poiché nella parte sottostante era riportato il leone rampante (simbolo della città di Lecco).
Nella provincia di Lecco esistono 5 parchi regionali di cui solo il Parco della Grigna Settentrionale non è riconosciuto dall'EUAP. A questi si aggiungono la Riserva naturale Sasso Malascarpa e quella del Lago di Sartirana insieme ad altri numerosi parchi di interesse sovracomunale come il parco agricolo La Valletta situato fra i due parchi regionali della Brianza, il Parco Rio Vallone che lambisce il territorio di Verderio e il Parco Valentino ai Piani dei Resinelli per un totale di oltre 3000 ettari. Di particolare interesse è il Monumento naturale regionale del Sasso di Preguda a Valmadrera.
Nome | Zona geografica | Istituzione | Comuni | Ettari | Sede | Sito |
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Parco regionale dell'Adda Nord | Comuni rivieraschi del lago di Garlate e dell'Adda a nord di Cassano d'Adda | 1983 | 35 | 5580 | ![]() |
Sito ufficiale |
Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone | Territorio brianzolo del Meratese | 1983 (riconfermato nel 1995) | 9 | 2362 | ![]() |
Sito ufficiale |
Parco regionale della Valle del Lambro | Valle del fiume Lambro | 1983 (riconfermato nel 2001) | 36 | 4080.93 | ![]() |
Sito ufficiale |
Parco naturale del Monte Barro | Zona intorno al rilievo del Monte Barro | 2002 | 6 | 665 | ![]() |
Sito ufficiale |
Parco della Grigna Settentrionale | Zona a ridosso fra il Lago di Como e le Orobie attorno al massiccio delle Grigne | 2005 | 8 | 5541,46 | ![]() |
Sito ufficiale |
Sono diversi gli spunti, artistici, culturali e paesaggistici, della provincia di Lecco. Perno di questo territorio è ovviamente il capoluogo, la città manzoniana nei cui dintorni si può passeggiare alla scoperta dei luoghi che ispirarono il grande letterato milanese nella stesura di uno dei principali romanzi della storia della letteratura italiana: I Promessi Sposi.
Oltre al celebre itinerario manzoniano che offre il capoluogo la provincia possiede molte proposte di particolare interesse. Tra queste le principali attrazioni sono:
La popolazione della Provincia di Lecco è in continua crescita, non per un comune saldo naturale tra nati e morti, ma per l'alta immigrazione da altri comuni o da altri stati. Basti pensare che nel 2001 la popolazione era di 311 000 abitanti ed è ora di 337 256, oltre 25 000 abitanti in più. I comuni sono 84, e solo sei di essi superano i 10 000 abitanti. La Provincia è quindi caratterizzata da un'altissima frammentazione amministrativa in Comuni, soprattutto nella Brianza Lecchese, dotati di un'estensione territoriale minima, in alcuni casi inferiore ai 2 km². Questo determina, tra l'altro, un marcato disordine urbanistico, in particolare nell'agglomerazione urbana monocentrica di Lecco[senza fonte].
La provincia, con 418,63 abitanti/km², è undicesima in Italia (considerando anche le città metropolitane) per densità di popolazione.
Di seguito è riportata la lista dei dieci comuni più popolosi della provincia di Lecco al 1º gennaio 2018[13]:
# | Comune | Abitanti | Superficie (km²) | Densità (ab./km²) | Altitudine (m s.l.m.) |
---|---|---|---|---|---|
1 | ![]() |
48 177 | 45,14 | 1067 | 214 |
2 | ![]() |
14 891 | 11,06 | 1346 | 292 |
3 | ![]() |
13 877 | 9,10 | 1525 | 210 |
4 | ![]() |
13 042 | 12,66 | 1030 | 356 |
5 | ![]() |
11 601 | 12,60 | 921 | 237 |
6 | ![]() |
10 082 | 43,33 | 233 | 200 |
7 | ![]() |
9 075 | 7,96 | 1140 | 268 |
8 | ![]() |
8 700 | 11,52 | 755 | 326 |
9 | ![]() |
8 545 | 15,64 | 546 | 371 |
10 | ![]() |
7 853 | 35,06 | 224 | 218 |
Il comune di Morterone, situato ad oltre 1000 metri s.l.m. alle pendici del monte Resegone, con i suoi 29 abitanti residenti al 31 agosto 2020[14], è il comune italiano con il minor numero di abitanti.
Stemma | Comune | Estremità geografica |
---|---|---|
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Colico | Nord |
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Verderio | Sud |
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Moggio | Est |
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Costa Masnaga | Ovest |
Al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti in provincia sono 28 108[15]. Le dieci comunità più consistenti di residenti stranieri in provincia al 31 dicembre 2018 sono le seguenti:
fonte ISTAT[16]
I dialetti parlati in Provincia di Lecco appartengono al gruppo lombardo occidentale o Insubre. Il dialetto Lecchese di città è una variante del Milanese, molto simile sia per la grammatica che per la pronuncia ed il vocabolario, esso è parlato nel circondario di Lecco. Nella Brianza Lecchese è più diffuso il Brianzolo (dialetto Lecchese-Comasco-Monzese). Nella Valsassina, la parlata locale è decisamente più gutturale, con delle varianti nell'abitato di Premana. Nella Valle San Martino è parlato il dialetto bergamasco, una variante appartenente al ramo orientale della lingua lombarda, che si è diffuso grazie al legame di lunga data che lega la Valle a Bergamo[17] (le parlate locali nella zona occidentale della Valle tuttavia risentono della vicinanza a Lecco e di conseguenza il vernacolo locale presenta delle affinità con il dialetto lecchese del quale riprende diverse parole[18]).
Nella giurisdizione ecclesiastica della Chiesa cattolica, la maggior parte del territorio della provincia di Lecco ricade nell'arcidiocesi di Milano e segue il rito ambrosiano. Vi sono tuttavia delle eccezioni particolari: alcune parrocchie che si affacciano sul lago di Como (Abbadia Lariana, Colico, Lierna, Mandello del Lario) sono di rito romano, e fanno parte della diocesi di Como; Oliveto Lario, invece, è un'entità amministrativa comunale che unisce tre località distinte: Vassena, Limonta ed Onno ed è diviso tra due diocesi diverse: la diocesi di Milano e quella di Como. Mentre Vassena fa parte della diocesi di Como e segue il rito romano, Onno e Limonta appartengono all'arcidiocesi di Milano e seguono il rito ambrosiano; le parrocchie di Civate e Varenna seguono il rito romano pur appartenendo alla diocesi di Milano; mentre le parrocchie di Calolziocorte, Carenno, Erve, Monte Marenzo e Vercurago, pur essendo di rito ambrosiano appartengono al vicariato di Calolzio-Caprino, che fa capo alla diocesi di Bergamo.
La provincia di Lecco è ricca di circoli culturali, associazioni e organizzazioni di cooperazione allo sviluppo che operano nel territorio promuovendo conferenze, convegni, mostre, proiezioni cinematografiche, corsi, spettacoli teatrali e musicali. Tra di essi i principali sono:
Il più importante centro sanitario della provincia di Lecco è il nosocomio del capoluogo la cui azienda comprende altri due presidi.
Sul territorio sono però presenti numerose cliniche private, centri Asl, centri di ricerca, ecc. A Costa Masnaga è presente Villa Beretta, sede dell'unità operativa complessa di medicina riabilitativa dell'Ospedale Valduce di Como.
A Lecco troviamo il campus del polo universitario (distretto distaccato del Politecnico di Milano - Facoltà di Ingegneria) realizzato nella sede del vecchio ospedale civico. Troviamo numerose scuole secondarie superiori (Licei e Istituti tecnici) sia nel capoluogo, che nella Brianza Lecchese (Oggiono, Merate, Casatenovo), che nell'Alto Lario Orientale (Colico) e nella Valle San Martino (Calolziocorte).
La storia e la cultura della provincia di Lecco, sono ben raccontate nei numerosi musei sparsi sul territorio:
La cucina tipica è costituita soprattutto da cibi come la salsiccia e la polenta (oncia o taragna, entrambe ricche di formaggio locale). Sul lago non mancano piatti a base di pesce, come il persico (risotto con pesce persico), gli agoni o il lavarello. Altri piatti tipici e sostanziosi sono la Cassœula e la trippa (che si consumano alla vigilia di Natale). Sempre in riva al lago, favorito dal clima mite, si ha la produzione di un ottimo olio d'oliva prodotto in particolare nella zona di Perledo mentre nella Val d'Esino si coltiva un tubero tutelato da un consorzio: la patata bianca di Esino. Per quanto riguarda i dolci, da ricordare la torta meascia, il paradell (dolce tipo frittella ricoperta di zucchero), i caviadini (biscotti di pasta frolla e zucchero a grani) e gli scapinàsch, ravioli dal ripieno dolce (uvette, ecc.), entrambi tipici della Valsassina. Enologicamente parlando, merita un cenno dovuto il nustranell, vino tipico della Val Curone. Dal 2008 i vini lecchesi, insieme a quelli comaschi, hanno ottenuto il riconoscimento della Indicazione Geografica Tipica "Terre Lariane"; il territorio enologico abbraccia le sponde del Lario a nord, spingendosi a sud fino alle colline di Montevecchia e della Valle del Curone.
Lario orientale
Valle San Martino
Appartengono alla provincia di Lecco i seguenti 84 comuni:
La Provincia di Lecco è divisa in sette distretti o circondari:
Questa suddivisione ricalca una suddivisione storico-geografica preesistente, salvo per il caso del Casatese che alcuni ritengono parte integrante del Meratese.
(Sono comuni della Brianza lecchese: Airuno, Annone di Brianza, Barzago, Barzanò, Bosisio Parini, Brivio, Bulciago, Calco, Casatenovo, Cassago Brianza, Castello di Brianza, Cernusco Lombardone, Cesana Brianza, Civate, Colle Brianza, Costa Masnaga, Cremella, Dolzago, Ello, Galbiate, Garlate, Garbagnate Monastero, Imbersago, La Valletta Brianza, Lomagna, Merate, Missaglia, Molteno, Montevecchia, Monticello Brianza, Nibionno, Oggiono, Olgiate Molgora, Olginate, Osnago, Paderno d'Adda, Robbiate, Rogeno, Santa Maria Hoè, Sirone, Sirtori, Suello, Valgreghentino, Verderio, Viganò).
Tutti i settori, primario, secondario e terziario sono molto sviluppati. Il primo, come d'altronde in quasi tutte le province italiane ha pochi addetti. Vengono prodotti soprattutto frutta e verdura, ma anche grano, frumento sebbene in minor parte. Sulle sponde del lago non è difficile incontrare inoltre uliveti e vigneti. Le risorse minerarie non sono numerose, anche se in Brianza e in Valsassina troviamo di frequente delle cave. L'allevamento di animali lo troviamo in tutto il territorio (bovino, ovino, avicolo, equino). Zone industriali si trovano in quasi tutti i comuni.
Nel passato la provincia era molto ricca di industrie tessili tanto che parte dell'economia provinciale era gestita da esse. La presenza di filatoi e filande hanno caratterizzato fino a metà Ottocento la quasi totalità delle attività industriali lecchesi. A cavallo fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento invece, nel territorio si affermò l'industria siderurgica in particolar modo nella zona del capoluogo dove fiorirono importanti aziende tanto da essere considerata una delle prime città industriali d'Italia con l'appellativo di città del ferro. In Valsassina, nella zona di Premana, la produzione del ferro è specializzata tuttora nell'artigianato delle forbici ancora fiorente a livello internazionale.
Il terziario, tra l'altro in costante espansione è dovuto in particolare modo ai servizi quali le banche. Il turismo non è molto sviluppato, tranne sul Lago di Como e nel capoluogo.
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La rete stradale, sebbene sprovvista di autostrade, è ben sviluppata. Le strade statali che attraversano la Provincia sono:
Le principali strade provinciali sono:
La rete ferroviaria è di 86 chilometri, suddivisa nelle linee:
Di questi 22 km sono a doppio binario, i restanti sono a binario semplice. Inoltre, 62 km sono elettrificati.
Le reti ferroviarie che attraversano la provincia sono gestite sia da Ferrovienord che Rete Ferroviaria Italiana mentre i treni regionali e suburbani sono gestiti da Trenord. In particolare, coinvolgono la provincia di Lecco le linee S7 ed S8 del Servizio ferroviario suburbano di Milano.
Nel capoluogo è presente la principale stazione del territorio, oltre ad un altro scalo ferroviario, denominato Lecco Maggianico, posta sulla linea per Bergamo e Milano. Altre importanti stazioni della provincia sono:
La navigazione pubblica sul lago Lario viene effettuata all'attualità con circa 30 imbarcazioni di vario genere.
Di particolare interesse è il Traghetto di Leonardo situato ad Imbersago, sulle rive del fiume Adda. L'unico esemplare di imbarcazione tuttora funzionante presumibilmente progettato da Leonardo da Vinci. Il traghetto unisce, mediante un cavo d'acciaio, i comuni di Imbersago e Villa d'Adda in provincia di Bergamo.
La rete dei trasporti interurbani fra il capoluogo ed il resto della provincia è gestita principalmente da SAL Lecco[25] ad eccezione dei collegamenti con Bellagio e i comuni limitrofi al capoluogo operati da LineeLecco; entrambe le aziende sono parte del consorzio Lecco Trasporti.
I collegamenti con Como sono invece gestiti da ASF Autolinee che viene altresì interessata, nella zona brianzola, con le linee Como-Merate-Bergamo e Como-Casatenovo-Merate.
Fra il 1879 e il 1915 era in funzione una linea tranviaria a vapore che collegava Monza con i paesi dell'area collinare della Brianza orientale avente come capolinea prima Barzanò successivamente esteso ad Oggiono. A trazione elettrica era invece la linea interurbana che collegava Como a Lecco fra il 1928 al 1955
Il Presidente della Provincia in carica è Alessandra Hofmann, Sindaco di Monticello Brianza.
Periodo | Presidente | Partito | Carica | Note | |
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9 maggio 1995 | 27 giugno 2004 | Mario Anghileri | Partito Popolare Italiano | Presidente della Provincia | |
27 giugno 2004 | 9 giugno 2009 | Virginio Brivio | La Margherita | Presidente della Provincia | |
9 giugno 2009 | 11 giugno 2014 | Daniele Nava | Il Popolo della Libertà | Presidente della Provincia | |
11 giugno 2014 | 14 ottobre 2014 | Stefano Simonetti | Lega Nord | Vicepresidente della Provincia | [26] |
14 ottobre 2014 | 31 ottobre 2018 | Flavio Polano | Partito Democratico | Presidente della Provincia | [27] |
31 ottobre 2018 | 19 dicembre 2021 | Claudio Usuelli | Centro-destra | Presidente della Provincia | [28] |
19 dicembre 2021 | in carica | Alessandra Hofmann | Centro-destra | Presidente della Provincia | |
Molti comuni dell'entroterra e della costa sono uniti in due comunità montane, create per valorizzare e preservare il loro territorio ricco di bellezza naturale. Queste comunità sono molto importanti in ambito provinciale, anzi talvolta sono quasi sostitute dirette della provincia stessa. Esse sono:
Denominazione | Zona geografica | Numero di comuni | Sede amministrativa | Sito istituzionale | Note |
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Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera | Sponda lecchese dell'Alto Lario, Valsassina, Valvarrone e Val d'Esino | 28 | ![]() |
Sito ufficiale | Dal 2011 è ente gestore del Parco della Grigna Settentrionale |
Comunità Montana Lario Orientale - Valle San Martino | Sponda lecchese del ramo orientale del Lario, Alta Brianza, Valle San Martino e alcuni comuni della provincia di Bergamo | 26 | ![]() |
Sito ufficiale | Istituita nel 2008 dalla fusione della Comunità montana della Valle San Martino e dalla Comunità montana del Lario Orientale |
Lo sport nella provincia di Lecco è da sempre legato alle peculiarità del suo territorio: la montagna e il lago.
Dal 1956 Lecco è stata sede di tappa in varie edizioni del Giro d'Italia mentre dal 2011 il capoluogo è stato la sede di arrivo di tre edizioni consecutive del Giro di Lombardia.
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