Il ritrovamento di resti di palafitte preistoriche nel lago di Pusiano e di altri reperti di età romana (tra cui un masso avello) nei dintorni di Costa Masnaga testimoniano la presenza di attività umane in tempi antichi.[5]
Durante il Medioevo, il territorio odierno di Costa Masnaga comprendeva numerose fortificazioni.[5] Una delle tracce più antiche di insediamenti sul territorio comunale è infatti la Torre di Camisasca, recentemente restaurata, edificata intorno all'anno 1000 probabilmente per difendersi dai continui saccheggi degli Ungari dalle famiglie di origine longobarda. Anche l'abitato di Tregolo si sviluppò attorno a un castello, andato tuttavia distrutto nel 1556[5]. Una torre medievale e una casaforte rurale si trovavano (e si trovano tuttora) anche a Brenno, mentre a Centemero si trovava una roccaforte che oggi sopravvive solamente nella denominazione di una corte.[5]
Nel XVII secolo la peste decimò la popolazione del paese.
Il comune antico di Costa Masnaga, formatosi nel Medioevo, venne fuso nel 1757 con la vicina Tregolo nell'ambito della riforma amministrativa dell'Imperatrice Maria Teresa. Una prima esperienza di unione amministrativa con Brenno e Centemero fu varata dal governo di Napoleone nel 1809, ma fu abrogata dagli austriaci sette anni dopo. Il comune odierno di Costa Masnaga venne infine creato nel 1870 dalla fusione dei comuni di Brenno della Torre, Centemero e Tregolo.[6][5]
In epoca più recente Costa Masnaga vede la nascita dei primi opifici: l'attività tessile si consolida e si espande negli anni assumendo proporzioni importanti e risultando decisiva per la ricchezza del territorio.
Accanto alla lavorazione della seta nascono poi aziende specializzate nella lavorazione di altre fibre, come per esempio quella del cotone.
A suggello di questa inestimabile propensione per le attività tessili viene conferito al comune il titolo di "Città del Tessile".
Simboli
Lo stemma comunale è stato concesso con regio decreto del 30 maggio 1930.[7]
«Campo di cielo, alla torre quadrata, al naturale, chiusa, finestrata e murata di nero, fondata su d'un monte erboso di verde, cosparso di ruderi. Ornamenti esteriori da Comune.»
Vi è raffigurata la torre di Tregolo e i ruderi dell'antico castello attualmente ricompresi nel perimetro di Villa Beretta.
Il gonfalone, concesso con D.P.R. dell'8 dicembre 1959[7], è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Parrocchiale di Santa Maria, ricostruita nel XVII secolo sulla base di una precedente chiesa, citata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani come Maxenaga ecclesia sancte marie[8]. Nel XIX secolo fu ampliata grazie all'aggiunta di due navate laterali.[5] I lavori andarono avanti fino agli inizi del Novecento, e si conclusero ufficialmente con la riconsacrazione dell'edificio, nel 1907.[8] Alla fine delle ristrutturazioni, la navata venne affrescata dal pittore Romeo Rivetta, autore dei numerosi tondi che, sulla volta, riportano figure di santi.[8]
Villa Beretta, nel cui parco si trovano i resti del castello di Tregolo (in particolare una torre) e dell'annessa cappella.[5][10] Il castello fu distrutto nel 1556, su ordine di Carlo V[11].
Cav. Leopoldo Costa (Commissario Prefettizio) (1925 – 1926)
Giuseppe Mariani (1926 – 1934)
Giuseppe Rossini (1934 – 1939)
Pericle De Filippis (Commissario Prefettizio) (1939 – 1941)
Giuseppe Magni (1941 – 1945)
Alessandro Beretta (1945 – 1946)
Umberto Riva (1946 – 1951)
Osvaldo Viganò (1951 – 1956)
Umberto Riva (1956 – 1975)
Alfredo Colombo (1975 – 1990)
Eugenio Viganò (1990 – 1995)
Umberto Primo Bonacina (1995 – 2004)
Luciano Sola (2004 – 2009)
Umberto Primo Bonacina (2009 – 2014)
Sabina Panzeri (2014 - in carica)
Scuole
È presente un istituto comprensivo composto da due scuole dell'infanzia, tre scuole primarie e una scuola secondaria di primo grado. Le scuole di Costa Masnaga fanno parte di un istituto che comprende le scuole di comuni limitrofi: Nibionno e Bulciago.
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
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