Pagnona (Pagnone in dialetto valvarronese) è un comune italiano di 344 abitanti[1] della provincia di Lecco in Lombardia, situato nell'Alta Valvarrone. Pagnona è il paese di nascita del noto artista Luigi Tagliaferri.
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Pagnona comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Maria Cristina Coppo (lista civica) dal 25-5-2014 | |
Territorio | ||
Coordinate | 46°03′36.36″N 9°24′06.84″E | |
Altitudine | 790 m s.l.m. | |
Superficie | 9,2 km² | |
Abitanti | 344[1] (30-4-2020) | |
Densità | 37,39 ab./km² | |
Comuni confinanti | Casargo, Colico, Delebio (SO), Piantedo (SO), Premana, Valvarrone | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 23833 | |
Prefisso | 0341 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 097063 | |
Cod. catastale | G241 | |
Targa | LC | |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | |
Cl. climatica | zona F, 3 191 GG[3] | |
Nome abitanti | pagnonesi | |
Patrono | sant'Andrea - 30 novembre | |
Giorno festivo | 13 dicembre - santa Lucia | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
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I primi insediamenti lungo le boscose pendici del monte Legnone hanno origine antichissima: risalgono alla medio-tarda età del bronzo. A testimoniare la presenza di questi primi abitatori furono i ritrovamenti di un'ascia di bronzo databile intorno al XVI secolo a.C. (Questi reperti sono oggi l'unica testimonianza della civiltà celtica nella valle) e di una scure di analogo materiale risalente con ogni probabilità all'VIII secolo a.C. Oltre al ritrovamento di questi due cimeli, avvenute tra il 1883 e il 1885, furono rinvenute alcune suppellettili in ferro e ceramica di chiara fattura celtica, costruite tra il IV e III secolo a.C. che provano la presenza dei Celti Lepontici nella valle.
In un primo momento, Pagnona fu méta di immigrazione da parte di artigiani della Valle di Scalve, specialisti nella lavorazione del ferro[4]. Quando poi, nella seconda metà del XVII secolo il comparto andò in crisi, Pagnona e tutta la Valvarrone assistettero a un rilevante fenomeno di emigrazione, con i pagnonesi perlopiù diretti a Venezia[4].
Lo stemma del Comune di Pagnona è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 22 giugno 2005.[5]
«Di cielo, alla torre di argento, merlata di quattro alla guelfa, murata di nero, chiusa e finestrata dello stesso, attraversante la collina di verde, fondata in punta e uscente dai fianchi, essa collina caricata da due corsi d'acqua, ondeggianti in banda e in sbarra, di azzurro, fluttuosi di argento, uscenti dai fianchi inferiori della torre e desinenti sui lembi laterali dello scudo; il tutto sormontato dalla stella di otto raggi, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.» |
(D.P.R. 22.06.2005) |
La torre posta su un'altura rappresenta la fortezza che sorgeva all'ingresso del paese a difesa della valle. Alle sue spalle scorrono i torrenti Varrone e Varroncello. La stella simbolizza il monte Legnone che domina l'abitato.[6]
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Parrocchiale dalla fine del XV secolo, la chiesa di Sant'Andrea[7] fu rimaneggiata all'inizio del Novecento[4]. Nel corso dei secoli, la chiesa fu abbellita con il contributo delle donazioni da parte dei pagnonesi emigrati[4].
Oltre a un piviale appartenuto a Carlo Borromeo, la chiesa conserva un altare contraddistinto da un paliotto in cuoio (realizzato da Giambattista Tagliaferri) e dal dipinto di un'Addolorata[4]. La cappella di San Carlo ospita un olio su tela datato 1640, realizzato da Pietro Muttoni[8] su commissione della locale confraternita detta del Pio consorzio pagnonese.[9] Soggetto principale della tela è Carlo Borromeo, raffigurato tra il Battista e sant'Ambrogio sotto un cielo nuovoloso da cui fanno capolino la Madonna col Bambino e alcuni angioletti.[9]
Dotata di numerosi affreschi, la cappella fu realizzata in memoria delle vittime della pandemia del 1630, probabilmente rielaborando una precedente chiesa medievale dedicata a San Michele[4].
Sulla piazza del paese si affacciano una serie di abitazioni risalenti al XVII secolo[4]. Le pareti esterne di molte case di Pagnona sono abbellite da affreschi[4]. Tra le abitazioni spicca una torre[4] risalente al XIV secolo[10].
Abitanti censiti[11]
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Altri progetti
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