Cesana Brianza (San Fermo in dialetto brianzolo[4] e semplicemente Cesana fino al 1863) è un comune italiano di 2 393 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia.
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Cesana Brianza comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Luisa Airoldi (Lista Civica) dal 3-10-2021 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°49′N 9°18′E | ||
Altitudine | 300 m s.l.m. | ||
Superficie | 3,7 km² | ||
Abitanti | 2 393[1] (31-12-2019) | ||
Densità | 646,76 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Annone di Brianza, Bosisio Parini, Canzo (CO), Civate, Eupilio (CO), Pusiano (CO), Suello | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 23861 | ||
Prefisso | 031 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 097021 | ||
Cod. catastale | C563 | ||
Targa | LC | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 496 GG[3] | ||
Nome abitanti | cesanesi | ||
Patrono | santi Fermo e Rustico | ||
Giorno festivo | 9 agosto | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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È posto ai piedi del monte Cornizzolo nei pressi del lago di Pusiano. Fa parte della Comunità montana Lario Orientale - Valle San Martino. Tra i monumenti da ricordare la chiesa di San Fermo.
Nell'ode La salubrità dell'aria (1759), Giuseppe Parini canta:
«Oh beato terreno
Del vago Eupili mio,
Ecco al fin nel tuo seno
M'accogli; e del natio
Aere mi circondi;
E il petto avido inondi.
Già nel polmon capace
Urta sè stesso e scende
Quest'etere vivace,
Che gli egri spiriti accende,
E le forze rintegra,
E l'animo rallegra.
Però ch'austro scortese
Qui suoi vapor non mena:
E guarda il bel paese
Alta di monti schiena,
Cui sormontar non vale
Borea con rigid'ale.
…[5]»
Il chiaro legame del Parini con il comune di Cesana Brianza è descritto nel momento in cui si fa affermazione al Bel paese (Cesana Brianza appunto), da lui vagheggiato e contemplato dalla finestra della sua casa di Bosisio Parini.[6]
Il territorio comunale di Cesana Brianza si estende tra i laghi di Pusiano e di Annone ed è posto sul versante meridionale del Monte Cornizzolo ("Cornizzola" o "Corniscioeula"), una delle numerose montagne appartenenti al Triangolo Lariano e geologicamente alle Alpi meridionali. Il territorio comunale è il risultato di continue trasformazioni geologiche. Difatti, il terreno non è ugualmente fertile e uniforme: tratti di terra di origine marina si affiancano ad altri di origine continentale e ad altri di origine glaciale o morenica.[6]
L'agro cesanese presenta un terreno povero e permeabile reso fertile dalle continue opere di bonifica dell'uomo e perciò ormai produttivo di qualsiasi coltura. Fino a pochi decenni fa, il taglio del fieno, l'allevamento del bestiame, la coltivazione della vite e del gelso e, in scarsa misura, la raccolta dei cereali costituivano le risorse prevalenti del Comune, dimostrando la realtà agricola di Cesana Brianza. Oggi, invece, la massima produttività deriva dal settore dell'industria, mentre le colture agricole del gelso e della vite sono quasi interamente sparite, per questo la proprietà fondiaria estremamente frazionata serve ormai soltanto a garantire un po' di verde.[7]
Particolarmente noto è il Parco Comunale "Roccolo" di Cesana Brianza, posto in una posizione collinare con una splendida vista sul lago di Pusiano.
Il toponimo Cesana deriva da Caesiana rura (oppure Caesiana Villa, domus, turris, colonia). Si può ritenere, dunque, che l'origine del nome deriverebbe da un aggettivo latino ottenuto dall'applicazione del suffisso -ianus, -iana al nome gentilizio romano Caesius, appunto Caesiana. Il toponimo Cesana è molto diffuso in tutta Italia (Cesana Torinese, Cesana frazione di Varese Ligure, Cesana presso Feltre, ma anche Cisano Bergamasco, ecc).[6]
In tutti questi casi, i nomi di località derivano da diversi possedimenti di famiglie della gente "Caesia", molto numerosa e potente soprattutto in epoca imperiale.[8]
Il comune cambiò nome dal 1927 al 1955 quando venne accorpato al confinante comune di Suello, dando vita così al comune di Cesello Brianza.[9]
La storia di Cesana Brianza ha origini antiche risalenti all'antica Roma. Una prima documentazione di questo luogo risale alla celebre e antica Tabula Peutingeriana. Difatti, lo sviluppo della rete stradale agevolò il processo di romanizzazione della Pianura Padana, e proprio sul percorso di un'antica strada di epoca romana sorse il villaggio di Cesana.[6] Questa via di comunicazione collegava le grandi strade della Venezia con la cosiddetta "Via del Reno", la quale portava fino in Germania nella regione dell'Alto Reno e dell'Alto Danubio passando per Como, per Chiavenna, per il passo dello Spluga e infine per Coira.[10]
Cesana, in età longobarda, da semplice e comune postazione militare divenne un vero e proprio "castrum" o castello, dotata di torre di guardia e altri annessi edifici di difesa.[6]
Durante le dispute tra Como e Milano, nel 1162 il paese vide la distruzione delle proprie mura difensive da parte dei milanesi.[4] In quel periodo, il territorio costituiva un feudo concesso da Federico Barbarossa all'abate di San Pietro al Monte.[4]
Durante il Ducato di Milano, il territorio fu infeudato dapprima ai Dal Verme, poi ai Fregoso e infine agli Sfondrati[4] (di origine cremonese), durante la dominazione spagnola.[6]
Da un punto di vista ecclesiastico, il paese fu per molti secoli compreso nella pieve d'Incino.[4]
Dal 1927 al 1955 il comune di Cesana Brianza fu accorpato con Suello, dando vita al comune di Cesello Brianza[9] allora appartenente alla provincia di Como. Il provvedimento replicò un analogo decreto emesso da Napoleone nel 1809 e in vigore fino al 1816.
Lo stemma di Cesana Brianza, adottato nel febbraio 1895 su progetto dell'editore Vallardi e ufficialmente concesso con decreto del presidente della Repubblica del 27 febbraio 2009[11], descrive le origini romane e le tradizioni medioevali di questo paese:
«d'argento, all'acquedotto romano di sei arcate, di rosso, murato di nero, uscente dai fianchi, fondato sulla campagna, di verde, sormontato dal biscione visconteo, di azzurro, coronato d'oro, ingollante il putto con le braccia aperte, di carnagione, capelluto di nero. Ornamenti esteriori da Comune.» |
La presenza del biscione visconteo, probabilmente, allude al fatto che a Cesana l'arcivescovo Visconti aveva istituito il seminario di San Fermo, poi soppresso nel 1596 dal cardinal Borromeo.[6] Il gonfalone municipale è costituito da un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[14]
Fra il 1928 e il 1955 la località era servita dalla fermata Cesana-Bosisio, posta lungo la Tranvia Como-Erba-Lecco[15].
Altri progetti
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