Questa voce o sezione sull'argomento storia è priva o carente di note e riferimenti bibliografici puntuali.
Fondato dai Galli, l'abitato di Varenna fu urbanisticamente rielaborato dai romani, che ne fecero un proprio castrum riorganizzato in unità abitative di circa 15 m di lato, disposte a scacchiera.[5]
Nominata come villaggio di pescatori nel 769,[6] nell'epoca dei Comuni fu alleata a Milano e, per questo, nel 1126 venne distrutta dai comaschi .
Accolse gli esuli dall'Isola Comacina,[5] che subì una simile sorte nel 1169: venne devastata, il suo castello e le sue chiese distrutte[6].
Il quartiere dove si rifugiarono venne chiamato Insula nova, nome che poi venne esteso all'intero borgo, che in poco tempo divenne uno dei più ricchi del lago. Agli isolani si deve l'introduzione del rito patriarchino, celebrato nelle chiese di Varenna fino a quando gli abitanti acconsentirono il passaggio al rito romano richiesto dal vescovo di Como[6]. Tra l'altro, durante il periodo medievale, i varennesi si autoproclamarono sede di pieve civile[7].
Ancora oggi ogni anno si celebra l'esodo dei comacini e l'accoglienza dei varennesi, il sabato e la domenica della settimana in cui cade il 24 giugno, festa di San Giovanni. Il lago viene illuminato a giorno con migliaia di lumaghitt, lumini galleggianti abbandonati sulle acque, come a ricordare le anime derelitte che navigarono da una sponda all'altra, scappando dalle proprie case in fiamme.
Passata come la Valsassina sotto il controllo dei Torriani, venne poi non senza contrasto in possesso dei Visconti dalla fine del Duecento.
Nel 1480 il Contado della Riviera con Varenna assieme a Mandello del Lario e Bellano, e l'anno successivo si aggiunsero Dervio, Corenno e Monte Introzzo.[8], viene dato in feudo a Pietro II Dal Verme, conte di Bobbio, Voghera, Castel San Giovanni e tutta la val Tidone, Pieve di Incino e Valsassina, che muore avvelenato dalla moglie nel 1485, e il feudo assieme agli altri della Riviera viene assegnato, non senza contrasti dei cittadini interessati, a Chiara Sforza, figlia di Galeazzo Maria Sforza, vedova Dal Verme.
Nonostante le frequenti espropriazioni la Sforza seppe mantenere il controllo della situazione fino alla morte (1530), mentre i suoi eredi Fregoso preferirono cedere Varenna e gli altri feudi agli Sfondrati nel 1533. Dal 1533 quindi al 1788 la città fu parte importante del feudo Sfondrati della Riviera.
Varenna si contese militarmente Lierna con Mandello per oltre 250 anni, nel 1375 Lierna divenne parte integrante di Varenna, successivamente Lierna riuscì a porre fine alle contese ottenendo la propria indipendenza amministrativa nel 1743.
Simboli
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 agosto 1964.
«D'argento, a un montagna di tre vette di verde, movente da un lago al naturale, con una barca ferma al lato destro dello scudo: la montagna sostenente una torre semi-diruta al naturale, aperta e finestrata del campo, accompagnata a destra da un albero di cipresso al naturale e a sinistra da una vipera d'azzurro attorcigliata in palo coronata d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
La Madonna del Garofano di Leonardo da Vinci è dipinta a Vila Monastero a Varenna
Villa Monastero a Varenna sullo sfondo della "Madonna del Garofano" di Leonardo
Le finestre di Villa Monastero a Varenna
Architetture civili
Villa Cipressi
Villa Cipressi, che deve il proprio nome ad alcune piante monumentali conservate nel parco della stessa, è il risultato di varie rielaborazioni intercorse tra i secoli XV e XIX.[9][10]
Dell'originario edificio tardorinascimentale sopravvive ancora una sala Quattrocentesca, risalente all'epoca in cui il complesso costituiva una residenza della famiglia Serponti. Con l'estinzione di tale famiglia, nel 1802 il complesso fu acquistato da Carlo Innocenzo Isimbardi, direttore della Zecca di Milano, il quale ordinò un ingrandimento della villa.[10]
Nel 1838, la villa ospitò in villeggiatura la regina Vittoria[11].
Nel 1864 la proprietà passò a Enrico[9][12] Andreossi[10], il quale ordinò una ristrutturazione della villa in stile neoclassico[9][10].[10]
Dopo alcuni passaggi di mano che interessarono, tra gli altri, alcuni nobili britannici, nel 1980 il complesso fu rilevato dal Comune di Varenna: il parco venne trasformato in un giardino pubblico, mentre la villa venne riconvertita in albergo[11].[10]
Chiesa di San Giorgio[16], edificio tardoromanico che presenta alcuni elementi in stile gotico[7]
Chiesa di San Giovanni Battista,[17] le cui origini risalgono all'Alto Medioevo[7]
Chiesa di Santa Maria delle Grazie,[18] che conserva un altare ligneo barocco realizzato da Giovan Pietro Capiago e proveniente dallo smantellato oratorio di Santa Maria di Villa Monastero[19][20]
La principale confessione religiosa a Varenna è quella cattolica. Per quanto faccia parte dell'arcidiocesi di Milano, Varenna è di rito romano anziché ambrosiano.
Cultura
A Varenna ha sede il museo ornitologico Luigi Scanagatta, fondato nel 1962 dall'omonimo ornitologo e botanico[26].
Economia
Trasporti
Traghetto in partenza dall'imbarco a Varenna
Varenna è collegata ad altri comuni per via stradale, ferroviaria e lacustre.
Essa è servita dall'apposita stazione di Varenna-Esino-Perledo, che si trova sul tracciato ferroviario della linea Tirano-Lecco (anche se la stazione si trova nel territorio comunale di Perledo).
È poi attraversata dalla strada provinciale che collega Abbadia Lariana a Colico costeggiando la sponda orientale del Lario.
Infine è collegata per via d'acqua, tramite battelli e traghetti per autovetture, con Bellagio, Menaggio e Cadenabbia.
Amministrazione
Questa sezione sull'argomento centri abitati d'Italia è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!
Elenco dei sindaci di Varenna
Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
1861
1928
Sindaco
Viene istituito il 18/03/1861
1928
1953
Sindaco di Varenna
Comune di Perledo è soppresso e il territorio è inglobato nel comune di Varenna R.D. N. 1716 del 28/06/1928.
1953
1974
Sindaco
il comune di Varenna si riduce e perde il neo-ricostituito comune di Perledo con D.P.R. N. 469 del 30/05/1953
2011
2016
Carlo Molteni
Lista Civica
Sindaco
2016
in carica
Mauro Manzoni
Lista Civica
Sindaco
Galleria d'immagini
Varenna dal battello
Torre del castello di Vezio
Portici sul lago
Giardino di Villa Monastero
Vista
Porticciolo o riva grande
Vicolo caratteristico
Vista dal lago
Chiesa di San Giorgio
Villa vista dal lago
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
Copia anastatica del Volume di Vittorio Adami, Cenni genealogici aulle famiglie di Varenna e del monte di Varenna, pubblicata a cura della Associazione "L. Scanagatta", Milano, 1923.
Copia anastatica del Volume di Vittorio Adami, Varenna e il monte di Varenna, saggio di storia comunale, pubblicata a cura della Associazione "L. Scanagatta", Milano, 1927.
L. Consonni, Le Visite pastorali di S. Carlo Borromeo a Varenna, Mandello del Lario, 1984
L. Consonni, Il catalogo delle opere d'arte delle Chiese di Varenna, Mandello del Lario, 1985
Dino Brivio, Lungo "Quel ramo": Itinerari lecchesi, edizione Banca Popolare di Lecco, 1985
Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
Annalisa Borghese, Varenna, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p.439.
Viennepierre, Romano Guardini, Lettere dal lago di Como, Monza, 1993
Angelo Borghi, Il lago di Lecco e le valli, Lecco, Cattaneo Paolo Grafiche, 1999, pp.185-196, ISBN8886509375.
Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano), Milano, Touring Editore, 1999, ISBN88-365-1325-5.
Nove volumi editi dalla Parrocchia dal titolo latino Varèna seu insula nova in cui si sono pubblicati tutti i documenti riguardanti la storia delle sue sette Chiese e l'anagrafe a partire dal 1636 fino alla fine dell'Ottocento.
Varenna che sfugge, immagini tra ottocento e novecento, Ass. Scanagatta
Un volume su Villa Cipressi a cura della Associazione Villa Cipressi
Stefano Della Torre, Villa Monastero di Varenna
Lauro Consonni, Trascrizione a stampa dei Diari di S. E. Mgr. Diego Venini; Arciv. di Adana e secondo segretario di PIO XI (1922 - 1939)
L. Consonni e P. Ferrara, L'indulgenza delle sette Chiese di Varenna, Bellano, 2000
L. Consonni e P. Ferrara, Mons. Diego Venini accanto agli Arcivescovi di Milano, Bellano, 2001
Lauro Consonni, Paolo Ferrara, Angelo Vitali,"Monsignor Diego Venini, storia di una vita di fedeltà e di umiltà", Bellano 2009
Lauro Consonni, I "Blondel" in Villa Monastero a Varenna, 2009
Francesca Trabella, 50 Ville del Lago di Como, Lipomo, Dominioni Editore, 2020, ISBN978-88-87867-38-1.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии