Barzio (AFI: /ˈbaːrʦjo/; Bàrs in dialetto valsassinese[5][6]) è un comune italiano di 1 255 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia. Anticamente era anche conosciuto coi nomi di Barzo, Barso, Barsio.
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Barzio comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Andrea Ferrari (lista civica) dal 26-5-2019 | |
Territorio | ||
Coordinate | 45°57′N 9°28′E | |
Altitudine | 769 m s.l.m. | |
Superficie | 21,35 km² | |
Abitanti | 1 255[1] (31-5-2021) | |
Densità | 58,78 ab./km² | |
Frazioni | Concenedo[2] | |
Comuni confinanti | Cassina Valsassina, Cremeno, Introbio, Moggio, Pasturo, Valtorta (BG), Vedeseta (BG) | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 23816 | |
Prefisso | 0341 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 097007 | |
Cod. catastale | A687 | |
Targa | LC | |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] | |
Cl. climatica | zona F, 3 158 GG[4] | |
Nome abitanti | barziesi | |
Patrono | sant'Alessandro | |
Giorno festivo | 26 agosto | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Barzio sorge all'interno di una conca del cosiddetto Altopiano Valsassinese, che sovrasta la valle sul versante est, in posizione opposta rispetto alle Grigne, tra il colle di Balisio e le Chiuse di Introbio.[7]
La radice Bar- fa supporre un'origine ligure.[7]
Da Barzio, in epoca romana, passava la via Spluga, strada romana che metteva in comunicazione Milano con Lindau passando dal passo dello Spluga.
Durante il Medioevo, a Barzio erano in vigore i cosiddetti "Statuti civili e criminali della comunità Valsassinese".[7]
Feudo dei Della Torre, sotto il Ducato di Milano Barzio fu quindi infeudato a Facino Cane (1409) e, in seguito, al Medeghino.[7]
Nel XVI secolo contava solo poco più di trecento abitanti che vivevano in semplici case di legno con loggiati, verso la fine dell'Ottocento, con il miglioramento economico e sociale della popolazione, apparvero le prime ville e successivamente, con l'avvento del turismo di massa, numerosi condomini.
Il paese è considerato capoluogo turistico della Valsassina e offre numerose opportunità agli sportivi; da qui parte infatti una funivia, attiva già dagli anni '60, che conduce agli impianti di risalita dei Piani di Bobbio e della Valtorta costituendo il comprensorio sciistico più vicino a Milano ed alla Brianza.
Lo stemma del Comune di Barzio è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 22 settembre 1992.[8]
«Semitroncato partito: nel 1°, di argento, alle lettere maiuscole AR, poste in fascia, nel 2°, di rosso, al bue passante, di argento; nel 3°, di azzurro, al leone d'argento; il tutto sotto il capo di rosso, caricato di tre stelle di otto raggi, d'oro.» |
(D.P.R. 22.09.1992) |
Lo stemma del paese si basa su una proposta formulata dallo studioso di storia locale Pietro Pensa. Le tre stelle ad otto punte ed il leone ricordano la Valsassina e l'importanza di questo paese per tutta la Valle. Il monogramma AR è presente negli stemmi della famiglia Arrigoni e richiama alla beata Guarisca Arrigoni, nata a Barzio nel 1382, che nel XV secolo fondò l'ospedale della Valle a Concenedo.[9] Il manzo passante è simbolo della famiglia Manzoni, originaria della Valsassina.[10]
Abitanti censiti[12]
Numero di stranieri nel 2006:[13]
La Biblioteca comunale ha sede a Palazzo Manzoni in via Alessandro Manzoni 12.
Fondo Biblioteca manzoniana: dotazione della Biblioteca comunale è dedicato interamente alla figura di Alessandro Manzoni, alle sue opere ed alla relativa critica.
Il Museo Medardo Rosso ha sede in via Baruffaldi 4.
Nelle prime settimane di giugno fino al 2019 veniva organizzato il Nameless Music Festival, che si è successivamente spostato ad Annone di Brianza.
Fa parte della Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera.
Nel 1979 Barzio è stata sede d'arrivo della 18ª tappa del Giro d'Italia, partita da Trento.
Nel 2004 il comune ha ospitato a manifestazione di wrestling Cold War, organizzato dall'Italian Championship Wrestling.
Altri progetti
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