Parlasco (Perlàsch in dialetto valsassinese[4]) è un comune italiano di 134 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia.
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Parlasco comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Renato Busi (lista civica Parlasco nel cuore) dal 26-5-2014 | |
Territorio | ||
Coordinate | 46°01′N 9°21′E | |
Altitudine | 679 m s.l.m. | |
Superficie | 3 km² | |
Abitanti | 134[1] (31-12-2019) | |
Densità | 44,67 ab./km² | |
Comuni confinanti | Bellano, Esino Lario, Perledo, Taceno | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 23837 (fino al 1997 era 22040) | |
Prefisso | 0341 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 097064 | |
Cod. catastale | G336 | |
Targa | LC | |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | |
Cl. climatica | zona F, 3 034 GG[3] | |
Nome abitanti | parlaschini | |
Patrono | sant'Antonio abate | |
Giorno festivo | 17 gennaio | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
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Si trova in Valsassina. Soprannominato dai propri abitanti "Borgo Affrescato" per via dei vari affreschi presenti nel paese,è uno dei comuni più caratteristici della Lombardia
Secondo la tradizione, il toponimo deriverebbe da un certo Lasco, un bandito schierato dalla parte dei più deboli che avrebbe abitato presso le cascine di Marmoro, localizzate verso i Pizzi di Parlasco[5].
Un documento del 1368 attesta la presenza di una rocca in località Marmoro. Un'altra rocca, detta "del Portone", dotata di un avamposto, era invece localizzata sulla mulattiera per Bellano.[5]
Già terra di conquista di Gian Giacomo Medici, dal 1648 Parlasco fu un feudo della famiglia Monti[5].
Lo stemma comunale, concesso con regio decreto del 1934, raffigura, su sfondo azzurro, una montagna erbosa, rocciosa in cima, che ricorda i Pizzi di Parlasco del Gruppo delle Grigne. La montagna è attraversata da una fascia verde, bordata d'argento, che simboleggia l’antica ed importante via di comunicazione che da Bellano portava in Valsassina attraversando il paese. La fascia ondata d'argento in punta allo scudo rappresenta il torrente Pioverna.[6] Il capo di porpora è ciò che rimane del capo del Littorio, elemento comune agli stemmi creati durante il periodo fascista, privato del fascio littorio.
Abitanti censiti[7]
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Altri progetti
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