Bergamo (IPA: ['bɛrgamo], ascolta[?·info]; Bèrghem, ['bɛɾɡɛm], in dialetto bergamasco[7], ascolta[?·info]) è un comune italiano di 120 179 abitanti[2], capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia.
Bergamo comune | |
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Vista sulla Città alta dalla via al Castello | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Bergamo |
Amministrazione | |
Sindaco | Giorgio Gori (PD) dal 10-6-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 45°41′42″N 9°40′12″E |
Altitudine | 249 m s.l.m. |
Superficie | 40,16[1] km² |
Abitanti | 120 179[2] (31-8-2022) |
Densità | 2 992,5 ab./km² |
Frazioni | nessuna[3]; vedi Quartieri di Bergamo |
Comuni confinanti | Azzano San Paolo, Curno, Gorle, Lallio, Mozzo, Orio al Serio, Paladina, Ponteranica, Seriate, Sorisole, Stezzano, Torre Boldone, Treviolo, Valbrembo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24121-24129 |
Prefisso | 035 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016024 |
Cod. catastale | A794 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[4] |
Cl. climatica | zona E, 2 533 GG[5] |
Nome abitanti | bergamaschi |
Patrono | sant'Alessandro di Bergamo |
Giorno festivo | 26 agosto |
PIL procapite | (nominale) 28 607,0 €[6] |
Soprannome | Capoluogo Orobico, Città dei Mille |
Cartografia | |
Posizione del comune di Bergamo nell'omonima provincia | |
Sito istituzionale | |
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L'abitato di Bergamo è suddiviso in due parti distinte, la «Città Bassa» e la «Città Alta»; quest'ultima è posta in altitudine più elevata e ospita la maggioranza dei monumenti più significativi, mentre la Città Bassa – benché sia anch'essa di antica origine e conservi i suoi nuclei storici – è stata resa in parte più moderna da alcuni interventi di urbanizzazione. Le due porzioni dell'abitato sono separate dalle mura venete, annoverate dal 2017 fra i patrimoni dell'umanità tutelati dall'UNESCO.
Bergamo è soprannominata «la città dei Mille» per via del cospicuo numero di volontari bergamaschi – circa 180[8] – che presero parte alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, un episodio cruciale del Risorgimento.
In latino classico il toponimo è attestato come Bergomum, mentre nel latino tardo Bergame.[9] Il toponimo nel locale dialetto bergamasco della lingua lombarda è invece Bèrghem. Varie sono le ipotesi avanzate per tracciare l'origine del nome della città.
Lo storico e politico bergamasco Bortolo Belotti ha accostato il toponimo a precedenti nomi celtici e preceltici, dai quali deriverebbe Bèrghem, di cui Bergomum sarebbe poi stata solo la latinizzazione; la parola berg nel celtico indica una capanna o dimora. Nelle scritture del periodo di latinizzazione sotto il dominio romano, il toponimo Bergomum è esplicitamente associato a Bergimus, dio celtico dei monti o delle dimore.[10] Il linguista e storico bergamasco Antonio Tiraboschi ha sostenuto invece una derivazione del toponimo dal germanico.[11] È da notare come il toponimo bergamasco sia analogo a toponimi in vari paesi di lingua germanica, come varie località denominate Berghem o Berchem nei Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo, numerose località denominate Bergheim in Germania, Austria e Grande Est di Francia, e varie Berg(h)em in Scandinavia; in tedesco moderno Berg significa "montagna", e Heim significa "dimora", così come in svedese berg+hem, in inglese berg(desueto)+home, e così via nelle altre lingue germaniche. L'ipotesi di una derivazione germanica di "Bergamo" (che deriverebbe quindi dal germanico *berga(z) "monte" e *haima(z), ossia "dimora", "villaggio" o "mondo")[12] si scontra tuttavia con l'assenza di documenti riguardo a insediamenti germanici nella zona precedenti all'insediamento dei Longobardi che si stanziarono nella parte settentrionale della penisola italica dopo il crollo dell'impero di Roma.
È stata proposta altresì un'origine più generale ma sempre indoeuropea del nome, accostando il toponimo al greco Πέργαμον (Pérgamon)[9] "cittadella, rocca"[13] (in riferimento a fortezze in cima a un colle), ma anche a nomi antichi liguri quali Bergima, località nei dintorni di Marsiglia, sempre comunque derivanti da una comune radice indoeuropea *bherg,[9] "alto".[14]
Bergamo si trova in territorio pedemontano, laddove l'alta pianura lascia spazio agli ultimi colli delle prealpi Bergamasche, a metà strada tra i fiumi Brembo e Serio. Il nucleo antico della città è stato fondato proprio sui colli. La Classificazione sismica della città è zona 3 (sismicità bassa).[15]
Il principale corso d'acqua della città è il torrente Morla che scorre con andamento sinusoidale e per lunghi tratti interrato al di sotto di strade e parcheggi, in seguito all'imponente opera di cementificazione alla quale è stata sottoposta la città nella seconda metà del XX secolo. Tra i suoi tributari vi è il Tremana, anch'esso quasi totalmente canalizzato, che nasce dalla Maresana e si gonfia d'acqua solo occasionalmente dopo abbondanti piogge.
Inoltre la città è attraversata longitudinalmente da un sistema di rogge che vi porta le acque del fiume Serio a fini di irrigazione e, un tempo, per azionare mulini e filatoi. Tra le principali vi sono la Roggia Serio e la Roggia Morlana, ma degne di nota sono anche la Roggia Guidana, la Roggia Nuova, la Roggia Curna e la Roggia Colleonesca.
Il Canto Alto è il primo monte delle Prealpi Bergamasche che si innalza a ridosso della città; esso si trova nel territorio di Sorisole, ed è stato un rifugio sicuro per la popolazione durante le guerre mondiali.
La Città Alta poggia inoltre su un sistema di sette colli, estrema propaggine delle stesse prealpi Orobie prima della pianura: Colle Aperto, Colle San Giovanni, Colle San Salvatore, Colle di Rosate, Colle di Gromo, Colle Santa Eufemia e Colle San Michele del Pozzo.
Bergamo, secondo la classificazione dei climi di Köppen, gode di un clima tipicamente temperato delle medie latitudini (Cfa), piovoso o generalmente umido in tutte le stagioni con estati molto calde ed inverni abbastanza rigidi tipici delle zone pedemontane. La sua vicinanza al Lago d'Iseo influisce in modo significativo sulle temperature invernali che si presentano decisamente più elevate rispetto alla media della Pianura Padana; questo fattore permette inoltre di evitare i fenomeni di nebbia invernale persistente (peraltro in drastica diminuzione[16]) e di afa estiva che caratterizzano la vicina Milano. Il clima favorevole e piuttosto mite ha influito positivamente anche nella produzione di vino e olio lungo la fascia collinare cittadina, oltre alla diffusione di alcune specie naturalizzate tipiche del Clima mediterraneo.
Le precipitazioni medie annue sono superiori ai 1 165 mm, mediamente distribuite su 97 giorni; presentano un picco estivo ed autunnale e minimo relativo invernale. Si concentrano nei periodi compresi tra marzo e maggio e tra ottobre e novembre inoltrato.
L'inverno è compreso generalmente tra metà novembre e metà marzo, ed è caratterizzato da una percentuale di piovosità molto bassa rispetto alla media italiana, mentre l'estate da fine maggio a metà settembre, ed è caratterizzata da fenomeni temporaleschi soprattutto verso la fine della stagione.
La presenza di neve è molto discontinua, generalmente arriva ad ogni inverno ma in quantità discrete. Le cause sono di vario tipo come il minimo pressorio troppo lontano e le precipitazioni che solitamente si concentrano più a nord ovest rispetto alla città.
In base alla media trentennale di riferimento 1981-2010, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +3,1 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +23,8 °C.
BERGAMO ORIO AL SERIO | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 7,0 | 9,0 | 13,7 | 17,2 | 22,6 | 26,8 | 29,2 | 28,7 | 23,8 | 18,3 | 11,8 | 7,6 | 7,9 | 17,8 | 28,2 | 18,0 | 18,0 |
T. min. media (°C) | −0,8 | 0,0 | 3,8 | 7,5 | 12,3 | 15,9 | 18,3 | 18,1 | 14,4 | 10,0 | 4,5 | 0,2 | −0,2 | 7,9 | 17,4 | 9,6 | 8,7 |
T. max. assoluta (°C) | 21,9 (2007) | 22,7 (1990) | 27,1 (2002) | 31,9 (2011) | 35,5 (2009) | 36,6 (2019) | 39,0 (1983) | 37,9 (2003) | 32,4 (1970) | 30,4 (2018) | 23,0 (2004) | 19,0 (2016) | 22,7 | 35,5 | 39,0 | 32,4 | 39,0 |
T. min. assoluta (°C) | −15,0 (1985) | −20,1 (1956) | −7,7 (2005) | −3,6 (1973) | 1,7 (1976) | 4,2 (1953) | 8,9 (1954) | 8,4 (1963) | 5,1 (1972) | −1,7 (1997) | −7,0 (1989) | −12,4 (1963) | −20,1 | −7,7 | 4,2 | −7,0 | −20,1 |
Precipitazioni (mm) | 64 | 69 | 78 | 103 | 99 | 133 | 107 | 129 | 84 | 102 | 129 | 68 | 201 | 280 | 369 | 315 | 1 165 |
Giorni di pioggia | 7 | 7 | 8 | 10 | 10 | 10 | 7 | 9 | 7 | 7 | 9 | 6 | 20 | 28 | 26 | 23 | 97 |
Eliofania assoluta (ore al giorno) | 2,5 | 3,6 | 4,6 | 5,4 | 6,3 | 6,6 | 8,0 | 7,3 | 6,0 | 4,7 | 2,4 | 2,4 | 2,8 | 5,4 | 7,3 | 4,4 | 5,0 |
La prima occupazione è quella dei Liguri e dei Celti (Galli), più precisamente gli Orobi, seguita da quella dei Cenomani e Senoni. In latino è la città conosciuta come Bergomum. La Gallia Transpadana viene quindi annessa alla Repubblica romana in espansione, e dal 49 a.C. anche Bergomum diviene un municipio romano. I romani riedificano il centro secondo gli assi cardo-decumano.
A seguito della caduta dell'Impero romano, Bergomum è ripetutamente saccheggiata, fino all'arrivo dei Longobardi nel 569, che vi insediano un ducato. Spodestati nel 774 dai Franchi con l'incorporazione del Regno longobardo nell'Impero carolingio, la città viene retta da una serie di vescovi-conti. In questo periodo a Bergamo fiorirono le seguenti potenti famiglie longobarde: Suardi, Colleoni, Crotti, Rivola, Mozzi, Martinengo. Nel 904 re Arnolfo, conferì al vescovo Adalberto piena giurisdizione politica e civile sulla città, e furono anni di migliorie e rifacimenti,[17] ma nel 1098 la giurisdizione vescovile, dopo una lotta sulle investiture, venne deposta. Dal 1098 Bergamo è Libero comune, e dopo un paio di guerre contro Brescia si unisce alla Lega Lombarda contro l'imperatore Federico Barbarossa del Sacro Romano Impero dei Tedeschi. A partire dal XIII secolo, nell'ambito delle lotte tra guelfi e ghibellini, Bergamo cade sotto l'influenza dei Visconti di Milano, che fortificano la Cittadella.
Dal 1428 Bergamo entra a far parte dei domini della Repubblica di Venezia. I veneziani ricostruiscono la città vecchia, erigendo possenti mura difensive. Il dominio veneto continua fino all'epoca napoleonica quando, dopo la breve esperienza della Repubblica Bergamasca, della Repubblica Cisalpina e del Regno d'Italia, con la Restaurazione Bergamo cade nella sfera austriaca sotto il Regno Lombardo-Veneto. Gli austriaci sono i fautori della prima industrializzazione del territorio bergamasco, con l'impianto di manifatture tessili. Bergamo prende parte al Risorgimento fornendo buona parte dei Mille. Giuseppe Garibaldi stesso entra in città, con i suoi Cacciatori delle Alpi, l'8 giugno 1859. Dal 1860 Bergamo è parte del Regno, e poi della Repubblica Italiana.
La città fu risparmiata da devastazioni durante la seconda guerra mondiale; ebbe la fortuna di non subire alcun bombardamento (se non nella vicina zona industriale di Dalmine).
Nel 1958 il cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, nato a Sotto il Monte, fu eletto al soglio pontificio assumendo il nome di papa Giovanni XXIII.
Dal 9 luglio 2017 le mura venete di Bergamo sono entrate a far parte dell'UNESCO, come patrimonio dell'umanità, nel sito seriale transnazionale "Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale"[18]. Ad ottobre dello stesso anno si tiene a Bergamo il 43° vertice del G7 sull'agricoltura nell'ambito del più ampio meeting internazionale organizzato a Taormina. La "Carta di Bergamo", un impegno internazionale firmato durante il vertice, mira a ridurre la fame nel mondo entro il 2030, rafforzare la cooperazione per lo sviluppo agricolo in Africa e garantire la trasparenza dei prezzi[19].
Nel 2020, durante la prima fase della pandemia di COVID-19, la città di Bergamo e la sua provincia attirano tristemente l'attenzione della cronaca mondiale in quanto uno dei territori italiani ed europei epicentro dal contagio. Le immagini della lunga fila di camion dell'Esercito che trasportano i feretri delle vittime del COVID-19 fuori dalla città ebbero visibilità mondiale[20].
Lo stemma di Bergamo è contraddistinto dai colori giallo e rosso, dalla raggiera e dalla corona cittadina; la blasonatura ufficiale è la seguente:
«Partito d'oro e di rosso, lo scudo accollato a un cerchio azzurro con la bordura raggiante d'oro, sormontato da una corona di Città.» |
(D.P.C.M. del 28 novembre 1959[21][22]) |
Il gonfalone moderno, concesso con D.P.R. del 20 gennaio 1960, è un drappo di color rosso.[23]
La città di Bergamo è la XVIII tra le 27 città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento, stabilito dalla casa Savoia come quello compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima guerra mondiale nel 1918.
Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale | |
«In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza negli episodi militari del 1848. Nel marzo 1848, i bergamaschi si sollevarono e costrinsero il presidio imperiale, agli ordini dell'arciduca Sigismondo, ad uscire dalla città. Inviarono quindi una colonna di trecento uomini a Milano, in tempo per partecipare ai combattimenti delle Cinque giornate.» |
Bergamo e la sua provincia contribuirono alla spedizione dei Mille con un notevole numero di cittadini, 174, appartenenti a tutte le classi sociali escluso il mondo rurale. Alcuni di essi assunsero statura storica e rilevanza nazionale non solo come garibaldini ma anche come patrioti per la loro partecipazione agli avvenimenti del 1848.
Si distinsero particolarmente Gabriele Camozzi (Bergamo, 1823 - Dalmine, 1869) e la moglie Alba Coralli (Casteggio, 1818 - Venezia, 1886), Francesco Nullo (Bergamo, 1º maggio 1826 - Krzykawka, Polonia, 5 maggio 1863), Francesco Cucchi (Bergamo, 17 dicembre 1834 - Roma, 2 ottobre 1913), Daniele Piccinini (Pradalunga, 3 giugno 1830 - Tagliacozzo, 9 agosto 1889), Vittore Tasca (Brembate, 7 settembre 1821 - Seriate, 1891) e altri meno noti, specialmente nella campagna garibaldina che valse a Bergamo il titolo ufficiale di Città dei Mille (D.P.R. 20 gennaio 1960).[21]
Adolfo Biffi fu il caduto più giovane dei Mille e aveva, probabilmente, l'incarico di portaordini.[24] A Bergamo esiste una scuola intitolata a suo nome.[25]
Bergamo Alta (detta anche "Città Alta" o, in passato, "la Città", in contrapposizione ai "borghi" bassi) è una città medioevale, circondata da bastioni eretti nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana, che si aggiungevano alle preesistenti fortificazioni al fine di renderla una fortezza inespugnabile.
La parte più conosciuta e frequentata di Bergamo Alta è Piazza Vecchia, con la fontana Contarini, il Palazzo della Ragione, la Torre civica (detta il Campanone), che ancora alle ore 22 scocca 100 colpi - quelli che in passato annunciavano la chiusura notturna dei portoni delle mura venete - e altri palazzi che la circondano su tutti i lati. Imponente, sul lato opposto al Palazzo della Ragione, il grande edificio bianco del Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca civica Angelo Mai.
Al di là del palazzo della Ragione si trovano il duomo di Sant'Alessandro, la cappella Colleoni dell'architetto Giovanni Antonio Amadeo con i monumenti funebri al condottiero Bartolomeo Colleoni e a sua figlia Medea, il battistero eretto da Giovanni da Campione e la basilica di Santa Maria Maggiore con i suoi bei portali laterali nord e sud, pure di Giovanni da Campione. Quest'ultima chiesa, cittadina, già antica chiesa battesimale, non più della diocesi, all'interno reca i segni architettonici dei vari periodi che si sono susseguiti dall'epoca della sua costruzione. Degni di nota gli intarsi raffiguranti scene bibliche realizzate in legni di vari colori, i cui disegni sono quasi tutti opera di Lorenzo Lotto, e un imponente confessionale barocco scolpito da Andrea Fantoni. La chiesa ospita la tomba del musicista Gaetano Donizetti che a Bergamo ebbe i natali nel 1797.
Via Colleoni, nota anche come Corsaröla, collega Piazza Vecchia a piazza della Cittadella ed è il cuore della Città Alta. In piazza della Cittadella si trovano il Civico museo archeologico e il Museo "Enrico Caffi" di scienze naturali, poco lontano dai quali si può visitare la Fontana del Lantro, posta presso la chiesa di San Lorenzo. Tra le altre architetture religiose, la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, che conserva gli affreschi con Scene della vita di Maria di Lorenzo Lotto (1525).
Città Alta, oltre a ospitare un Orto botanico sito in via Colle Aperto, è anche sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'università di Bergamo, il cui prestigio è riconosciuto in ambito europeo.[senza fonte]
Si può salire in Città Alta a piedi attraverso gli scorlazzini (scalinate che da più punti la collegano alla parte bassa della città), in automobile (anche se è vietato durante i fine settimana estivi e tutto l'anno la domenica pomeriggio), con la funicolare o con l'autobus.
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo. Stato de Terra - Stato de mar | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | culturali |
Criterio | (iii)(vi) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2017 |
Scheda UNESCO | (EN) Venetian Works of Defence between 15th and 17th centuries: Stato da Terra – western Stato da Mar (FR) Scheda |
Manuale |
«...la città è tutta serrata con baluardi e i suoi membri quasi tutti terrapienati, compite le piazze, i parapetti e le traverse per coprirsi dalle vicine colline e la fortezza con il circuito di tre miglie è bellissima» |
(Alvise Grimani[26], comandante veneto, 1590) |
Bergamo è una delle poche città capoluogo italiane, assieme a Ferrara, Lucca, Verona, Padova, Treviso e Grosseto, il cui centro storico è rimasto completamente circondato dalle mura che, a loro volta, hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli.
I bastioni vennero costruiti tra il 1561 e il 1588 su ordine del doge in quanto Bergamo, come città posta alla frontiera ovest della Repubblica Veneta, poteva essere facile preda degli stati confinanti. In effetti a metà del Cinquecento, con la scoperta dell'America, la Repubblica Veneta stava iniziando il suo inesorabile declino nel dominio dei commerci marittimi, a causa di ciò, rivolse una sempre maggiore attenzione per commerci che avvenivano verso il centro d'Europa, per cui il passaggio per la Val Brembana (via Priula) poteva diventare la via del pepe verso tali stati. Il senato veneziano, a questo punto decise di investire milioni di ducati d'oro, per rinforzare i confini ovest della repubblica.
Dal 9 luglio 2017 le mura venete sono entrate a far parte dell'UNESCO, come patrimonio dell'umanità, nel sito seriale transnazionale "Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale".
La Città Bassa, attraversata dal torrente Morla per ben 8 chilometri, nasce dallo sviluppo di alcuni borghi disposti lungo le principali vie di comunicazione che scendendo dai colli portavano al piano; i borghi sono Borgo Canale, Borgo Sant'Alessandro, Borgo San Leonardo, Borgo Pignolo, Borgo San Tomaso, Borgo Santa Caterina, Borgo Sant'Antonio e Borgo Palazzo[27]. Questa particolare conformazione urbanistica si era soliti chiamare semplicemente "sità" la città vecchia e "i borgh", Bergamo bassa.
Bergamo bassa è sede del comune, della Prefettura, della Provincia e dell'ufficio postale centrale. L'arteria principale di Bergamo bassa è viale Papa Giovanni XXIII (già viale Roma), che va dalla stazione ferroviaria a Porta Nuova.
Nei primi anni del Novecento venne creato il quartiere che è il centro della città, realizzato da Marcello Piacentini, nel quale si trovano le sedi istituzionali. Adiacente a questo è il Sentierone - viale pavimentato che nei secoli scorsi era la stazione delle carrozze trainate da cavalli. Pure degno di nota, nella zona, è il monumento al partigiano di Giacomo Manzù.
Sul Sentierone si affacciano il Teatro Gaetano Donizetti e la chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano[28], officiata dai padri Domenicani, che conserva la tavola di Lorenzo Lotto detta Pala Martinengo. Un esempio di completa fusione tra pittura e scultura è la rinnovata Cappella della Madonna del Rosario i cui stucchi di Muzio Camuzio datati 1752 sono firmati su un nastrino nella parete destra «MUC.CAMUZI F.». Nella Chiesa di Santo Spirito si trova la Pala di Santo Spirito di Lorenzo Lotto, raffigurante la Madonna con Bambino con i santi Caterina, Agostino, Sebastiano e Antonio Abate.
Sito in via Sant'Alessandro è il cinquecentesco monastero di San Benedetto, sede di un'attiva comunità claustrale. Anche nella chiesa di San Benedetto da Norcia[29] gli stucchi di Muzio Camuzio vanno a incorniciare gli affreschi dell'Orelli[30].
Nella zona nord-orientale della Città Bassa si trova l'Accademia Carrara (fondata dal conte Giacomo Carrara nel 1796), sede di esposizioni artistiche. Una delle ultime ad aver avuto risonanza nazionale è stata quella dedicata alle opere di Lorenzo Lotto.
Altri musei cittadini sono il Museo donizettiano, la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC), il Museo Diocesano d'Arte Sacra, il Museo storico, il Museo Matris Domini, l'Archeologico, il Museo di scienze naturali, l'Orto botanico.
La città ospita uno stadio, base della locale squadra di calcio, l'Atalanta Bergamasca Calcio, un palazzetto dello sport e un impianto di piscine comunali (Piscine Italcementi).
Oltre alla biblioteca civica Angelo Mai sono presenti numerose biblioteche, tra le quali spicca la nuova Biblioteca comunale centrale Antonio Tiraboschi situata in via San Bernardino 74, progettata da Mario Botta.
Oltre al centro cittadino (diviso nei rioni di Papa Giovanni XXIII, Pignolo e Sant'Alessandro), nella parte bassa si trovano i quartieri di Boccaleone, Borgo Palazzo - Alle Valli, Campagnola, Carnovali, Celadina, Colognola, Conca Fiorita, Grumello del Piano, Longuelo, Loreto, Malpensata, Monterosso, Redona, San Paolo, San Tomaso de' Calvi, Santa Caterina, Santa Lucia, Valtesse - San Colombano, Valverde con Valtesse - Sant'Antonio e Villaggio degli Sposi. Molti di questi erano frazioni distinte prima che l'espansione urbana degli anni sessanta e settanta li inglobasse nella città. Francesco Domenico Camuzio e la sua bottega sono documentati nella ristrutturazione guidata dall'architetto Giovan Battista Caniana del palazzo del conte Carrara in via Pignolo, realizzata nel periodo 1720-1731, poi anche nella chiesa del borgo Santa Caterina[31].
Oltre a un'estesa rete di parchi cittadini, la città vanta il Parco dei Colli di Bergamo, riconosciuto a livello regionale come area protetta. Il simbolo del parco è un riccio rosso. Caratteristica di questo parco è l'avere al suo interno la Città Alta e quindi svolgere azione di tutela e salvaguardia non solo delle grandi aree collinari boscate ma anche del costruito storico.
Popolazione storica (migliaia)[32]
Abitanti censiti[33]
In base all'annuario demografico 2012,[34] solo il 31% della popolazione residente in città è nata nel comune di Bergamo. Il restante 69% proviene dalla provincia, dalla regione, da altre regioni italiane o dall'estero.
Secondo le statistiche ISTAT[35] al 1º gennaio 2018 la popolazione straniera residente nel comune era di 19 960 persone, pari al 16,50% della popolazione. Bergamo è il settimo capoluogo di provincia in Italia per percentuale di stranieri (dopo Prato, Milano, Brescia, Piacenza, Reggio Emilia e Parma).[36]
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano al 2018:[35]
La prevalenza dei boliviani in Italia è da far risalire al gemellaggio tra la Diocesi di Bergamo e l'Arcidiocesi di Cochabamba a partire dagli anni ottanta.
L'idioma originario della città di Bergamo è il dialetto bergamasco della lingua lombarda, classificato appunto come lombardo orientale. Al pari delle altre lingue gallo-italiche, deriva dal latino.
La maggior parte della popolazione di origine italiana è di religione cattolica, organizzata nella Diocesi di Bergamo.
Sono presenti diverse comunità protestanti di lunga data, di cui la comunità evangelica risale al tempo del Regno Lombardo-Veneto, ha una chiesa nel centro della città ed è affiliata al culto valdese[37]. Altre denominazioni dotate di un luogo di culto in città includono i mormoni (circa 400), i pentecostali[38] e i testimoni di Geova.
Altre comunità religiose sono cresciute di numero grazie all'immigrazione. Tra queste, gli ortodossi (romeni e ucraini), con una chiesa in Borgo Canale affiliata al patriarcato rumeno, e i musulmani (marocchini, tunisini e senegalesi) con una sala di culto in via Cenisio.
La città è sede dell'Accademia della Guardia di Finanza e dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII.
Troviamo nella commedia dell'arte maschere di origine bergamasca come Arlecchino, Brighella e Gioppino.
Nel luglio 2020 Bergamo ha ottenuto il riconoscimento di "Città che legge" 2020-2021.[39]
Nel comune sono presenti istituzioni prescolastiche, scolastiche di primo grado e di secondo grado, inferiore e superiore. Quelle pubbliche di secondo grado superiore comprendono 1 liceo delle scienze umane e musicale, 1 liceo classico, 3 licei scientifici, 2 licei linguistici, 2 licei artistici, 5 istituti tecnici, 2 istituti I.S.I.S., 1 istituto tecnico per il turismo[40]. Spicca in città il Liceo scientifico statale Lorenzo Mascheroni, che nel 2019 risulta al quinto posto tra i licei scientifici dell'intera nazione, secondo la classifica stilata da Eduscopio.[41][42]
Nata l'11 dicembre del 1968, l'Università degli Studi di Bergamo è andata a occupare crescente spazio all'interno del tessuto urbano, dapprima con l'insediamento in Piazza Vecchia, e poi con lo sviluppo dei Campus Umanistico (città alta) ed Economico-giuridico (città bassa). Nel territorio comunale sono presenti: Dipartimento di Scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi e il Dipartimento di Giurisprudenza (sedi di Via dei Caniana), e Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere collocato nell'edificio quattro-cinquecentesco dell'ex pensionato delle Suore di Carità. Il Dipartimento di Ingegneria è invece collocato nel comune di Dalmine.
Sempre a Bergamo alta, nel secentesco palazzo Terzi, risiedono il Rettorato e i Centri di Ateneo. Il Dipartimento di Scienze umane e sociali si trova invece nel piazzale S. Agostino, il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione, è collocato in via Pignolo, all'interno di un edificio ottocentesco originariamente adibito a convitto (ex collegio Baroni).
Il principale teatro cittadino è il Teatro Gaetano Donizetti; altro teatro storico è il Teatro Sociale, in Città Alta.
Più moderna è la tensostruttura che ospita il "Creberg Teatro Bergamo"[43] con 1536 posti a sedere che ne fanno uno dei teatri della provincia più grandi.
Altra struttura teatrale è l'Auditorium di piazza della Libertà. L'edificio che ospita l'Auditorium è stato realizzato nel 1937, come sede della locale Federazione fascista e noto come “Casa della libertà”.
Tra le compagnie teatrali operanti a Bergamo vi sono il TTB (teatro tascabile di Bergamo),[44] la Compagnia Stabile di Teatro[45], Erbamil,[46] Pandemonium Teatro,[47] Teatro Prova,[48] Ambaradan e Slapsus,[49] Luna e Gnac,[50] il CUT (Centro Universitario Teatrale)[51] e La Gilda delle Arti - Teatro Bergamo.[52]
L'Istituto superiore studi musicali Gaetano Donizetti (conservatorio della città), di cui fu illustre allievo Gaetano Donizetti, fu fondato nel 1806 da Johann Simon Mayr con il nome di "Lezioni caritatevoli di musica" e fu fin dall'inizio improntato a moderni criteri didattici e culturali. Malgrado ciò, negli ultimi cinquanta anni non vi sono stati elementi di spicco nel campo della musica classica di provenienza della scuola bergamasca; se si esclude la presenza del direttore d'orchestra Gianandrea Gavazzeni, di origini bergamasche ma allievo di Ildebrando Pizzetti, di scuola milanese e diplomato al Conservatorio Verdi di Milano.
In tempi moderni, diversi gruppi musicali sono nati a Bergamo: tra questi, i Pooh e i Madrugada negli anni 1970 e 1980, e più recentemente i Verdena e i Pinguini Tattici Nucleari. Sulla scena musicale cittadina ska sono presenti, tra gli altri, La Famiglia Rossi e gli Arpioni. Molto florida è dagli anni 1990 la scena underground metal,[53] forte di nomi come i Folkstone e i Methedras, questi ultimi milanesi d'origine ma comprendenti numerosi innesti bergamaschi in formazione.
Da citare anche il pianista e compositore bergamasco Corrado Rossi, vincitore nel 2011 del premio internazionale Hollywood Music in Media Awards nella categoria Ambient/New Age, e Andrea Tonoli, anche lui pianista e compositore bergamasco, che nel 2015 ha ricevuto una candidatura allo stesso premio nella medesima categoria.
Bergamo è una città molto ricca dal punto di vista culinario, le sue ricette variano dai primi ai dolci; fra questi si ricordano:
Nel 2017 Bergamo e la sua provincia, insieme alle province di Brescia, Cremona e Mantova, rappresentarono la Lombardia orientale per il progetto Regione Europea della Gastronomia.[54]
Il Comune vedeva un tempo la contrapposizione tra la città (Città Alta) e i borghi (parti storiche della città bassa). Al di fuori si trovavano le vicinìe e i corpi santi. Tali distinzioni sono state annullate dalla crescita demografica e urbanistica del XX secolo.
Alcuni quartieri della città (Colognola, Grumello del Piano, Longuelo, Redona, Valtesse), inoltre, erano un tempo comuni autonomi, poi inglobati dalla conurbazione.
In seguito all'abolizione delle circoscrizioni, il Comune di Bergamo ha previsto la ridefinizione dei quartieri che, facendo riferimento alla delibera n. 25 del 1 febbraio 2018, sono venticinque:[59]
Negli anni settanta, alla loro nascita, le circoscrizioni della città di Bergamo erano nove, poi scesero a sette. L'8 aprile 2009 il consiglio comunale, per ottemperare alla direttiva della legge finanziaria 2008, ha accorpato le sette circoscrizioni della città in tre sole.[60] Con le elezioni del 2014 sono state abolite, in virtù della Legge del 26 marzo 2010, n. 42, dal momento che Bergamo risulta al di sotto del nuovo limite di 250 000 abitanti.
Gli ultimi presidenti dei consigli delle Circoscrizioni sono stati (rispettivamente per le tre circoscrizioni): Alessandro Trotta (PdL), Giuseppe Epis (lega Nord) e Daniele Lussana (PdL)
Dal 2009 il comune di Bergamo ha avviato il progetto "Grande Bergamo"[62] di coordinamento con i comuni dell'Hinterland, della Bassa Val Seriana, della Bassa Valle Imagna, dell'Isola orientale e della Bassa bergamasca settentrionale sui temi di sicurezza, pianificazione territoriale, trasporti pubblici ed energia. Tale progetto coinvolge altri 48 comuni attorno al capoluogo, di cui 40 hanno aderito formalmente:
Come gran parte dell'economia del nord Italia, il complesso bergamasco è costituito soprattutto da piccole-medie imprese, con la presenza di grandi industrie, che vanno dal settore alimentare a quello metalmeccanico.
Gli spazi agricoli rimasti nell'area del comune di Bergamo sono pochi, e prevalentemente dedicati alla produzione di mais e di foraggio. Sono presenti alcune aziende di apicoltura.
Sono presenti in città alcuni artigiani del legno, del ferro, e dei tessuti.
In passato, nel comune di Bergamo avevano sede numerose industrie, quasi tutte trasferite nel circondario. La maggior parte si basava sull'uso dell'acqua delle rogge per la produzione tessile, installate in città nel periodo austroungarico (1814-1859).
Le aziende principali residenti in città sono:
Negli ultimi quaranta anni è aumentata l'importanza dei settori bancario, commerciale e della comunicazione. Il settore dei servizi è trainante in città, come in ogni economia del terziario avanzato.
L'attrattività turistica della città ha fortemente beneficiato del boom del vicino aeroporto di Bergamo-Orio al Serio grazie alle compagnie low-cost (Ryanair), pertanto i flussi turistici, pressoché di transito per le grandi mete del nord Italia, si caratterizzano per un target medio.
Considerando i redditi dichiarati nel 2010, Bergamo è risultata essere la seconda città più ricca d'Italia, dopo Milano[64].
La città è attraversata dall'Autostrada A4, che la collega a Milano e Brescia.
Bergamo è circondata su tre lati (ovest, sud ed est) da un sistema di strade tangenziali, collegato all'autostrada, da cui partono le strade provinciali e statali dirette verso le valli e verso i capoluoghi delle province confinanti. La principale via di comunicazione tra la Val Brembana, il capoluogo orobico e il settore orientale della provincia è la Tangenziale Sud di Bergamo. Altre importanti infrastrutture stradali del capoluogo sono la tangenziale ovest, la tangenziale est, la circonvallazione e l’asse interurbano.
Il "Rondò delle Valli", altro nome del Largo Decorati al Valor Civile, è una rotatoria importante nel sistema viabilistico della città. Situato a nord-est, collega le strade statali e provinciali delle valli Seriana e Brembana con la circonvallazione che si snoda a sud del capoluogo, nonché con il centro cittadino.
La stazione di Bergamo è servita da treni regionali operati da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia e collegamenti a lunga percorrenza svolti da Trenitalia. Dalla Stazione di Bergamo partono inoltre treni Frecciarossa e Frecciargento verso la stazione di Roma Termini.
Dal 2019 Italo Treno ha inaugurato una nuova linea che collega la città di Bergamo alla stazione di Roma Termini e successivamente a Napoli Centrale passando per:
Bergamo è inoltre servita da un'altra stazione minore chiamata Stazione di Bergamo Ospedale.
Nelle adiacenze della Stazione di Bergamo ha capolinea la tranvia Bergamo-Albino, inaugurata nel 2009. Questa tranvia, chiamata T1, è l'unica linea di tram presente in città e collega la città di Bergamo alla Val Seriana. La società che gestisce la tranvia è la Tramvie Elettriche Bergamasche, posseduta per il 55% da ATB (azienda trasporti Bergamo).
In passato la città era al centro di una estesa rete costituita da ulteriori relazioni ferrotranviarie:
Bergamo è servita dall'aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, da cui partono frequenti collegamenti con numerose città d'Italia e d'Europa. Dal 2015 è il terzo scalo italiano, dopo Roma-Fiumicino e Milano-Malpensa[65]. L'aeroporto, dal 23 marzo 2011, è intitolato al pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio in onore del 400º anniversario della morte dell'artista, prendendo il nome di «Aeroporto Internazionale Il Caravaggio di Bergamo Orio al Serio»[66][67]. Formalmente l'aeroporto è comunque identificato dal traffico aereo nazionale e internazionale col nome commerciale "Milano Orio" o "Milano Bergamo". L'aeroporto è inoltre servito da compagnie di bandiera quali: Lufthansa, Ita Airways e British Airways.
Il trasporto pubblico urbano è gestito da Azienda Trasporti Bergamo mediante una rete costituita da:
Altre aziende (Locatelli, SAB) costituiscono il consorzio Bergamo Trasporti, che gestisce il collegamento con i comuni della provincia che non vengono raggiunti dal servizio di trasporto pubblico.
Fra il 1884 e il 1957 era attiva in città un'estesa rete tranviaria urbana, progressivamente sostituita con una rete filoviaria che a sua volta operò fra il 1950 e il 1978.
Bergamo è sede dei seguenti consolati onorari:
Bergamo è gemellata con:
Inoltre è in partenariato con:
La società sportiva più seguita a Bergamo è la squadra di calcio della città, l'Atalanta, che milita in Serie A.
Altre squadre minori di Bergamo militano nei campionati FIGC a livello dilettantistico.
La squadra bergamasca più titolata è il Volley Bergamo femminile - conosciuta fino al 2018 come Foppapedretti Bergamo e dall'11 maggio 2018 con il nome di Zanetti Bergamo - che, con un palmarès di 8 scudetti, 7 Champions League, 1 Coppa CEV, 6 Coppe Italia, 6 Supercoppe italiane, è considerata una delle squadre più forti del continente.
In campo maschile l'Olimpia Pallavolo, società maschile professionistica fondata nel 1945, milita in serie A2. Nel suo passato vanta varie stagioni in serie A2 con il nome "SAV" (sponsor dell'epoca) e una promozione sfiorata in A1 nel 1986.
La maggior squadra cittadina è la Bergamo Basket 2014 (Serie A2), seconda solo alla Special Bergamo Sport (promossa nel 2014 in A1) di basket in carrozzina.
La squadra maschile Alpe Bergamo, allenata da Carlo Recalcati, dopo aver vinto il campionato di serie A2 1982-83 sponsorizzata SAV ha partecipato, come Binova, al campionato di serie A1 della stagione 1983/84 subendo la retrocessione.
La squadra di football americano, i Lions Bergamo, è tra le più vincenti d'Italia. Vanta 12 titoli nazionali (di cui 11 vinti tra il 1998 e il 2008), 3 titoli di campioni d'Europa e 1 Champions League. Le partite casalinghe vengono disputate al Campo di Via Monte Gleno.
Diverse affermazioni in campo nazionale ed europeo negli 80 m, 300 m, nei 110 hs e nei 1 000 m sono arrivate dal vivaio. In città ha sede l'Atletica Bergamo 1959.
Bergamo è stata diverse volte sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia, la prima nel 1912, l'ultima nel 2017.
Il 29 giugno 2008 ha ospitato il Campionato italiano di ciclismo su strada categoria Professionisti con la vittoria di Filippo Simeoni.
Inoltre Bergamo è spesso sede della partenza oppure dell'arrivo del Giro di Lombardia, l'ultima delle cinque Classiche Monumento in programma ogni anno.
Dal 2006 Bergamo ospita gli "Internazionali di Tennis di Bergamo"; la prima edizione del torneo challenger è andata al tennista inglese Alex Bogdanović che ha battuto in finale l'italiano Simone Bolelli, complice anche il ritiro di quest'ultimo; l'edizione 2007 ha di nuovo visto la sconfitta di Bolelli in finale ad opera del veterano francese Fabrice Santoro. Notevoli le partecipazioni del veterano olandese Sjeng Schalken e del futuro semifinalista degli Australian Open Jo-Wilfried Tsonga mentre Matteo Berrettini si è aggiudicato l'edizione del 2018 e Jannik Sinner quella del 2019.
A Bergamo hanno inoltre sede due Club di rilevanza regionale: il Tennis Club Bergamo e il Tennis Club Città dei Mille.
La squadra di hockey su ghiaccio, l'HC Bergamo, milita nel campionato italiano di Serie C interregionale e disputa le partite casalinghe al palaghiaccio della Malpensata. Dello stesso girone è l'H.C. Tecnochem Bergamo, che gioca al palaghiaccio di Zanica, poi chiuso.
La formazione seniores milita in serie B. Le partite in casa si giocano nello Stadio Sghirlanzoni.
Due le squadre di pallanuoto: Bergamo Nuoto e Bergamo Alta. Bergamo Alta ha conquistato nel 2008 la promozione al campionato di serie A2; Bergamo Nuoto milita invece in serie C. Le partite casalinghe vengono disputate nella piscina Italcementi.
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