Grassobbio [ɡɾaˈsːɔbːjo] (Grassòbe [ɡɾaˈsɔbɛ , ɡɾaˈhɔbɛ] in dialetto bergamasco[4][5]) è un comune italiano di 6 494 abitanti[1] della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato sulla destra orografica del fiume Serio, si trova a circa 8,5 chilometri a sud-est dal capoluogo orobico.
Grassobbio comune | |
---|---|
![]() ![]() | |
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Manuel Bentoglio (Lega Nord) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°39′24″N 9°43′26″E |
Altitudine | 225 m s.l.m. |
Superficie | 8,74 km² |
Abitanti | 6 494[1] (31-5-2021) |
Densità | 743,02 ab./km² |
Frazioni | Capannelle |
Comuni confinanti | Cavernago, Orio al Serio, Seriate, Zanica |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24050 |
Prefisso | 035 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016117 |
Cod. catastale | E148 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 516 GG[3] |
Nome abitanti | grassobbiesi |
Patrono | sant'Alessandro e santa Grata di Bergamo |
Giorno festivo | 26 agosto |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il territorio del comune di Grassobbio confina a nord e ad est con Seriate, a sud-est con Cavernago, a sud e ad ovest con Zanica e a nord-ovest con Orio al Serio.
Le origini di questo paese risalgono all'epoca romana, quando vennero insediati piccoli accampamenti considerati luoghi di avvistamento nonché avamposti difensivi della parte meridionale della città di Bergamo. A suffragare questa ipotesi vi sono alcuni ritrovamenti di lapidi ed iscrizioni funerarie, che lasciano intendere che questo insediamento fosse interessato dal passaggio di una via che metteva in comunicazione la pianura bergamasca con la val Seriana, passante per Bergamo, meta di molti lavoratori di Grassobbio del tempo.
Si pensa che le origini del nome Grassobbio, possano derivare da un diminutivo della parola "grasso", che anticamente significava "fertile" e "ben coltivato", aggiungendo però il suffisso -ubulus[6].
Al termine della dominazione romana si pensa che Grassobbio abbia attraversato una fase di spopolamento, come si evince dall'assoluta mancanza di reperti e di riferimenti scritti. Il primo documento che ne attesta l'esistenza risale addirittura al 1186, quando fu menzionata in un atto redatto per conto dell'imperatore Federico Barbarossa.
Fu in questo periodo medievale che il borgo venne interessato da un consistente sviluppo abitativo e demografico, favorito dalle migliorate condizioni economiche. Tuttavia in ambito sociale e politico venne investito dalle lotte fratricide tra guelfi e ghibellini, che imperversavano in quasi tutta la provincia. A tal proposito dovette dotarsi di edifici fortificati, tra cui un castello, volti alla difesa del territorio e degli abitanti. La situazione ritornò alla normalità soltanto all'inizio del XV secolo, quando irruppe la Repubblica di Venezia che, grazie ad una serie di interventi mirati, riuscì a ristabilire un equilibrio sociale ponendo fine alle lotte e a risollevare l'economia, favorendo lo sviluppo agricolo, base della stessa.
Tuttavia la popolazione visse ancora momenti di grande difficoltà, tra cui alcune epidemie di peste (la più devastante nel XVII secolo), carestie e straripamenti del fiume Serio, che distrussero parte del centro abitato nel 1646 e nel 1920.
I secoli successivi videro l'arrivo della dominazione francese al termine del XVIII secolo, a cui poi subentrarono gli austriaci, per poi passare definitivamente al Regno d'Italia nel 1859, senza che nel paese di Grassobbio avvenissero episodi di rilevanza politica.
Soltanto a partire dalla seconda metà del XX secolo il territorio comunale vide una progressiva trasformazione economica, che lo portò ad abbandonare l'anima rurale che lo aveva contraddistinto per secoli, per trasformarsi in un piccolo centro industriale, a cui margini sorge l'aeroporto "Il Caravaggio" di Orio al Serio, con un grande sviluppo demografico, edilizio ed industriale.[7]
Lo stemma del paese è suddiviso in due immagini che rappresentano che simboleggiano il suo passato e il suo presente. Il passato è rappresentato dall'immagine di un castello in fiamme: all'interno del paese sono, appunto, presenti dei resti del castello (due torri e un muro). Il presente, invece, è rappresentato da un edificio industriale. Nel 1961 il paese avrà infatti un grande boom industriale che originò un forte sviluppo economico, portando Grassobbio ad essere un paese altamente industrializzato[8].
Notevole è il Santuario dedicato a Santa Maria Assunta, all'interno dell'oratorio, edificato nel 1250, contenenti pregevoli opere di scuola bergamasca.
Rilevante è la nuova Chiesa dedicata alla Santa Famiglia di Nazareth costruita nelle adiacenze del santuario e consacrata nel maggio 2010 da Monsignor Francesco Beschi, vescovo della provincia di Bergamo. Fino ad oggi è l'unica chiesa della provincia ad essere in stile completamente moderno (basti vedere l'altare, il Cristo risorto o la croce sulla facciata anteriore esterna).
Infine merita menzione la chiesa parrocchiale di sant'Alessandro: edificata nel XIII secolo e poi ricostruita quasi completamente, in seguito allo straripamento del Serio nel 1646, presenta al proprio interno una serie di opere pittoriche di artisti locali dall'alto valore artistico.[9]
Molto importante in ambito storico è anche ciò che resta del castello medievale, identificato in un edificio rustico posto a sud del centro abitato, nel quale si possono ancora riconoscere elementi della vita di allora.
Degno di nota è anche il settecentesco Palazzo Belli, una grande costruzione voluta dal Conte Giampaolo Belli, come sua dimora, ora sede della Biblioteca Comunale e del Museo Ricordi delle Guerre mondiali. Al suo interno sono conservate e esposte sale dall'alto valore artistico e molte delle più importanti testimonianze dei reduci dei combattenti dei due conflitti mondiali.
In località Padergnone è inoltre presente un edificio settecentesco, ai tempi rinomata residenza nobiliare dotata di opere di grande valore e di un grande parco.
In ambito naturalistico, la parte orientale del paese, dove scorre il fiume Serio, è inserita nel territorio del Parco del Serio, interessato da numerosi interventi volti a riqualificarne il territorio, tra cui la realizzazione di una pista ciclo-pedonale ed il recupero degli argini del fiume.
Abitanti censiti[10]
Per quanto riguarda la viabilità, Grassobbio è attraversato da SS 042 - del Tonale e della Mendola, SS 498 - Soncinese, e dalla autostrada A4 Torino -Trieste accessibile dal casello di Seriate a meno di due chilometri.[11]
Il comune dista undici chilometri da Bergamo, il capoluogo di provincia e ha attivato il servizio di trasporto pubblico ATB che collega Capannelle-Grassobbio a Bergamo e Città Alta, passando per Orio al Serio attraverso la linea 1 (1A Città Alta per l'andata e 1C Grassobbio-Capannelle per il ritorno).[12]
Inoltre, dista solo sei chilometri dall'Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio Il Caravaggio (BGY), raggiungibile mediante il servizio ATB scendendo alla fermata di Orio Center.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
14 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Pierluigi Salvetti | Lega Nord | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Ermenegildo Epis | Lega Nord | Sindaco | |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Ermenegildo Epis | Lista civica Per il bene comune | Sindaco | |
27 maggio 2019 | in carica | Manuel Bentoglio | Lega Nord | SIndaco | |
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147887851 · WorldCat Identities (EN) viaf-147887851 |
---|
![]() |