Lugano (in dialetto ticinese e comasco[2] Lügán [lyˈgaŋ][3][4]; in tedesco Lauis o Lowertz [desueto]; in romancio Ligiaun) è un comune svizzero di 67 082 abitanti.[1] del Cantone Ticino
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Lugano comune | |
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Città di Lugano | |
Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Ticino |
Distretto | Lugano |
Amministrazione | |
Sindaco | Michele Foletti (LDT) dal 4 ottobre 2021 |
Lingue ufficiali | italiano |
Territorio | |
Coordinate | 46°00′N 8°57′E |
Altitudine | 273 - 2 116 m s.l.m. |
Superficie | 75,8 km² |
Abitanti | 67 082[1] (31-12-2019) |
Densità | 884,99 ab./km² |
Sottodivisioni ulteriori | vedi Quartieri di Lugano |
Comuni confinanti | Alta Valle Intelvi (IT-CO), Arogno, Bioggio, Brusimpiano (IT-VA), Campione d'Italia (IT-CO), Canobbio, Capriasca, Cavargna (IT-CO), Collina d'Oro, Grancia, Massagno, Melide, Morcote, Muzzano, Paradiso, Ponte Capriasca, Porza, Savosa, Sorengo, Val Rezzo (IT-CO), Valsolda (IT-CO), Vezia, Vico Morcote |
Altre informazioni | |
Cod. postale | da 6900, 6912 a 6915, 6917, 6918, 6932, 6951, 6959, da 6962 a 6968, da 6974 a 6979 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 5192 |
Targa | TI |
Cl. climatica | Media 12° |
Nome abitanti | luganesi |
Patrono | san Lorenzo |
Giorno festivo | 1º agosto |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
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Nona città svizzera per popolazione[5][6], principale centro urbano cantonale e della Svizzera italiana con 151 522 abitanti nel suo hinterland, si estende dalle pendici del San Salvatore al Monte Brè fino alla cima del Gazzirola; su circa 75,8 km² di superficie ad un'altezza che varia dai 272 m s.l.m. sulla riva del lago di Lugano, ai 2 116 dell'alta Val Colla. Località turistica molto frequentata, Lugano si è inoltre affermata mondialmente come piazza bancaria internazionale di primo piano, al terzo rango in Svizzera dopo Zurigo e Ginevra.
È la più grande città di lingua italiana al di fuori del territorio della Repubblica Italiana.
Lugano si sviluppa a nord dell'omonimo lago ed è situata sul 46º parallelo nord. Si trova ai piedi delle Prealpi Luganesi.
Lugano è caratterizzata da un clima continentale influenzato dalle correnti alpine, con un tempo molto variabile a seconda della stagione. Gli inverni sono rigidi ma mitigati dal lago nei quartieri della pianura, mentre le estati presentano periodi di caldo secco ed altri di afa.
L'autunno a Lugano può essere molto variabile, normalmente nei primi giorni di settembre correnti più fredde e umide irrompono nella vallata, portando ad un abbassamento marcato delle temperature e all'arrivo di periodi di pioggia prolungati. Le temperature cominceranno man mano a scendere, non mancano comunque giornate tiepide in settembre e talvolta in ottobre. Le prime gelate si registrano mediamente in novembre, o occasionalmente in ottobre, i primi fiocchi di neve cadono in pianura verso fine novembre, o anche dopo.
La temperatura maggiore mai registrata a Lugano è 37 °C, mentre la minore corrisponde a −20,8 °C, registrati nel febbraio 1994 in zona Viganello. La temperatura è molto diversa nelle varie zone: nel centro e nei quartieri in pianura le temperature minime sono più miti, mentre nelle zone dell'alta Val Colla le temperature possono attestarsi anche a parecchi gradi sotto zero.
Le nevicate sono possibili da novembre ad aprile e si conta quasi sempre almeno una nevicata l'anno. La primavera è tiepida e ventosa, nel mese di maggio è molto sentita la presenza del favonio che soffia con raffiche che possono superare in certi casi i 120 km/h. Durante l'arco dell'anno si contano mediamente 28 giorni di gelo. I giorni di ghiaccio sono possibili durante l'inverno ma non così frequenti. Secondo la classificazione dei climi di Köppen Lugano corrisponde a Cfb, quindi a climi temperati, miti e umidi.
Negli ultimi anni la città ha subito pesantemente gli effetti del riscaldamento globale facendo scendere drasticamente i giorni di gelo e di ghiaccio, nonostante ciò nella città e nella periferia durante periodi freddi le temperature possono precipitare di parecchi gradi sotto lo zero. Gli ultimi episodi di freddo intenso si contano nel febbraio 1994 dove la temperatura nella piana cittadina precipitò fino a −20 °C, il 2001 portò una bufera di neve che investì in pieno la zona con forti nevicate e temperature attestate decisamente sotto lo zero, nel febbraio 2012 durante un periodo di freddo intenso la temperatura precipitò oltre dieci gradi sotto zero alle rive del lago e intorno ai −18 °C nelle zone collinari e della periferia, nel gennaio 2017 una forte incursione fredda portò il fiume Cassarate a gelare quasi completamente e il fiume Vedeggio completamente, portando lastre di ghiaccio nello stesso Lago di Lugano, lo stesso accadde nel febbraio e marzo 2018, dove la foce del fiume ghiacciò completamente dopo che le temperature precipitarono oltre −10 °C.[7][8]
LUGANO[9] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 5,6 | 7,4 | 12,3 | 15,5 | 19,9 | 24,0 | 26,5 | 25,8 | 21,0 | 16,1 | 10,9 | 7,4 | 6,8 | 15,9 | 25,4 | 16,0 | 16,0 |
T. min. media (°C) | −0,8 | 0,3 | 3,6 | 7,4 | 11,7 | 14,4 | 16,1 | 15,7 | 13,1 | 9,1 | 3,7 | 0,5 | 0,0 | 7,6 | 15,4 | 8,6 | 7,9 |
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,1 | 1,7 | 3,8 | 2,4 | 0,1 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,1 | 7,9 | 0,1 | 8,1 |
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) | 16,4 | 10,8 | 4,1 | 1,5 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 2,5 | 10,6 | 37,8 | 5,6 | 0,0 | 2,5 | 45,9 |
Giorni di ghiaccio (Tmax ≤ 0 °C) | 1,7 | 0,9 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,2 | 0,9 | 3,5 | 0,0 | 0,0 | 0,2 | 3,7 |
Precipitazioni (mm) | 66 | 52 | 80 | 156 | 196 | 164 | 153 | 158 | 185 | 142 | 127 | 80 | 198 | 432 | 475 | 454 | 1 559 |
Giorni di pioggia | 4,8 | 4,6 | 6,1 | 10,6 | 12,8 | 10,0 | 7,9 | 9,6 | 8,4 | 9,1 | 7,8 | 6,4 | 15,8 | 29,5 | 27,5 | 25,3 | 98,1 |
Nevicate (cm) | 12,7 | 3,5 | 0,5 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,6 | 8,8 | 25,0 | 0,5 | 0,0 | 0,6 | 26,1 |
Giorni di neve | 2,0 | 1,5 | 0,4 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,2 | 1,3 | 4,8 | 0,4 | 0,0 | 0,2 | 5,4 |
Giorni con manto nevoso ≥ 1 cm | 4,3 | 3,6 | 0,4 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,2 | 1,3 | 9,2 | 0,4 | 0,0 | 0,2 | 9,8 |
Umidità relativa media (%) | 70 | 65 | 61 | 66 | 70 | 68 | 66 | 69 | 73 | 78 | 72 | 70 | 68,3 | 65,7 | 67,7 | 74,3 | 69 |
Ore di soleggiamento mensili | 115 | 134 | 186 | 171 | 187 | 218 | 255 | 241 | 187 | 140 | 104 | 108 | 357 | 544 | 714 | 431 | 2 046 |
Sull'origine del toponimo Lugano vi sono diverse teorie:
Le sponde del Lago di Lugano sono state abitate sin dall'età della pietra. Entro i confini della città moderna (Breganzona, Castagnola, Davesco e Gandria) sono state rinvenute numerose macine. Nella zona di Lugano sono stati rinvenuti reperti dell'età del rame e dell'età del ferro. Ci sono monumenti etruschi a Davesco-Soragno (dal V al II secolo a.C.), Pregassona e Viganello (dal III al II secolo a.C.). Tombe con gioielli e oggetti per la casa sono state trovate ad Aldesago, Davesco, Pazzallo e Pregassona insieme a denaro celtico a Viganello.
La regione intorno al Lago di Lugano fu colonizzata dai Romani nel I secolo a.C.. C'era un'importante città romana a nord di Lugano, a Bioggio. Ci sono meno tracce dei romani a Lugano, ma diverse iscrizioni, tombe e monete indicano che alcuni romani vivevano in quella che sarebbe diventata Lugano. In epoca romana Lugano, il cui nome romano era Luganum, era il terminale della via Varesina, che metteva in comunicazione Milano con Lugano passando da Varese, da cui il nome della strada.
Già nel 724 il borgo di Lugano veniva nominato nella donazione che re Liutprando fece alla Basilica di San Carpoforo di Como. I primi documenti indicanti l'esistenza della città moderna sono datati all'875, altri documenti, risalenti all'804 e all'844, si riferiscono al Lago di Lugano come "Laco Luanasco", e un atto del 984 indica Lugano come città di mercato.
Nel medioevo, per secoli, Lugano come le altre terre dell'attuale Cantone Ticino seguirono le vicende delle lotte, tra guelfi e ghibellini, dei vicini Comuni lombardi di Como e Milano, i cui conflitti ebbero spesso come campo di battaglia proprio la regione che costituisce ora la Svizzera italiana, cadendo dal XIII al XIV secolo sotto la dominazione comasca della famiglia Rusca. Del secolo XIV sono i primi Statuti, a noi solo in parte noti, redatti sulla falsariga di quelli di Como del 1335, ci sono invece pervenuti integralmente gli statutari luganesi del 1441, redatti sotto la dominazione milanese, basati su quelli anteriori. Nel 1449, quando il borgo ricadde per breve tempo sotto la signoria di Como, quest'ultima si affrettò tuttavia ad imporre nuovamente la propria legislazione.
Tali contese si chiusero con l'avvento del definitivo predominio di Milano, sotto la signoria dei Visconti, nel 1335, dopo il lungo dominio della famiglia Rusca. Allo stesso tempo si rafforza il legame tra il paese e la valle, nel 1405-1406 i documenti attestano l'esistenza di una vallis comunitas Lugani et, un organo di governo indipendente. La nuova comunità comprendeva le parrocchie di Lugano, Agno, Riva San Vitale e Capriasca. Nel 1416 il duca di Milano, Filippo Maria Visconti, conquistò definitivamente la regione di Lugano e la valle della Rusca e ne fece un feudo. La città è stata in grado di assicurarsi la completa indipendenza solo dopo la redazione degli statuti del 1441, pur appartenendo al ducato milanese. Sul finire del secolo la valle di Lugano fu donata dal duca Ludovico il Moro alla moglie Beatrice d'Este.[12]
Tra il 1433 e il 1438 il duca di Milano, Aloisio Sanseverino, sedeva come feudatario su Lugano, risarcendo la famiglia Rusca con la proprietà di Locarno. Sotto il regno dei suoi eredi nei decenni successivi scoppiarono ribellioni e rivolte, che durarono fino all'invasione francese del 1499, guidata da Mondragon.
La città fu occupata dalla Confederazione elvetica nel 1512, che la strapparono ai francesi. Dunque, dopo più di cento anni di dominio da parte delle potenti città lombarde, in concomitanza con la perdita dell'indipendenza del Ducato di Milano e con le invasioni straniere in Italia, s'instaurò il quasi trisecolare governo dei Confederati.
La città era fortificata e dove oggi sorgono il Palacongressi e Villa Ciani si poteva scorgere un castello costruito dai comaschi nel 1286, ricostruito da Ludovico il Moro nel 1498 e consegnato dai francesi ai confederati il 26 gennaio 1513 dopo un assedio durato sei mesi. La costruzione fu definitivamente abbattuta dagli svizzeri (prevalentemente per motivi di costi di manutenzione) dopo la conquista del territorio luganese.
A tale lungo periodo, durante il quale la città di Lugano era un baliaggio dei 13 Cantoni dell'allora Confederazione elvetica pose fine l'invasione napoleonica, in particolare fu significativa per il Ticino l'entrata di Napoleone Bonaparte in Lombardia nel maggio del 1796 e la creazione della Repubblica Cisalpina.
La mattina del 15 febbraio 1798, infatti, i Cisalpini sbarcarono a Lugano, essi incontrarono però la resistenza dei Volontari del Borgo, una guardia costituita fra la popolazione locale su iniziativa dei rappresentanti dei cantoni sovrani. Seguì una convulsa giornata di scontri, al termine della quale i Cisalpini, malgrado un iniziale successo, furono respinti. Gli elementi più aperti della borghesia luganese approfittarono tuttavia degli eventi per realizzare la sospirata indipendenza della città al motto di "liberi e svizzeri".
A determinare la svolta verso l'adesione alla Repubblica Elvetica piuttosto che alla Repubblica Cisalpina contribuirono sia l'affrancamento dei baliaggi decretata dal Canton Basilea, rapidamente imitato da altri Cantoni, sia la nuova costituzione della Repubblica Elvetica. Quest'ultima, costituendo i due Cantoni di Lugano e Bellinzona, troncò le resistenze degli altri Cantoni confederati, per niente disposti a concedere la libertà ai territori d'oltralpe.
Il periodo della Repubblica Elvetica fu per Lugano, come per il resto del paese, un'epoca di continui rivolgimenti e sommosse popolari, causati principalmente dal malcontento delle popolazioni rurali per la politica del nuovo Stato unitario. Lo stesso Napoleone dovette prenderne atto e con l'Atto di Mediazione del 1803 sancì la nascita del Cantone Ticino, unendo il Cantone di Lugano con quello di Bellinzona per fondare una Repubblica formalmente sovrana e indipendente all'interno della riformata Confederazione Svizzera.
Con la caduta di Napoleone nel 1815, il Congresso di Vienna confermò l'indipendenza dei nuovi Cantoni e nacque così la Svizzera dei 22 Cantoni. Per il Cantone Ticino la nuova Costituzione - di tendenza restauratrice - risolse in modo salomonico la questione della capitale cantonale con l'alternanza ogni sei anni delle città di Bellinzona, Locarno e Lugano; quest'ultima, quindi, nel XIX secolo funse anche da capitale del Canton Ticino.
Nel XIX secolo Lugano svolse un ruolo rilevante nelle vicende del Risorgimento italiano, in quanto sulle rive del Ceresio hanno trovato rifugio molti e importanti esuli italiani.
Vi ha vissuto Carlo Cattaneo, precisamente nel quartiere di Castagnola, dove si era ritirato dopo il fallimento della rivolta delle Cinque Giornate di Milano e qui morì il 16 febbraio 1869. A Villa Tanzina ha soggiornato Giuseppe Mazzini per diversi anni, ospite di Sara Nathan, amica carissima anche del Cattaneo. Qui si era trasferito anche il patriota Abbondio Chialiva dopo aver fatto fortuna nelle Americhe, e qui aveva acquistato la villa, dove ospitava patrioti italiani e intratteneva rapporti con diversi intellettuali. A Lugano aveva riparato anche Maurizio Quadrio che aveva organizzato l'insurrezione della Val d'Intelvi insieme al Mazzini nel 1848. Fu Lodovico Frapolli, patriota italiano rifugiato a Lugano dal 1849 al 1853, che si interessò alla creazione del Liceo cantonale.
Il 15 dicembre 2002 fu approvato in votazione dalla popolazione il progetto Nuova Lugano, ossia dell'aggregazione alla città di Lugano di diversi comuni limitrofi.
Il 4 aprile 2004 vennero aggregati i comuni di Breganzona, Cureggia, Davesco-Soragno, Gandria, Pambio Noranco, Pazzallo, Pregassona e Viganello.
Il 20 aprile 2008 vennero aggregati i comuni di Barbengo, Carabbia e Villa Luganese.
Il 20 novembre 2011 i comuni di Bogno, Cadro, Certara, Cimadera, Sonvico e Valcolla votarono per l'aggregazione alla città[13], e l'11 marzo 2012 fece lo stesso il comune di Carona.[14]. Le aggregazioni sono operative dal 14 aprile 2013[15]
Sul significato della sigla LVGA e della grafica dello stemma esistono molteplici ipotesi, ma non esistono interpretazioni ufficiali. La testimonianza più antica a colori dello stemma della città (sfondo rosso e la croce argentata con la sigla LVGA) risale al 1588 e la si trova su un attestato di benservito rilasciato dalla città al balivo (capitano reggente o landfogto) Sebastian von Beroldingen, originario del Canton Uri, documento visibile al museo di Altdorf.
L'uso della V in luogo della U, secondo l'uso delle iscrizioni romane, fa credere che l'origine sia romana, quasi ad indicare effettivamente una legione. Un'altra interpretazione faceta indicherebbe che la sigla LVGA sia l'acronimo di "La Vera Giustizia Antica".
La versione corrente dell'Amministrazione comunale, comprovata da alcune copie di documenti datati 1208 e 1209 (gli originali sono andati persi) depositati nell'Archivio della Diocesi di Lugano, è che LVGA non sia nient'altro che l'abbreviazione del nome della città stessa. Questa interpretazione è stata avanzata fin dal 1861 dal Consigliere di Stato ticinese Pietro Peri in un suo scritto in materia araldica sui comuni ticinesi.[16]
Circolo di Lugano Ovest
(PLR) Giovanni Gherra (nato il 1º febbraio 1953, Lugano – Castagnola)
(PPD) Maddalena Ermotti-Lepori (nata il 24 agosto 1957, Lugano)
(PLR) Giuseppe Cassina (nato il 1º settembre 1952, Lugano – Cureggia)
Ivan Vitalini (nato il 28 dicembre 1963, Lugano – Davesco-Soragno)
Le famiglie patrizie estinte di Brè
La città di Lugano è suddivisa in 21 quartieri.
La città è impegnata in numerosi grandi progetti che ne stanno cambiando radicalmente il volto. Tra questi figurano:
La città e la sua architettura hanno un carattere prettamente ticinese, ospita il palazzo della Curia vescovile della diocesi di Lugano.[25] Negli ultimi cinquant'anni, dal 1950 al 2000 circa, la speculazione edilizia ha trasformato il volto cittadino con la perdita di numerose residenze, case, ville e palazzi risalenti ai secoli XVI-XIX.
La chiesa di santa Maria di Loreto sorge su un poggio oltre la valletta del riale Tassino. Villa La Tanzina - oggi demolita - era situata in territorio di Loreto. Abbondio Chialiva, esule italiano che aveva realizzato una cospicua fortuna in Sud America, divenne proprietario della villa, che prendeva il nome dal primo proprietario, il nobiluomo milanese Franco Tanzi. Il Chialiva fece realizzare il busto di George Washington nel 1859: al momento della demolizione della villa, il busto fu spostato ove si trova attualmente, sul Lungolago. Successivamente, la villa passò a Sara Nathan Levi, che vi ospitò Giuseppe Mazzini e altri patrioti italiani.
Il quartiere fu realizzato in gran parte dall'architetto Americo Marazzi nel 1910 circa
La località, situata sulla riva sud-ovest del Lago di Lugano sotto il Monte Caprino in faccia al centro storico della città, è nota soprattutto per le sue "cantine" ricavate nella roccia fin dal secolo XVII da famiglie patrizie luganesi e ora in gran parte ristrutturate.
Degni di nota sono:
Il Parco Ciani è il polmone verde della città; è un vasto parco con una variata flora primaverile ed estiva e numerosi alberi ad alto fusto, tra cui alcuni molto rari; al lago la darsena è ispirata ai cottage inglesi con elementi dell'architettura ottomana. La sua superficie nel tempo è stata dimezzata per far luogo alla costruzione del Palazzo degli studi, della relativa mensa-palestra, della biblioteca cantonale e del Palazzo delle scienze. Esso circonda l'omonima Villa Ciani (ora Museo di Belle Arti), una delle più belle residenze ticinesi ottocentesche, eretta per Giacomo Ciani e Filippo Ciani dall'architetto Luigi Clerichetti nel 1840. Qui i fratelli Ciani, durante le lotte per il Risorgimento italiano, diedero ospitalità a parecchi fuoriusciti tra cui Giuseppe Mazzini e Carlo Cattaneo. Questi si accasò definitivamente a Castagnola nel villino di caccia di Pietro Peri.
Il Parco Tassino è posto in prossimità della stazione ferroviaria in posizione panoramica, infatti si può godere della vista sul lago di Lugano. Nel punto più alto vi è la Torre Enderlin, dipinta di rosa. Grazie alla posizione, vi crescono piante come magnolie e rose a cespuglio e vi è anche una colonia di daini e mufloni. Infatti il parco era in passato una piccola riserva di caccia della famiglia Enderlin. Passato poi ad alberghi come il Métropole e il Majestic, diventò proprietà delle Ferrovie Federali Svizzere, che poi lo vendettero alla Città di Lugano nel 1970.
46°00′19.97″N 8°58′19.39″E Situato nel quartiere di Castagnola, si adagia sui pendii del Monte Brè come una terrazza panoramica in posizione privilegiata e può essere raggiunto partendo da Cassarate. I suoi romantici sentieri, coperti di fronde di palme e fiancheggiati da cipressi, da fontane e da sculture di pietra grigia, conducono nel cuore di una flora tipicamente meridionale, ricca di glicini, di ibischi e oleandri che costituiscono il parco vero e proprio, ampio 12000 m², nel quale sorge la Cappella dedicata a San Michele, edificata sulle fondamenta di un antico castello. Dietro la cappella si estende la terrazza principale panoramica del parco dalla quale si gode una vista notevole; vi si trovano anche quattro colonne che rappresentano, sotto forma di figure sedute, modellate in sabbia rossa, quattro dei nostri sensi: l'udito, la vista, il tatto e il gusto. E proprio come in questa rappresentazione delle statue, il visitatore, attraverso la varietà e la bellezza della natura, ha la percezione concreta dei propri sensi. La città sottostante e il suo traffico paiono cosa insignificante a confronto degli orizzonti e dei frastagliati crinali che lo sguardo può abbracciare.
Da qui il golfo di Lugano, con i suoi porticciuoli, il Lido e l'arcuato lungolago si offrono alla vista nella loro interezza: lo scenario è chiuso dal Monte San Salvatore che da questa angolazione rivela tutta la sua imponenza. In lontananza emergono le cime delle catene alpine in una fantasmagorìa di forme e di colori che al tramonto si fanno incandescenti.
Sulla sinistra l'occhio può spaziare fino alla pianura padana dopo aver accarezzato le località di Melide, Campione d'Italia, Bissone, gli approdi sulla riva opposta ed i fianchi del Monte San Giorgio e della Sighignola. La sensazione che se ne trae è suggestiva: si è di fronte ad un angolo di terra privilegiata ammirabile da una delle più fortunate terrazze panoramiche che è preludio alle montagne più soleggiate d'Europa. Nel 1963 il parco fu acquistato dall'ex Comune di Castagnola che non era ancora unito a quello della Città di Lugano; l'aggregazione risale al 1972.
Lugano, oltre che sul turismo, basa le sue risorse sulle numerose banche e sul settore finanziario in generale che non cessa di accrescersi. La capitale finanziaria luganese ospita anche altre industrie quali, ad esempio, le fabbriche di macchinari, i resti di quella che era una florida industria di lavorazione del tabacco, la fabbricazione di cioccolata. Merita di essere segnalata anche la produzione di carta. Lugano è inoltre azionista di maggioranza del casinò cittadino, sala da grandi giochi con ristorante.[31]
Anno | Totale Lugano | Barbengo | Breganzona | Carabbia | Cureggia | Davesco-Soragno | Gandria | Lugano Centro | Pambio Noranco | Pazzallo | Pregassona | Viganello | Villa Luganese |
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1591 | 35 | 110 | 330 | 110 | |||||||||
1643 | 205 | 3 278 | |||||||||||
1670 | 245 | 3 402 | 464 | ||||||||||
1696 | 143 | 182 | |||||||||||
1769 | 155 | 4 351 | |||||||||||
1783 | 238 | ||||||||||||
1801 | 227 | 62 | 194 | 147 | 244 | ||||||||
1850 | 552 | 399 | 143 | 53 | 299 | 235 | 5 939 | 170 | 131 | 464 | 319 | 264 | |
1860 | 490 | 443 | 131 | 44 | 299 | 239 | 6 231 | 153 | 129 | 488 | 287 | 222 | |
1870 | 484 | 482 | 126 | 47 | 303 | 247 | 6 916 | 141 | 141 | 478 | 328 | 225 | |
1880 | 510 | 459 | 113 | 39 | 322 | 241 | 7 070 | 215 | 147 | 519 | 352 | 216 | |
1888 | 558 | 483 | 118 | 35 | 334 | 257 | 8 185 | 220 | 174 | 543 | 411 | 211 | |
1900 | 481 | 521 | 138 | 47 | 356 | 235 | 10 847 | 298 | 154 | 652 | 634 | 229 | |
1910 | 496 | 696 | 159 | 54 | 424 | 266 | 14 988 | 433 | 248 | 808 | 1 477 | 194 | |
1920 | 444 | 658 | 150 | 49 | 449 | 209 | 15 514 | 339 | 268 | 774 | 1 344 | 188 | |
1930 | 448 | 708 | 146 | 43 | 456 | 197 | 17 672 | 387 | 247 | 894 | 1 708 | 207 | |
1941 | 480 | 745 | 128 | 33 | 427 | 209 | 19 778 | 381 | 227 | 1 070 | 1 911 | 219 | |
1950 | 503 | 883 | 122 | 24 | 456 | 227 | 21 448 | 438 | 297 | 1 204 | 2 163 | 233 | |
1960 | 492 | 1 455 | 110 | 33 | 545 | 256 | 23 937 | 423 | 310 | 1 650 | 3 150 | 209 | |
1970 | 611 | 2 759 | 188 | 53 | 677 | 297 | 27 121 | 402 | 546 | 3 633 | 4 841 | 203 | |
1980 | 632 | 3 444 | 307 | 78 | 707 | 221 | 27 815 | 314 | 848 | 5 297 | 5 515 | 244 | |
1990 | 1 018 | 4 654 | 404 | 103 | 1 013 | 179 | 25 334 | 610 | 897 | 5 982 | 5 587 | 332 | |
2000 | 50 857 | 1 559 | 4 782 | 512 | 112 | 1 288 | 207 | 26 560 | 570 | 1 162 | 7 354 | 6 284 | 467 |
Popolazione residente permanente dal 1991 al 2000
Popolazione residente permanente dal 2001 al 2009[32]
Si tratta dell'autogestione giovanile[33] iniziata come esperienze aggregative sull'onda del 68 all'occupazione degli ex Molini Bernasconi nel 1996 a Viganello (il nome Molinari deriva da quest'occupazione). L'occupazione si è poi sviluppata negli spazi all'interno dell'ex macello comunale di Lugano (lungo il fiume Cassarate). Questo tipo di movimenti sono presenti anche a Zurigo sotto il nome di besetzer.[34] La gestione di questi spazi ha occupato il dibattito politico cittadino creando non poche tensioni per circa venti anni. La questione ha ripreso corpo durante il 2021 quando è stata emessa dal comune un'istanza di sgombero a seguito del fallimento delle trattative con i rappresentanti dei molinari.[35] La questione raggiunge l'apice durante il mese di maggio 2021 quando, durante una manifestazione cittadina, i molinari hanno effettuato l'occupazione dimostrativa dell'ex istituto Vanoni.[36] In risposta a queste azioni il Municipio di Lugano procede allo sgombero, come preannunciato negli scorsi mesi e in quella che RSI definisce 'La notte di Lugano'[37] decide di abbattere lo stabile precedentemente sede dell'occupazione.[38][39][40]
A Lugano ha sede l'Università della Svizzera italiana con le facoltà di Scienze della comunicazione, Scienze economiche, Scienze informatiche e, dal 2021, Teologia. Queste facoltà si trovano nello stesso campus. Lugano (zona Trevano) è anche la sede principale della SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana) che propone il modello formativo delle University of Applied Sciences e rappresenta l'unica università di questo tipo in lingua italiana al mondo. Nel quartiere di Lugano-Viganello c'è inoltre, attivo dal febbraio 2021, un nuovo campus universitario "Campus Est", destinato ad accogliere il Dipartimento tecnologie innovative (DTI) della SUPSI, la Facoltà di informatica dell'USI, l’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (IDSIA) affiliato ad entrambe le istituzioni, e la nuova Facoltà di scienze biomediche dell’USI, oltre ad altre strutture complementari e comuni.
I nuovi edifici sono costruiti in prossimità dell'attuale Campus universitario USI, in una vasta area centrale della Città, posta sulla sponda sinistra del fiume Cassarate.
Nel quartiere di Cornaredo ha pure sede (dal 2012, in precedenza la struttura era ubicata a Manno) il CSCS, Centro Svizzero di Calcolo Scientifico, un'organizzazione nazionale con il compito di mettere a disposizione della comunità accademica – come pure della ricerca e del settore industriale – soluzioni tecnologiche avanzate nell'ambito del calcolo ad alte prestazioni. Il Centro è amministrativamente affiliato al Politecnico federale di Zurigo ed è dotato, sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1992, di computer fra i più potenti d'Europa.
Nonostante la folta presenza a Lugano di diversi artisti e magnati, la città non sempre ha seguito una politica culturale brillante. Infatti ha perso diversi pezzi artistici importanti come la Collezione Thyssen-Bornemisza che è stata trasferita a Madrid al Museo Reina Sofia, di fronte al Museo del Prado, costruito appositamente, e destino simile hanno rischiato in passato altre collezioni.
Negli ultimi periodi si sta cercando di recuperare il patrimonio artistico come la stessa Villa Favorita, che in passato conteneva la collezione Thyssen.[41]
In occasione dell'anniversario borrominiano l'architetto Mario Botta ha fatto erigere davanti alla Rivetta Tell lo spaccato del modellino della chiesetta di San Carlino alle Quattro Fontane a Roma.
Per alcuni anni, nel quartiere di Viganello, presso la sede in disuso dei Molini Bernasconi, aveva trovato sede un centro sociale (detto "Il Molino"), che ha proposto attività sociali e culturali nel quartiere. La presenza del centro è stata osteggiata da una parte della popolazione per questioni legate all'ordine pubblico. Contro la presenza del centro è stata fondata l'associazione ARDOS. Nel giugno del 1997 un incendio doloso brucia la struttura e sulle sue ceneri nel 2006 verrà edificato il nuovo centro commerciale Coop. Il centro sociale trova oggi spazio dentro le strutture dell'ex macello comunale.
Nell'attuale scena, composita dal profilo sia organizzativo che stilistico (teatro di prosa, teatro di marionette, teatro-danza, teatro-multimediale) si possono ricordare: I Teatranti di Pietro Ajani, il Teatro Pan, il Teatro Sunil, Luganoteatro, la Markus Zohner Theater Compagnie, il Teatro delle Radici, il Teatrodanza Margit Huber, ecc.
Per il cinquantesimo dell'ASSI (Associazione degli scrittori della Svizzera italiana) nel 1995 fu indetto il concorso letterario denominato Premio Internazionale Due Laghi.[42]
In occasione del centenario della pubblicazione di Piccolo mondo antico nel 1995 venne indetto il Concorso Antonio Fogazzaro in collaborazione col comune di Valsolda.[43]
Ogni autunno Lugano propone la tradizionale festa d'autunno – festa della vendemmia (prima settimana di ottobre).
Una visita artistico/culturale di sicuro interesse è quella del quartiere di Brè-Aldesago.[44] Il nucleo del paese, sparso di opere d'arte, offre angoli suggestivi creati dalle sue caratteristiche costruzioni in sasso. Per l'amante dell'arte, le vie del paese, in acciottolato, offrono un percorso artistico sia per la presenza di "nomi" di rilevanza nazionale che internazionale, sia per l'accostamento arte/ambiente. Soffermarsi in questi luoghi dona senz'altro un'energia magica e benefica per il corpo e la mente.
Lugano è sede della Fonoteca nazionale svizzera, l'archivio sonoro nazionale e parte della Biblioteca nazionale svizzera, e del Conservatorio della Svizzera italiana.[45]
Vi sono diverse manifestazioni musicali. Uno dei maggiori eventi estivi è il LongLake Festival, della durata di un mese, che si compone di 7 diversi festival, tra cui il noto Estival Jazz (prime settimane di luglio). Vi sono poi anche il "Blues To Bop" (tra agosto e settembre), il "Progetto Martha Argerich", la "Primavera Concertistica" o "Palco ai giovani". L'Auditorio Stelio Molo (della RSI) offre durante l'anno una lunga serie di concerti (soprattutto jazz, musica classica e musica da camera ma non solo). Numerosi sono i gruppi ticinesi che spaziano in diversi generi musicali. Si può dire che la scena musicale non manca certo di componenti anche se molti musicisti, ormai da anni, rivendicano maggiori spazi in cui potersi esibire.
Famosa anche la cultura Hip hop tra i giovani. Luoghi ed eventi ad esempio il Club Metrò di Molino Nuovo e il Palco Ai Giovani in centro hanno interessato molte persone nella città. Cantanti conosciuti di Lugano sono: Maxi B; Karma Krew; Free Word; Havana Clab; Lowa Man; Ciemme.
Inoltre, sempre restando nell'ambito musicale, vi sono anche i Dreamshade, gruppo Melodic Death Metal formato sempre a Lugano nel 2006.
A Lugano ebbe luogo, nel 1956, la prima edizione dell'Eurovision Song Contest.
LAC Lugano Arte e Cultura è il nuovo centro culturale della Città di Lugano inaugurato nel 2015 e dedicato alle arti visive, alla musica e alle arti sceniche. Il centro offre un ricco programma che spazia dalle mostre agli eventi, dalle stagioni musicali alle rassegne di teatro e danza e alle attività per famiglie e bambini.[46]
Nel LAC ha sede il Museo d’Arte della Svizzera italiana nato dall’unione tra il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte della città di Lugano. Inoltre, al primo piano è presente una sala concertistica e teatrale da 1000 posti, costruita interamente in legno e dotata di una speciale conchiglia acustica modulare e rimovibile, aperta al pubblico durante le stagioni di LuganoInScena e di LuganoMusica. Questa è anche la sede della Compagnia Finzi Pasca e dell’Orchestra della Svizzera italiana (OSI).[46]
La lingua più diffusa nella città di Lugano è l'italiano, lingua ufficiale del Cantone Ticino.[47] Come nel resto del cantone, la seconda lingua è il lombardo, parlato in diglossia con l'italiano;[48] il dialetto locale è di tipo occidentale ed appartiene - così come gli altri dialetti parlati nel Sottoceneri - alla varietà comasca.[2][49]
Secondo i dati del 2015 dell'Ufficio federale di statistica, le principali lingue parlate dalla popolazione residente a Lugano sono l'italiano (87%), il tedesco o svizzero tedesco (8,8%), l'inglese (5,4%) e il francese (5,3%). La somma supera il 100% poiché è stata data la possibilità di esprimere più lingue come principali.[50]
Lugano è storicamente una città sportiva le cui formazioni hanno sempre primeggiato a livello nazionale. In diverse occasioni, come nel 2014, la città ha vantato ben 4 titoli nazionali (Pallavolo, Pallacanestro, Pallanuoto, Hockey femminile):
L'Hockey Club Lugano (HCL), si è laureato campione svizzero sette volte: nel 1986, 1987, 1988, 1990, 1999, 2003 e 2006. A livello europeo, l'HCL è giunto due volte terzo nella Continental Cup, una volta quarto nella European Hockey League ed ha partecipato due volte alla fase finale della Coppa dei Campioni. La squadra femminile ha vinto 6 titoli svizzeri, nel 2006, nel 2007, nel 2009, nel 2010, nel 2014 e nel 2015.
Il Football Club Lugano è la principale società calcistica della città di Lugano e la più titolata del Canton Ticino.
Nel corso della sua storia il FC Lugano ha conquistato tre Campionati svizzeri (1938, 1941, 1949) e quattro Coppe svizzere (1931, 1968, 1993, 2022), ha inoltre partecipato a più riprese alle competizioni europee. Attualmente milita in Super League, massima serie del campionato svizzero, vi è ritornato il 25 maggio 2015 dopo un'assenza di 13 anni.
Lo Stadio di Cornaredo, sede degl'incontri casalinghi del FC Lugano, è stato inaugurato nel 1951. Il 20 giugno 1954 ha ospitato una partita dei Mondiali di calcio (Italia-Belgio 4-1).
Vi ha sede la squadra della Lugano Pallanuoto, 17 volte campione svizzero, l'ultimo titolo nel 2018. La squadra di pallanuoto è la squadra cittadina che annovera più titoli nazionali in bacheca e la seconda società svizzera per titoli nazionali vinti in questo sport. La squadra milita, al momento, in NWL, la massima lega svizzera e gioca le partite casalinghe nella suggestiva cornice del Lido. Annovera tra le sue fila numerosi giovani ticinesi ed anche alcuni giocatori con un prestigioso passato nelle competizioni internazionali.
Dal 2007 esiste la squadra Rugby Lugano. La squadra partecipa al campionato della LNB.
Lugano è rappresentata nel Futsal (anche chiamato Calcio a 5) da maggio 2010 dal Lugano Pro Futsal, che milita nel campionato di Lega Nazionale A Svizzera e disputa le proprie partite casalinghe presso il Palamondo di Cadempino.
A Lugano ha sede la squadra del Lugano Tigers, campione svizzero per 8 volte. Nel 2010-11 ha partecipato alla fase a gruppi di Eurochallenge.
Vi hanno sede la squadra della Pallavolo Lugano che milita nella prima lega maschile (terza divisione nazionale), vincitrice di due titoli nazionali (2013, 2014), e la squadra del Volley Lugano che milita in LNA, la massima serie femminile, dal 2015.
A Lugano ha sede l'Aussie Rules Lugano prima squadra di football australiano fondata in Svizzera. Partecipa ai campionati organizzati dall'All Italia.
La squadra di hockey su prato è stata due volte campione svizzero di lega nazionale B e campione in coppa svizzera nel 1981.
La squadra dell'Unihockey Club Lugano è la prima squadra nata in Ticino e milita nel campionato di terza lega. Ha conquistato 1 campionato ticinese, 6 secondi posti e 1 terzo posto, 1 coppa Ticino, 1 titolo regionale di prima lega, 1 di seconda lega, 1 titolo regionale juniori C, 2 titoli regionale juniori D, 1 stagione in Lega Nazionale B, 1 semifinale di coppa svizzera.
La palestra Fight Gym di Canobbio offre varie discipline quali Pugilato, Savate, Kick Boxing, Grappling, ju jitsu, MMA. I suoi membri possono vantare numerosi titoli in campo nazionale ed internazionale.
A Lugano si è disputato dal 1999 al 2010 un importante torneo ATP Challenger Series a livello mondiale. Ha vinto il premio come miglior Challenger ed è stato premiato da Marat Safin.
Dall'11 al 14 settembre 1997 si è disputata la Finale di Coppa del Mondo di Tiro a segno. Tutte le discipline olimpiche erano rappresentate (pistola e carabina) alle distanze di 10, 25 e 50 m. Alla manifestazione erano qualificati diversi campioni olimpici.
Il 30 gennaio 2006 la fiaccola olimpica, sulla strada dei Giochi olimpici invernali di Torino è transitata da Lugano con una manifestazione seguita da un grande pubblico. Tedofori famosi hanno portato la fiaccola: una tra i tanti Michela Figini, vincitrice della medaglia d'oro nella discesa libera alle Olimpiadi invernali di Sarajevo del 1984.
Nel 1953 con la vittoria di Fausto Coppi e nell'ottobre del 1996 con la vittoria di Johan Museeuw (e col secondo posto di Mauro Gianetti) a Lugano si sono svolti i Campionati del mondo di ciclismo su strada.
Il 6 giugno 1998 la 21ª tappa del Giro d'Italia 1998, una cronometro individuale, si è conclusa a Lugano con la vittoria dell'ucraino Serhij Hončar.
Nel 2003 Lugano ha ospitato il Campionato del mondo di mountain bike, sulla pendici del Monte Tamaro. Dopo il Gran Premio Insubria vinto dal toscano Francesco Ginanni il 28 febbraio, il 1º marzo 2009 si è tenuto il Gran Premio di Lugano per professionisti – vinto da Remy Pauriol – quale prologo al Campionato mondiale di ciclismo su strada 2009 che si è tenuto sul circuito di Mendrisio.
L'Ospedale regionale di Lugano si suddivide in due sedi, ubicate in zone diverse della città: l'Ospedale Civico e l'Ospedale italiano. Il nosocomio ha il compito di assicurare al distretto di Lugano l'assistenza ospedaliera di base e una serie di servizi specialistici di dimensione regionale e cantonale.
A Lugano ha inoltre sede il Cardiocentro Ticino, uno dei più importanti centri specializzati a livello svizzero e internazionale. Gestito da una fondazione privata, ma integrato nel servizio sanitario cantonale, il Cardiocentro Ticino è una struttura all'avanguardia nelle specializzazioni di Cardiologia, Cardiochirurgia e Cardioanestesia. È un ospedale acuto, cioè garantisce cure di primissimo intervento, ma dispone anche di un servizio di Day Hospital. La Fondazione non ha scopo di lucro ed è stata espressamente concepita per fini di pubblica utilità, in particolare a favore dei pazienti ticinesi. L'interno ospita numerose opere scultoree e pittoriche dell'artista Ivo Soldini[51] di Mendrisio.
I trasporti pubblici cittadini sono garantiti dalla TPL SA che offre linee di bus in città. L'ARL SA gestisce la rete di bus per alcuni quartieri e comuni della periferia cittadina e i collegamenti con il resto del cantone sono assicurati dal sistema della rete celere del Canton Ticino. Le relazioni internazionali con l'Italia e oltre-Gottardo sono garantite dalle Ferrovie Federali Svizzere.
In passato vi erano quattro ferrovie nella regione: la Ferrovia Lugano-Ponte Tresa, che è l'unica ancora in servizio, la Ferrovia Lugano-Cadro-Dino (LCD), la Ferrovia Lugano-Tesserete (LT) e la rete tranviaria urbana.
Tra il 1954 e il 1959 il tram, che verrà messo di nuovo in circolazione forse entro il 2025, è stato gradualmente sostituito da filobus, il quale a sua volta, dopo essere stato trascurato e dopo che alcuni veicoli avevano addirittura perso il diritto a circolare, è stato tolto dal servizio il 30 giugno 2001 e sostituito da bus diesel.
Nel 2014 è stato approvato il progetto di reintroduzione del tram a Lugano, che circolerà dal centro alla periferia.
A nord della città c'è la Galleria Vedeggio-Cassarate che porta allo svincolo autostradale A2 di Lugano Nord.
Le cime del Monte San Salvatore e del Monte Brè sono raggiungibili grazie alle due funicolari, la prima con partenza a Paradiso, la seconda a Cassarate.
Dal 1º dicembre 2016 è stata rimessa in funzione la storica Funicolare Lugano-Stazione FFS.
La città è servita dall'Aeroporto di Lugano, situato a ovest della città nel territorio del comune di Agno.
L'aeroporto è un noto scalo di voli commerciali e privati.
La stazione di Lugano è situata a nord della città. Vi operano le FFS e i TILO.
Sempre dalla stazione è possibile raggiungere la città di Ponte Tresa per mezzo della S60, della FLP, oppure il centro di Lugano per mezzo di una funivia di TPL che garantisce ogni quattro minuti di raggiungere il centro città.
Dal dicembre 2020, con l'apertura della Galleria di base del Monte Ceneri, è garantito il collegamento diretto fino all'Aeroporto di Zurigo.
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