Il territorio del comune di Barbengo prima degli accorpamenti comunali del 2008.
Già comune autonomo che si estendeva per 2,65km², nel 2008 è stato accorpato a Lugano assieme agli altri comuni soppressi di Carabbia e Villa Luganese.
Nel territorio di Barbengo - in località Cernesio - si trovava una delle cave di profido rosa del Ceresio, una pietra naturale tipica della regione Luganese. Con questo materiale molto resistente e dal colore rosa sono pavimentate molte strade del Canton Ticino. La Cava è rimasta attiva fino agli anni '40[2].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio, attestata dal 1335[1];
Chiesa di San Carlo Borromeo in località Cernesio, eretta nel 1891-1895[1], con la cappella Martinetti[senzafonte];
Oratorio di San Francesco d'Assisi in località Figino, eretto nel XVII secolo[1];
Oratorio di Sant'Antonio abate in località Cadepiano (ma in territorio di Collina d'Oro), eretto nel 1640[senzafonte].
Architetture civili
Casa Sciaredo[senzafonte];
Casa Guidini[senzafonte].
Società
Evoluzione demografica
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Il quartiere comprende i nuclei abitati di Cadepiano, Casaccia, Casoro, Cernesio, Garaverio e Figino.
Amministrazione
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del quartiere.
Note
Antonio Gili, Barbengo, in Dizionario storico della Svizzera, 17 gennaio 2017. URL consultato il 21 ottobre 2017.
Paolo Crivelli, Il Pian Scairolo, Camminare nel territorio... (PDF) [collegamento interrotto], in Itinerario nel territorio ideato nell’ambito del Progetto Risorse per l’educazione allo sviluppo sostenibile, 2008.
Dizionario storico della Svizzera
Bibliografia
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, 202.
A.Mario Redaelli, Storia e storie della Collina d'Oro, Editori Gaggini-Bizzozero S.A., Lugano 1977.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Lugano-Porza 1980, 303-304.
Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 302.
Sebastiano B. Brocchi Collina d'Oro - I Tesori dell'Arte, 2004.
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