Val Colla è un quartiere di 1 373 abitanti del comune svizzero di Lugano, nel Canton Ticino (distretto di Lugano).
Val Colla quartiere | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Cantone | ![]() | |
Distretto | Lugano | |
Comune | ![]() | |
Territorio | ||
Coordinate | 46°05′35″N 9°03′00″E | |
Altitudine | 603 m s.l.m. | |
Superficie | 21,75 km² | |
Abitanti | 1 373 (2016) | |
Densità | 63,13 ab./km² | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 6951 e 6959 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Cartografia | ||
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Il territorio del quartiere coincide con quello dell'omonima valle e copre una superficie di 21,75 km²[1] coperta prevalentemente da pascoli e boschi di betulle, castagni e faggi nella parte più bassa e di larici e abeti nella parte superiore (da circa 1 000-1 200 m.s.m.), questi ultimi in gran parte frutto di piantagioni[senza fonte]. Nel 1973 la valle fu colpita da un grave incendio.
La vetta del Gazzirola, con i suoi 2 116 metri, è il punto più alto del quartiere (e dell'intero comune); vi si trovano le sorgenti del fiume Cassarate. Alla base del crinale meridionale della montagna è posto il passo San Lucio che collega la Val Colla all'adiacente Val Cavargna in Italia (provincia di Como)[2]. Le altre importanti cime che fanno da contorno alla valle sono a sud la Cima di Fiorina e la Cima dell'Oress e a nord-ovest il Monte Bar (posto sul territorio di Capriasca)[senza fonte].
La Val Colla ha un clima simile a quello del resto del distretto di Lugano; l'inverno è comunque molto più freddo man mano che si sale di altitudine e nei comuni dell'alta valle le temperature possono scendere anche sotto i -20 gradi[senza fonte].
Il quartiere è stato istituito nel 2013 con l'aggregazione e l'accorpamento a Lugano dei comuni soppressi di Bogno, Certara, Cimadera e Valcolla, quest'ultimo a sua volta stato istituito nel 1956 con l'aggregazione dei comuni soppressi di Colla, Insone, Piandera, Scareglia e Signôra.
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[2]:
Abitanti censiti[3]
Oggi in tutta la valle si parla prevalentemente un dialetto ticinese e come lingua ufficiale l'italiano. Un tempo i magnani della valle avevano sviluppato un proprio gergo, il rügin[2] (nella vicina Val Cavargna detto rungín), basato grammaticalmente sul locale dialetto ma con dei termini codificati e incomprensibili per chi non ne era a conoscenza (per esempio ra rebáiza, "la polenta")[senza fonte]. L'attività del magnano era, nel passato, la principale attività degli abitanti di questa vallata, condivisa anche con gli abitanti della vicina Val Cavargna. Essi si spostavano in tutto il Nord Italia per svolgere la loro attività di ramai, stagnini e riparatori di pentole in generale[2]. L'esprimersi in un idioma che non veniva compreso da estranei permetteva di custodire e trasmettere i segreti della propria attività solo ai propri concittadini[senza fonte].
L'Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla, che ha sede a Roveredo, conserva immagini e filmati della zona.
La popolazione è composta in gran parte lavoratori pendolari verso il centro della città; in loco ci sono attività legate all'allevamento del bestiame[2] e al turismo[senza fonte].
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del quartiere. L'ufficio patriziale, rieletto il 26 aprile 2009, è presieduto da Joseph Moresi[senza fonte].
L'antica comunanza Corticiasca-Valcolla è confluita nella comunanza Capriasca-Lugano dal 14 aprile 2013[senza fonte].
Nel quartiere è attiva una squadra amatoriale di unihockey ed è possibile praticare sci di fondo, sci escursionismo, mountain bike ed escursionismo[senza fonte].
Altri progetti
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