La provincia di Catanzaro è una provincia italiana della Calabria di 340 679 abitanti[1], con capoluogo Catanzaro. Confina a ovest con il mar Tirreno, a nord con la provincia di Cosenza, a nord-est con la provincia di Crotone, a est con il mar Ionio, a sud con la provincia di Reggio Calabria e a sud-ovest con la provincia di Vibo Valentia.
Provincia di Catanzaro provincia | |
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Palazzo di vetro, sede della Provincia. | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Amministrazione | |
Capoluogo | Catanzaro |
Presidente | Amedeo Mormile (FI) dal 28-09-2022 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 38°54′36″N 16°35′15″E |
Superficie | 2 415,45 km² |
Abitanti | 340 679[1] (31-5-2022) |
Densità | 141,04 ab./km² |
Comuni | 80 comuni |
Province confinanti | Reggio Calabria, Vibo Valentia, Cosenza, Crotone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 88020-88022, 88024-88025, 88040-88044, 88050-88051, 88054-88056, 88060-88062, 88064-88070, 88100 |
Prefisso | 0961, 0967, 0968 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | IT-CZ |
Codice ISTAT | 079 |
Targa | CZ |
Nome abitanti | catanzaresi |
Patrono | san Vitaliano di Capua e Madonna di Porto |
Giorno festivo | 16 luglio, festa santo patrono |
Cartografia | |
Posizione della provincia di Catanzaro all'interno della Calabria. | |
Sito istituzionale | |
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I confini della provincia di Catanzaro ricalcano, in parte, quelli della Calabria Ulteriore Seconda, provincia del Regno delle Due Sicilie che includeva anche i territori delle province di Vibo Valentia e Crotone; mentre i suoi simboli corrispondono alle armi della provincia di Calabria Ultra, istituita in età normanno-sveva.
La provincia di Catanzaro con una superficie di 2.391 km² occupa il 15,9% del territorio regionale e la parte centrale della Calabria. È delimitata a ovest dal mar Tirreno, a nord dalla Sila, a est dal mar Ionio e a sud dalle Serre calabresi. La parte centrale del territorio è costituita dal cosiddetto istmo di Catanzaro, stretta valle allungata di 30 km circa che unisce le due coste dal golfo di Squillace al golfo di Sant'Eufemia e che è il punto più stretto dell'intera penisola italiana. In alcune giornate particolarmente limpide, da alcune zone della provincia, è possibile vedere contemporaneamente il mar Tirreno, il mar Ionio, le isole Eolie e anche la cima dell'Etna.
Principali corsi d'acqua che scorrono nel territorio provinciale:
Fiume o torrente | Zona geografica | Lunghezza (km) |
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Alessi | Preserre | 18 |
Alli | Sila Piccola | 46 |
Amato | Sila Piccola | 56 |
Ancinale | Serre | 35 |
Beltrame | Serre | 24 |
Corace | Sila Piccola | 48 |
Crocchio | Sila Piccola | 38 |
Fiumarella | Sila Piccola | 20 |
Pesipe | Preserre | 16 |
Savuto | Sila Piccola | 48 |
Simeri | Sila Piccola | 45 |
Principali bacini idrici presenti sul territorio provinciale:
Lago | Zona geografica | Portata (in milioni di m²) |
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Ampollino | Sila Piccola | 68 |
Passante | Sila Piccola | 38 |
L'attuale territorio provinciale era in antichità la terra abitata dai Vituli, popolazione che adorava il simulacro del vitello. I greci chiamavano "Italoi" gli abitanti della terra compresa tra gli attuali golfi di Squillace e di Sant'Eufemia in riferimento al loro re Italo che secondo la leggenda era fratello di Dardano progenitore della stirpe troiana. Sotto l'imperatore Augusto il nome Italia, venne esteso a tutta l'attuale Calabria e in seguito a tutta la penisola.
La provincia di Catanzaro deriva dalla provincia di Calabria Ulteriore II (Calabria Ulteriore Seconda), istituita da Ferdinando IV di Napoli con la Legge riguardante la circoscrizione amministrativa delle Provincie dei Reali Domini di qua del Faro del 1º maggio 1816. La provincia abbracciava i distretti di Catanzaro (nominata Capoluogo), Cotrone (oggi Crotone), Nicastro (oggi Lamezia Terme) e Monteleone (oggi Vibo Valentia). In questo periodo, cominciarono ad assumere consistenza fra la popolazione ideali progressisti e liberali, soprattutto nella città di Catanzaro, che divenne uno dei più importanti centri della Carboneria nel Regno.
Gli anni che vanno dal 1830 al 1850, furono caratterizzati da diversi moti insurrezionali, soprattutto a Monteleone (Vibo Valentia) e Catanzaro, dove fecero proselitismo anche Luigi Settembrini e Benedetto Musolino, fondatore della Giovine Italia.
Il territorio provinciale rimase intatto fino al 6 marzo 1992, quando venne ridimensionato (circa del 50%) con l'istituzione delle due nuove province di Crotone e Vibo Valentia.
Di seguito le variazioni amministrative della provincia:
Lo stemma[2], approvato con regio decreto del 28 marzo 1938, ha la seguente descrizione:
«Inquadrato a croce di Sant'Andrea al primo e al terzo d'oro a quattro pali di rosso, al secondo e al quarto d'argento alla croce di nero potenziata.» |
La descrizione del gonfalone, approvato con regio decreto del 14 settembre 1939 è la seguente:
«Drappo di bianco riccamente ornato di ricami d'oro caricato dallo stemma provinciale con l'iscrizione centrato in oro: "Provincia di Catanzaro". Le parti di metallo e i nastri saranno dorati. L'asta verticale è ricoperta di velluto azzurro con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentata lo stemma della provincia e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dei colori menzionati e fregiati d'oro.» |
Lo stemma condivide gli stessi elementi presenti su quello della provincia di Reggio Calabria (che però ha la croce greca e un disegno diverso dei pali) in quanto ambedue le provincie anticamente costituivano la provincia di Calabria Ulteriore successivamente distinta in Calabria Ulteriore Prima e Calabria Ulteriore Seconda.
Viste panoramiche dei due comuni con più di 50.000 abitanti della provincia di Catanzaro |
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Appartengono alla provincia di Catanzaro i seguenti 80 comuni:
I comuni con più di 5.000 abitanti[3] della provincia di Catanzaro sono:
# | Comune | Abitanti |
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1 | Catanzaro | 84 983 |
2 | Lamezia Terme | 66 936 |
3 | Soverato | 8 960 |
4 | Sellia Marina | 7 692 |
5 | Borgia | 7 509 |
6 | Curinga | 6 619 |
7 | Girifalco | 5 761 |
8 | Montepaone | 5 568 |
9 | Davoli | 5 519 |
10 | Botricello | 5 212 |
11 | Chiaravalle Centrale | 5 187 |
Centrache, con i suoi 384 abitanti, è il comune meno popolato della provincia.
L'idioma più parlato nella Provincia di Catanzaro è senza dubbio il dialetto catanzarese; variante della lingua siciliana, si distingue da quello reggino, che sebbene presenti anch'esso origine siciliana, presenta vari caratteri linguistici di stampo greco.
Il dialetto catanzarese racchiude anche molti comuni situati sul versante ionico di demarcazione con le altre provincie, fatta eccezione per una ristretta area della costa tirrenica della provincia stessa. Essendo parlato nell'Istmo di Catanzaro, che funge da confine naturale tra due aree linguistiche ben distinte, nella sua pronuncia è influenzato sia dal Dialetto reggino, idioma principale della Calabria meridionale, sia dal Dialetto cosentino, che spicca nella Provincia di Cosenza ed è di chiare origini napoletane.
Nella provincia sono presenti comuni e frazioni di origine arbëreshë, la cui lingua è parlata a: Andali (Andalli), Caraffa di Catanzaro (Garrafe), Marcedusa (Marçidhuza), Vena di Maida (Vjna) e Zangarona di Lamezia Terme (Xingarona). In altri paesi è invece scomparsa questa lingua, e sono: Amato (Amate), Arietta di Petronà (Arjèta), Gizzeria (Jacarise), Gizzeria Lido (Zalli e Jacarise) e Mortilla di Gizzeria (Mortila e Jacarise).
Anno | Qualità della vita (Sole 24 Ore) | Tenore di vita (Sole 24 Ore) | Ecosistema urbano (Legambiente) | Ordine pubblico (Sole 24 Ore) |
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2007 | 99ª posizione[4] | 83ª posizione[5] | 95ª posizione[6] | 36ª posizione[7] |
2008 | 86ª posizione[8] | 82ª posizione[9] | 95ª posizione[10] | 31ª posizione[11] |
2009 | 83ª posizione[12] | 92ª posizione[13] | 93ª posizione[14] | 25ª posizione[15] |
2010 | 89ª posizione[16] | 99ª posizione[17] | 88ª posizione[18] | 32ª posizione[19] |
La provincia di Catanzaro ha il reddito pro-capite più elevato della regione con 9.385 €/ab. Le maggiori attività economiche riguardano il terziario a Catanzaro, il commercio a Lamezia Terme e il turismo a sulla costa catanzarese in specie a Soverato. Ben affermata è anche la vocazione turistica montana della Sila catanzarese, soprattutto nell'area del Parco nazionale della Sila, dove si registra la presenza di vari villaggi attrezzati.
Stemma | Comuni con reddito pro-capite annuo più alto | Reddito annuo pro-capite in euro[20] |
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Soverato | 13.278 | |
Montauro | 12.113 | |
Catanzaro | 12.062 | |
Settingiano | 10.823 | |
Montepaone | 10.164 | |
Soveria Mannelli | 10.002 |
La provincia di Catanzaro vanta una grande tradizione nel campo della lavorazione di tessuti e ricami, soprattutto di seta. Recentemente, diversi giovani hanno dato nuova linfa a quest'attività, sviluppando progetti di economia sostenibile e solidale.[21][22] Fra i comuni di Girifalco, San Floro e Cortale[23][24], infatti, è ancora praticata la gelsibachicoltura, l'allevamento del baco da seta abbinato alla coltivazione del gelso.
Tiriolo e Badolato sono note soprattutto per la lavorazione del “vancale”[25], il tipico scialle calabrese, realizzato in lana o in seta, indossato anticamente sui costumi tradizionali dalla donne per ballare la tarantella, o come decoro ornamentale delle abitazioni. Tipica a Tiriolo è anche la lavorazione dei tappeti, dei pizzi lavorati finemente al tombolo, dei ricami, dei tessuti di lino e di ginestra, di ceramiche pregiate, di oggetti di arredo e di sculture artistiche. Anche in altri centri è attiva la produzione artistica della tessitura come a Platania e Petrizzi dove un tempo si produceva anche la canapa.
A Soveria Mannelli si trova ancora il Lanificio Leo, la più antica fabbrica della lana attiva in Calabria e fondata nel 1873. L'opificio conserva ancora maestosi, e suggestivi, attrezzi risalenti alla fine dell'Ottocento.
Nell'antico centro di Squillace viene tramandata la tradizionale produzione di ceramiche artistiche che risale al periodo della Magna Grecia.[26]
La cittadina Serrastretta, verde località tra i boschi della Presila, è famosa la sua produzione in legno e in particolare per i suoi "seggiari" che producono sedie caratterizzate da una originalissima impagliatura.
Sellia Marina, invece, è nota per la lavorazione del vetro soffiato.
Fra tanti "maestri" artigiani ci sono anche quelli del ferro battuto, che lavorano l'ottone, il peltro, la latta per farne balconi, ringhiere, cancelli, lucerne, candelabri e piatti. Inoltre sono da ricordare gli orafi e gli argentieri che plasmano le lamine ed usano il bulino per produrre orecchini, monili, collane, pendagli spesso rifacendosi ad antiche fogge.[27]
La provincia di Catanzaro punta molto sul turismo marittimo ma il suo territorio comprende anche la Sila. I comuni più importanti dal punto di vista turistico sono Nocera Terinese, Falerna e Lamezia Terme sulla fascia costiera tirrenica, Soverato, Catanzaro, Stalettì, Montepaone Lido, Squillace, Roccelletta di Borgia, Sellia Marina, Davoli, Badolato e Botricello sulla fascia costiera ionica, mentre tra le zone interne Taverna e Tiriolo, situati alle pendici della Sila, Girifalco e Maida sulle pendici delle Preserre.
La costa ionica è molto più sviluppata rispetto a quella tirrenica per quanto riguarda strutture e organizzazione, sviluppo dovuto a una maggiore presenza del turismo per via della bellezza naturale e artistica dei luoghi. La zona più rinomata è quella situata nel centro del golfo di Squillace tra Catanzaro Lido e Soverato, di giorno con la rara bellezza che caratterizza la costa del golfo di Squillace dove si vedono alternate splendide scogliere a lunghi tratti di spiaggia con sabbia bianca e finissima, e la notte con la presenza di molti locali notturni che animano l'intera costa trovando in Catanzaro Lido e Soverato le località principali di tali attività, senza dimenticare le zone del Lametino, come Gizzeria Lido, una delle mete più ambite per i praticanti di kitesurf del sud Italia[28].
È attraversata dall'autostrada A2 che percorre la costa tirrenica, dalla strada statale 106 Jonica che sviluppa il suo tracciato lungo la costa ionica da Taranto a Reggio Calabria e dalla strada statale 18 Tirrena Inferiore che percorre tutta la costa tirrenica da Salerno a Reggio Calabria.
Le due coste sono collegate tramite la strada statale 280 dei Due Mari che taglia la provincia orizzontalmente attraversando l'intero istmo di Catanzaro e si raccorda alla strada statale 106 Jonica all'altezza del comune di Catanzaro.
Grandi arterie di comunicazione sono anche la strada statale 109 della Piccola Sila che da Lamezia Terme attraversa la Sila e la SS 182 che da Soverato attraversa l'altopiano delle Serre per arrivare nella frazione marittima di Vibo Marina.
Una nuova importante arteria ancora in fase di realizzazione è la strada statale 713 Trasversale delle Serre che collegherà Soverato a Vibo Valentia.
Infine importanza notevole ha avuto nel passato, quando non esisteva ancora l'autostrada A2, l'ex strada statale 19 delle Calabrie diventata strada provinciale, che attraversa ancora oggi, le zone interne della provincia da Soveria Mannelli a Catanzaro e rappresentava l'unica arteria di collegamento tra Cosenza e Catanzaro.
Le stazioni ferroviarie più importanti sono quella di Lamezia Terme per la costa tirrenica e quella di Catanzaro Lido per la costa ionica. Importanza notevole continua ancora a conservare, per un gran numero di utenti, la linea Cosenza-Catanzaro delle Ferrovie della Calabria, già Ferrovie Calabro Lucane.
A Lamezia Terme è situato l'aeroporto più importante della regione. Attualmente lo scalo lametino, gestito da un'impresa mista pubblico-privata (S.A.CAL. S.p.A.), funziona con collegamenti di linea sia per voli nazionali che per voli internazionali e con collegamenti organizzati dai tour operator per voli intercontinentali.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1985 | 1990 | Leopoldo Chieffallo | Presidente | [30] | |
1990 | 1992 | Pietro Amato | Presidente | [30] | |
1992 | 1994 | Francesco Mirante | Presidente | [30] | |
1994 | 1995 | Marcello Barberio | Presidente | [30] | |
1995 | 13 giugno 1999 | Giuseppe Martino | Forza Italia | Presidente | [30] |
13 giugno 1999 | 28 aprile 2008 | Michele Traversa | Alleanza Nazionale | Presidente | [30] |
28 aprile 2008 | 12 ottobre 2014 | Wanda Ferro | Alleanza Nazionale (fino al 2009) Il Popolo della Libertà (2009-2013) Forza Italia (2013-2014) |
Presidente | [30] |
12 ottobre 2014 | 31 ottobre 2018 | Enzo Bruno | Partito Democratico | Presidente | [30] |
31 ottobre 2018 | 30 giugno 2022 | Sergio Abramo | Forza Italia (2013-2021) Coraggio Italia (2021-2022) |
Presidente | [30] |
30 giugno 2022 | 29 settembre 2022 | Fernando Sinopoli | Coraggio Italia | Vicepresidente facente funzioni | |
29 settembre 2022 | in carica | Amedeo Mormile | Forza Italia | Presidente |
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