Martirano Lombardo (Marturànu Lombardu in calabrese) è un comune italiano di 1 018 abitanti[1] della provincia di Catanzaro in Calabria.
Martirano Lombardo comune | |||
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La Chiesa del Sacro Cuore di Gesù | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Calabria | ||
Provincia | Catanzaro | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Franco Rosario Pucci (lista civica "L'Aurora 2.0") dal 1-6-2015 (2ºmandato dal 21-9-2020) | ||
Territorio | |||
Coordinate | 39°04′32″N 16°13′52″E | ||
Altitudine | 520 m s.l.m. | ||
Superficie | 19,84 km² | ||
Abitanti | 1 018[1] (30-11-2019) | ||
Densità | 51,31 ab./km² | ||
Frazioni | Pietrebianche, San Nicola, Santa Croce Beratta, Passeri. | ||
Comuni confinanti | Aiello Calabro (CS), Cleto (CS), Conflenti, Lamezia Terme, Martirano, Nocera Terinese, San Mango d'Aquino | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 88040 | ||
Prefisso | 0968 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 079074 | ||
Cod. catastale | E991 | ||
Targa | CZ | ||
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] | ||
Cl. climatica | zona D, 1 841 GG[3] | ||
Nome abitanti | martiranesi | ||
Patrono | Madonna del Carmine | ||
Giorno festivo | 16 luglio | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Martirano Lombardo all'interno della provincia di Catanzaro | |||
Sito istituzionale | |||
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L'abitato di Martirano Lombardo è posto sulle pendici del Molinara, un monte del Reventino, in pendio, in prossimità della bassa Valle del Savuto. Il territorio, disabitato prima di allora, venne scelto nel 1905 per accogliere gli abitanti di Martirano, un vicino paese distrutto da un terremoto. La progettazione del nuovo centro abitato, opera degli ingegneri milanesi Mario Fiazza, Augusto Broggi e Cesare Nava, prevedeva l'attuazione di un razionale piano regolatore che minimizzasse il rischio sismico in un contesto urbano esteticamente gradevole.
L'abitato, disposto secondo linee simmetriche, è posto fra i 500 e i 600 metri di altezza: il municipio è posto a 520 metri, mentre la chiesa parrocchiale del "Sacro Cuore di Gesù" è posta all'altezza di 543 m s.l.m. Ogni abitazione civile, rinforzata da una ossatura in legno e da catene di ferro, è dotata di giardino ed è posta a distanza di sicurezza dalle abitazioni vicine[4].
Solo una piccolissima parte del territorio è pianeggiante. L'escursione altimetrica del territorio comunale è di ben 1.182 metri: da un'altezza minima 97 metri a quella massima di 1279 metri s.l.m. La gran parte del territorio comunale, collinare o montuosa, è ricoperta da boschi, e il centro abitato, per la presenza di numerosi giardini e di viali, si integra con l'ambiente naturale circostante.
La storia di Martirano Lombardo è intimamente legata a quella di Martirano Antico, un'antica città, già sede vescovile, che si vuole corrisponda all'antica Mamertum[5].
Il terremoto dell'8 settembre 1905 colpì duramente Martirano e determinò la morte di 17 persone e gravissimi danni alle abitazioni. Con l'aiuto di un Comitato milanese di soccorso, presieduto dal sindaco di Milano Ettore Ponti, vennero prospettati l'abbandono del vecchio centro abitato e la costruzione un nuovo centro urbano che avrebbe dovuto accogliere la popolazione superstite. La sede più idonea per il nuovo centro abitato fu identificata nella località "Piano delle Sorbe" e il 23 ottobre 1907, appena due anni dopo il disastroso terremoto di Martirano, venne inaugurato un Martirano Nuovo con abitazioni in grado di ospitare 206 famiglie, oltre ad un asilo infantile e a un piccolo ospedale finanziati dai cittadini di Busto Arsizio. Nel 1929 il comune assunse la denominazione di "Martirano Lombardo", in segno di riconoscenza per gli abitanti della Lombardia che così generosamente avevano curato la creazione del nuovo centro abitato[6].
Il cambio del nome e lo spostamento della sede comunale da Martirano Antico a Martirano Nuovo provocarono, nell'antico centro urbano, una rivolta popolare che culminò nell'incendio del municipio (17 novembre 1929). I dissidi con Martirano Antico furono risolti nel dopoguerra allorché, con Legge 13 dicembre 1956, n. 1438, Martirano Antico ridivenne comune autonomo assumendo il precedente nome di "Martirano".
Lo stemma e il gonfalone del comune di Martirano Lombardo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 10 marzo 1978.[7]
«Stemma di nero, all'aquila rivoltata d’oro, coronata all'antica, artigliata su due vette uscenti dalla punta; il tutto d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[8]» |
Il gonfalone municipale è un drappo di giallo.
Importante innanzitutto è l'assetto urbanistico di Martirano Lombardo, esempio di località costruita secondo i criteri, estetici (Art Nouveau) e scientifici antisismici, ritenuti validi all'inizio del XX secolo. Il territorio, per la gran parte collinare o montuoso, è ricoperto da boschi. Il centro abitato si integra perfettamente con l'ambiente naturale circostante per il verde dei numerosi giardini e dei viali alberati, e per la ridottissima presenza di traffico automobilistico.
Per chi giunge a Martirano Lombardo, si suggerisce di visitare i seguenti luoghi:
Abitanti censiti[9]
In questa sezione si possono leggere i nomi dei rioni, in dialetto locale detti "Rughe", partendo dalla parte alta del paese (SUD-EST) fino quella bassa (NORD-OVEST), con prima la denominazione locale e poi quella tradotta:
Il paese è collegato alle località più vicine (Martirano, Lamezia Terme, San Mango d'Aquino) soltanto per mezzo di strade provinciali.
Catanzaro, il capoluogo di regione e di provincia, è raggiungibile attraverso la strada statale 280 dei Due Mari a cui si giunge per mezzo della strada provinciale 73 che collega Martirano Lombardo a Lamezia Terme.
La squadra di calcio cittadina è l'A.S.D. Martirano Lombardo rifondata, dopo molti anni di assenza, nel 2010. Dopo quattro anni di militanza nel campionato di terza categoria nel girone della provincia di Catanzaro, nella stagione 2013/14 è promossa, come prima classificata, nella seconda categoria Catanzarese.[10]
Il 25 febbraio 2016 l'A.S.D Martirano Lombardo partecipa nello show televisivo Squadre da Incubo dove a Gianluca Vialli e Lorenzo Amoruso viene affidato il compito di rialzare moralmente e tecnicamente la squadra. [11]
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