La città metropolitana di Napoli è un ente territoriale di area vasta della Campania. Nato il 1º gennaio 2015, ha rilevato il territorio in precedenza appartenente alla provincia di Napoli. Con 2 953 627 abitanti costituisce la terza città metropolitana italiana per numero di abitanti[1], risultando invece la prima in quanto a densità abitativa. Vi risiede la maggioranza assoluta della popolazione regionale.
Città metropolitana di Napoli città metropolitana | |
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Immagine satellitare della Città metropolitana di Napoli | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Amministrazione | |
Capoluogo | Napoli |
Sindaco metropolitano | Gaetano Manfredi (indipendente di centro-sinistra) dal 18-10-2021 |
Data di istituzione | 8 aprile 2014 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 40°50′00″N 14°15′00″E |
Altitudine | 17 m s.l.m. |
Superficie | 1 171 km² |
Abitanti | 2 953 627[1] (1-1-2022) |
Densità | 2 522,31 ab./km² |
Comuni | 92 comuni |
Province confinanti | Avellino, Benevento, Caserta, Salerno |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80121-80147 (municipi di Napoli) 80010-80081 (comuni metropolitani) |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | IT-NA |
Codice ISTAT | 263[2] |
Targa | NA |
Cartografia | |
Mappa geografica della città metropolitana | |
Sito istituzionale | |
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L'intero territorio metropolitano, fortemente urbanizzato, essendo il meno esteso tra le città metropolitane, è quello più densamente abitato. Si estende su una superficie di 1.171 km² e comprende 92 comuni. Le coste del golfo affacciano sul mar Tirreno, a nord-ovest nel versante flegreo confinano con il litorale domizio, a sud-est con la costiera amalfitana; mentre l'entroterra confina a nord con il casertano e la Valle Caudina, a nord-est con il baianese e il Vallo di Lauro, a est sul versante vesuviano con l'agro nocerino-sarnese; al centro è dominata dal Vesuvio.
La città metropolitana di Napoli ha delle peculiarità che la distinguono nettamente dalle altre città metropolitane italiane: il suo territorio occupa appena l'8,6% della superficie campana (13.590 km²) e in essi è concentrata più della metà dell'intera popolazione regionale. Tale fenomeno di sovraffollamento ha creato un forte squilibrio demografico e territoriale con le altre aree della regione, più estese e meno popolate.
Per avere un'idea più chiara dei suoi limiti territoriali, basta considerare che Napoli è ultima per estensione tra le 14 città metropolitane, ed era al 93º posto su 110 province italiane fino all'entrata in vigore della legge 56.[3]
La sua superficie, 1.171 km² isole incluse, infatti è più piccola della superficie del solo comune di Roma (1.287 km²), tanto è vero che la distanza tra Napoli e Caserta è pari al diametro del grande raccordo anulare romano (23 km).[4]
Il suo territorio, per quanto esiguo, oltre ad avere una vulnerabilità sismica e vulcanica, dovuta alla presenza del Vesuvio e dei Campi Flegrei, è caratterizzato dalla presenza di numerosi centri fortemente antropizzati e con un'elevata quantità e densità di popolazione, che già nel 1903 Francesco Saverio Nitti definì "la corona di spine che attorniano la città e la soffocano".[5]
Il substrato dei comuni è molto variabile, ed è decisamente ridotto rispetto alla media nazionale[6], si va infatti da 1,62 km² di Casavatore a 117,27 km² del capoluogo; il 60% dei comuni è di piccole dimensioni (inferiori o uguale a 10 km²), il 36% di medie dimensioni (> 10 km² e ≤ 25 km²), la restante parte (11%) supera i 25 km² e, di questa, solo 2 comuni (Acerra e Giugliano in Campania) sono compresi tra 50 e 100 km² e solo l'area municipale di Napoli supera i 100 km².
La densità abitativa del territorio è pari a 2672 ab/km², 12 comuni metropolitani superano i 50.000 abitanti e nell'elenco dei primi 60 comuni italiani ne figurano tre dell'area napoletana: Giugliano, Torre del Greco e Pozzuoli, mentre Casavatore è il primo comune in Italia per densità di popolazione, con oltre 12.000 ab./km², seguito a breve distanza da Portici. Nell'ultimo Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) è emerso che la superficie urbanizzata è pari complessivamente a 381,12 km² corrispondenti al 32,54% della superficie totale del territorio, ne consegue un quadro effettivo sulla alta densità demografica reale che sale ad oltre 8.000 ab/km².[7]
Del vasto entroterra restano porzioni di territori in cui l'intensità colturale è ancora elevata, distanti dai centri abitati e situati perlopiù nelle frazioni dell'area settentrionale che lambisce il casertano.
I comuni cresciuti perlopiù sulle vecchie strade statali (strada nazionale delle Puglie, SS Sannitica, il miglio d'oro, l'antica via delle Calabrie), oggi non sono altro che dei suburbi di piccole e medie dimensioni, una sorta di quartieri decentrati e sovrappopolati, un mosaico di frammenti autonomi, che gravitano sulla città pur non rientrando nella sua area municipale.
Allo stato attuale infatti è quanto mai difficile distinguere la linea di confine tra città madre, aree contigue ed entroterra, completamente saldate tra loro in un unicum urbano senza soluzione di continuità, sia nella vasta area nord (giuglianese, afragolese, acerrana e nolana) che in quella flegrea, vesuviana e torrese-stabiese; meno caotiche e fuori dalla conurbazione per ovvi motivi orografici sono la costiera sorrentina e le isole del golfo, Ischia, Capri e Procida.
L'eccessiva e speculativa cementificazione dell'hinterland napoletano, non ha creato una armatura urbana ordinata, gradevole e dotata di strutture adeguate, ma ha trasformato gran parte della ex provincia in periferia;[8] tale trasformazione in taluni casi non è stata però accompagnata da uno sviluppo economico, urbanistico ed infrastrutturale atto a garantire una buona qualità della vita e dei servizi, ed ha aumentato un grande fenomeno di pendolarismo verso il centro della metropoli, che tutt'oggi, nonostante il suo costantemente crescente calo demografico[9] non è in grado di reggere una tale dilatazione; la struttura interna, lo scheletro (fisico e metafisico) della città storica,[10] non è in grado di sostenere il peso sovracomunale di un entroterra tanto popoloso e sovraurbanizzato che nel corso degli anni si è totalmente insediato nel suo tessuto urbano, economico e sociale.[11] Napoli si presenta quindi dal punto di vista urbanistico come una delle metropoli più compatte, popolose e congestionate d'Europa.
La città metropolitana di Napoli comprende le 10 municipalità cittadine del capoluogo campano e altri 91 comuni:
La lista, di sotto riportata, elenca i comuni con più di 50.000 abitanti.
Pos. | Stemma | Comune | Popolazione (ab) |
Superficie (km²) |
Densità (ab/km²) |
Altitudine (m s.l.m.) |
---|---|---|---|---|---|---|
1º | Napoli | 942 357 | 117,27 | 8 434,48 | 17 | |
2º | Giugliano in Campania | 122 378 | 94,19 | 1 293,36 | 97 | |
3º | Torre del Greco | 87 388 | 30,66 | 2 850,48 | 43 | |
4º | Pozzuoli | 83 412 | 43,21 | 1 926,54 | 28 | |
5º | Casoria | 79 542 | 12,03 | 6 626,35 | 60 | |
6º | Castellammare di Stabia | 64 553 | 17,71 | 3 647,60 | 6 | |
7º | Afragola | 63 935 | 17,99 | 3 550,52 | 43 | |
8º | Marano di Napoli | 60 007 | 15,45 | 3 883,95 | 151 | |
9º | Acerra | 59 910 | 54,08 | 1 107,80 | 26 | |
10º | Ercolano | 54 707 | 19,64 | 2 796,38 | 44 | |
11º | Portici | 53 888 | 4,52 | 12 047,12 | 29 | |
12º | Casalnuovo di Napoli | 50 699 | 7,75 | 6 542,45 | 26 |
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti nella Città metropolitana di Napoli erano 131.757, corrispondenti al 4,2% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[12]
L'ente territoriale di area vasta istituito con la legge n. 56 del 7 aprile 2014 ha sostituito la provincia di Napoli dal 1º gennaio 2015.
Un primo passo per la nascita della città metropolitana fu avviato dal comune di Napoli nel 2005, con una serie di delibere del consiglio comunale e con l'abolizione delle 21 circoscrizioni cittadine. Il comune, in attesa dei decreti attuativi del nuovo ente metropolitano, viene suddiviso in 10 municipalità di circa centomila abitanti.[13]
Il territorio metropolitano coincide dunque con quello della provincia soppressa; gli organi di governo del nuovo ente sono: il consiglio metropolitano, la conferenza metropolitana e il sindaco metropolitano.[14] Il 12 ottobre 2014 si sono svolte le elezioni di secondo livello dei 24 seggi del consiglio metropolitano: il corpo elettorale è composto dai consiglieri dei comuni metropolitani, in numero variabile in base alla popolazione dei comuni coinvolti.
L'11 giugno 2015 è stato votato e approvato dal consiglio e dalla conferenza metropolitana lo statuto[15] dell'ente, il consiglio oltre a individuare le zone omogenee del territorio metropolitano previste nell'articolo 4, dovrà stabilire le norme sull'elezione diretta a suffragio universale del sindaco e dei consiglieri metropolitani ai sensi dell'articolo 18.[16]
Nel PTC (Piano territoriale di coordinamento) vengono indicate sei macro aree di riferimento, il consiglio metropolitano e la conferenza dei sindaci dovranno trasformarle in zone territoriali omogenee. [17]
Il terminal ferroviario più importante della città metropolitana e di tutto il Meridione è la stazione di Napoli Centrale alla quale si è aggiunto quello di Napoli Afragola, ma un'altra stazione importante per il servizio metropolitano e regionale è Napoli Campi Flegrei. Le principali linee ferroviarie che attraversano la città metropolitana sono: la Roma-Napoli (AV), la Napoli-Salerno (linea a monte del Vesuvio) (AC), la Roma-Cassino-Napoli, la Roma-Formia-Napoli, la Napoli-Foggia e la Napoli-Salerno (storica).
Oltre alle metropolitane, costituite da linea 1 e linea 6, le 4 funicolari di Napoli e i servizi metropolitani e regionali, svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Campania, il territorio metropolitano dispone della estesa rete ferroviaria dell'Ente Autonomo Volturno, holding regionale che gestisce: ferrovia Circumvesuviana, ferrovia Cumana, ferrovia Circumflegrea e la linea Napoli-Giugliano-Aversa, oltre che la funivia del Faito.
La città metropolitana è attraversata da 5 autostrade.
Il principale porto della città metropolitana e uno dei più importanti d'Europa è il porto di Napoli, seguono i porti di Torre Annunziata, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, oltre a quelli turistici delle isole del golfo e di Bacoli, Pozzuoli e Sorrento. Non lontano dal centro di Napoli è presente l'Aeroporto di Napoli-Capodichino.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 6014147727657464710005 · GND (DE) 1116435241 · WorldCat Identities (EN) viaf-6014147727657464710005 |
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