Pimonte è un comune italiano di 5 802 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.
Pimonte comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Città metropolitana | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Francesco Somma (SìAmo Pimonte) dal 13-6-2022 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 40°40′25″N 14°30′45″E | ||
Altitudine | 406 m s.l.m. | ||
Superficie | 12,54 km² | ||
Abitanti | 5 802[1] (31-7-2022) | ||
Densità | 462,68 ab./km² | ||
Frazioni | Centro, Franche, Piazza, Tralia | ||
Comuni confinanti | Agerola, Castellammare di Stabia, Gragnano, Positano (SA), Scala (SA), Vico Equense | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 80050 | ||
Prefisso | 081 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 063054 | ||
Cod. catastale | G670 | ||
Targa | NA | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona D, 1 646 GG[3] | ||
Nome abitanti | pimontesi | ||
Patrono | san Michele Arcangelo | ||
Giorno festivo | 29 settembre | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Il territorio è collinare, delimitato dai Monti Lattari a sud e a est e dal monte Pendolo a nord-est con vista verso il Vesuvio e verso il Golfo di Napoli. Il paese è situato lungo la via che dall'agro stabiese (Castellammare di Stabia, Gragnano, Pompei, Torre Annunziata) porta alla Costiera amalfitana (Amalfi, Positano).
Il nome deriva dal latino apud montēs che significa "presso i monti". Dopo la Repubblica di Amalfi (839 – 1131), sia i Normanni che in particolare i Sovrani Angioini furono soliti assegnare terre ubicate nella parte nord occidentale del ducato di Amalfi come ricompensa a vari esponenti della nobiltà napoletana, come ricompensa per azioni militari e servigi amministrativi. Nell’anno 1292 Pimonte, Le Franche e Pino furono concesse in feudo a Manfredo Maletta, conte di Mineo, indi nel 1302 a Bartolomeo Siginulfo, conte di Telese.[4]. Il Mazzella attestò che sotto il regno della Regina Giovanna I (n. 1327 ca. – m. 1382) il castello (casale fortificato?) delle Franche appartenne ai Riccio (Rizzo) del Sedile di Nido di Napoli[5] La Regina Giovanna II (n. 1371 – m. 1435) concede a Giordano Colonna, tra i numerosissimi possedimenti anche Gragnano, Lettere, Pimonte, Le Franche, Minori e Maiori. Alfonso d'Aragona, a seguito di un prestito per fronteggiare le spese belliche, diede in fideiussione nel 1436 le terre di Angri, Lettere, Gragnano, Pimonte, Le Franche e Positano a Raimondo del Balzo Orsini.[4]. Nel 1448 Re Alfonso I omaggiò il napoletano Giovanni Miraballe (Miroballo)[6], Patrizio del Sedile di Portanova, di Angri, Gragnano, Lettere, Pimonte, Le Franche e Positano, che le possederanno sino al 1528. Il Principe d’Orange, Viceré di Napoli, a causa di atto di tradimento le requisì ai Miroballo, concedendole a Giovanni Vargas. La tormentata storia del possesso di questi feudi continuò: divennero difatti possesso di Alfonso d'Avalos.[7]
Abitanti censiti[8]
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Prodotti tipici locali sono quelli caseari, derivati dal latte vaccino locale conosciuto già dai romani da cui presero nome i Monti Lattari (mozzarelle, provoloni, ricotte), ma anche salumi tipici (salami, pancette, salsicce), olio autoctono, frutta e ortaggi vari (fagioli, pomodori, olive, pesche, noci, fichi, uva) e vini (zona del Gragnano DOC). Altri prodotti tradizionali sono la pizza e i panuozzi cucinati in diverse varietà.
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Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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13-6-2022 | In carica | Francesco Somma | SìAmo Pimonte | Sindaco | |
La sede comunale è nella frazione di Piazza.
Fa parte della Comunità montana Monti Lattari.
Altri progetti
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