Scala è un comune italiano di 1 490 abitanti della provincia di Salerno in Campania.
Scala comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Luigi Mansi (lista civica "Scala che cambia") dal 14-4-2008 (3º mandato dal 10-6-2018) | |
Territorio | ||
Coordinate | 40°39′20″N 14°36′30″E | |
Altitudine | 360 m s.l.m. | |
Superficie | 13,86 km² | |
Abitanti | 1 490[1] (30-6-2022) | |
Densità | 107,5 ab./km² | |
Frazioni | Campidoglio, Minuta, Pontone, San Pietro, Santa Caterina | |
Comuni confinanti | Agerola (NA), Amalfi, Atrani, Gragnano (NA), Pimonte (NA), Ravello | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 84010 | |
Prefisso | 089 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 065138 | |
Cod. catastale | I486 | |
Targa | SA | |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | |
Cl. climatica | zona D, 1 618 GG[3] | |
Nome abitanti | scalesi | |
Patrono | san Lorenzo | |
Giorno festivo | 10 agosto | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
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In quanto geograficamente appartenente alla Costiera amalfitana, dal 1997 il territorio comunale è Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Rientra nel territorio della Costiera amalfitana.
Un'altura posta a circa 400 metri sul mare è il roccioso sito su cui fu edificata, con chiaro intento strategico, la cittadina di Scala. Secondo un'antica cronaca essa sarebbe stata fondata nel IV secolo da naufraghi romani diretti verso Costantinopoli. La notizia non è tuttavia storicamente dimostrata.
Certa è invece la funzione che i contrapposti altopiani di Scala e Ravello ebbero nel Medioevo: infatti le due città furono lo scenario principale degli scontri tra i Pisani e Ruggero II tra il 1135 e il 1137[4]. Il conflitto si risolse prima con il saccheggio pisano, ed infine con la vittoria del sovrano normanno. Alcune delle fortificazioni medievali sono tuttora visibili: in particolare il castello di Scala Maior, edificato sul Monte Petraro, alle spalle della città di Scala, ed il castrum Scalelle nell'attuale frazione di Pontone[5].
Nel 987 la città divenne sede vescovile. La notizia, però, non ha trovato accoglimento nella storiografia più recente sull'argomento. La comparsa del nome di Scala, tra le sedi suffraganee della Metropolia di Amalfi, istituita nel 987, è da attribuire all'interpolazione del testo della Cronaca dei Vescovi di Amalfi da parte dell'erudito scalese Giovan Battista D'Afflitto, collaboratore dell'Ughelli per la provincia ecclesiastica amalfitana. Nel testo che il D'Afflitto inviò all'Ughelli era addirittura specificato che il vescovo di Scala era immune dal pagamento del cattedratico. Non è da escludere, infine, che tra le cause dell'interpolazione, ci sia stata la volontà di rendere più antica la diocesi di Scala rispetto a quella dirimpettaia di Ravello, eretta nel 1086, e soggetta direttamente alla Santa Sede dall'ottobre 1090.
È più probabile che la diocesi di Scala sia nata verso la fine dell'XI secolo, per volere dell'aristocrazia amalfitana o dell'Arcivescovo della città, come risposta all'elevazione di Ravello a sede episcopale, anche se il primo vescovo documentato è un certo Alessandro, nel 1118. Quando però, l'autonomia del ducato amalfitano volse fatalmente al tramonto, l'imponente fortificazione di Scala non poté evitare una serie di devastazioni: il saccheggio e l'incendio da parte del normanno Roberto il Guiscardo nel 1073; la feroce distruzione inflitta dai Pisani circa sessanta anni più tardi; l'irruzione delle armate di Ottone di Brunswick nel 1210 e quella attuata dai ribelli dei Vespri.
Scala però non si distinse soltanto in episodi bellici, ma prendendo parte attiva alle vicende della repubblica marinara si rese protagonista anche nel commercio e nell'artigianato. Gli scalesi avevano stabilito sin dall'XI secolo a Napoli una vera e propria colonia commerciale con una chiesa ubicata nei pressi di Porta Nolana. Il 31 luglio 1603 la diocesi di Scala fu unita aeque principaliter alla diocesi di Ravello e il 27 giugno 1818 entrambe le diocesi furono soppresse. Dal 1806 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia, è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Salerno.
La struttura del paese, tipicamente medievale, è a borghi decentrati; in senso nord/sud: S.Caterina, Campoleone, Campidoglio, Scala, Minuta e Pontone. Presso Santa Caterina si può osservare la porta urbana e le cappelle di San Paolo e Santa Maria della Porta oltre all'omonima chiesa di Santa Caterina realizzata in materiali di spoglio e avente pianta tipica a tre navate.
A Campoleone si può trovare la chiesa di San Pietro che conserva fattezze di gusto angioino.
Presso Campidoglio è sita la chiesa di San Giovanni Battista dell'Acqua con il caratteristico campanile in stile moresco;
Nel nucleo di Scala si trova il duomo, che, pur trasformato in età barocca, ha conservato la cripta medievale, il sepolcro angioino di Marinella Rufolo, una preziosa mitra vescovile del XIII secolo e una deposizione lignea medioevale policroma, tra le più importanti e integre conservate in Italia dello stesso periodo.
Sul costone sottostante il nucleo vi è l'accesso alla Grotta del Dragone di origine carsica.
A Minuta la chiesa romanica dell'Annunziata ripropone spunti paleocristiani.
Presso Pontone sono situate la Parrocchiale, fondata nel XII, è dedicata a Santa Maria del Carmine[6], la Chiesa di San Giovanni Battista, fondata nel XII secolo[7] e la Chiesa di San Matteo, fondata nel XI secolo, che fu la prima parrocchia di Pontone. Quest'ultima, nel 1600, fu restaurata e cambiò titolo in San Filippo Neri[8]. Sempre a Pontone sul monte Aureo sono situate la torre dello Ziro, il castello di Scalella e la cappella rupestre del SS. Salvatore.
Presso il monte "Il Castello", vi sono i ruderi del castello di Scala Maior.
Vari sono anche gli edifici civili che offrono interessanti spunti per la conoscenza dell'architettura medievale in Costiera Amalfitana come la casa della nobile famiglia Sasso (di cui il maggiore esponente fu con tutta probabilità Fra Gerardo Sasso, fondatore dell'ordine degli Ospedalieri[9]) o quella dei Mansi-D'Amelio, Bonito e Campanile.
Abitanti censiti[10]
La maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico. I fedeli appartengono all'arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni.
Scala è il luogo di fondazione della Congregazione del Santissimo Redentore.
Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Destra Sele.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 371145672659405170008 · LCCN (EN) no2001075588 · GND (DE) 4654742-3 |
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