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Nola è un comune italiano di 33 654 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Nola (disambigua).
Nola
comune
Nola – Veduta
Nola – Veduta
Duomo di Nola
Localizzazione
Stato Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoCarlo Buonauro (PD - M5S)
Territorio
Coordinate40°56′N 14°32′E
Altitudine28 m s.l.m.
Superficie39,19 km²
Abitanti33 654[1] (31-7-2022)
Densità858,74 ab./km²
FrazioniPiazzolla, Polvica di Nola
Comuni confinantiAcerra, Camposano, Casamarciano, Cicciano, Cimitile, Liveri, Marigliano, Ottaviano, Palma Campania, Roccarainola, San Felice a Cancello (CE), San Gennaro Vesuviano, San Paolo Bel Sito, San Vitaliano, Saviano, Scisciano, Somma Vesuviana, Visciano
Altre informazioni
Cod. postale80035
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063050
Cod. catastaleF924
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 021 GG[3]
Nome abitantinolani
Patronosan Felice, san Paolino di Nola
Giorno festivo15 novembre (san Felice), 22 giugno (san Paolino di Nola)
Cartografia
Nola
Nola – Mappa
Nola – Mappa
Posizione del comune di Nola nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

È conosciuta come "città bruniana" per aver dato i natali al filosofo Giordano Bruno, e anche come "città dei Gigli" per la secolare Festa dei Gigli che si tiene annualmente nel mese di giugno (riconosciuta nel 2013 patrimonio immateriale dell’umanità dall'UNESCO).

Il centro storico e i ritrovamenti archeologici della zona ne testimoniano le origini antiche: gli Etruschi, nel VII secolo a.C., la fondarono con il nome Hyria e successivamente i Sanniti, dopo averla conquistata e ricostruita, la chiamarono Nuvla ("città nuova"). Lo scrittore latino Svetonio, nelle Vite dei Cesari, riporta che l'imperatore romano Augusto morì apud Nolam ("presso Nola"). A Nola inoltre, nel 1754, il vescovo e santo Alfonso Maria de' Liguori scrisse il celebre canto natalizio "Tu scendi dalle stelle".

Data la sua importanza storica, culturale e commerciale, è il centro principale dell'Area Nolana, cui appunto dà il nome.


Geografia fisica


Nola è situata nel bacino dell'ex fiume navigabile del Clanio, nella terza cintura nord della città metropolitana di Napoli. Si trova inoltre tra i Monti del Partenio a nord, le colline del Cicala ad est e le colline del Vesuvio a sud, in posizione pressoché baricentrica, nonché strategica, rispetto a tutti i capoluoghi della regione Campania.

L'altitudine di Nola varia tra un minimo di 24 e un massimo di 400 m sopra il livello del mare.


Clima


NOLA[4] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 12,313,115,218,222,426,429,029,126,021,516,813,312,918,628,221,420,3
T. min. media (°C) 4,95,26,68,912,416,018,218,516,312,69,16,25,49,317,612,711,2
Precipitazioni (mm) 102867670443124376910613411330119092309892

Storia



Età del bronzo


Sul sito di Nola, si trovava, durante l'età del bronzo, un villaggio. Situato nella località "Croce del Papa", il villaggio venne totalmente distrutto e ricoperto dalle ricadute piroclastiche dell'eruzione di Avellino, un'eruzione pliniana del Vesuvio datata a 1700 anni circa prima di Cristo, in una sorta di "Pompei della preistoria"[5][6]. La popolazione fuggì, per tornare qualche decennio più tardi ad abitare la zona.


Nuvla


La fondazione della città, cui fu dato il nome Nuvla (città nuova), risale al VII secolo a.C.. ad opera degli Ausoni. Sebbene la presenza dell’uomo sul territorio sia certificata fin dal paleolitico, l’aggettivo nuova era probabilmente usato per distinguerla dalla vecchia città, denominata Hyria, distrutta da alcune calamità naturali. Prima sotto il dominio degli Osci e poi degli Etruschi, che ne fecero nel 400 a.C. la capitale della Confederazione Campana, raggiunse un elevato livello di ricchezza e lusso, tanto da diventare obiettivo dei Sanniti.

Durante la battaglia tra Romani e Sanniti per il controllo delle fertili terre della Campania, la storia di Nola s’intreccia fortemente con quella di Roma in un alternarsi di rivalità e amicizia. Durante la seconda guerra sannitica, visto il coraggio del popolo nolano nel difendere il controllo della città, i Romani decisero di elevarla al grado di Municipium. Durante la guerra ai cartaginesi la città fu fedelissima a Roma finché non vide diminuire la sua autonomia. Fu in quel momento che i nolani, alleati con gli Italici, si rivoltarono contro il potere romano ma, dopo dieci anni di resistenza, capitolarono e, nell’80 a.C., Nola fu conquistata da Silla.


Colonia Felix con Ottaviano Augusto


Dopo una rovinosa guerra, Nola riuscì a risollevarsi grazie ad Ottaviano Augusto, diventando così la Nolana Colonia Felix Augusta e ottenendo la dignità senatoriale (S.P.Q.N.). Alla morte del primo Imperatore romano, avvenuta proprio a Nola nel 14 d.C., per la città iniziò una lenta decadenza, diventando da centro del commercio a cittadina prevalentemente agricola.

Fin dal III Secolo fu uno dei centri di maggior importanza religiosa, essendo sede episcopale. Patria di San Felice, vide alla fine del IV secolo, nel 409, l’elezione a Vescovo di San Paolino di Bordeaux.

Nel 410 subì il saccheggio dei Goti di Alarico che, tra gli altri, fecero prigioniero il Vescovo Paolino, mentre nel 455 fu devastata dai Vandali e nel 594 dai Longobardi. Nola visse uno dei suoi periodi peggiori subendo continue invasioni e partecipando a numerose guerre che portarono dolore e sofferenza. La città non fu risparmiata neppure dal Vesuvio che la rase quasi al suolo durante diverse eruzioni.

Nel 1256 fu espugnata da Manfredi che la aggregò al Regno di Sicilia, successivamente si alleò con Napoli sotto il dominio di Federico II di Svevia, la città fu coinvolta nelle guerre tra Svevi ed Angioini e nel 1269 le sue terre furono concesse in feudo da Carlo D’Angiò a Guido di Montfort, che fu investito del titolo di conte di Nola.


Lo splendore nel periodo degli Orsini


Alla morte del conte, nel 1290, non essendoci eredi, la contea passò al genero di Monfort, Romano Orsini, con il quale ebbe inizio la signoria degli Orsini, che dominò fino al 1528, per ben 238 anni, in questo periodo Nola torna al suo antico splendore vivendo uno dei periodi di maggiore lustro della sua storia.

Dopo la dinastia Orsini, con il trattato di Cateau Cambresis (1559), Nola passò sotto dominio spagnolo, che pur privando della libertà la città, ne favorì la rinascita culturale. È in questo periodo che vissero due delle figure più importanti legate a questa città: lo storiografo Ambrogio Leone ed il filosofo Giordano Bruno.

Durante la rivolta di Masaniello rimase fedele agli Spagnoli, ma nel 1700 venne colpita da una grave crisi economica e culturale fino a che, sotto il regno di Carlo di Borbone, l’arrivo in città del vescovo Troiano Caracciolo del Sole diede vita al nuovo Seminario Diocesano, che risollevò nuovamente le sorti della città.

Da Nola, nel 1820, partirono i Moti Carbonari grazie all’opera dei luogotenenti Michele Morelli e Giuseppe Silvati e del prete nolano Minichini, che guidarono gli insorti per chiedere al Re del Regno delle due Sicilie, Ferdinando I, la concessione di una nuova carte costituzionale e l’adozione di un parlamento. Nel 1860, un gruppo di garibaldini, con a capo il generale Pinelli, uccise 232 nolani, tra cui il figlio del sindaco, poiché non volevano rinnegare il loro re. Inoltre, incendiarono il duomo dell’omonima città.


Nola in età contemporanea


L’11 settembre del 1943 Nola fu colpita da una delle peggiori stragi compiute dai nazisti, nota come “L’eccidio di Nola”. Alla fine del secondo conflitto mondiale, perdute le sue funzioni militari, Nola ha cercato di imporsi come importante centro commerciale ed economico.[senza fonte]


Simboli


Stemma civico
Stemma civico

Lo stemma si blasona come segue:

«D'oro, all'aquila bicipite di nero, armata del campo e linguata di rosso, sormontata dalla corona pure d'oro e chiusa di rosso; accollato lo scudetto d'azzurro, alla campana accompagnata da cinque cicale volanti, due in capo e tre in punta, il tutto d'oro.»

(Descrizione araldica dello stemma[7])

Il gonfalone è un drappo:

«di colore azzurro e reca al centro lo stemma […] ed in basso la scritta in oro dittante "S.P.Q.N.". Il gonfalone si completa con il nastro tricolore (verde, bianco e rosso) annodato al di sotto del puntale.»

(Descrizione araldica del gonfalone dall'art. 2 dello Statuto comunale[8])

Lo stemma risulta già in uso, in forma semplificata e riportante la sola campana, alla fine del 1400.[7] La campana viene solitamente collegata a san Paolino vescovo di Nola morto nel 431 d.C. e che la tradizione vuole abbia contribuito all'introduzione delle campane nella liturgia cattolica; i cinque insetti che la circondano sono stati identificati ora come cicale (forse per via del Monte Cicala che sovrasta la città), ora come api.[9][10]


Onorificenze


Titolo di Città
«Concessione dell'imperatore Carlo V[11]»
 giugno 1510

Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Una delle cappelle laterali del Duomo di Nola dedicata a San Paolino
Una delle cappelle laterali del Duomo di Nola dedicata a San Paolino

Architetture civili


Targa benedetta da Papa Giovanni Paolo II e dedicata a Troiano Caracciolo del Sole presso il Seminario Vescovile di Nola
Targa benedetta da Papa Giovanni Paolo II e dedicata a Troiano Caracciolo del Sole presso il Seminario Vescovile di Nola

Siti archeologici



Altro


Inoltre per la città si possono trovare statue, (come quelle di Augusto nella piazza principale, di Tommaso Vitale, storico sindaco della città, all'ingresso principale della villa comunale, di San Felice all'interno della villa comunale e di San Paolino sia a via San Massimo che a via Augusto), affreschi e tracce di civiltà antiche.

Molti ritrovamenti antichi sono oggi esposti nei maggiori musei d'Europa come il Louvre, il Museo Nazionale di Archeologia Spagnolo, il British Museum[16] e l'Altes Museum.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[17]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2016 la popolazione straniera residente era di 1 248 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:[18]

  1. Ucraina, 429
  2. Romania, 233
  3. Polonia, 137
  4. Bangladesh, 134
  5. Marocco, 99
  6. Cina, 42
  7. Bulgaria, 33
  8. Russia, 23

Emigrazione ed immigrazione


Una nutrita comunità di nolani si trova a Williamsburg, quartiere di Brooklyn dove dal 1903 si celebra la Festa dei Gigli. Sono presenti fin dai primi anni ottanta immigrati di numerose nazionalità, come marocchini, russi, polacchi, ucraini, albanesi, mentre sono di successiva formazione (e di minore consistenza numerica) comunità di rumeni, cinesi e cingalesi.


Problemi sociali ed ecologici


Lo stesso argomento in dettaglio: Triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano.

Come in molte aree della Campania, la presenza della camorra è molto radicata e condiziona fortemente l'attività economica e la vita sociale. Diverse inchieste giudiziarie hanno messo in evidenza il ruolo dei clan camorristici nelle attività legate allo smaltimento illegale dei rifiuti ed alle discariche abusive.


Cultura



Istruzione



Università

A Nola è attivo il corso di laurea in scienze giuridiche dell'Università degli Studi di Napoli "Parthenope", afferente alla facoltà di giurisprudenza. Inoltre, dal 1996 è istituita una sede distaccata della facoltà di medicina e chirurgia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II per il corso di laurea in infermieristica.[19]


Musei


Eventi, feste e tradizioni



Certame Bruniano

Promosso e patrocinato dall'amministrazione comunale di Nola, con la collaborazione dell'Associazione Culturale Meridies, ogni anno, presso il liceo "Giosuè Carducci" della città, si svolge il "Certame Internazionale Bruniano", un concorso filosofico, riservato agli studenti italiani e stranieri degli istituti superiori e delle università, riguardante le opere e la filosofia di Giordano Bruno.


Certame Paoliniano

Il 7 febbraio 2012 viene ufficialmente presentato alla stampa locale la prima edizione del "Certame Paoliniano" indetto dal Comune di Nola, in collaborazione con il liceo classico "G.Carducci", la "FAG per Nola - Corteo Storico degli Orsini", la "Fondazione Internazionale Giordano Bruno" e la Diocesi di Nola. Il "Certame Paoliniano" è rivolto agli alunni degli istituti superiori di tutta Italia e agli alunni delle scuole medie cittadine.


La festa dei Gigli

Un Giglio che sfila per le vie della città.
Un Giglio che sfila per le vie della città.
Lo stesso argomento in dettaglio: Festa dei Gigli.

Nel mese di Giugno si celebra la Festa dei Gigli, in onore del compatrono della città San Paolino. La festa è caratterizzata dalla processione di otto obelischi di legno alti circa 25 metri, i "Gigli" appunto, e di uno più piccolo, alto circa 15 metri chiamato "Barca",che vengono portati a spalla da un gruppo di oltre 128 uomini (detto "paranza") per le vie del centro storico della città.[20]

Nel 2011 l'allora Ministro del turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, ha conferito alla Festa dei Gigli di Nola il riconoscimento di "Patrimonio d'Italia", un riconoscimento riservato "alle eccellenze nazionali che contribuiscono a valorizzare l'immagine dell'Italia" nel campo dell'arte, della cultura, della creatività e delle tradizioni folkloristiche.[21]

Nel dicembre 2013, con la Rete delle grandi macchine a spalla italiane, è stata riconosciuta Patrimonio immateriale dell'umanità dall'UNESCO.[22][23]


La festa del patrono san Felice

Lo stesso argomento in dettaglio: Felice di Nola (vescovo).

Il 15 novembre invece, la città festeggia il suo patrono, San Felice di Nola. Al santo, il cui busto argenteo viene portato in processione il giorno precedente, è legato il cosiddetto "miracolo della Manna": la Santa Manna è un liquido rugiadoso che dall'incavo del muro della cripta oltre il quale sono conservate le spoglie del Santo, scorre in un calice. I Nolani attendono con fede e gioia questo evento prodigioso da cui, nell'antichità come oggi, traggono gli auspici circa l'abbondanza o meno del raccolto e il benessere della cittadinanza (si crede infatti che il liquido favorisca la cura dei malati).


Il Villaggio Artistico

Dal 2003 al 2006 Nola ha ospitato il Villaggio Artistico, una manifestazione annuale dedicata ai giovani artisti emergenti campani e non.


Media



Geografia antropica



Frazioni


Le due frazioni del comune sono Piazzolla di Nola e Polvica di Nola.


Piazzolla

La frazione di Piazzolla dista 8,5 chilometri dal centro ad un'altitudine di 61m. È una frazione di campagna ricca di località e di case sparse insistenti sulle cosiddette masserie vesuviane, in parte divise con i comuni di Saviano, Palma Campania, San Gennaro Vesuviano e Ottaviano. Il patrono è san Francesco d'Assisi. Nel territorio della frazione insistono due parrocchie cui fanno capo una serie di cappelle di origine gentilizia: Maria Santissima Immacolata (con le cappelle di Villa Albertini, di San Francesco, dell'Addolorata e del cimitero) e, in località Cinquevie di Selve, Maria Santissima del Rosario (con le cappelle di San Rocco ai Corsi, di Rione Cerchi e di Masseria Ciccotti), patrona della località. Il nome, secondo Aldolfo Musco, deriva dai "seggi" o "tocchi", luoghi sgombri davanti alle case signorili, che a Napoli furono chiamati "Chiazze"; più probabilmente il nome va collegato al sostantivo "piazza", in origine residenza di vassalli o feudatari. Molto probabilmente, proprio a Piazzolla ebbe luogo la rivolta di Spartaco, che attraversando l'attuale frazione raggiunse le caverne del Vesuvio, dove si asserragliò. Nei pressi ebbe luogo la battaglia dei Goti di Alarico, nel quinto secolo d.C. La frazione negli ultimi decenni ha avuto un'importante crescita demografica, restando però inalterata la storica vocazione agricola. A cavallo tra la metà gli anni Ottanta e Novanta è stata al centro della faida che coinvolse la Nuova Famiglia di Carmine Alfieri e la Nuova Camorra Organizzata (NCO) di Raffaele Cutolo. Nonostante gli arresti dei rispettivi criminali, la frazione è stata, negli ultimi decenni, scenario di numerosi omicidi di stampo camorristico. Nonostante non sia più considerata una delle zone più a rischio della provincia napoletana (anche grazie agli sforzi congiunti delle realtà sociali presenti nel territorio, in primis la scuola pubblica e la comunità ecclesiale), rimane comunque sotto particolare osservazione.


Polvica

La frazione di Polvica di Nola confina con l'omonima frazione del comune di San Felice a Cancello (CE) e con una propaggine del comune di Acerra (frazione Pezzalunga) e dista 8,2 chilometri dal capoluogo ad un'altitudine di 31 m. Negli ultimi tempi le amministrazioni comunali hanno puntato molto sul rilancio della frazione, che è stata dotata di numerosi servizi. Il patrono è San Vincenzo Ferrer. La vocazione agricola si è affiancata, negli ultimi decenni, ad un considerevole sviluppo del terziario, rappresentato, in località Boscofangone, dalle realtà del CIS di Nola (cioè il Centro Integrato Servizi, che è la più grande città dell'ingrosso d'Italia), dell'Interporto campano (con la dogana merci), dell'Alenia Aeronautica (dove si assemblano parti dell'A380), del centro commerciale "Vulcano buono" (progettato da Renzo Piano, uno dei maggiori d'Europa), dell'ASI e delle Officine NTV (dove sono tuttora prodotti e sottoposti ai primi test i treni Italo).


Economia


Veduta aerea della città dove è ben visibile il centro commerciale Vulcano buono e il CIS
Veduta aerea della città dove è ben visibile il centro commerciale Vulcano buono e il CIS

Distretto "CIS-Interporto-Vulcano Buono"


In totale nel distretto, che occupa un'area di 4,5 milioni di metri quadrati, operano oltre mille aziende e 9.000 addetti per un giro d'affari che supera i 7 miliardi di euro. Il gruppo "CIS-Interporto-Vulcano Buono" ha inoltre dato vita, nel 2001, ad una banca: la "Banca Popolare di Sviluppo". C'è anche una grandissima officina per la manutenzione di treni ALSTOM.


CIS

Aperto nel 1986, il CIS (Centro Ingrosso e Sviluppo Campania "Gianni Nappi SPA") rappresenta uno dei poli distributivi di merci più importanti d'Italia e d'Europa. Oltre 300 aziende per un totale di oltre 4.000 addetti e un giro d'affari stimato in 4 miliardi e mezzo di euro sono presenti in un'area di un milione di metri quadrati di cui 550.000 coperti. Esso è strutturato come una vera e propria città degli affari e all'interno vi si trovano una banca e servizi di ristorazione.


Interporto Campano

Nella stessa area è ubicato l'interporto campano che può vantare, unico caso in Italia, una stazione ferroviaria interna collegata alla rete nazionale e gestita da RFI-FS.


Vulcano Buono

Collegato al CIS vi è il centro commerciale "Vulcano buono", inaugurato il 7 dicembre 2007, su progetto di Renzo Piano. Il complesso è un grosso centro multifunzionale costituito da un albergo Holiday Inn, un ipermercato Auchan, un cinema multisala e da una galleria con 155 negozi e diversi punti di ristoro.


NTV - Nuovo Trasporto Viaggiatori

Il 27 ottobre 2009 il Ministero dello sviluppo economico Scajola posa la prima pietra per la realizzazione delle Officine di Nola per la NTV - Nuovo Trasporto Viaggiatori fortemente voluta dai maggiori azionisti Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo. Le officine di Nola, costate 90 milioni di euro, misurano 140.000 m2 e sono situate all'interno dell'Interporto Campano.


Infrastrutture e trasporti



Ferrovie



Autostrade



Caserta-Salerno


Napoli-Canosa autostrada dei due mari


Strade statali


La Strada statale 7 bis di Terra di Lavoro attraversa gran parte del territorio comunale dove assume la denominazione di via Nazionale delle Puglie


Asse di Supporto Nola-Villa Literno

Vi sono tre svincoli che servono Nola:


Asse Mediano


Strada statale 367 Nola-Sarno

Il tracciato ha inizio a Nola, distaccandosi dalla strada statale 7 bis di Terra di Lavoro, a San Paolo Bel Sito si dirama la strada statale 403 del Vallo di Lauro che conduce a Forino. Il percorso della ex statale costeggia, quasi parallelo, l'A30 Caserta-Salerno e attraversa Palma Campania prima di entrare in provincia di Salerno. Il primo comune che s'incontra è Sarno, il tracciato piega verso San Valentino Torio e San Marzano sul Sarno terminando lungo la strada statale 18 Tirrena Inferiore nel comune di Sant'Egidio del Monte Albino, in località Orta Loreto.


Strada statale 403 del Vallo di Lauro

Diramazione della Strada statale 367 Nola-Sarno, collega Nola ai comuni di Liveri, Marzano di Nola fino a raggiungere Forino. Essa assume la denominazione di Via Nazionale.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
18 novembre 1988 20 luglio 1989 Simone De Rosa Democrazia Cristiana Sindaco
28 agosto 1989 10 gennaio 1990 Gianni Ietto commissario
10 gennaio 1990 11 settembre 1992 Mario De Sena Democrazia Cristiana Sindaco
27 ottobre 1992 12 febbraio 1993 Antonio Ambrosio Democrazia Cristiana Sindaco
24 marzo 1993 18 novembre 1995 Andrea Orsi commissario
19 novembre 1995 16 aprile 2000 Francesco Ambrosio Alleanza Nazionale Sindaco
16 aprile 2000 12 giugno 2004 Giuseppe Serpico Rinnovamento Italiano
La Margherita
Sindaco
12 giugno 2004 7 giugno 2009 Felice Napolitano Forza Italia Sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Geremia Biancardi Il Popolo della Libertà Sindaco
25 maggio 2014 8 maggio 2018 Geremia Biancardi Forza Italia Sindaco
9 maggio 2018 9 giugno 2019 Anna Maria Mazzoni commissario
10 giugno 2019 28 gennaio 2022 Gaetano Minieri Liste civiche Sindaco
28 gennaio 2022 in carica Enrico Gullotti commissario

Politica


Intellettuali, amministratori e cittadini hanno più volte proposto l'istituzione di una provincia con capoluogo Nola. Il consiglio regionale non espresse parere favorevole alla istituzione della nuova entità territoriale, per la forte opposizione dei consiglieri regionali di Avellino e provincia. Delle due proposte di legge presentate nella XIV legislatura una è stata bocciata e una non è stata discussa (in quanto fu anche tenuto conto che alcuni grandi Comuni vesuviani come Ottaviano e Somma Vesuviana non intendevano far parte di questa ipotizzata provincia).


Gemellaggi



Sport



Calcio


La squadra locale di calcio ha militato nella prima metà degli anni novanta del XX secolo nella Serie C1. Fallita e subito rinata nel 1996, nel 2001 vinse la Coppa Italia Dilettanti e nel 2002 si salva in Serie D, ma cedette il titolo alla Juve Stabia; rinato nel 2002 come Sporting Nola, ha subito diverse rifondazioni. Tra il 2010 e il 2013 militò per il tre anni consecutivi in Serie D, cambiando altrettante volte nome. Nel 2014 rinacque la S.S.Nola 1925, che partecipò al campionato di Promozione. Dal 2018 milita in Serie D.

Nola possiede anche una sezione dell'Associazione Italiana Arbitri: conta 270 associati, tra cui Carmine Russo, arbitro di Serie A.


Pallavolo e basket


Ottime tradizioni vanta anche la pallavolo. Infatti la squadra maschile nella stagione 2014-2015 disputa il campionato di Serie B-2. Negli anni tra il 1999 e 2004 è riuscita ad approdare fino alla B-1, terza categoria per importanza. Negli stessi anni e in quelli successivi le squadre under 18, sia maschili che femminili, hanno vinto a più riprese il campionato regionale campano, raggiungendo in alcuni casi le finali nazionali. La prima squadra del C.A.P Nola milita nel campionato regionale di serie C silver


Ciclismo


Il 24 maggio 1990 la prima semitappa della 4ª tappa del Giro d'Italia 1990 si è conclusa al CIS di Nola, a Polvica, con la vittoria di Stefano Allocchio. Il 9 giugno 1991 si è tenuta la 1ª prova del Campionato Italiano Società - Mountain Bike - Zona Sud, organizzata dall'Action Group Nola (Presidente Francesco De Crescenzo - Segretario Aniello Petillo), con la vittoria di Claudio Vettorel.


Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. https://it.climate-data.org/location/14183/
  5. (FR) Anne Lehoërff, Préhistoires d'Europe - De Néandertal à Vercingétorix, in Mondes anciens, Paris, éditions Belin, 2016, cap. 9 – Repenser les équilibres, ISBN 978-2-7011-5983-6.
  6. Claude Albore Livadie, Nola-Croce del Papa: una Pompei preistorica, in Antiquity, vol. 76, dicembre 2002, pp. 941–942..
  7. Renzo Barbattini, Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo, Le api delle città. La figura dell’ape nell’araldica civica italiana, illustrazioni di Massimo Ghirardi, San Godenzo, Edizioni Montaonda, 2016, pp. 127-129, ISBN 978-88-98186-15-0.
  8. Statuto città di Nola (PDF), su comune.nola.na.it. URL consultato il 9 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2017).
  9. Le api nell’araldica civica italiana, su apicolturaonline.it.
  10. Città di Nola, su araldicacivica.it.
  11. A seguito della resistenza posta agli invasori francesi al comando di Francesco I di Valois, Nola fu proclamata "città fedelissima e nobilissima" e "città demaniale" con larghe autonomie e liberata dalla soggezione feudale degli Orsini dal Viceré di Napoli Filiberto di Chalons Principe di Orange (fonte: Due filosofi del regno. Giordano Bruno e Nicola Antonio Stigliola, di Saverio Ricci, in Nola fuori di Nola. Itinerari italiani ed europei di alcuni nolani illustri, a cura di Tobia R.Toscano, XXX Distretto Scolastico-Ager Nolanus, Nola 2001).
  12. Luoghi di interesse sul sito del Comune di Nola, su comune.nola.na.it. URL consultato il 9 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012)..
  13. Ecco la chiesa dei primi cristiani, su ricerca.repubblica.it..
  14. Storia e immagini del convento Archiviato il 20 ottobre 2011 in Internet Archive..
  15. Villaggio Preistorico, su comune.nola.na.it.
  16. Reperti archeologici provenienti da Nola ed esposti al British Museum di Londra, su British Museum. URL consultato il 30 gennaio 2017.
  17. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  18. ISTAT bilancio demografico al 31 dicembre 2016
  19. Infermieristica, su m75.corsidistudio.unina.it.
  20. La festa dei Gigli di Nola
  21. Festa dei Gigli Patrimonio d'Italia
  22. Il documento sul sito dell'UNESCO
  23. Festa dei Gigli Patrimonio immateriale dell'umanità
  24. Nola e Comacchio: patto di amicizia nel nome dell’Unesco, su nonsolonola. URL consultato il 20 febbraio 2016.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] Nola (Kampanien)

Nola ist eine süditalienische Stadt mit 34.450 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019).

[en] Nola

Nola is a town and a municipality in the Metropolitan City of Naples, Campania, southern Italy. It lies on the plain between Mount Vesuvius and the Apennines. It is traditionally credited as the diocese that introduced bells to Christian worship.

[es] Nola

Nola es un municipio italiano localizado en la ciudad metropolitana de Nápoles, región de Campania. Tiene 34.139 habitantes[3] en 39,19 km². Está situada en la llanura entre el Monte Vesubio y los Apeninos, a unos 20 km de Capua.

[fr] Nola (Italie)

Nola, ou Nole en français, est une ville de la ville métropolitaine de Naples, en Campanie (Italie), dont le centre est située à 23 km à l'est du centre de Naples et à 20 km au nord de Pompei.
- [it] Nola

[ru] Нола

Нола (итал. и неап. Nola) — коммуна в Италии, располагается в регионе Кампания, в провинции Неаполь.



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