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Acerra è un comune italiano di 58 158 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania. (sindaco non disponibile)

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo fiume, vedi Acerra (fiume).
Acerra
comune
Acerra – Veduta
Acerra – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoTito D'Errico (civico) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate40°57′N 14°22′E
Altitudine28 m s.l.m.
Superficie54,71 km²
Abitanti58 158[1] (31-7-2022)
Densità1 063,02 ab./km²
FrazioniPezzalunga, Gaudello
Comuni confinantiAfragola, Caivano, Brusciano, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna, Maddaloni (CE), Marcianise (CE), Marigliano, Nola, Pomigliano d'Arco, San Felice a Cancello (CE)
Altre informazioni
Cod. postale80011
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063001
Cod. catastaleA024
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 011 GG[3]
Nome abitantiacerrani o cerrani
Patronosanti Conone (Cuono) e Conello
Giorno festivo29 maggio
Cartografia
Acerra
Acerra – Mappa
Acerra – Mappa
Posizione del comune di Acerra nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Acerra è situata a circa 14 chilometri a nord est di Napoli, occupa una vasta area pianeggiante nel quadrante nord-orientale dell'entroterra napoletano, ed è il terzo comune per estensione territoriale dopo il capoluogo e Giugliano in Campania; la parte nord è prevalentemente rurale e confina con il casertano e con il nolano. È collegata direttamente all'autostrada A1, A30, A16 e A3 tramite l'Asse Mediano, l'Asse di supporto e della diramazione del Centro Direzionale. Sono presenti due zone industriali: Acerra e Pomigliano d'Arco. Lo stabilimento dell'Alfa Romeo è ubicato in parte della sua estensione con quello di Acerra. La città è servita da due stazioni ferroviarie: quella di RFI e quella della Circumvesuviana.


Clima


La stazione meteorologica più vicina è quella di Napoli Capodichino. In base alle medie climatiche del trentennio 1971-2000, le più recenti in uso, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, è di +8,7 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +24,7 °C; mediamente si contano 8 giorni di gelo all'anno e 41 giorni annui con temperatura massima uguale o superiore ai 30 °C. Nel trentennio esaminato, i valori estremi di temperatura sono i +40,0 °C dell'agosto 1981 e i -5,6 °C del gennaio 1981.

NAPOLI CAPODICHINO
(1971-2000)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 13,013,515,718,123,026,729,930,326,622,117,114,113,518,929,021,920,8
T. min. media (°C) 4,44,56,38,412,616,218,819,116,012,17,85,64,89,118,012,011,0

Storia


La città, fra le più antiche della Campania[4], fu abitata sin dall'epoca preistorica[5] per la presenza di ricca vegetazione, fauna e numerosi corsi d'acqua.[6] In base a recenti ricerche archeologiche probabilmente fu fondata dagli Ausoni, in seguito fu chiamata dagli Osci Akeru (Acerrae è il nome latino), e fece più tardi parte della Dodecapoli osca o etrusca della Campania.[6] Nel 332 a.C. ricevette per prima nelle province romane la civitas sine suffragio, ossia la cittadinanza romana senza diritto di voto.[6]

Bosco di Acerra in una stampa del 1800.[7]
Bosco di Acerra in una stampa del 1800.[7]

La predetta dotta etimologia localistica è negata da coloro che fanno notare la mancanza di singolarità del nome, il quale infatti ricorre in una pluralità di toponimi - Acerra nel Napoletano, Acerre nel Cremonese, Acere Ticinense, Acerano nel Novarese, Acerenza nel Napoletano (si potrebbe aggiungere anche il greco αἲγειρος, ‘pioppo nero’, da cui Alghero), denominazioni attinenti a zone geografiche dalle influenze linguistiche primigenie differenti e deponenti quindi per un nome latino originariamente di categoria comune, cioè costituito da ciò che resterebbe di acerium (‘acereto’). Insomma come Nocera da nucerium (‘noceto’), originandosi quindi Nocera de’ Pagani, Nocera Tirinese, Nocera Umbra; vedi inoltre Pomaro da pomarium (‘pometo’), per cui oggi abbiamo Pomaro Piacentino, Pomaro nel Monferrato, Pomaro di Monte Acuto. Si tratterebbe dunque in tutti questi casi dello stesso processo toponimico agreste che ci fa oggi trovare in Italia molteplici località che portano il nome di Cerreto ("bosco di cerri") e di Melito ("meleto").[8]

Rimase fedele a Roma durante la seconda guerra punica e fu assediata nel 216 a.C. da Annibale che la distrusse parzialmente.[6] Fu ricostruita nel 211 a.C. e, durante la guerra sociale, fu nuovamente assediata da Gaio Papio Mutilo, ma fu difesa dal console Lucio Giulio Cesare.[6] Divenne municipium e nel 22 a.C. sotto l'imperatore Augusto divenne colonia per i veterani.[6] Fu menzionata dal poeta latino Publio Virgilio Marone nel secondo libro delle Georgiche (v. 225): egli la definì "vacuis… Acerris", ovvero "(per la) deserta… Acerra", a causa dell'impaludamento frequente del fiume Clanio.[6]

Alcune iscrizioni pervenuteci attestano l'esistenza di culti e forse di templi dedicati a Iside, Serapide ed Eracle.[6] La presenza di un anfiteatro era stata ipotizzata al di sotto del Castello, ma sotto le antiche scuderie si sono rinvenute tracce delle strutture di un teatro risalente al II secolo a.C. La città di Acerra è anche sede vescovile, già dall'XI secolo.[6]


Contea Normanna


Castello Baronale di Acerra in una stampa del 1800.[7]
Castello Baronale di Acerra in una stampa del 1800.[7]

Fu dominio longobardo, con la costruzione di un castello (826), poi distrutto da Bono, Duca di Napoli. Fu quindi saccheggiata dai Saraceni intorno all'881.[6] In seguito divenne dominio normanno: il castello fu ricostruito e la città divenne contea normanna, e sede vescovile nell'XI sec.[6]

Nel 1818 la diocesi fu aggregata a quella di Sant'Agata de' Goti e di nuovo distaccata nel 1855.[6] Ad essa appartenevano molti casali tra cui quello di Pomigliano d'Arco, Brusciano, Marigliano, Mariglianella, Ottaviano, (fatti rientrare oggi nell'area nolana) e Licignano (oggi parte del territorio di Casalnuovo di Napoli).[6] Tra i conti di Acerra, sotto il dominio normanno, si ricordano i de Medania.[6]

Sotto il dominio di Svevi, Angioini e Aragonesi sono stati conti e marchesi di Acerra i d'Aquino, gli Origlia e poi i Nolasco, antica famiglia del Regno di Francia.[6] Essendo frequentemente inondato dall'antico fiume Clanio, il territorio di Acerra era poco salubre e la zona veniva abbandonata per alcuni periodi dell'anno; la popolazione si spostava nelle colline circostanti, per farvi ritorno, appena gli eventi climatici lo permettevano.[6]

A partire dal XVIII secolo una serie di imponenti bonifiche - come la costruzione di canali per il deflusso delle acque - ha migliorato la situazione anche dal punto di vista agricolo-economico, permettendo alla zona di diventare una tra le più fertili della Campania: a ciò si deve il notevole aumento della popolazione e la costruzione di nuovi quartieri.[6] Non a caso, alla fine del XVIII secolo, i Borbone, in località Calabricito, vi fecero erigere un casino di caccia, poiché la limitrofa zona boscosa era ricca di ogni tipo di selvaggina.[6] La città fino al 1927 fece parte della provincia di Terra di Lavoro.[6]

Veduta aerea di Acerra, sullo sfondo il Duomo.
Veduta aerea di Acerra, sullo sfondo il Duomo.

Simboli


Duomo di Acerra: la facciata in stile neoclassico.
Duomo di Acerra: la facciata in stile neoclassico.

«Stemma: d'azzurro, al giglio fiorentino d'argento, sormontato da una corona ducale, con una stella d'oro nel capo.»

(D.P.R. dell'8 dicembre 1951[9])

Il gonfalone è un drappo di azzurro.


Onorificenze


Titolo di Città
«Decreto del Presidente della Repubblica[9]»
 15 dicembre 1951

A seguito della Strage nazista di Acerra, durante la seconda guerra mondiale, la città venne insignita della medaglia d'oro al merito civile.

Medaglia d'oro al Merito Civile
«All'indomani dell'armistizio, oggetto di una spietata e sanguinosa reazione dell'occupante tedesco che aveva passato per le armi numerosi civili, tra cui anziani donne e fanciulli, e incendiato gran parte dell'abitato e delle infrastrutture, affrontava con fierezza le più dure sofferenze e intraprendeva, poi, con gran coraggio e generoso spirito di solidarietà, la difficile opera di ricostruzione. Settembre-ottobre 1943.»
 17 giugno 1999[10]

Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Chiesa suffragio
Chiesa suffragio
Monumento ai caduti della prima guerra mondiale
Monumento ai caduti della prima guerra mondiale
Palazzo vescovile
Palazzo vescovile

Architetture civili


Castello Baronale di Acerra, prima dei lavori
Castello Baronale di Acerra, prima dei lavori

«Avea il castello stancie sì belle, che alloggiare ben ce poria omne re pomposo. Stance ben acconze e adubate che a starce dentro era deitate!»

Così il poeta Rogeri de Pacienza descriveva le meraviglie del Castello di Acerra nel XV secolo, allorquando la principessa Isabella Del Balzo, moglie di Federico I di Napoli, vi soggiornò durante il viaggio nuziale che da Canosa di Puglia la conduceva a Napoli. Detto "baronale", distrutto dai Longobardi nell'834, divenne feudo degli Aquino fino al XIII secolo. Vi dimorò Manfredi di Sicilia come attestato da un documento del 1255. In seguito fu conquistato dal conte Roberto Sanseverino; entrò poi nel possesso di Gorello Aurilia che lo abbellì per ospitare degnamente il consorte della regina Giovanna II, Giacomo de La Marche. Vi ospitò anche il famoso capitano di ventura Giacomo Attendolo.

Nel 1421 il castello fu assediato dagli aragonesi, ma non venne espugnato per la valorosa resistenza del popolo acerrano. All'assedio presero parte i più valorosi capitani di ventura del tempo, per citarne alcuni: Niccolò Piccinino, Braccio da Montone, Giacomo Attendolo. Fu implicato nella Congiura dei baroni fu assediato dal sovrano aragonese Ferrante I che si impossessò del castello e del feudo. In seguito appartenne ai de Cardenas; gli ultimi proprietari del palazzo furono gli Spinelli che lo tennero fino al 1925. Nel 1925 fu acquistato dall'Amministrazione Comunale del sindaco avv. Achille Aversano, al quale è stata dedicata, nel 2011, una lapide all'interno del castello. Divenne sede del Comune; oggi è sede di numerosi musei e della Civica Scuola di Musica diretta dal maestro Modestino De Chiara. (Attualmente, per lavori di restauro, la scuola ha sede nell'antico carcere della città). Nelle fondamenta del lato orientale (scuderie) sono stati rinvenuti i resti del Teatro romano di Acerra.[12]

Ex carcere mandamentale inizi 1800
Ex carcere mandamentale inizi 1800

Acerra è stata nel passato anche "cittadella giudiziaria" con il Carcere e la Pretura, il magistrato (pretore) comminava le pene, sia civili che penali. E i condannati per reati penali venivano ristretti nel carcere mandamentale (nella foto) oggi sede di un istituto scolastico superiore.


Altro


Rappresenta il salotto buono della città. Posta nel centro storico di Acerra, vi è ubicata la cattedrale, la sede diocesana ed alcuni palazzi storici, all'interno dei quali hanno sede, tra l'altro, associazioni culturali cittadine. Era attraversata alle estremità da via Duomo ma oggi le due strade (a destra e a sinistra) che confinano in piazza sono state intestate a due illustri prelati acerrani: un lato della via è dedicato al cardinale Giuseppe Casoria e, l'altro lato, all'arcivescovo Gennaro Verolino. Le due strade che si uniscono a piazza Duomo, rappresentano da sempre l'asse principale del centro storico ed ospitano, a loro volta, esercizi commerciali e associazioni culturali. Solitamente sono chiuse al traffico nei giorni festivi. Nel centro della piazza è posizionata una grande fontana, restaurata nel 2010.

Chiamata così perché vi è ubicato il castello dei Conti di Acerra.

È la piazza dei giovani della città. Dopo i lavori di riqualificazione del 2009, è stata pedonalizzata e dotata di access point gratuiti.

Già corso Umberto I, è l'arteria principale della città, nonché quella ove è allocato il maggior numero di esercizi commerciali.

È l'arteria che congiunge la parte a nord-est della città con il centro storico. Ospita edifici storici e culmina nel quartiere dell'Annunziata, ove sono poste la chiesa omonima e l'ex convento dei PP. Domenicani.

Incrociano perpendicolarmente via Giuseppe Casoria (ex via Duomo) e via Trieste e Trento, costituendo l'altro asse del centro storico della città. Via Roma parte dal quartiere dell'Annunziata, accoglie l'edificio del Seminario e si congiunge con via del Pennino, ove è ubicato un edificio storico, prima di confluire in piazza San Pietro.


Aree archeologiche



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[13]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti ad Acerra erano 2 092, corrispondenti al 3,4% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[14]

  1. Ucraina, 366 0,6%
  2. Nigeria, 220 0,3%
  3. Cina, 177 0,2%
  4. Marocco, 168 0,2%
  5. Algeria, 128 0,2%
  6. Romania, 123 0,2%
  7. Albania, 120 0,2%
  8. Polonia, 81 0,1%
  9. Russia, 69 0,1%
  10. Tunisia, 66 0,1%

Religione


La maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico[15]; il comune appartiene all'omonima diocesi ed è suddiviso in otto parrocchie. L'altra confessione cristiana presente è quella evangelica con quattro comunità.[16]


Tradizioni e folclore


Processione del venerdì santo
Altra storica tradizione è la rappresentazione della passione di Gesù del venerdì santo, risale nella sua attuale configurazione a oltre un secolo fa, sebbene le sue origini siano molto più antiche, forse di epoca medioevale. La manifestazione si svolge con centinaia di figuranti con al seguito un coro di voci bianche e banda musicale, che intonano sempre la stessa melodia[17].
Carnevale
In qualche corte del centro storico si conserva ancora la tradizione di celebrare la morte di Carnevale. Il martedì Grasso, al centro del cortile, viene sistemato un letto funebre su cui è disposto un fantoccio di stracci e paglia che rappresenta "Vecienzo Carnevale", morto, secondo la tradizione, per aver ingurgitato troppo in fretta una polpetta. Nel primo pomeriggio alcune donne si raccolgono intorno al "defunto" ed intonano antichissime litanie, vere e proprie lamentazioni funebri i cui testi assumono toni ironici e bizzarri: Oi Vecié, e ‘i si sapevo ca tu murive t'accerevo n'ata vallina. Uhé, gioia soia![senza fonte]

Cultura



Museo di Pulcinella


ritratto di Paolo della Cerra detto Pulcinella[18]
ritratto di Paolo della Cerra detto Pulcinella[18]

Secondo la tradizione, riportata da un testo del '500, ed a un famoso dipinto attribuito a Ludovico Carracci, la città ha dato i natali alla celeberrima maschera di Pulcinella[19], adottata in seguito dai Napoletani. Nel castello dei Conti è presente uno tra i più ricchi musei dedicati alla maschera di Pulcinella[20]. Oltre le numerose testimonianze sulla vita e la storia dell'icona napoletana, il museo si caratterizza per la sua multimedialità ed il coinvolgimento dei visitatori in rappresentazioni estemporanee con Pulcinella.


Biblioteche


In Piazza Castello presso il Castello Baronale, è presente una biblioteca, nota come Biblioteca del Museo di Pulcinella, del folklore e della civiltà contadina, che conta un patrimonio di 1500 volumi ed opuscoli e 50 edizioni del '800[21].


Media


Ad Acerra attualmente hanno sede quattro emittenti televisive: TVA Acerra, can 656, Napoli international visibile in Canada, USA, sud America, Australia, Europa. Tele Akery (canale 627 dgt e Sky 902), Tele Futura (canale 192 dgt). Sono presenti sul territorio diverse testate giornalistiche: Tablò, Oblò Magazine, Il Pappecio, Reazione Acerra, Vaffanstudio, Punto e virgola e La Roccia (carta stampata); Il Gazzettino Locale, Il Granata ed il Corriere di Acerra (online). Bleb Radio e Radio Umr, invece, sono le web radio della città.


Cucina


Acerra vanta una storica tradizione nell'ambito dei prodotti ortofrutticoli, alcuni dei quali hanno rappresentato in passato, e in parte rappresentano ancora oggi, delle vere eccellenze territoriali. Tra queste meritano rilievo il fagiolo cannellino detto 'dente di morto', per il quale è stato attivato un processo di valorizzazione[22];le "mammarelle" carciofi molto teneri; il 'pane di Acerra' è rinomato in tutta l'area metropolitana partenopea, e in passato è stata avanzata una proposta al fine dell'istituzione del titolo di 'Città del Pane'. Acerra è anche zona di produzione della mozzarella di bufala campana.[senza fonte]

L'enogastronomia acerrana può vantare anche un'ottima tradizione per la Pizza Napoletana e per un antichissimo vino rosso noto come "piccirillo"[23].


Istruzione


Sul territorio di Acerra sono presenti due scuole secondarie di secondo grado ad indirizzo liceale: il liceo "Alfonso Maria de'Liguori" ed il liceo "Bruno Munari". Il "de'Liguori" comprende gli indirizzi Scientifico, Classico e Linguistico e rappresenta la più importante realtà scolastica della città, per dimensioni ed offerta formativa, sede, tra l'altro, del Certamen Acerranum, uno dei sessanta certamina di latino per i licei, riconosciuti dal MIUR. Il "Munari", nato come istituto d'arte, è oggi sede di un liceo artistico (indirizzi design e grafica), delle scienze umane (anche con indirizzo economico-sociale) e di un liceo musicale, istituito da diversi anni; ad esso è, inoltre, associata una sezione staccata con liceo scientifico nel comune di Frattaminore. Mancano tuttora, invece, istituti tecnici e professionali.


Geografia antropica



Frazioni


Pezzalunga

Si situa nel quadrante nord-orientale del territorio comunale di Acerra, a ridosso dei comuni di San Felice a Cancello, Nola e Marigliano e discosta dalle grandi vie di comunicazione. Abbastanza sviluppata è l'agricoltura e l'edilizia residenziale. La popolazione è di circa 700 abitanti: vi si trova un'antica chiesa dedicata a san Carlo Borromeo e un plesso di scuola materna ed elementare la cui direzione didattica è ubicata nel capoluogo.

Gaudello

Si situa lungo e al confine con il basso casertano e conta circa 300 abitanti. Vi si trova anche una struttura alberghiera, un ufficio postale e una piccola stazione di Polizia; la sua ubicazione favorisce iniziative commerciali.

Una navetta (circolare) assicura il collegamento di ambo le frazioni al capoluogo.


Economia


veduta aerea di Acerra
veduta aerea di Acerra

Vive soprattutto di terziario e di edilizia; l'agricoltura, una volta elemento trainante e di eccellenza del territorio, ha subito un ridimensionamento, anche a causa dei problemi legati all'inquinamento. Storicamente la zona era tra le più fertili della penisola italiana, così come decantato dai poeti latini come Virgilio[24]. La fertilità del suolo era dovuta a diversi fattori, quali: origine da formazioni piroclastiche (dalle ceneri vulcaniche delle eruzioni) e presenza di acque sotterranee (falda acquifera poco profonda e sorgenti minerali). In passato era centro di interesse agricolo per tutto il basso casertano; dava lavoro a migliaia di contadini di Terra di Lavoro. Il Ptcp della provincia di Napoli la definisce zona industriale. Nel 2009 è stato inaugurato ad Acerra un inceneritore tra i più grandi d'Europa.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 luglio 1986 12 luglio 1990 Salvatore Di Nuzzo Democrazia Cristiana Sindaco
12 luglio 1990 23 giugno 1991 Salvatore Di Nuzzo Democrazia Cristiana Sindaco
29 giugno 1991 16 novembre 1991 Vincenzo Buonincontro Democrazia Cristiana Sindaco
25 novembre 1991 18 gennaio 1993 Antonio Santoro Democrazia Cristiana Sindaco
18 gennaio 1993 11 gennaio 1994 Luigi Armogida (commissario straordinario), Pasquale Manzo (sub commissario), Maria Elena Stasi (funzionario economico e finanziario) Commissario straordinario
11 gennaio 1994 8 maggio 1995 Fiamma Spena (commissario straordinario), Paola Basilone (sub commissario), Cesare Ottaviano Catenacci (funzionario economico e finanziario) Commissario straordinario
8 maggio 1995 28 giugno 1999 Immacolata Verone Partito Democratico della Sinistra, Partito della Rifondazione Comunista, Federazione Laburista Sindaco
28 giugno 1999 28 giugno 2004 Michelangelo Riemma Forza Italia, Alleanza Nazionale Sindaco
28 giugno 2004 12 marzo 2009 Marletta Espedito Democrazia è Libertà - La Margherita, Federazione dei Verdi, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Repubblicano Italiano Sindaco
12 marzo 2009 16 marzo 2009 Luisa Antonietta Latella Commissario prefettizio
16 marzo 2009 23 giugno 2009 Luisa Antonietta Latella Commissario straordinario
23 giugno 2009 3 giugno 2011 Tommaso Esposito Partito Democratico, Alleanza di Centro, Italia dei Valori, Unione di Centro Sindaco
24 giugno 2011 1 settembre 2011 Marcello Fulvi Commissario prefettizio
1 settembre 2011 4 giugno 2012 Marcello Fulvi Commissario straordinario
4 giugno 2012 12 giugno 2022 Raffaele Lettieri Unione di Centro, Alleanza per l'Italia, Partito Socialista Italiano, Ecologisti e Reti Civiche - Verdi Europei Sindaco
12 giugno 2022 ‘’in carica’’ Tito d’Errico liste civiche Sindaco

Sport


La squadra calcistica della città è l'Associazione Sportiva Dilettantistica Acerrana che ha militato in campionati dilettantistici di livello regionale. Disputava le gare interne presso lo stadio comunale di Acerra, ormai demolito per costruzione di una villa comunale. Attualmente disputa le gare interne nel Centro Sportivo “Arcoleo”. Inoltre, vi è un'altra squadra calcistica della città ed è l'Associazione Sportiva Dilettantistica Royal Acerrana 2019[25]. Attualmente milita nella Prima Categoria campana nel girone E. Disputa le gare interne nello stadio Agostino De Cicco di Sant'Anastasia.

Nel comune hanno sede:


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Gaetano Caporale, Memorie storico-diplomatiche della città di Acerra e dei Conti che la tennero in feudo, Napoli, Tipografia Jovene, 1890.
  5. Età del rame.
  6. C. Co., A. Gal. e A. M., Acerra, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929. URL consultato l'8 maggio 2020.
  7. Tratta da Poliorama Pittoresco.
  8. Guglielmo Peirce, Le origini preistoriche dell’onomastica italiana, Napoli, 2001, p. 322.
  9. Acerra, decreto 1951-12-15 DPR, concessione di stemma e titolo di città, su Archivio Centrale dello Stato - Ufficio araldico - Fascicoli comunali.
  10. Medaglia d'oro al Merito Civile, Comune di Acerra, su quirinale.it.
  11. Gaetano Caporale "Ricerche archeologiche, topografiche e biografiche sulla diocesi di Acerra" Tip. Jovene, Napoli 1893
  12. Teatro romano, su comune.acerra.na.it, Comune di Acerra. URL consultato il 7 novembre 2019.
  13. Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. Popolazione straniere al 31 dicembre 2018, su demo.istat.it. URL consultato il 3 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  15. Diocesi di Acerra, su diocesiacerra.it. URL consultato il 5 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2012).
  16. :: Evangelici.net ::, su evangelici.net. URL consultato il 5 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2012).
  17. ritratto attribuito al pittore Ludovico Carracci
  18. Gaetano Caporale "Piccolo contributo alla ricerca su la origine e storia di Pulcinella"
  19. Museo di Pulcinella
  20. Dettaglio biblioteca
  21. Fagiolo dente di morto di Acerra - Presìdi Slow Food - Fondazione Slow Food, su fondazioneslowfood.com. URL consultato il 13 luglio 2015.
  22. Luciano Pignataro, La cucina napoletana, HOEPLI EDITORE, 4 novembre 2016, ISBN 9788820376352. URL consultato il 21 febbraio 2018.
  23. Georgiche II, 224
  24. https://www.restodelcalcio.com/dalla-real-acerrana-alla-royal-acerrana/

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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[de] Acerra

Acerra ist eine italienische Stadt mit 59.525 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Metropolitanstadt Neapel und der Region Kampanien. Sie liegt etwa 15 Kilometer nordöstlich von Neapel.

[en] Acerra

Acerra (Italian: [aˈtʃɛrra]) is a town and comune of Campania, southern Italy, in the Metropolitan City of Naples, about 15 kilometres (9 miles) northeast of the capital in Naples. It is part of the Agro Acerrano plain.

[es] Acerra

Acerra es un municipio italiano localizado en la Ciudad metropolitana de Nápoles, región de Campania. Se encuentra a 14 km al noreste de Nápoles. Cuenta con 59.830 habitantes[3] en 54,71 km².

[fr] Acerra

Acerra est une ville italienne d'environ 58 400 habitants située dans la ville métropolitaine de Naples en Campanie.
- [it] Acerra

[ru] Ачерра

Ачерра (итал. Acerra) — город в Италии, расположен в регионе Кампания, подчинён административному центру Неаполь.



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