Camposano (Cambasànë in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 5 063 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.
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Camposano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Barbato (Italia dei Valori) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 40°57′N 14°32′E |
Altitudine | 30 m s.l.m. |
Superficie | 3,33 km² |
Abitanti | 5 063[1] (31-7-2022) |
Densità | 1 520,42 ab./km² |
Frazioni | Faibano |
Comuni confinanti | Cicciano, Cimitile, Comiziano, Nola |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80030 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 063013 |
Cod. catastale | B565 |
Targa | NA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 036 GG[3] |
Nome abitanti | camposanesi |
Patrono | san Gavino Martire |
Giorno festivo | 25 ottobre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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È situato a circa 30 chilometri ad est dal capoluogo e fa parte dei comuni del nolano.
Il toponimo "Camposano" ha subito vari mutamenti negli anni. È infatti attestato verso la metà del Settecento come "Campasano" nell'opera di Gianstefano Remondini, all'interno della quale vi è una descrizione delle varie epigrafi romane ritrovate sul territorio del comune. Inoltre in altri documenti tra cui un resoconto militare ed un'illustrazione della Diocesi di Nola esso compare menzionato come "Campassano". In una descrizione del 1798 riguardante il regno delle due Sicilie esso è così menzionato:
«Casale, Diocesi di Nola, feudo di casa Mastrilli, d'aria buona, fa di popolazione 2.018» |
Il toponimo Camposano, sulla base delle attestazioni storiche e della stessa forma locale, non sembra collegato a campo, bensì a un personale latino Campasius, con la desinenza -ānus, tipica degli etnici[5]. La vocale -o- sarebbe quindi una ricostruzione paretimologica[6]. Allo stesso modo sono da considerarsi paretimologie la derivazione da un tempio dedicato al Dio Giano denominato Campus Iani e la storia dei profughi nolani che vi trovarono salvezza e salute da cui il luogo sarebbe stato chiamato "Campo sano".
Le origini del paese sembrano risalire al tempo della seconda guerra punica. Il comune sorge costeggiando il percorso dell'antico fiume Clanio, che oggi costituisce il confine tra Camposano e Cicciano, conservando ancora alcune tracce della centuriazione romana con la classica pianta a scacchiera.
Prime attestazioni di una frequentazione del territorio risalgono orientativamente al periodo tra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C. grazie al ritrovamento di alcuni cippi funerari romani, alcuni dei quali presumibilmente incassati nella pavimentazione della chiesa della Santa Croce mentre di uno di essi, ritrovato dallo storico G. Remondini presso la "Congregazione" (Chiesa del Rosario), è ignota l'attuale ubicazione.
I testi delle iscrizioni |
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P.SABIDIO LASCIVA.AVG.LIB..... HIC.EGO.DOLORI CONSTITVI. AETERNUM. DIIS.MANIBVS |
Vi sono inoltre alcune porzioni di colonne romane, una delle quali utilizzata come basamento per la statua di San Gavino posta nella villetta comunale di nuova costruzione. Le prime notizie su Camposano risalgono al 1308, quando il luogo era un semplice agglomerato di case; questo piccolo villaggio crebbe grazie a molti rifugiati che preferirono l'aria pura della campagna e grazie a ciò, da un centinaio di persone il numero della popolazione salì progressivamente.
Un particolare momento florido si ebbe nella seconda metà del Settecento con la realizzazione della strada principale che collega Camposano ai vari centri dell'Agro nolano.
Nell'autunno del 1842 la prima divisione dell'esercito regio, comandata dal Maresciallo di campo Lecca, occupò la zona dislocando 7 battaglioni di fanteria della brigata del tenente Wonderweid sul territorio di "Campassano". Nel 2020 fu inserito nei comuni più ecologici di Italia.
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 gennaio 1976.[7]
«Di verde, alla campana d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di giallo.
Abitanti censiti[8]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti a Camposano erano 143, corrispondenti al 2,6% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[9]
San Gavino è il patrono di Camposano, ma notizie certe non sono pervenute del motivo. Si sa comunque, che San Gavino Martire era "Capitano Generale" di Cavalleria al quale venne ordinato, dal Presidente Barbaro, di custodire due prigionieri: Proto e Gianuario. Durante la prigionia, Gavino fu profondamente colpito dalle idee di carità e di amore di cui quei due prigionieri si erano fatti portatori, fino al punto di liberarli. Quando Barbaro seppe la notizia della loro liberazione ordinò la decapitazione di Gavino. Molti fedeli di Camposano affermano di aver ricevuto "grazie" per l'intercessione del Santo.
Il "Palio del Casale" è la corsa degli asini si tiene ogni anno nel mese di maggio ed è un palio mondiale. Questa infatti è una festa che riesce a dare tanto onore a questa piccola cittadina in ambito nazionale. Solitamente questo giorno ogni anno cade nel giorno della festa della mamma, anche se è festa per una settimana. Questa festa rievoca la bellezza di una fanciulla Giuseppina e la stessa corsa rievoca la sfida che secondo la tradizione vide come protagonisti tutti i giovanotti che volevano sposarla. Ogni anno in questo bellissimo giorno di maggio la piccola cittadina ospita molte regioni italiane e alcuni paesi europei e non. La sera della festa vi è la sfilata che vede protagonisti gli stessi camposanesi in abiti seicenteschi e gli ospiti con la propria bandiera, inoltre vi è la degustazione di alcuni piatti tipici della tradizione napoletana e quella di altri popoli. Il giorno seguente vi è la corsa vera e propria: la mattina si sfidano le contrade camposanesi, il primo in classifica si sfiderà con gli asini e fantini delle altre delegazioni. Nel maggio 2018 Camposano ha tenuto testa agli avversari ed ha vinto, il paese era in feste.
L'economia di Camposano si fonda prevalentemente sull'agricoltura e la sua realtà economica è arricchita dalla costruzione dell'interporto che ha lo scopo di assicurare scambi commerciali.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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19 maggio 1989 | 12 luglio 1990 | Giuseppe Barbati | Democrazia Cristiana | Sindaco | [10] |
12 luglio 1990 | 11 maggio 1992 | Giuseppe Barbati | Democrazia Cristiana | Sindaco | [10] |
11 maggio 1992 | 4 ottobre 1993 | Francesco Barbato | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [10] |
7 dicembre 1993 | 7 febbraio 1994 | Ferdinando Mone | Comm. pref. | [10] | |
7 dicembre 1994 | 14 giugno 1994 | Fernando Mone | Comm. straordinario | [10] | |
14 giugno 1994 | 25 maggio 1998 | Francesco Barbato | - | Sindaco | [10] |
25 maggio 1998 | 24 ottobre 2000 | Giuseppe De Capua | centro-sinistra | Sindaco | [10] |
24 ottobre 2000 | 14 maggio 2001 | Ferdinando Amoruso | Comm. straordinario | [10] | |
14 maggio 2001 | 30 maggio 2006 | Gavino Nuzzo | lista civica | Sindaco | [10] |
30 maggio 2006 | 3 marzo 2010 | Gavino Nuzzo | lista civica | Sindaco | [10] |
3 marzo 2010 | 17 maggio 2011 | Gabriella D'Orso | Comm. straordinario | [10] | |
17 giugno 2011 | 23 giugno 2016 | Giuseppe Barbati | lista civica Camposano vince | Sindaco | [10] |
23 giugno 2016 | marzo 2021 | Francesco Barbato | lista civica Risorge Camposano | Sindaco | [10] |
marzo 2021 | 4 ottobre 2021 | Elena Sorrentino | Comm. prefettizio | [10] | |
4 ottobre 2021 | in carica | Francesco Barbato | lista civica Prima i cittadini | Sindaco | [10] |
Altri progetti
Controllo di autorità | SBN SIPL000052 |
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