Santa Maria la Carità ((Santa Maria) 'a Carità in napoletano) è un comune italiano di 11 617 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.
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Santa Maria la Carità comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giosuè Carlo Maria Antonio D'Amora (#Insieme si cresce) dal 26-5-2014 |
Data di istituzione | 1978 |
Territorio | |
Coordinate | 40°43′N 14°31′E |
Altitudine | 16 m s.l.m. |
Superficie | 3,98 km² |
Abitanti | 11 617[1] (31-7-2022) |
Densità | 2 918,84 ab./km² |
Frazioni | Petraro |
Comuni confinanti | Castellammare di Stabia, Gragnano, Pompei, Sant'Antonio Abate, Scafati (SA) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80050 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 063090 |
Cod. catastale | M273 |
Targa | NA |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Nome abitanti | Sammaritani |
Patrono | Santa Maria della Carità |
Giorno festivo | 21 novembre e 2 luglio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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È posizionato nella piana stabiese-vesuviana, al confine con l'Agro Nocerino-Sarnese. Confina con i comuni di Castellammare di Stabia, Gragnano, Pompei, Sant'Antonio Abate e Scafati.
La sua struttura urbana è a raggiera e parte da piazza Borrelli. Il nome è ispirato e riflette il culto della Santa patrona: Santa Maria delle Grazie; l'aggiunta "la Carità" è probabilmente una designazione locale e per superare casi di omonimia con altre località.
Le prime notizie sulla città risalgono al 900 a.C. allorquando le genti Osche cominciarono a insediarsi sul territorio. Si trattava di insediamenti rurali che sorgevano in un'area di intenso traffico commerciale. Dall'insediamento dei Sanniti (500 a.C.) all'eruzione del Vesuvio (79 d.C.) si susseguirono tutta una serie di cruente guerre e sanguinose battaglie nelle quali eserciti di diverse origini, scorrazzando nelle pianure del Sarno, razziavano le campagne alla ricerca di approvvigionamenti alimentari. Successivamente, nel 574 d.C., i Longobardi invasero il sud Italia arrivando nella piana del Sarno. Dopo secoli di relativa pace, sul finire del primo millennio (950 d.C.), i Longobardi cominciarono a edificare sul territorio torri militari di avvistamento per difendersi dalla minaccia apportata dai Saraceni, che invano avevano tentato di raggiungere Amalfi da Gragnano. Proprio una di queste torri, secoli e secoli dopo, diverrà il campanile della chiesa di Santa Maria la Carità.
La tradizione vuole che l'antica strada di collegamento tra il Sarno e i Monti Lattari passasse sotto la torre-campanile in prosecuzione con l'attuale via Pioppelle. D'altro canto, le grandi aperture alla base del campanile, tuttora esistenti, avrebbero proprio questo scopo funzionale.
Una data storica importante è il 1318, quando re Roberto d'Angiò delimita il feudo di Cancelleria stabilendo come termine di confine la chiesa di Santa Maria la Carità. Dal 1450 circa fino alla fine del XIX secolo si susseguirono numerosissimi tentativi di bonificare quei territori a tratti paludosi che causavano numerose morti per malaria. Ma solo nel 1855 Ferdinando II di Borbone istituirà l'Amministrazione delle Bonificazioni. Ultimo focolaio bellicoso prima delle grandi guerre mondiali sorse nel 1860, quando numerosi sammaritani antigaribaldini, dopo violenti scontri, si diedero al brigantaggio non potendo far valere diversamente la propria fedeltà ai sovrani borbonici.
Le ultime date degne di nota appartengono tutte al ventesimo secolo. Nel 1950 nascono le prime proposte di legge per istituire il comune autonomo di Santa Maria la Carità, ma si deve attendere fino al 1978 per ottenere la totale autonomia dal comune di Gragnano.
Nel territorio sammaritano sono state ritrovate diverse ville di epoca romana, che risalgono al I secolo a.C. In alcune di esse si può notare che conservano ancora una cella vinaria, una frumentaria, una olearia e una fructuaria.
Abitanti censiti[3]
Per tutto il mese di luglio si svolgono sagre ed eventi:
Nel Torneo delle Contrade si sfidano le 5 contrade cittadine che hanno dei simboli e dei colori distintivi, e sono:
Il Corteo Storico e il Palio del Ciuccio sono al culmine del "Torneo delle Contrade". Il Palio del Ciuccio trova la sua origine in una leggenda: «Molto tempo fa c'era un ricco proprietario terriero, che aveva due figlie che voleva far sposare. Lui, però, sapeva che ai giovani non interessavano le sue figlie ma la loro cospicua dote. Allora decise di sottoporre i pretendenti a varie prove tra cui quella di cavalcare degli asini, che non sempre si facevano montare.» Il Palio del Ciuccio è preceduto dal Corteo Storico, in cui sfilano le 5 contrade cittadine, accompagnate dagli Sbandieratori e Musici di Santa Maria la Carità.
Santa Maria la Carità possiede un'unica frazione, denominata "Petraro", al confine con Castellammare di Stabia. La frazione si sviluppa attorno alla Chiesa di Santa Maria del Carmine.
Le maggiori attività economiche della piccola cittadina campana sono l'agricoltura, con la produzione di pomodori, frutta e olive, la floricoltura e, per quanto riguarda l'aspetto industriale, ci sono piccoli stabilimenti di materiali da costruzione, soprattutto per il lapilcemento.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1987 | 1992 | Catello Cascone | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1992 | 1995 | Carlo Longobardi | Democrazia Cristiana-PPI | Sindaco | |
1995 | 1997 | Paolo Fortunato | Lista civica | Sindaco | |
1997 | 1997 | Raffaella Moscarella | Commissario | ||
1997 | 1999 | Sebastiano Gargiulo | Lista civica | Sindaco | |
1999 | 2000 | Maria Grazia D'Ascia | Commissario | ||
2000 | 2002 | Carlo Longobardi | Unione di Centro | Sindaco | |
2002 | 2004 | Simonetta Calcaterra | Commissario | ||
2004 | 2014 | Francesco Cascone | Forza Italia-PdL | Sindaco | |
2014 | in carica | Giosuè Carlo Maria Antonio D'amora | Lista civica | Sindaco | |
Altri progetti
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