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Marsciano (pronuncia Marsciàno) è un comune italiano di 18 004 abitanti della provincia di Perugia in Umbria.

Marsciano
comune
Marsciano – Veduta
Marsciano – Veduta
Panorama della cittadina.
Localizzazione
Stato Italia
Regione Umbria
Provincia Perugia
Amministrazione
SindacoFrancesca Mele (LN) dal 9-6-2019
Data di istituzione1004 (fondazione)
1816 (comune pontificio)
1866 (comune italiano)
Territorio
Coordinate42°55′N 12°20′E
Altitudine184 m s.l.m.
Superficie161,50 km²
Abitanti18 004[1] (30-6-2022)
Densità111,48 ab./km²
FrazioniBadiola, Castello delle Forme, Castiglione della Valle, Cerqueto, Compignano, Mercatello, Migliano, Montelagello, Morcella, Monte Vibiano Vecchio, Olmeto, Papiano, Pieve Caina, San Biagio della Valle, San Valentino della Collina, Sant'Apollinare, Sant'Elena, Spina, Villanova
Sottodivisioni ulterioriAmmeto, Cascine, Cerro, Le Cantine, Pallotta, Ponte, San Francesco, Schiavo, Tripoli, Via Larga, Zona Industriale
Comuni confinantiCollazzone, Deruta, Fratta Todina, Perugia, Piegaro, San Venanzo (TR), Todi
Altre informazioni
Cod. postale06055, 06072
Prefisso075
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT054027
Cod. catastaleE975
TargaPG
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 978 GG[3]
Nome abitantimarscianesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
SoprannomeTerritorio del Laterizio
Cartografia
Marsciano
Marsciano – Mappa
Marsciano – Mappa
Posizione del comune di Marsciano all'interno della provincia di Perugia
Sito istituzionale

Citato ufficiosamente per la prima volta nel X secolo, è il maggior centro della Valnestore e della Media Valle del Tevere; risulta l'11º comune più abitato della regione e il 16º per estensione. Tra i più importanti centri agricolo-industriali dell'Umbria, presenta numerose imprese medio-piccole; è il maggior comune del territorio regionale (tra i primi nel Centro Italia) per la produzione di coppi e laterizi; per questo viene definito "Territorio del laterizio".


Geografia fisica



Territorio


Il territorio comunale si estende per 161,50 km². Il paesaggio è caratteristico dell'Umbria, con dolci colline, dove sono posizionati numerosi borghi, tra i più suggestivi Badiola, Compignano, Morcella e Spina. Marsciano fa parte della comunità Montana Trasimeno Medio Tevere.


Idrografia


Il comune di Marsciano è attraversato dai fiumi Nestore e Tevere, che delimita il confine con il comune di Collazzone. Il Nestore divide in due l'intero territorio comunale raccogliendo le acque dei torrenti Caina, Genna, Fersinone, Calvana, Fossatone e Rigo. Inoltre, i torrenti Fersinone e Calvana fungono da confini naturali in più punti con il comune di San Venanzo e la provincia di Terni.


L'inondazione del 2012

Il 12 novembre 2012 la cittadina è stata coinvolta in un'alluvione causata principalmente dal fiume Nestore, che ha allagato la zona di Viale Ponte Nestore rendendo impraticabili le strade di accesso alla cittadina per circa 16 ore ed il restante territorio comunale[4]. A nord del territorio marscianese i principali danni sono stati causati dai torrenti Caina e Genna, che hanno inondato le valli omonime. Poi, verso sud i territori maggiormente colpiti sono stati: Mercatello, Compignano e Morcella, dove è stato abbattuto dal Nestore un muro edificato nel 1917. Poi, al confine con il comune di San Venanzo, altri seri danni all'agricoltura sono stati provocati dai torrenti Calvana e Fersinone.


Clima


Il clima di Marsciano è di tipo temperato sublitoraneo[5] con inverni non eccessivamente freddi (la temperatura media stagionale è di 6,1 °C) ed estati contraddistinte da temperature elevate, ma non torride (luglio, il mese più caldo, presenta un valore medio di poco superiore ai 23 °C). Le piogge, generalmente comprese fra gli 800 e gli 850 mm annui, sono particolarmente abbondanti nei mesi autunnali.

Marsciano (rilev. a 165 m s.l.m.)[6] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 8,410,213,217,021,426,129,228,825,019,513,99,99,517,228,019,518,6
T. media (°C) 5,16,49,012,316,320,523,323,019,815,210,46,86,112,522,315,114,0
T. min. media (°C) 1,92,64,87,611,314,917,417,214,710,96,93,72,77,916,510,89,5
Precipitazioni (mm) 6667646857583752759210585218189147272826

Origini del nome


Il nome odierno di Marsciano deriva da un antico possessore del castello chiamato Martianus o Marcius. Le vicende storiche del castello medioevale si legano strettamente alla famiglia Bulgarelli, primi signori del luogo e per questo, poi, chiamati conti di Marsciano.


Storia



Origini ed epoca romana


Treboniano Gallo, l'imperatore nato nel territorio comunale marscianese.
Treboniano Gallo, l'imperatore nato nel territorio comunale marscianese.

Origini certamente molto antiche sono testimoniate dai ritrovamenti fatti nel territorio comunale. Citata in maniera ufficiosa per la prima volta nel 1004 ma crocevia per gli Etruschi, che avevano abitazioni lungo il Fersinone, le cui acque si credevano altamente rigeneranti per la circolazione. Strade importanti dell'Etruria si snodavano lungo il fiume Nestore ed anche lungo i suoi affluenti Fersinone, Caina e Genna, e nei paesi di Morcella, Cerqueto (dove furono ritrovate urne cinerarie nel 1834), San Valentino della Collina (dove furono rinvenuti oggetti in bronzo e terracotta datati 500 a.C.), Spina, San Biagio della Valle e Villanova (dove furono rinvenute delle anfore risalenti al VI secolo a.C.). Marsciano è nota per aver dato i natali a Treboniano Gallo, nato nella frazione di Monte Vibiano Vecchio, imperatore di Roma dal 251 al 253 d.C.


Caduta impero romano

Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, nel 476 d.C., Marsciano cadde come il resto dell'Umbria sotto gli Eruli e poi nel 493 sotto gli Ostrogoti, poi comandati da Giustiniano. La cittadina faceva parte del Corridoio Bizantino (una rotta mercantile e di pellegrinaggio), che partiva dall'amerino, per arrivare nell'eugubino ed il territorio di Marsciano era una zona centrale per il passaggio dei bizantini, e nel 568, i Longobardi, che comandavano la Pianura Padana, la Toscana, Spoleto e Benevento, si vennero a contrapporre con i Bizantini nella Valnestore, poco a valle dell'abitato di Morcella. Per il Ducato Bizantino il Castello di Sant'Apollinare era di vitale importanza per sorvegliare i territori. Forse la cittadina è stata menzionata anche come accampamento nell'epoca carolingia, (750-880 d.C.), Marsciano è stata a lungo contesa tra Todi e Perugia, ma nel Duecento i Bulgarelli affiliati con i perugini salirono al comando e in maniera pacifica rimase sotto il dominio di Perugia.


Il Medioevo


Marsciano, intorno all'anno mille fu feudo del casato longobardo dei Bulgarelli. Verso la fine del 1200 venne da questi ceduta a Perugia al fine di cercarne protezione dalla vicina minacciosa Todi. In quel tempo venne così considerata la sentinella avanzata dei perugini sia a protezione contro Orvieto che Todi.

Nei secoli successivi, molti dei Baglioni del nobile casato perugino ricoprivano cariche di potere a Marsciano, facendo assumere alla famiglia una posizione eminente nella vita cittadina. Uno di questi, forse l'esponente più noto e controverso della famiglia, era Giampaolo Baglioni, signore di Perugia, conte di Spello e di Bettona. Cognato del noto condottiero Bartolomeo D'Alviano, che ne aveva sposato la sorella Pentasilea Baglioni, Gian Paolo a soli 18 anni, su pressioni del padre Rodolfo Baglioni, contrasse matrimonio con Ippolita dei Conti di Graffignano, di antichissima famiglia romana, che all'epoca risiedeva in quel castello dell'Alto Lazio.

Temibile uomo d'armi e affascinante seduttore, nel luglio del 1500 scampò al tentativo d'assassinio delle “Nozze Rosse” di Perugia, durante le quali Carlo di Oddo, detto il Barciglia, condusse una congiura di nobili per assassinare i membri della famiglia Baglioni[7]. Nella notte tra il 14 e il 15 luglio 1500 proprio in Perugia vi fu un fatto di sangue che destò clamore. I Baglioni vennero infatti travolti da una terribile faida di famiglia allorquando in Perugia, durante le nozze della bellissima Lavinia Colonna con Astorre Baglioni, la maggior parte di loro venne trucidata da una congiura capeggiata da alcuni parenti tra i quali il Grifonetto[7].

Gian Paolo, allora ventinovenne, raggiunto nella sua camera ove stava dormendo, si salvò grazie ad una sua guardia intervenuta subito in protezione, fuggendo per i tetti, riparandosi poi in Marsciano, ove i Baglioni erano molto amati, e ivi si riorganizzò rapidamente con uomini d'arme a lui fedeli. La sua vendetta si abbatte sul nipote Grifonetto dopo pochissimo tempo, facendolo uccidere dai suoi soldati davanti all'Ospedale della Misericordia di Perugia. Gian Paolo condurrà una vita avventurosa ed irta di pericoli, sfuggirà a tranelli tesi da personaggi dello spessore di Cesare Borgia “Il Valentino” ma il suo destino lo aspetterà a Roma, in Castel S. Angelo. I congiurati Carlo Baglioni detto il Barciglia, Girolamo degli Arcipreti, Girolamo Armanni e i figli di Vinciolo della Corgna, intimoriti dalla furia irrefrenabile del loro consanguineo, grande conoscitore dell'arte della guerra, fuggirono da Perugia.

Nel gennaio del 1504 il Consiglio dei Priori di Perugia, quale riconoscimento per l'aiuto dato da Marsciano ai Baglioni, conferì ai marscianesi la cittadinanza perugina, perennemente estensibile, a tutti i figli e discendenti.

Nell'anno 1520, Papa Leone X aveva formalmente inviato Gian Paolo Baglioni a Roma per un colloquio chiarificatore riguardante il precario ordine pubblico di Perugia ove gli omicidi erano all'ordine del giorno. Il fiuto e la conoscenza delle insidie della complessa politica di allora lo aveva reso diffidente e rifletté a lungo prima di decidersi di incontrare il pontefice. I suoi sospetti si erano rivelati fondati ed appena giunto in Roma, Leone X lo aveva fatto arrestare. Dopo alcuni giorni a seguito di un rapido processo, lo aveva fatto decapitare in un insolito orario notturno.

A distanza di mezzo millennio possiamo ancor oggi osservare i volti dei protagonisti della faida “Le nozze rosse”. La madre di Grifonetto Atalanta Baglioni, infatti, nel 1505 commissionerà la bellissima “Pala Baglioni” a Raffaello Sanzio (Esposta a Roma Galleria Borghese) che riprodurrà i volti dei personaggi coinvolti nella vicenda di odio, gelosia e potere. A sinistra osservando il dipinto, Gian Paolo Baglioni trattiene il Cristo sul lenzuolo, a destra l'aitante Grifonetto che lo afferra a sua volta, al centro la Madonna ha il volto di Atalanta Baglioni e Maria Maddalena ha le sembianze della bella Zenobia Baglioni.


Il Rinascimento


Durante il Rinascimento la cittadina rimase pacificamente sotto al controllo di Perugia, e quindi sotto allo stato Pontificio.


Dal 1600 all'età moderna


Rimasta sempre sotto al controllo pontificio, e alleata di Perugia. Fu attaccata da Mattia dè Medici nel 1643. I borghi che subirono l'attacco furono Castiglione della Valle, San Biagio della Valle e Morcella. Nel corso del secolo (1630) fu colpita dalla peste, che decimò la popolazione. Durante Settecento ed Ottocento conobbe un'espansione significativa, infatti vennero alla luce il Palazzo comunale e il palazzo di Conti Pietromarchi, nuova famiglia emergente, che sostituì i Baglioni ed i Bulgarelli. Il reticolo stradale intorno alla cittadina venne ampliato e nel 1837 già contava 8.000 abitanti.


Il novecento


Il XX secolo è stato segnato prima dalla grande caduta economica, sociale e culturale, poi dalla grande prosperità, come per il resto dei centri abitati umbri. Nel corso della Grande Guerra persero la vita al fronte 400, tra fanti, sottoufficiali e ufficiali. Durante il fascismo Marsciano cadde in una cupa repressione e nel 1944, il 28 marzo tre coloni vennero trucidati per renitenza alla leva, i fratelli Ceci. Questo avvenimento e l'imminente conquista di Marsciano da parte degli Alleati, provocò grandi disordini tra la popolazione locale, e il 5 aprile 1945 le salme dei tre giovani fucilati furono traslate al cimitero di Mercatello, dove tuttora riposano. Questo avvenimento provocò una nuova ondata di scontri. Dopo l'armistizio di Cassibile, Marsciano fu pesantemente colpita dai bombardamenti da parte delle forze dell'Asse. Lungo il corso del Nestore furono rinvenute nel corso degli anni '70 e '80 molte Mine anti-uomo da parte dei coltivatori. Dopo la resa nazi-fascista Marsciano conobbe fino alla Crisi finanziaria del 2008 un'enorme ascesa demografica, sociale e culturale. Motori eccellenti dell'economia marscianese sono stati la trainante agricoltura e l'emergente industria, tanto che nel corso degli anni '70 nacque una Zona Industriale, tra le maggiori in Umbria (maggiore di città come Spoleto o Gubbio, più abitate della stessa Marsciano). Oggi l'economia soffre di una stagnazione economica, aggravata dal 2020 dopo la pandemia per COVID-19, che ha provocato nel territorio comunale la morte di 48 persone.


Simboli


Lo stemma comunale.
Lo stemma comunale.

Lo stemma araldico di Marsciano raffigura il Castello (si tratta nello specifico di una torre con tre torricelle a merlatura ghibellina) con due grifoni armati di spada, e, al di sotto vi è il Ponte di Marsciano sul fiume Nestore. Al di sopra del castello sono raffigurati i tre gigli, simbolo dei Bulgarelli, signori di Marsciano per mezzo millennio. Lo stemma è timbrato dalla corona muraria di comune e adornato da un ramo di alloro e da uno di quercia.

«Di azzurro, alla torre di due palchi di argento, merlata alla ghibellina, il palco inferiore merlato di quattro, quello superiore merlato di tre, aperta e finestrata del campo, fondata sul ponte ad arco ribassato, di rosso, fondato su due cortine di muro di rosso, murate di nero, racchiudenti la riviera di azzurro, fluttuosa di argento, essa torre accompagnata da due grifoni di argento, controrampanti, sostenuti dal ponte, il grifone di destra afferrante con la zampa anteriore destra la spada d'argento posta in banda alzata, il grifone di sinistra afferrante con la zampa anteriore destra la spada d'argento posta in sbarra alzata, il tutto sormontato da tre gigli d'oro, ordinati in fascia, e posti fra quattro denti del rastrello di rosso. Ornamenti esteriori del Comune.[8]»

Il gofalone è un drappo troncato di azzurro e di rosso.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Altre architetture


Tra il centro storico e la chiesa di San Francesco sorge, in piazza Carlo Marx, il monumento ai caduti della Grande Guerra. Le vittime del conflitto nel territorio furono circa 400. Nel 2002 è stato aperto al pubblico il Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte, con sede nel Palazzo Pietromarchi. Marsciano annovera tre torri medioevali: la Torre Bolli (1217), la Torre Boccali (1228) e la Torre di Porta Vecchia (1271), completamente ristrutturata.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[9]


Censimento 31 dicembre 1861

Questo il quadro al Primo censimento del neonato Regno d'Italia:

ABITANTI COMUNE DI MARSCIANO AL 31/12/1861
POS. Località Abitanti POS. Località Abitanti
1 Marsciano 1.581 11 San Valentino della Collina 349
2 Papiano 1.046 12 Sant'Apollinare 273
3 Cerqueto 894 13 Pieve Caina 270
4 Castello delle Forme 786 14 Migliano 237
5 Spina 650 15 Ammeto 235
6 San Biagio della Valle 569 16 Olmeto 215
7 Castiglione della Valle 486 17 Sant'Elena 197
8 Mercatello 437 18 Badiola 188
9 Morcella 400 19 Montelagello 91
10 Villanova 395 20 Monte Vibiano 72

Cultura



Istruzione



Scuole

Oltre ad avere scuole materne e primarie di 1° e 2° circolo, Marsciano ha la scuola secondaria di 1º grado "Brunone Moneta" che si divide in tre edifici, il primo presente in Marsciano, il secondo nella frazione di Cerqueto ed il terzo a Spina. Marsciano ha anche un istituto superiore importante, il Liceo Scientifico "Luigi Salvatorelli", che si colloca vicino alle scuole medie, e lì troviamo anche l'istituto commerciale e professionale.


Geografia antropica



Cimiteri


Marsciano conta 13 cimiteri, il maggiore nel capoluogo comunale, poi vi sono altri 12 cimiteri sparsi per il territorio, i maggiori dei quali a Cerqueto e Spina, dove ci sono dei danni provocati dal terremoto del dicembre 2009.


Frazioni


Territorio comunale di Marsciano e reticolo stradale.
Territorio comunale di Marsciano e reticolo stradale.
FRAZIONI PER NUMERO ABITANTI
POS. Località Residenti Superficie Densità
1 Spina 704 9,2 76,5
2 Cerqueto 628 8,3 75,6
3 San Biagio della Valle 608 8,6 70,7
4 Castiglione della Valle 542 6,6 82,1
5 Villanova 387 4,7 82,3
6 Morcella 314 6,7 46,9
7 San Valentino della Collina 306 4,8 63,6
8 Papiano 303 11,5 26,8
9 Badiola 281 3,7 75,9
10 Olmeto 219 5,6 39,1
11 Mercatello 165 4 41,2
12 Compignano 156 4,2 37,1
13 Castello delle Forme 143 5 28,6
14 Migliano 95 21 4,5
15 Sant'Apollinare 53 4,2 12,6
16 Pieve Caina 44 3,5 12,6
17 Sant'Elena 39 2 19,5
18 Monte Vibiano Vecchio 9 12,4 0,7
19 Montelagello 4 5,9 0,6
Totale 5.000 131,9 37,9

Il capoluogo e la periferia


Il capoluogo Marsciano conta 13.127 abitanti, comprendendo il Centro Storico, i quartieri di Ammeto, Cerro, Schiavo, Tripoli e Via Larga e alcune abitazioni presenti prima del ponte sul Calvana, che delimita il confine naturale con il comune di San Venanzo.

RESIDENTI NEL CAPOLUOGO
POS. Quartiere (o rione) Residenti Superficie Densità
1 Marsciano Vecchia 4.614 7,5 615,2
2 Ammeto 2.754 4,2 655,7
3 Via Larga 1.901 3,7 513,7
4 Tripoli 1.227 3,6 340,8
5 Schiavo 885 5,1 173,5
6 Ponte 805 1,6 503,2
7 Pallotta 428 1,1 389,1
8 San Francesco 279 0,5 558,0
9 Cerro 69 1,5 46,0
10 Cascine 69 0,6 115,0
11 Le Cantine 6 0,5 12,0
Totale 13.127 29,6 443,5

Stranieri

Nel comune di Marsciano risiedono 2.810 stranieri (15,5% della popolazione), e le nazionalità più rappresentative sono:


Economia


L'economia marscianese nel Secondo Novecento ha trovato un costante miglioramento fino alla crisi del 2008. Oltre alla fiorente industria anche la già trainante agricoltura è stata fondamentale per Marsciano, aiutata dalle dolci valli di Nestore e Tevere. Le colture maggiori sono:Tabacco, vite, olivo, frumento e ortaggi-frutteti (in particolare della tipica Pesca Marscianese, di dimensioni grandi e dal forte sapore dolce, a polpa bianca). I prodotti agricoli, abbondanti e con qualità elevata, fanno di Marsciano uno dei maggiori centri produttivi della regione.Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle artigianali, come la lavorazione del lino, finalizzata alla realizzazione di tele caratterizzate da figure e temi presi dalla tradizione.[10]


Amministrazione


Le amministrazione durante la Prima Repubblica (1946-1994) è stata ad appannaggio del Partito Comunista Italiano. Dal 1970 i sindaci eletti sono i seguenti:

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
3 giugno 1970 31 maggio 1975 Franco Subicini PCI Sindaco Eletto con il 79,71% dei voti.
1º giugno 1975 8 giugno 1980 Franco Subicini PCI Sindaco Confermato con il 74,65% dei voti.
10 giugno 1980 25 giugno 1985 Luciano Capuccelli PCI Sindaco Eletto con il 84,07% dei voti.
27 giugno 1985 11 luglio 1990 Luciano Capuccelli PCI Sindaco Confermato con il 72,56% dei voti.
12 luglio 1990 23 aprile 1995 Mario Tiberi PCI, PDS Sindaco Eletto con il 63,11% dei voti.
24 aprile 1995 26 giugno 1999 Mario Tiberi CSX Sindaco Confermato con il 60,98% dei voti.
27 giugno 1999 13 giugno 2004 Gianfranco Chiacchieroni CSX Sindaco Eletto con il 55,23% dei voti.
14 giugno 2004 21 giugno 2009 Gianfranco Chiacchieroni CSX Sindaco Confermato con il 82,44% dei voti.
23 giugno 2009 9 giugno 2014 Alfio Todini PD Sindaco Eletto con il 52,93% dei voti.
10 giugno 2014 9 giugno 2019 Alfio Todini PD Sindaco Confermato con il 53,38% dei voti.
10 giugno 2019 in carica Francesca Mele LN Sindaco Eletto con il 63,30% dei voti.

Linea temporale



Seggi elettorali (19 sezioni)



Gemellaggi



Politica


Marsciano dal 1945 al 2019 è stata governata dalla sinistra e dal centro-sinistra (Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra e Partito Democratico). Negli anni '80 il PCI ha raggiunto percentuali vicine all' 80%. Nonostante la dissoluzione della tradizione comunista, i sindaci Tiberi e Chiacchieroni hanno vinto largamente durante gli anni '90 e 2000. Nel 2009 è subentrato Alfio Todini, esponente del PD. Il 10 giugno 2014 il sindaco uscente Alfio Todini ha vinto al ballottaggio ai danni di Sabatino Ranieri (Marsciano Democratica), con il 53,38% dei consensi. Ma nelle ultime tornate elettorali, 2015 alle regionali, 2018 per le politiche e 2019 per le Europee ha sempre vinto la Lega, giungendo il 26 maggio 2019 al 38%. Alle amministrative sempre il 26 maggio vincono Francesca Mele (Lega e centro-destra) con il 45% e Stefano Massoli del centro-sinistra con il 21%. Terzo Sergio Pezzanera (Frazioni Unite, L'Altra Marsciano, Marsciano per Sergio Pezzanera) con il 18% e quarto Carlo Cavalletti (Marsciano Democratica, Ambiente e Lavoro, Marsciano in Comune) con il 16% dei voti. Al ballottaggio del 9 giugno Francesca Mele è il primo sindaco del centro-destra eletto a Marsciano dal 1946, con il 63,30% dei voti contro lo sfidante del centro-sinistra Stefano Massoli, che ha ottenuto il 36,70% dei consensi.


Sport


Maggior società calcistica del comune è la A.S.D. Nestor Calcio Marsciano, fondata nel 1904 e vantante quale maggior successo una partecipazione alla Serie D. Analogo risultato è stato raggiunto anche dall'A.S.D. Villabiagio, rappresentante le frazioni di Villanova e San Biagio della Valle, fondata nel 2001 e sciolta nell'estate 2018. Altri club dilettantistici marscianesi sono: Papiano S.Orsola, Via Larga Marsciano, Ammeto, Spina (prima categoria),Castello delle Forme (seconda categoria). Il futsal è invece appannaggio della Nestor Calcio a 5 (ex Osma calcio a 5) militante nella serie C2 regionale. La Nestor Calcio, in collaborazione con la società del Monte Castello Vibio, nel 2021, ha creato una squadra di calcio ad 11 femminile. Attualmente quest'ultima milita nel campionato di Eccellenza femminile regionale.

Per quanto concerne la pallacanestro, la sola squadra del comune è l'A.S.D. Nestor Basket Marsciano, di tradizione unicamente dilettantistica; stesso dicasi per la pallavolo femminile, rappresentata dal club Pallavolo Media Umbria Marsciano.

Sono presenti nel territorio municipale anche club di arti marziali, ciclismo e ginnastica artistica.


Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Esondazione Nestore a Marsciano (12/11/2012), su youtube.com.
  5. Cfr. la mappa relativa alle regioni climatiche in: AA. VV. Grande Atlante d'Italia De Agostini, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1987, pag. 235.
  6. dati tratti da: en.climate.data.org
  7. O. Guerrieri, Storia di Perugia, Perugia, Simonelli Editore, 1982, p. 153.
  8. Marsciano, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali, busta 145, fascicolo 11341.
  9. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 01-01-2021.
  10. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 14.

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 156008613 · LCCN (EN) n85221609 · GND (DE) 4461172-9 · BNF (FR) cb160341434 (data) · J9U (EN, HE) 987007562332005171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85221609
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На других языках


[de] Marsciano

Marsciano ist eine Gemeinde in der italienischen Provinz Perugia in der Region Umbrien mit 18.503 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019).

[en] Marsciano

Marsciano is a comune (municipality) in the Province of Perugia in the Italian region Umbria, located about 25 km south of Perugia.

[es] Marsciano

Marsciano es una localidad italiana de la provincia de Perugia, región de Umbría, con 18.291 habitantes.[3]

[fr] Marsciano

Marsciano est une commune italienne d'environ 18 600 habitants, située dans la province de Pérouse, dans la région Ombrie, en Italie centrale.
- [it] Marsciano

[ru] Маршано

Маршано (итал. Marsciano) — коммуна в Италии, располагается в регионе Умбрия, подчиняется административному центру Перуджа.



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