San Venanzo è un comune italiano di 2 170 abitanti della provincia di Terni in Umbria. È il 15º comune umbro per estensione, con una superficie complessiva di oltre 169.000 ettari.
San Venanzo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Marsilio Marinelli (PD) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 42°52′N 12°16′E |
Altitudine | 465 m s.l.m. |
Superficie | 169,45 km² |
Abitanti | 2 170[1] (31-8-2022) |
Densità | 12,81 ab./km² |
Frazioni | Civitella dei Conti, Collelungo, Ospedaletto, Poggio Spaccato, Poggio Aquilone, Pornello, Ripalvella, Rotecastello, San Marino, San Vito in Monte |
Comuni confinanti | Ficulle, Fratta Todina (PG), Marsciano (PG), Monte Castello di Vibio (PG), Montegabbione, Orvieto, Parrano, Piegaro (PG), Todi (PG) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 05010 |
Prefisso | 075 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 055030 |
Cod. catastale | I381 |
Targa | TR |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 211 GG[3] |
Nome abitanti | sanvenanzesi |
Patrono | santo Venanzio |
Giorno festivo | 18 maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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San Venanzo fa parte della Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana.
Nascono nel territorio comunale di San Venanzo il Faenella, il Fersinone, il Calvana ed il Faena.
La presenza dell'uomo nella zona è confermata dai ritrovamenti di reperti risalenti al Paleolitico, al Neolitico, all'età del bronzo e del ferro, lungo il corso dei torrenti Calvana e Fersinone. Ora questi resti sono conservati al Museo archeologico nazionale di Perugia. Anche gli Etruschi hanno lasciato tracce consistenti della loro presenza. Le origini dell'abitato di San Venanzo risalgono all'epoca bizantina, intorno all'VIII secolo.
La particolare collocazione di questa area geografica, compresa tra Orvieto, Perugia e Todi, fu tra le principali cause, durante l'epoca comunale, di numerose guerre locali. A partire dall'anno 1290 San Venanzo appartenne ai Monaldeschi di Orvieto e ne seguì le sorti fino al prevalere del dominio della Chiesa (XVI secolo). San Venanzo rimase compreso nel territorio di Orvieto fino al 1929, quando divenne comune autonomo inglobando il comune di San Vito. La ricchezza del borgo è però data dal suo ambiente naturale incontaminato, tra i più suggestivi della regione. Di grande interesse naturalistico il Parco dei Sette Frati, situato in prossimità della cima del monte Peglia: l'area verde ospita una riserva faunistica protetta e il Centro di documentazione flora e fauna del Monte Peglia. In questa zona, 265.000 anni fa, era attivo uno dei 3 vulcani ‘bonsai' identificati da studi recenti, che hanno permesso di sviluppare anche il filone del turismo didattico-ambientale con l'apertura del Parco e Museo Vulcanologico nel 1999. Perla del Museo è la venanzite, roccia vulcanica unica al mondo nel suo genere che può essere osservata in loco in un'antica cava, che è il fulcro del Parco Vulcanologico, vero e proprio museo all'aria aperta. Resti vulcanici sono presenti anche nel letto del torrente Fersinone, che scavando una profonda gola che si allunga fino alla Valnestore a Morcella, nel comune di Marsciano. Ben documentata è anche la presenza etrusca lungo il corso del Fersinone, in particolare a Poggio Aquilone, dove sono stati rinvenuti resti funerari etruschi.
Fra i suoi edifici più rappresentativi si segnala Villa Faina, da tempo sede del Comune. Inoltre, ogni anno, l'omonimo parco ospita il festival musicale ad ingresso gratuito Incanto d'Estate, che ha visto esibirsi numerosi artisti italiani di rilievo nazionale. Tra le frazioni, si trovano i borghi di Rotecastello, Pornello e Collelungo.
Abitanti censiti[4]
Annualmente nel parco dei Sette Frati si svogle un festival culturale/musicale nel mese di luglio/agosto che chiama tra le 5000 alle 8000 persone.
POS. | Località | Abitanti/Residenti | Superficie | Densità |
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1 | Ripalvella | 128 | 15,1 | 8,48 |
2 | San Marino | 66 | 15,3 | 4,31 |
3 | Poggio Aquilone | 57 | 9,7 | 5,88 |
4 | Civitella dei Conti | 38 | 12,5 | 3,04 |
5 | Collelungo | 32 | 10,3 | 3,11 |
6 | San Vito in Monte | 19 | 28,5 | 0,67 |
7 | Poggio Spaccato | 15 | 7,7 | 1,95 |
8 | Rotecastello | 14 | 12,4 | 1,13 |
9 | Pornello | 11 | 14,8 | 0,74 |
10 | Ospedaletto | 5 | 7,50 | 0,66 |
Totale | 385 | 133,8 | 2,87 |
San Venanzo, senza frazioni, conta 1.712 abitanti, distribuiti in una superficie di 35,65 km². La densità è di 48,02 abitanti per km².
Prodotti tipici del paese sono i salumi: il più noto è la Sella di San Venanzo.[5]
San Venanzo è sempre stata una delle roccaforti del Partito Comunista Italiano. Dalla sua dissoluzione ha sempre vinto il centro-sinistra. Il sindaco Marsilio Marinelli, (vincente il 25-5-2014) è al 2º mandato dopo aver vinto il 26 maggio 2019 (77,36%) contro il candidato del centro-destra Nucci (22,64%).
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Giorgio Posti | CSX | Sindaco | Eletto con il 63,58% |
14 giugno 1999 | 13 giugno 2004 | Giorgio Posti | CSX | Sindaco | Confermato con il 66,43% |
14 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Francesca Valentini Rellini | CSX | Sindaco | Eletto con il 72,56% |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Francesca Valentini Rellini | CSX | Sindaco | Confermato con il 57,07% |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Marsilio Marinelli | PD | Sindaco | Eletto con il 83,71% |
27 maggio 2019 | in carica | Marsilio Marinelli | PD | Sindaco | Confermato con il 77,36% |
Nel comune è presente l'ASD San Venanzo nata nel 1968, che milita nel girone di Promozione Umbra di calcio, e che nella stagione 2010/2011 ha militato nel campionato di Eccellenza, il più alto traguardo della società. La squadra disputa le sue gare interne nello stadio comunale Aldo Pambianco inaugurato nel 2008. Il club partecipa anche con una squadra di calcio a 5 femminile.
Altri progetti
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