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Pistoia (pronuncia: [pisˈtoːja], ascolta[?·info]) è un comune italiano di 89 440 abitanti[1], capoluogo dell'omonima provincia in Toscana nell'Italia centrale.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Pistoia (disambigua).
Pistoia
comune
Pistoia – Veduta
Pistoia – Veduta
Campanile del Duomo di Pistoia
Localizzazione
Stato Italia
Regione Toscana
Provincia Pistoia
Amministrazione
SindacoAlessandro Tomasi (FdI) dal 27-6-2017 (2º mandato dal 13-6-2022)
Territorio
Coordinate43°56′N 10°55′E
Altitudine67 m s.l.m.
Superficie236,17 km²
Abitanti89 440[1] (30-6-2022)
Densità378,71 ab./km²
Frazionivedi sezione
Comuni confinantiAgliana, Alto Reno Terme (BO), Cantagallo (PO), Lizzano in Belvedere (BO), Marliana, Montale, Quarrata, Sambuca Pistoiese, San Marcello Piteglio, Serravalle Pistoiese
Altre informazioni
Cod. postale51100
Prefisso0573
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT047014
Cod. catastaleG713
TargaPT
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 885 GG[3]
Nome abitantipistoiese, pistoiesi[4]; pistorese, pistoresi (antico)[4]
Patronosan Jacopo
Giorno festivo25 luglio
Cartografia
Pistoia
Pistoia – Mappa
Pistoia – Mappa
Posizione del comune di Pistoia all'interno dell'omonima provincia
Sito istituzionale

Città d'arte sorta durante l'epoca romana, conosciuta per il suo centro storico di matrice medioevale perfettamente conservato, ha inoltre acquisito una notevole importanza a livello nazionale ed internazionale a seguito della nomina della città come capitale italiana della cultura nel 2017.[5] Un edificio religioso rilevante è la Cattedrale di San Zeno, in cui è presente l'altare di San Jacopo, patrono della città, edificato da Filippo Brunelleschi. Dinanzi al Duomo è presente il battistero di San Giovanni in corte.

La città di Pistoia vanta inoltre innumerevoli citazioni in un cospicuo numero di opere artistiche e letterarie, come nella Divina Commedia di Dante Alighieri e nelle Laudi del vate Gabriele D'Annunzio.


Geografia fisica



Territorio


La facciata del Palazzo di Giano
La facciata del Palazzo di Giano
Gli orsi bruni nel Giardino zoologico di Pistoia
Gli orsi bruni nel Giardino zoologico di Pistoia

La città si sviluppa all'estremità nord-occidentale della piana di Firenze-Prato-Pistoia. Il territorio comunale di Pistoia è attraversato da diversi corsi d'acqua, nessuno però di grandi dimensioni e tutti caratterizzati da un regime spiccatamente torrentizio. Il principale di essi è l'Ombrone Pistoiese che lambisce ad ovest la città. Giunto nelle vicinanze del quartiere di San Biagio, l'Ombrone Pistoiese ha acque limpide e pulite, in grado di ospitare anche specie ittiche pregiate quali la trota fario, il vairone e lo scazzone. Tuttavia la sua portata (a volte anche eccezionale nei mesi freddi) subisce drastiche diminuzioni d'estate, a causa soprattutto di prelievi indiscriminati per fini agricoli, quindi il torrente può rimanere in secca anche per diversi mesi, con gravi danni alla fauna ittica. Altro corso d'acqua importante è il torrente Brana, che cinge le mura della città a nord-est. Anche in questo caso il torrente giunge alle porte della città con discreta portata e acque qualitativamente abbastanza buone. Tuttavia, giunto nella zona industriale di Sant'Agostino, la Brana risente notevolmente di inquinamenti di varia natura, leggermente mitigati da un impianto di depurazione posto nei pressi della località Armacani. Il torrente Bure nasce dal poggio dell'Acquifredola in due rami, che percorrono le valli di Santo Moro e di Baggio e si riuniscono in prossimità di Candeglia; prosegue a nord della città di Pistoia per gettarsi nel torrente Agna. Altri corsi d'acqua minori risultano: il rio Diecine, affluente del Brana presso i cimiteri; il Vincio di Montagnana, che si getta nell'Ombrone Pistoiese in località Pontelungo; il Vincio di Brandeglio, anch'esso affluente del principale corso d'acqua pistoiese presso la frazione di Gello. Anche questi ultimi piccoli torrenti risentono di prelievi idrici da parte di aziende vivaistiche e, quindi, la parte finale del loro corso è pressoché priva di vita.

L'area in cui si estende il territorio comunale è classificata a rischio sismico, tanto che Pistoia è stata l'epicentro di alcuni eventi sismici anche di forte intensità. Nel 1196 un terremoto raggiunse la magnitudo 4,83 della scala Richter e il VI grado della scala Mercalli; l'11 luglio 1293 si verificò il più forte evento sismico, che raggiunse la magnitudo 5,57 della scala Richter e l'VIII grado della Mercalli; il 4 ottobre 1527 un altro forte terremoto ebbe magnitudo 5,37 della scala Richter ed il VI-VIII grado della Mercalli in base alle zone; infine, il 12 agosto 1815 un altro sisma raggiunse la magnitudo di 4,83 della scala Richter ed il VI grado della Mercalli.[6]


Clima


Lo stesso argomento in dettaglio: Clima della Toscana e Stazione meteorologica di Pistoia.

Il clima della città è influenzato sia dalla posizione all'estremità nord-occidentale della conca, che dalle vicine alture dell'Appennino e della Montagna pistoiese.

Le escursioni termiche risultano piuttosto elevate mentre, rispetto alla vicina città di Prato, Pistoia si caratterizza per una minore ventilazione e per una maggiore piovosità (più di 1250 mm annui secondo i dati del consorzio Lamma). Pistoia è infatti una delle città più fredde della Toscana durante la stagione invernale (per quanto riguarda la pianura), mentre in estate è caratterizzata da maggiore ventilazione e nottate meno afose. Le termiche di gennaio si attestano sui 6 °C (le minime sono vicine a 0 °C) e spesso la notte si scende sotto lo zero; anche se le ore centrali del giorno sono spesso miti, la sensazione di freddo è acuita dall'alto tasso di umidità; può cadere la neve, anche se poca e con una breve permanenza al suolo. In luglio e agosto il caldo è accentuato dall'elevato tasso di umidità e le scarse precipitazioni sono esclusivamente in forma di temporali.

L'inverno è generalmente relativamente secco e freddo, con minima assoluta di -13,0 °C registrata l'11 gennaio 1985, mentre l'estate risulta piuttosto calda nelle ore diurne, con massima assoluta di +42,4 °C il 20 agosto 1943 (un improbabile valore di +43,4 °C, dovuto ad un possibile errore di trascrizione o ad un'errata misurazione, è stato registrato il 22 luglio 1982).[7]


Storia


Il Palazzo dei vescovi nel 1625
Il Palazzo dei vescovi nel 1625
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Pistoia.

«[…] T'amo, città di crucci, aspra Pistoia,
pel sangue de' tuoi Bianchi e de' tuoi Neri,
che rosseggiar ne' tuoi palagi fieri
veggo, uom di parte, con antica gioia.»

(Gabriele D'Annunzio, Le città del silenzio: Pistoia)
Pistoia - Piazza Duomo
Pistoia - Piazza Duomo
Statuto dei consoli del Comune di Pistoia C.90, carta 2 recto dall'Archivio capitolare di Pistoia
Statuto dei consoli del Comune di Pistoia C.90, carta 2 recto dall'Archivio capitolare di Pistoia

Fondata in epoca romana, come Pistoria, Pistoriae, Pistorium,[8] su un'area dove esistevano precedenti insediamenti etruschi e, nelle zone più montane, liguri, divenne nel II secolo a.C. un oppidum di Roma per appoggiare le truppe romane in lotta contro i Liguri stanziati nelle aree appenniniche. La città è menzionata anche da Sallustio, che riporta la battaglia del 62 a.C. in cui perse la vita Catilina.

Pistoia divenne nel V secolo importante sede vescovile e fu conquistata dai Goti, Bizantini, Longobardi e Franchi. Al passaggio del potente esercito composto di tribù germaniche guidate dall'ostrogoto Radagaiso venne in parte distrutta. Un paio di secoli più tardi, sotto la dominazione longobarda, Pistoia fu elevata al rango di città e grazie alla sua posizione geografica, conobbe un significativo sviluppo demografico ed economico che continuò anche intorno all'anno 1000, quando la città passò sotto l'orbita degli imperatori tedeschi.

Pistoia divenne così libero comune nel 1105, e nel 1117 fu approvato lo statuto dei consoli del Comune di Pistoia (Constitutum, consulum, Communis Pistoriae), la più antica raccolta scritta di leggi, regolamenti e consuetudini dell'età comunale, a noi pervenuta. Importante centro medievale ghibellino sostenitore del Sacro Romano Impero, Pistoia fu a lungo alleata di Pisa e di Siena[9]. La posizione geografica, nel crocevia di grandi direttrici commerciali, alimenta la vocazione commerciale della città, e a partire dal XII secolo, emerge un ceto mercantile molto attivo. Le famiglie pistoiesi più importanti di mercanti-banchieri sono gli Ammannati e i Panciatichi, attivi in Francia, i Cancellieri, i Chiarenti, i Dondori, i Partini, i Reali, i Simiglianti, i Vesconti[10][11]. Questo è considerato il periodo di maggior splendore di Pistoia. Tuttavia, dopo un assedio di undici mesi, l'11 aprile 1306, Pistoia si arrese ai nemici di sempre, i fiorentini e i lucchesi, perdendo così la sua autonomia.

«poscia fecero disfare le mura e riempire i fossi, disfacendo tutte le fortezze e palagi de Ghibellini e dei Bianchi di Pistoia»

(Istorie Pistolesi ovvero delle cose avvenute in Toscana dal MCCC al MCCCXLVII - Anonimo Pistoiese)

I numerosi tentativi di ribellione dei pistoiesi furono, di volta in volta, soffocati nel sangue. Con la perdita dell'autonomia, e il controllo dei fiorentini che dominavano la vita pubblica di Pistoia con uomini di fiducia, nel XIV secolo iniziò una crisi sociale ed economica inarrestabile, acuita dalle lotte interne tra guelfi bianchi e neri, che, secondo lo storico Giovanni Villani ebbero inizio proprio a Pistoia, per poi propagarsi a Firenze e nel resto della Toscana.

Con la nascita del Granducato di Toscana, sotto la signoria medicea, ci fu un deciso cambio di tendenza e si aprì una grande stagione di rinnovamento e di riqualificazione del tessuto urbano. Pistoia ritornò così un importante nodo politico e culturale, con la nascita di circoli o accademie: la più importante fu l'Accademia dei Risvegliati fondata da monsignor Felice Cancellieri e dal nobile Federigo Manni dove si recitavano poemi, poesie e prose e si faceva musica. Le riunioni avvenivano per lo più nei salotti delle case nobiliari ed erano a loro esclusivo uso e divertimento. Alla fine del XVII secolo fu costruito un teatro dove ebbe sede l'accademia sino alla sua estinzione avvenuta nel secolo scorso. Ne fecero parte numerosi esponenti della nobiltà locale tra cui Felice Cancellieri, Roberto Rospigliosi, Vincenzo Manni, Annibale Bracciolini, Domenico Manni, Pietro Banchieri e altri.

Con l'arrivo dei Lorena, che furono artefici di importanti riforme, Pistoia, come tutta la Toscana, conobbe, a partire dalla seconda metà del Settecento, un significativo risveglio sociale, culturale ed economico. Nell'Ottocento la realizzazione delle linee ferroviarie favorirono lo sviluppo industriale della città. Nel 1861 Pistoia, come il resto della Toscana, venne annessa al Regno d'Italia. Nel 1927 Pistoia divenne provincia e sede di prefettura.

Il comune di Pistoia è tra le Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione perché è stato insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale la cui motivazione è visionabile all'URL:


San Jacopo, il patrono


Le origini della venerazione che i pistoiesi hanno per l'apostolo San Jacopo sono remote. Lo storiografo pistoiese Michelangelo Salvi narra che nell'anno 849, temendo i pistoiesi che la loro città venisse invasa dai Saraceni, che erano giunti alle porte di Roma, chiese all'apostolo San Jacopo la sua protezione, ricordando come in simili circostanze, anche il re Ramiro I delle Asturie fosse ricorso all'aiuto del Santo.

Pistoia non venne invasa e, in segno di gratitudine per la grazia ricevuta, i pistoiesi elessero San Jacopo a loro patrono e gli edificarono una chiesetta entro il primo cerchio di mura; esse fu costruita nelle vicinanze di un fortilizio della città e fu chiamata San Jacopo in Castellare.

Nei secoli successivi il vescovo Atto, che era succeduto al vescovo Ildebrando dei conti Guidi nel governo della diocesi, chiese al vescovo di Compostela una piccola parte della reliquia del corpo del santo. Ranieri, che si trovava come canonico della cattedrale di Santiago, accordò la reliquia (un frammento di osso del cranio del santo) e venne recata con grandi onoranze a Pistoia e deposta in una cappella appositamente costruita nel 1145.

Fu così che la cappella con apposito altare, dedicato a San Jacopo, diventò subito meta di pellegrinaggi inaspettati. Per tanti devoti, con in programma un pellegrinaggio a Compostela, Pistoia si fece spesso capolinea di partenza. Presso la cappella, infatti, si veniva a chiedere protezione per il lungo viaggio. Al ritorno poi si faceva traguardo d'arrivo, con sosta di doveroso ringraziamento per il buon esito dell'impresa.

Fra il 1170 e il 1180 gli statuti comunali ricordano una “festa di San Jacopo”.

Fin da allora, tuttavia, il culto per l'apostolo risultava sotto la tutela non più del vescovo, ma del comune di Pistoia.

Nel corso del Duecento quest'ultimo adottò San Jacopo come proprio protettore e patrono della città, apponendo la sua immagine sui propri sigilli.

Il periodo delle solenni celebrazioni religiose iniziava il giorno antecedente quello della festa con un'imponente processione di tutta la comunità; raggiungeva il suo culmine per il 25 luglio, e poi continuava per i successivi otto giorni (“Ottava di San Jacopo”).

In questo periodo si teneva una grande fiera annuale o “mercato”, che garantiva immunità a chi vi partecipasse, eccetto i criminali ed i banditi. La giornata festiva, caratterizzata durante la mattina da una serie di cerimonie liturgiche molto suggestive in onore del santo patrono, si concludeva nel tardo pomeriggio con una manifestazione concepita come omaggio a San Jacopo: la corsa del “Palio”. Essa prendeva nome dalla lunga pezza di stoffa pregiata (pallio) che ne costituiva il premio. Alla “corsa del Palio” partecipavano cavalli purosangue di razza berbera montati da fantini che spingevano gli animali al galoppo sfrenato lungo un percorso variato durante il tempo. Si trattava perciò di una gara di velocità in lungo, che evidenziava soprattutto le qualità dei cavalli.

Tra la fine del Settecento e durante l'Ottocento occasionalmente andò ad aggiungersi alla corse del Palio una serie di corse in tondo, lungo il circuito di una piazza, generalmente piazza San Francesco.


Simboli



Onorificenze


Titolo di Città
«Legge del Gran Ducato di Toscana»
 1º ottobre 1750

Pistoia è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[12]:

Medaglia d'argento al valor militare
«Fedele ai valori già espressi nel corso dell'epopea risorgimentale si oppose alla prepotenza degli occupanti nazifascisti con fierezza ed atteggiamento di sfida sostenendo ed alimentando la locale organizzazione di resistenza armata. La spietata repressione nemica provocò lutti e distruzioni ma non fiaccò la volontà a combattere fino alla vittoria finale. Il contributo di sacrifici e di sangue offerti, culminato con un feroce cannoneggiamento nemico protattosi per molti giorni, ne esalta l'attaccamento ai superiori principi di libertà e giustizia. Pistoia, 8 settembre 1943»
 21 aprile 1977[13]

Monumenti e luoghi d'interesse


La Cattedrale di San Zeno
La Cattedrale di San Zeno
Battistero di San Giovanni in corte
Battistero di San Giovanni in corte
Pieve di Sant'Andrea, con il pulpito di Giovanni Pisano
Pieve di Sant'Andrea, con il pulpito di Giovanni Pisano

La città di Pistoia è particolarmente ricca di pregevoli monumenti romanici e rinascimentali (in particolare chiese) e soprattutto può vantare una delle più suggestive piazze d'Italia: piazza del Duomo, centro geometrico di Pistoia, monumentale fulcro sia del potere civile che ecclesiastico che comprende svariate architetture di pregio quali:

Di seguito altri monumenti e luoghi d'interesse presenti a Pistoia.


Architetture religiose


Lo stesso argomento in dettaglio: Chiese di Pistoia.

Chiese

Facciata della chiesa di San Giovanni Fuorcivitas
Facciata della chiesa di San Giovanni Fuorcivitas

In stile romanico:

In stile gotico:

In stile rinascimentale

La cupola della basilica della Madonna dell'Umiltà
La cupola della basilica della Madonna dell'Umiltà

In stile barocco:

Il Monumento votivo militare brasiliano
Il Monumento votivo militare brasiliano

In stile moderno:

Nei dintorni:


Cimiteri


Architetture civili



Palazzi

Palazzo dei Vescovi
Palazzo dei Vescovi

Ville


Teatri

Palchetti del Teatro Manzoni
Palchetti del Teatro Manzoni

Altri edifici

Il padiglione di emodialisi
Il padiglione di emodialisi

Architetture militari


Lo stesso argomento in dettaglio: Mura di Pistoia.

La città è circondata da mura trecentesche che in origine includevano quattro porte di accesso: Porta al Borgo, Porta San Marco, Porta Carratica e Porta Lucchese, ma di esse non rimane traccia in quanto demolite nei primi anni del Novecento. Di rilievo anche la Fortezza medicea di Santa Barbara, costruita nel Cinquecento per volontà di Cosimo de' Medici.


Altro


Pozzo del Leoncino in Piazza della Sala
Pozzo del Leoncino in Piazza della Sala

Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[18]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 la popolazione straniera residente era di 8.347 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:


Cultura


Biblioteca San Giorgio
Biblioteca San Giorgio

Archivi e biblioteche


Nella città sono presenti diversi archivi e biblioteche: la principale biblioteca pubblica è la Biblioteca San Giorgio; svolgono un ruolo di conservazione la Biblioteca Forteguerriana[19], una delle più antiche d'Italia, nata nel 1473 da una donazione del cardinale Niccolò Forteguerri e la Biblioteca Fabroniana, istituita nel 1726 nei locali allestiti sopra la chiesa dei SS. Filippo e Prospero. È presente l'Archivio di stato di Pistoia, l'Archivio Bardi, l'Archivio CGIL e la Biblioteca del centro di documentazione che raccoglie dagli anni sessanta materiale a carattere politico-sociale.


Università


La città è stata designata per ospitare dall'anno accademico 2001/2002 una delle sedi distaccate dell'Università degli Studi di Firenze. Nella nuova sede in via Sandro Pertini erano presenti la facoltà di Economia (corsi di laurea in Economia Aziendale, Economia e Commercio, Scienze turistiche), la facoltà di Ingegneria (corso di laurea in Ingegneria dei trasporti) e la facoltà di Agraria (corso di laurea in Scienze vivaistiche, ambiente e gestione del verde). Facendo riferimento al mese di giugno del 2007, il numero di studenti immatricolati al polo pistoiese ammonta a 1.337 unità.
Dal 2015 sono frequentabili i corsi di laurea di 1º livello di Infermieristica e Fisioterapia[20].


Istituti culturali



Musei



Musei di arte antica e moderna

Ospedale del Ceppo
Ospedale del Ceppo

Pistoia opsita diversi musei d'arte antica e moderna:


Musei di arte contemporanea

Grande ferro Celle di Alberto Burri all'ingresso della Villa Celle
Grande ferro Celle di Alberto Burri all'ingresso della Villa Celle

A Pistoia sono presenti diversi musei di arte contemporanea:


Associazioni

Nella città sono presenti e attive varie associazioni tra le quali: Associazione teatrale pistoiese[23], Caritas diocesana di Pistoia[24], l'Aias Pistoia, Misericordia di Pistoia[25]


Musica


Lo stesso argomento in dettaglio: Collezioni musicali a Pistoia.

Media


A Pistoia sono presenti le redazioni di due quotidiani locali (La Nazione e Il Tirreno), un settimanale a carattere nazionale (La Vita) ed una emittente televisiva (Tv Libera Pistoia). Sono inoltre attive piccole case editrici come, ad esempio, il "Micco", "Settegiorni", "Via del Vento", “Edizioni Via Laura” ; pubblica libri e una rivista a carattere storico (i Quaderni di Fare Storia) anche l'Istituto storico per la resistenza di Pistoia.

Da 110 anni la Società pistoiese di storia patria pubblica regolarmente ogni anno il Bullettino Storico Pistoiese.


Cinema


A Pistoia nel 2005 è stato girato il film Ti amo in tutte le lingue del mondo diretto ed interpretato da Leonardo Pieraccioni. Il film è stato girato in gran parte nei locali dell'Istituto Tecnico "Pacini", il cui Preside, Paolo Baldassarri, è stato sostituito nel film dal cantautore Francesco Guccini. Nel 2006 è stata girata la miniserie televisiva Le ragazze di San Frediano diretta da Vittorio Sindoni. Nel 2010 invece è stata girata una parte del film Amici miei - Come tutto ebbe inizio diretto da Neri Parenti. Sempre nel 2010 è stato girato il film La fine è il mio inizio sulla vita di Tiziano Terzani per la regia di Jo Baier, con Elio Germano e Bruno Ganz. In piazza del Duomo di Pistoia sono state girate alcune scene di Maraviglioso Boccaccio dei fratelli Taviani e della serie televisiva anglo-italiana I Medici. A Montecatini è stato invece girato La pazza gioia di Paolo Virzì. Nel 2018 è stato girato il film Non è mai passato.


Cucina


La pastella, base del castagnaccio
La pastella, base del castagnaccio

La cucina pistoiese è caratterizzata, come tutta la cucina toscana, dalla parsimonia che la rende sana anche se a prima vista può sembrare povera. Come da tradizione, vengono utilizzati anche ingredienti "di riciclo". Tra gli antipasti è famosa la fett'unta, l'arista sott'olio, i crostini di milza, i crostini di frattaglie di pollo (o crostini neri) ed i crostoni di cavolo nero. Come primi piatti: la zuppa di pane alla pistoiese, la zuppa di pane della montagna pistoiese, il carcerato, la farinata con le leghe ed i maccheroni all'anatra (piatto tipico della festa del patrono San Jacopo). I secondi più rinomati sono lo zimino di lampredotto, la trippa, la rigaglia, il lesso rifatto e i fegatelli di maiale nella rete. Come contorni infine: i fagioli di sorana al fiasco, i fagiolini serpenti in umido, i funghi trifolati. I dolci tipici sono, invece, il berlingozzo, i cenci (tipici del periodo carnevalesco), le scole (panino dolcificato con anice e uvetta tipico della settimana pasquale), oltre ai necci e al castagnaccio tipici delle colline e montagne pistoiesi fatti dalla farina neccia o farina dolce tratta dalla frantumazione delle castagne, i confetti di Pistoia (confetti a forma di riccio), i brigidini (di Lamporecchio).


Eventi


Il calendario degli eventi culturali che si svolgono a Pistoia copre tutto l'anno solare.


Eventi annuali

Pubblico durante un evento
Pubblico durante un evento

Altri eventi


Geografia antropica



Frazioni


Fontana Campari a “Le Piastre” (Pistoia)
Fontana Campari a “Le Piastre” (Pistoia)

Le principali frazioni di Pistoia sono: Arcigliano, Badia a Pacciana, Badia a Taona, Baggio, Barile, Bargi, Bonelle, Bottegone, Burchietti, Bussotto, Caloria, Campiglio, Camporipano, Capostrada, Canapale, Candeglia, Casamarconi, Casenuove di Masiano, Casone dei Giacomelli, Cassarese, Castagno di Piteccio, Castagno di Pieve a Celle, Castel de' Gai, Castel di Cireglio, Castel di Piazza, Chiazzano, Chiesina Montalese, Chiodo, Ciatti, Cignano, Cireglio, Collina di Spedaletto, Collina di Vinacciano, Corbezzi, Corsini Bianchi, Corsini Neri, Cugna, Doccia, Fabbiana, Fabbrica, Felceti, Fiano, Fornace di San Giorgio, Forralpitta, Gagliorana, Gello, Germinaia, Iano, La Bianca, La Spagna, Le Grazie, Le Piastre, Le Pozze, Le Querci, Lupicciano, Masiano, Mengarone, Nespolo, Orsigna, Piazza, Piteccio, Pitornecca, Pracchia, Piuvica, Ponte alla Pergola, Ponte alle Tavole, Pontelungo, Pontenuovo, Pontepetri, Ponzano, Pupigliana, Ramini, Ridolgere, San Felice, Sammommè, San Biagio, San Giorgio all'Ombrone, San Quirico, San Rocco, Sant'Agostino, Sant'Alessio in Bigiano, Santomato, Santomoro, San Pantaleo, San Pierino Casa al Vescovo, San Vito, Sarripoli, Saturnana, Signorino, Spazzavento, Spedaletto, Sperone, Stazzana, Torbecchia, Uzzo, Valdibrana, Valdibure, Vicofaro, Villa di Baggio, Villa di Cireglio, Villa di Piteccio, Villanova di Valdibrana.


Arcigliano

La frazione di Arcigliano, sorge a 298 metri di altitudine su un versante della valle del torrente Torbecchia che sfocia nell'Ombrone nella zona nord-ovest della piana di Pistoia. Dista circa 5 km dal centro cittadino.


Campiglio

La frazione di Campiglio è situata a 500 metri di altitudine a nord-ovest di Pistoia e dista circa 7 km dal centro.


Cireglio

Lo stesso argomento in dettaglio: Cireglio.

La frazione di Cireglio sorge a 650 metri di altitudine sulla statale 66 dell'Abetone, a 13 km dal centro di Pistoia. Circondato da boschi di castagni, è sovrastato dal cosiddetto Sasso di Cireglio, da cui si gode un ottimo panorama sulla piana pistoiese. Nella località Castello di Cireglio è nato Policarpo Petrocchi.


Collina

Collina si trova a 146 metri di altitudine sul livello del mare. Gli edifici principali a livello architettonico sono la Villa di Fontana, un'antica dimora nobiliare, e la Chiesa dei Santi Pietro e Girolamo.


Stazzana

Stazzana è un piccolo borgo collinare a 400 m di altezza s.l.m. sulle prime pendici appenniniche a nord ovest del centro di Pistoia, da cui dista circa 12 km.

Caratteristica la presenza di numerosi mulini ad acqua ormai in disuso. La coltivazione prevalente è quella dell'olivo.


Economia



Vivaismo


Lo stesso argomento in dettaglio: Vivaismo pistoiese.

Il vivaismo professionale è la più importante attività economica cittadina e vanta una tradizione che parte dal 1859. Oggi Pistoia vanta circa duemila aziende[27][28] che coltivano piante da esterni per la grande distribuzione, per il verde pubblico, per giardini privati, per il paesaggio e per altri fini ornamentali. La maggior parte delle vendite è dovuta alle esportazioni in Europa anche se sono numerose le richieste in Italia e in molti paesi extraeuropei. Le aziende florovivaistiche sono in gran parte a conduzione familiare, nel loro complesso rappresentano circa il 25% dell'intera produzione di piante ornamentali in Italia.


Cantieristica


Lo stabilimento AnsaldoBreda, oggi Hitachi Rail SpA, è la maggiore impresa pistoiese nel settore della meccanica, operando nella produzione e commercializzazione di materiale rotabile. Nel 1906 era una sede distaccata della società San Giorgio di Genova. Si producevano carrozzerie per auto e si svolgevano attività per le riparazioni ferroviarie. Nel secondo dopoguerra lo stabilimento fu fortemente danneggiato dai bombardamenti e divenne OFMP (Officine Meccaniche Ferroviarie Pistoiesi), iniziando la costruzione di trattori "Ursus", progettati dall'ingegnere Ulisse Bubba. A partire dal 1971, con la trasformazione in Breda Ferroviaria, riprese la vocazione produttiva rivolta al materiale rotabile, fino a diventare nel 2001 AnsaldoBreda. Nel 2015, dopo l'acquisizione da parte dei giapponesi, la denominazione dell'azienda diventa Hitachi Rail Italy e successivamente Hitachi Rail SpA.[29][30]


Artigianato


Per quanto riguarda l'artigianato, è ancora attiva e diffusa la lavorazione del rame finalizzata alla produzione di oggetti sia domestici sia artistici.[31]


Infrastrutture e trasporti


Stazione ferroviaria di Pistoia
Stazione ferroviaria di Pistoia

Strade


Pistoia è collegata alla rete autostradale nazionale tramite la Firenze-Mare che si può raggiungere facilmente dal centro urbano grazie al Raccordo Autostradale di Pistoia. Altre strade importanti che toccano la città sono la Strada statale 64 Porrettana che la collega con le città emiliane di Bologna e Ferrara, la ex Strada statale 66 Pistoiese che la collega sia con il capoluogo regionale sia con la Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero e la ex Strada statale 435 Lucchese che la collega con la Toscana occidentale.


Ferrovie


Il comune di Pistoia, interessato da traffico ferroviario regionale ma non da quello nazionale per il quale è necessario fare scalo a Firenze, Prato oppure a Pisa, viene attraversato da due linee ferroviarie

Oltre a questi due scali cittadini, Pistoia presenta altre stazioni sparse nel suo territorio comunale

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Stazioni ferroviarie di Pistoia.

Mobilità urbana



Amministrazione


Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Pistoia.

Nel 2000, con la delibera n.130[32], il Consiglio Regionale della Toscana ha incluso la città nell'Area metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia.


Gemellaggi


Dal 2014 sono in atto una serie di iniziative promosse dal Comune e dalla Diocesi di Pistoia in vista di un gemellaggio tra Pistoia e Santiago di Compostela[33].


Sport


La Pistoiese del 1980-1981, nella sua unica partecipazione in Serie A
La Pistoiese del 1980-1981, nella sua unica partecipazione in Serie A

Calcio


Ha sede a Pistoia l'Unione Sportiva Pistoiese 1921, militante in Serie D 2022-2023. Ha disputato un campionato in Serie A nel 1980-1981 e 19 campionati di Serie B.


Pallacanestro


Ha sede nel comune la società di pallacanestro Pistoia Basket 2000, militante nel campionato di Serie A2 dopo aver disputato sette stagioni consecutive in Serie A. In passato aveva militato in Serie A sempre per sette stagioni l'Olimpia Pistoia, società scioltasi nel 1999.


Maratona


La Pistoia-Abetone è una classica ultramaratona podistica di 50 km che si svolge dal 1976.


Hockey su prato


L'hockey su prato in città è rappresentato dalle squadre Hockey Club Pistoia e Hockey Pistoia Etrusca.


Ciclismo


Pistoia è stata sede di arrivo dell'8ª tappa del Giro d'Italia 1928, che vide il trionfo di Albino Binda, sede di partenza della tappa successiva, sede di arrivo della cronometro della 4ª tappa del Giro d'Italia 1978, vinta da Dietrich Thurau, sede di arrivo della 9ª tappa del Giro d'Italia 1979 conclusasi in favore di Roger De Vlaeminck e sede di arrivo della 7ª tappa del Giro d'Italia 2005 con la vittoria di Koldo Gil.

Anno Tappa Partenza km Vincitore di tappa Maglia rosa
1928 Roma 323 Albino Binda Alfredo Binda
1978 Larciano (cron. individuale) 25 Dietrich Thurau Johan De Muynck
1979 San Marino (RSM) 248 Roger De Vlaeminck Giuseppe Saronni
2005 Grosseto 211 Koldo Gil Danilo Di Luca


Dal 21 settembre 2013 al 29 settembre 2013 la città è stata sede in concomitanza con Firenze, Lucca e Montecatini Terme dei Campionati del mondo di ciclismo su strada 2013.


Impianti sportivi



Citazioni


«Vita bestial mi piacque e non umana,
sì come a mul ch'i' fui; son Vanni Fucci
bestia, e Pistoia mi fu degna tana.»

(Inf.XXIV, vv. 122-126)

«Ahi Pistoia, Pistoia, ché non stanzi
d'incenerarti sì che più non duri,
poi che 'n mal fare il seme tuo avanzi?»

(Inf. XXV, vv. 10-12)

«Naturalmente i Pistolesi sono uomini discordevoli, crudeli e salvatichi.»

(Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi, Libro I, 25)

«Pistoia ancora ti resta, poco fedele, per essere divisa, e contro al sangue nostro dalle fresche ingiurie irritata.»

(La vita di Castruccio Castracani da Lucca)

«Solevano li antiqui nostri, e quelli che erano stimati savi, dire come era necessario tenere Pistoia con le parti e Pisa con le fortezze; e per questo nutrivano in qualche terra loro suddita le differenzie, per possederle più facilmente.»

(Il Principe, Cap. XX)

«Pistoja è la città dei malandrini
e quel che c'ho sofferto lo so io,
Ma se tu ascolti questi birichini
son più puri degli angeli di Dio.
Ma quando in Lucca e popoli vicini
non potevan trovar l'uomo adattio,
per decollar quei celebri assassini
Si fu trovato nel paese mio.
D'ogni piaga social qui c'è il fetore
vi son ladri spie e puttane e poi,
ci naque anche Tedici il traditore.
Il più onesto di tutti se tu vuoi
sarebbe il nostro Santo protettore,
ma ha sempre da pagar un par di boi.»

(Anonimo)

Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 415.
  5. Pistoia Capitale Italiana della Cultura: un bilancio su flusso turistico e visitatori nei musei comunali., su comune.pistoia.it.
  6. http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV.
  7. Annali idrologici del Compartimento di Pisa: temperature massime e minime assolute registrate a Pistoia
  8. Plinio il Vecchio, Naturalis historia, III, 52.
  9. È del 1228 il giuramento di 4300 Pisani di mantenere l'alleanza con Siena, Pistoia e Poggibonsi.
  10. Federigo Melis, Marco Tangheroni, Industria e commercio nella Toscana medievale, Le Monnier, Firenze 1989, p. 164.
  11. Luigi Lotti, Storia della civiltà toscana, Volume 1, Le Monnier, Firenze 2000, p. 96.
  12. Istituzioni Decorate di Medaglia d'Argento al Valor Militare, su istitutonastroazzurro.it.
  13. Comune di Pistoia, su istitutonastroazzurro.it.
  14. Una testimonianza della vita di tale Monastero è la recente edizione dell'opera: Anna Maddalena Favilla, Ricettario di San Mercuriale: manoscritto pistoiese del secolo 18. Raccolta di ricette fatta dalla molto reverenda madre donna Anna Maddalena Favilla speziale del Monastero di San Mercuriale della città di Pistoia quest'anno 1750, Edizioni del Comune di Pistoia, Pistoia 1999.
  15. Storia dello zoo sul sito web ufficiale Archiviato il 30 aprile 2010 in Internet Archive.
  16. Ex Breda, nuove funzioni metropolitane, su Comune di Pistoia.
  17. Pistoia, la fabbrica della città. I progetti per costruire il futuro (PDF), su Comune di Pistoia, 2006.
  18. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  19. Biblioteca Fortegguerriana, su Comune di Pistoia. URL consultato il 10 giugno 2017.
  20. Pagina ufficiale UNISER, su www.uniser-pistoia.com. URL consultato il 13 giugno 2017.
  21. Giovanni Boldini. La stagione della Falconiera, su comune.pistoia.it. URL consultato il 18 agosto 2018.
  22. http://www.fondazioneluigitronci.org/
  23. Associazione teatrale pistoiese, su teatridipistoia.it.
  24. Caritas Pistoia, su caritasitaliana.it. URL consultato il 13 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2017).
  25. Venerabile Arciconfraternita Misericordia di Pistoia, su misericordia.pistoia.it.
  26. www.dialoghisulluomo.it, su dialoghisulluomo.it.Sito ufficiale
  27. Elenco delle aziende vivaistiche pistoiese.
  28. Comune di Pistoia - comunicato stampa Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive. sui dati del vivaismo.
  29. La Nazione, Dalle carrozze ai Frecciarossa. Breda, un secolo di storia va in soffitta, su La Nazione, 1446587848170. URL consultato il 5 agosto 2020.
  30. Da AnsaldoBreda nasce Hitachi Rail Italy, su tuttoTRENO Blog. URL consultato il 5 agosto 2020.
  31. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 8.
  32. Il testo della Delibera nº 130 Archiviato il 7 agosto 2011 in Internet Archive.
  33. «Verso il gemellaggio Pistoia-Santiago de Compostela», su iltirreno.gelocal.it. URL consultato il 3 maggio 2017.

Bibliografia



Voci correlate



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[de] Pistoia

Pistoia ist die Hauptstadt der toskanischen Provinz Pistoia in Italien. Sie hat 90.677 Einwohner (Stand 31. Dezember 2019) und liegt etwa 35 km von Florenz entfernt am Fluss Ombrone Pistoiese. 2017 war Pistoia die Capitale Italiana della Cultura, Italiens Kulturhauptstadt, was mit einem Festakt im Rathaus am 15. März eingeleitet wurde.[2]

[en] Pistoia

Pistoia (US: /pɪˈstɔɪə, piːˈstoʊjɑː/,[3][4] Italian: [pisˈtoːja] (listen)[5] is a city and comune in the Italian region of Tuscany, the capital of a province of the same name, located about 30 kilometres (19 mi) west and north of Florence and is crossed by the Ombrone Pistoiese, a tributary of the River Arno. It is a typical Italian medieval city, and it attracts many tourists, especially in the summer. The city is famous throughout Europe for its plant nurseries.

[es] Pistoya

Pistoya (en italiano, Pistoia) es una localidad italiana, capital de la provincia de Pistoya, en la región de la Toscana. Cuenta con una población de 89 418 habitantes.[3]

[fr] Pistoia

Pistoie[2] ou Pistoia est une ville d'environ 90 000 habitants, située dans la province de Pistoia, en Toscane (Italie).
- [it] Pistoia

[ru] Пистоя

Писто́я (иногда встречается Писто́йя[1], итал. Pistoia) — город, административный центр одноимённой провинции в итальянской области (регионе) Тоскана. Население — 90 118 чел. (по данным переписи населения от 31 марта 2018 года)[2].



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