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Vione (Viù in dialetto camuno) è un comune italiano di 621 abitanti[1] della Val Camonica, della provincia di Brescia in Lombardia.

Il territorio di Vione in Valle Camonica
Il territorio di Vione in Valle Camonica
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Vione (disambigua).
Vione
comune
Vione – Veduta
Vione – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoMauro Testini (lista civica di centro-sinistra) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate46°14′53.09″N 10°26′54.31″E
Altitudine1 250 m s.l.m.
Superficie35,27 km²
Abitanti621[1] (30-11-2021)
Densità17,61 ab./km²
FrazioniCanè, Stadolina
Comuni confinantiEdolo, Ponte di Legno, Temù, Vezza d'Oglio
Altre informazioni
Cod. postale25050
Prefisso0364
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017202
Cod. catastaleM065
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 997 GG[3]
Nome abitantivionesi
Patronosan Remigio
Giorno festivoSeconda domenica settembre
Cartografia
Vione
Vione – Mappa
Vione – Mappa
Posizione del comune di Vione nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Il paese di Vione si trova in alta Valle Camonica.


Origini del nome


Secondo quanto ci riporta lo storico vionese Padre Gregorio Brunelli inizialmente il paese si chiamava Polagra o Polacra o Dellagara ed in esso vi sorgeva un imponente fortezza il cui mastio venne distrutto nel 1411, fu Carlo Magno che dopo aver espugnato il maniero ne cambiò il nome in Vione ispirandosi al suo castello di Vion nei Pirenei.


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Valle Camonica.
Antica abitazione a Vione
Antica abitazione a Vione
Chiesa di San Remigio, parrocchiale
Chiesa di San Remigio, parrocchiale
Parte dell'antica abside della parrocchiale
Parte dell'antica abside della parrocchiale

Il 19 ottobre 1336 il vescovo di Brescia Jacopo de Atti investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Vione e Corteno Golgi Giovanni e Belotto Bardelli di Malonno.[4]

Nel 1338 vi fu una lite tra i Vione e Vezza per i confini, e gli abitanti vennero alle armi. Gli abitanti di Vezza diedero fuoco al castello di Vione. La dichiarazione di pace che contemplava anche i confini di Promina e Valzani fu rogata l'anno seguente.[5]

Il 15 maggio 1365 il vescovo di Brescia Enrico da Sessa investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Breno, Vione, Vezza, Sonico, Malonno, Berzo Demo, Astrio, Ossimo e Losine Giovanni e Gerardo del fu Pasino Federici di .[6]

Alla pace di Breno del 31 dicembre 1397 i rappresentanti della comunità di Vione, Bregnano Marchesio e il notaio Antonio Guarnieri, si schierarono sulla sponda ghibellina.[7]

Il 17 settembre 1423 il vescovo di Brescia Francesco Marerio investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Monno, Cevo, Andrista, Grumello, Saviore, Cemmo, Ono, Sonico, Astrio, Malegno, Cortenedolo, Vione, Incudine e Berzo Demo a Bertolino della Torre di Cemmo .[8]

Nel 1460 furono istituite delle scuole di grammatica latina, frequentate non solo da terrazzani, ma anche da esteri. Esse durarono fino al 1705, facendo di Vione un semenzaio di notai.[9] In 4 secoli Vione produsse 142 sacerdoti, diversi dottori in teologia, 99 monaci, tra cui predicatori, 76 pubblici notai e diversi dottori in legge e medicina.[10]

Il 13 agosto 1862 un incendio divora la frazione di Canè.[11]


Feudatari locali


Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:

Famiglia Stemma Periodo
Bardelli 1336 - ?
Federici
1365 - ?
Della Torre
1423 - ?

Simboli


«Di argento, al castello di rosso, torricellato di un pezzo centrale, merlato alla guelfa, il corpo del castello terminante con due merli alla ghibellina, aperto e finestrato del campo; all'aquila al naturale che scende in volo verso il merlo centrale della torre. Ornamenti esteriori da Comune.»

(D.P.R. del 1º febbraio 1957)

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Le chiese di Vione sono:[12]


Architetture militari



Museo



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[13]


Tradizioni e folclore


Annualmente i terrazzani distribuivano il sale.[14]


Geografia antropica



Frazioni


Vione ha due frazioni: Canè (180 abitanti) e Stadolina (190 abitanti).


Economia



Agricoltura


Il territorio montano è utilizzato principalmente per l'agricoltura, sebbene in maniera molto minore che nel passato. Sono state altresì abbandonate attività ad essa collegate quali piccoli caseifici, forni, segherie.

Il comune di Vione, come tutti i comuni limitrofi, è stato interessato negli anni successivi la seconda guerra mondiale da un notevole fenomeno di emigrazione, sia verso la pianura italiana (Milano, Bergamo, Brescia, Torino), sia verso la vicina Svizzera.

L'economia del comune è basata sulla poca agricoltura, sul mercato dell'edilizia (in relazione all'attività turistica) e sul turismo estivo, grazie alla ricchezza naturalistica e di tradizioni del territorio. La Val di Canè è ora parte del Parco Nazionale dello Stelvio.

Nei primi anni del XX secolo era attiva nella val Canè una cava di marmo. In questi anni sono stati avviati progetti per il recupero delle lavorazioni tradizionali (marmo, legno, metalli).

A Vione e in tutta l'Alta Valle Camonica è nato un progetto per la coltivazione di piccoli frutti e di fragole.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
27 maggio 2019 in carica Mauro Testini Lista civica "Vivere insieme 2019-2024" Sindaco 71,8%
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Mauro Testini Lista civica "Vivere insieme ancora 2014" Sindaco 100%
8 giugno 2009 24 maggio 2014 Mauro Testini Lista civica "Vivere insieme" Sindaco 100%
12 giugno 2004 7 giugno 2009 Enrico Ferrari Lista civica "Uniti per il futuro" Sindaco 52,1%
13 giugno 1999 11 giugno 2004 Giuseppe Paoli Lista civica "Canè-Vione-Stadolina" Sindaco 65,8%
23 aprile 1995 12 giugno 1999 Giuseppe Paoli Partito Popolare Italiano Sindaco 64,5%
6 maggio 1990 22 aprile 1995 Giuseppe Paoli Democrazia Cristiana Sindaco
13 maggio 1985 5 maggio 1990 Dino Marino Tognali Democrazia Cristiana Sindaco
9 giugno 1980 12 maggio 1985 Dino Marino Tognali Democrazia Cristiana Sindaco
15 giugno 1975 8 giugno 1980 Ettore Coatti Lista civica Sindaco lista unica
8 giugno 1970 14 giugno 1975 Dino Marino Tognali Democrazia Cristiana Sindaco
22 novembre 1964 7 giugno 1970 Giuseppe Ferrari Democrazia Cristiana Sindaco
6 novembre 1960 21 novembre 1964 Dino Marino Tognali Lista Civica "Unione Civica" Sindaco
27 maggio 1956 5 novembre 1960 Pietro Rossi Democrazia Cristiana Sindaco
6 giugno 1951 26 maggio 1956 Federico Citroni Democrazia Cristiana Sindaco
31 marzo 1946 5 giugno 1951 Federico Citroni Democrazia Cristiana Sindaco

Unione di comuni


Vione fa parte dell'Unione Comuni Lombarda dell'Alta Valle Camonica, assieme ai comuni di Ponte di Legno, Temù, Vezza d'Oglio, Incudine e Monno.
L'Unione di Comuni, che ha sede a Ponte di Legno, è stata creata il 30 ottobre 2000, ed ha una superficie di circa 284,10 km².[15]


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2021 (dato provvisorio).
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 83, ISBN 88-343-0333-4.
  5. Bortolo Rizzi, Illustrazione della Valle Camonica, Bornato, Arti Grafiche Sardini, 1974 [1870], p. 218.
  6. Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 104, ISBN 88-343-0333-4.
  7. Gregorio Brunelli, Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni, a cura di Oliviero Franzoni, Breno, Tipografia Camuna, 1998 [1698], p. 183.
  8. Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 206, ISBN 88-343-0333-4.
  9. Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 377.
  10. Bortolo Rizzi, Illustrazione della Valle Camonica, Bornato, Arti Grafiche Sardini, 1974 [1870], p. 219.
  11. Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 379.
  12. Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 164.
  13. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. Bortolo Rizzi, Illustrazione della Valle Camonica, Bornato, Arti Grafiche Sardini, 1974 [1870], pg. 217.
  15. Ministero dell Interno - Unione Comuni dell Alta Valle Camonica [collegamento interrotto], su pers.mininterno.it. URL consultato il 26 luglio 2008.

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Controllo di autoritàVIAF (EN) 247450399 · WorldCat Identities (EN) viaf-247450399
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На других языках


[de] Vione

Vione ist eine norditalienische Gemeinde (comune) mit 654 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Brescia in der Lombardei. Die Gemeinde liegt etwa 80,5 Kilometer nordnordöstlich von Brescia im Valcamonica am Oglio und gehört zur Unione Comuni dell'Alta Valle Camonica. Teile der Gemeinde liegen am Nationalpark Stilfserjoch.

[en] Vione

Vione (Camunian: Viù) is a comune in the province of Brescia, in Lombardy. It is situated above the right bank of the river Oglio, in upper Val Camonica. Neighbouring communes are Edolo, Ponte di Legno, Temù and Vezza d'Oglio. Its coat of arms shows a castle with an eagle over it.[3]

[es] Vione

Vione es una localidad y comune italiana de la provincia de Brescia, región de Lombardía, con 740 habitantes.

[fr] Vione

Vione est une commune italienne de la province de Brescia dans la région Lombardie en Italie.
- [it] Vione

[ru] Вионе

Вионе (итал. Vione, ломб. Viù) — коммуна в Италии, в провинции Брешиа области Ломбардия.



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