Edolo (Édol in dialetto camuno[4][5]) è un comune italiano di 4 414 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia.
Edolo comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Luca Masneri (lista civica) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) | ||
Territorio | |||
Coordinate | 46°10′44″N 10°19′48″E | ||
Altitudine | 720 m s.l.m. | ||
Superficie | 88,9 km² | ||
Abitanti | 4 414[1] (30-11-2021) | ||
Densità | 49,65 ab./km² | ||
Frazioni | Cortenedolo, Mù, Vico | ||
Comuni confinanti | Corteno Golgi, Incudine, Lovero (SO), Malonno, Monno, Ponte di Legno, Saviore dell'Adamello, Sernio (SO), Sonico, Temù, Tovo di Sant'Agata (SO), Vezza d'Oglio, Vione | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 25048 | ||
Prefisso | 0364 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 017068 | ||
Cod. catastale | D391 | ||
Targa | BS | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona F, 3 209 GG[3] | ||
Nome abitanti | edolesi | ||
Patrono | santa Maria nascente | ||
Giorno festivo | 8 settembre | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Il paese di Edolo sorge all'inizio dell'Alta Val Camonica, alla confluenza con la Val di Corteno, lungo la Linea Insubrica e al confine con la provincia di Sondrio. Il comune, situato nella parte più settentrionale della provincia di Brescia, sorge a un'altitudine di 720 m s.l.m. e occupa un'area di 88,9 km². Dista circa 95 km da Brescia, 45 km da Sondrio, circa 30 km dal Passo del Tonale al confine con il Trentino-Alto Adige e 110 km da Trento.
Sarebbe qui esistito, un tempo, un idolo pagano dedicato al dio romano Saturno, da cui proviene il nome Edolo (in latino: Iduli)
«Edolo dunque è terra grande, situata al piano, tutta borgata, ornata di magnifiche chiese, case, habitationi honorevoli, luogo de traffichi, e gran passaggio, numerosissima di popolo, e qualificato di famiglie, ch'hanno del nobile, e civile.» |
(Gregorio Brunelli, «Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni», 1698[6]) |
La domenica 15 marzo 1299 Cazoino da Capriolo, camerario del vescovo di Brescia Berardo Maggi, inizia da Mù la stesura dei beni vescovili in Valle Camonica. Nel pomeriggio sarà ad Edolo dove riceverà le delegazioni di Incudine, Corteno Golgi, Cortenedolo e Vezza.
In paese è accolto dai presbiteri della pieve di Edolo-Mù: Ventura di Niardo, Alberto de Beldieis, e dall'assemblea dei vicini di Edolo. I due consoli giurano secondo la formula consueta fedeltà al vescovo, e pagano la decima dovuta. Vi sono 30 manenti. Viene vietato di erigere turim vel domum de batalia sine licentia episcopi. Inoltre Mù, Sonico ed Edolo dovevano provvedere al servizio di guardia del castello di Mù con due uomini giornalieri.[7]
Nel 1371 si firma presso la casa dei Federici di Edolo un accordo tra i pastori di Mù e quelli di Dalegno che vietavano loro di accedere alle malghe sul monte Avio.[8]
«Dictus mons de Lavio cum omnibus suis pertinentiis cui coheret: ab una parte communis Sonici, ab alia parte commune de Demo et Bertio, an alia parte comune de Mu, ab alia parte saxa sive cornua deserta, confinantia cum montibus tridentinis, salvis aliis coherentiis sit et esse debet communis et hominum de Mu, vel aliquem eorum, in possessione vel proprietate dicti montis; et quod debeant permittere dictos homines et commune de Mu pacifere possidere dictum montem tamquam rem suam propriam» |
Il 15 ottobre 1336 il vescovo di Brescia Jacopo de Atti investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Edolo Giovannino Gaioni, di Edolo.[9]
Alla pace di Breno del 31 dicembre 1397 i rappresentanti della comunità di Edolo, Bottino di Giovanni da Edolo e il notaio Ottobono da Saviore, si schierarono sulla sponda ghibellina.[10]
Il 9 aprile 1411 Giovanni Federici viene ricompensato da Giovanni Maria Visconti di Milano della Contea di Edolo e Dalegno, separata dalla Comunità di Valle Camonica.[11]
Nel 1510, durante la caccia alle streghe della Valle Camonica, presso Edolo vi fu un rogo di 60 streghe, condannate dal vescovo di Brescia Paolo Zane[12], arse con l'accusa di aver arrecato siccità e fatto ammalare uomini e animali con i loro sortilegi.
Tra il 1521 ed il 1526 Edolo è colpito dalla peste. I terrazzani della vicinia si rivolsero a Dio proibendo le maschere (sotto proclama del giusdicente di Breno), con multe e pene detentive fino a due mesi, si proibirono le armi; si proibirono i balli privati quanto pubblici. Nel 1523 la peste non diminuiva, quindi si impose, pena un grosso d'argento, di partecipare, almeno un membro per famiglia, alle processioni che si tenevano ogni venerdì di gennaio e febbraio. Cessata infine nel 1526 si elessero guardie fidate che vigilassero gl'ingressi degli infetti al paese presso i confini con Monno, nella contrada della Croce, in via Piana, ut conservetur munda et nitida a morbo[13]
Il 7 agosto 1558 la Vicinia di Edolo confina, con una curiosa deliberazione, le rughe (dei bruchi[14]) lontani dai campi coltivati. Le rughe possiedono pure un loro avvocato difensore, tale Bernardo di Fonatti[15].
Colpito duramente dalla peste del 1630, i cadaveri erano così tanti che venivano sepolti troppo in superficie, tanto che i lupi affamati facevano strazio dei cadaveri. Tra il 2 luglio 1630 ed il 5 febbraio 1631 morirono 720 persone.[16]
Il ponte che metteva in contatto Capo di Ponte di Mù ed Edolo fu soggetto a pedaggio per tutto il medioevo, prima dai Federici, poi, sotto il dominio veneziano, dai Griffi di Losine. Venne abolito solo nel 1836 dal governo austriaco.[17]
Nel XVIII sec. della manutenzione delle strade pubbliche (e dei ponti) della comunità “dai confini di Santicolo fino a Mù e a Monno” si occupava la Vicinia di Edolo, come risulta nei documenti riportati nella pubblicazione di Togni Marotta. Proprio la vicinia provvedeva a mettere all’incanto i lavori dettagliatamente disciplinati e, a seguito di pubblica votazione, a stipulare i contratti necessari.
Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:
Famiglia | Stemma | Periodo |
Gaioni | ![]() |
1336 - ? |
Lo stemma di Edolo si compone dei colori argento, oro, rosso e di due simboli, il castello e le spade. Il castello si riferisce al castello di Mù.
«Di rosso, al castello al naturale, aperto, accollato da due spade d'argento, manicate d'oro, poste in croce di Sant'Andrea, con le punte rivolte verso l'alto. Ornamenti esteriori da Comune[18]» |
(D.P.R. del 25 ottobre 1950) |
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Le chiese di Edolo sono:[19]
Abitanti censiti[21]
Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomignoli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Edolo è Müle (muli) oppure Àsegn (asini).[4]
Si dice che il nome di Edolo derivi da Idulo, idolo, dal nome di un simulacro dedicato a Saturno che esisteva sul luogo della Chiesa di San Clemente. Esso era chiamato luogo dei Pagà (pagani).[22]
L’Università della Montagna ha sede ad Edolo, dove è attivo il corso di laurea in "Valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano" e il “Centro di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna (GeSDiMont)” dell’Università degli Studi di Milano.
Al centro dell'abitato di Edolo confluicono la Strada statale 42 del Tonale e della Mendola e la Strada statale 39 del Passo di Aprica.
La stazione di Edolo si trova in località nella zona più occidentale del paese. È il capolinea della linea Brescia-Iseo-Edolo.
Nel territorio di Edolo è presente un'importante centrale idroelettrica di proprietà dell'Enel, principale impianto di questo tipo d'Italia e uno tra i maggiori d'Europa.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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26 maggio 1985 | 27 maggio 1990 | Luciano Chiesa | DC | Sindaco | |
27 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Vittorio Marniga | PSI | Sindaco | |
Di seguito l'elenco dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995):
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 aprile 1995 | 14 giugno 2004 | Gianpiero De Toni | PPI | Sindaco | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2008 | Berardo Branella | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | [23] |
8 giugno 2008 | 8 giugno 2009 | Attilio Visconti | Commissario | ||
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Vittorio Marniga | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
26 maggio 2014 | in carica | Luca Masneri | lista civica di centro-destra | Sindaco | |
Edolo fa parte dell'Unione Alpi Orobie Bresciane, assieme ai comuni di Corteno Golgi, Sonico, Malonno, e Paisco Loveno.
L'unione di comuni ha sede a Edolo.
Il 7 giugno 1997 la 21ª tappa del Giro d'Italia 1997 si è conclusa ad Edolo con la vittoria del russo Pavel Tonkov.
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