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Fosdinovo (Fosdinòo nel dialetto della Lunigiana[6]) è un comune italiano di 4 583 abitanti[2] e di 48,71 km²[7] della provincia di Massa-Carrara, parte della regione storica della Lunigiana e sita all'interno del bacino idrografico della Val di Magra.

Fosdinovo
comune
Fosdinovo – Veduta
Fosdinovo – Veduta
Panorama del borgo medievale
Localizzazione
Stato Italia
Regione Toscana
Provincia Massa-Carrara
Amministrazione
SindacoCamilla Bianchi (centro-sinistra) dal 27-5-2019
Data di istituzione1797
Territorio
Coordinate44°08′N 10°01′E
Altitudine500 m s.l.m.
Superficie48,71[1] km²
Abitanti4 583[2] (30-6-2022)
Densità94,09 ab./km²
FrazioniCanepari, Caniparola, Caprognano, Carignano, Gignago, Giucano, Marciaso, Paghezzana, Ponzanello, Posterla, Pulica, Tendola
Comuni confinantiAulla, Carrara, Castelnuovo Magra (SP), Fivizzano, Luni (SP), Sarzana (SP)
Altre informazioni
Cod. postale54035, 54030
Prefisso0187
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT045008
Cod. catastaleD735
TargaMS
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 687 GG[4]
Nome abitantifosdinovese, fosdinovesi[5]
Patronosan Remigio
Giorno festivo1º ottobre
Cartografia
Fosdinovo
Fosdinovo – Mappa
Fosdinovo – Mappa
Posizione del comune di Fosdinovo all'interno della provincia di Massa e Carrara
Sito istituzionale
Castello di Fosdinovo
Castello di Fosdinovo

Abitato fin dalla preistoria, ebbe la sua epoca d'oro tra il XIV ed il XVIII secolo, quando fu capitale di un marchesato indipendente e retto dal più importante ramo della famiglia Malaspina dello Spino Fiorito, i cui marchesi erano vicari imperiali in Italia. Ciò ha lasciato profonde tracce nell'architettura, nell'arte e nella cultura locale. Il centro, che passò quasi indenne attraverso le turbolenze degli ultimi secoli medievali e del Cinquecento toscano, visse periodi di benessere, arricchendosi talmente tanto che nel 1666 venne autorizzato dal Sacro Romano Impero a coniare monete proprie. Nell'area solo Massa e Tresana possedevano un privilegio simile.

Al termine dell'occupazione napoleonica della Toscana, nei primi anni dell'Ottocento, Fosdinovo venne strappata ai Malaspina e posta dal Congresso di Vienna (1814) sotto l'autorità del Ducato di Massa, e poco dopo sotto quella del Ducato di Modena, governato allora dagli Estensi. La famiglia di origine ferrarese fece subito del comune la capitale della Lunigiana ducale. Nel 1859 il comune entrò a far parte del Regno d'Italia. Sempre nelle campagne e nei piccoli centri del fosdinovese vi furono poi numerosi scontri tra partigiani ed Alleati da un lato e forze tedesche dall'altro che culminarono nei rastrellamenti di fine novembre 1944 e negli ultimi scontri e bombardamenti del 23 aprile 1945.

Il comune è stato insignito nel 2014 della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano. Fosdinovo è l'ottavo comune più popoloso, il settimo più densamente popolato e l'undicesimo più grande della sua provincia.


Geografia fisica


«Degno rifugio di Dante quel castello di Fosdinovo, su l'altura ventosa, con le sue torri rotonde, con i suoi spaldi invasi dall'erbe selvagge, con le sue gradinate, con i suoi androni, con le sue corti di fosca pietra, con tutta quella sua ferrigna ossatura guerresca che i secoli non hanno incurvata.»

(Gabriele D'Annunzio, Prose scelte, Milano, Treves, 1906 (antologia))

Territorio e confini


Il territorio comunale di Fosdinovo si estende per 48,71 km². L'altitudine del comune, sito nella zona altimetrica di collina interna, varia da un minimo di 20 m s.l.m. (che rappresenta anche l'altitudine minima della Lunigiana) ad un massimo di 951 m s.l.m.[8], presentando quindi un'escursione altimetrica di 931 metri. Fosdinovo si trova in posizione centrale e dominante rispetto ad ogni versante e ad ogni direzione, solo leggermente più a sud del baricentro territoriale.[9]

Confina, in senso orario, con i comuni di Aulla, Fivizzano e Carrara della provincia di Massa-Carrara e con i comuni di Luni, Castelnuovo Magra e Sarzana della provincia della Spezia, seppur il confine con il comune di Luni sia ridotto a sole poche decine di metri presso il forte sul monte Bastione.[10]


Geologia e morfologia


Sotto il punto di vista morfologico, il territorio di Fosdinovo è suddivisibile in tre settori:


Idrografia


Tutti i corsi d'acqua presenti nel territorio comunale fanno parte del bacino idrografico del fiume Magra (Val di Magra).[12] Quelli più rilevanti sono il torrente Isolone, che scorre nel sud-est del territorio, il torrente Calcandola, sul confine con Sarzana, ed il torrente Bardine, affluente di sinistra del torrente Aulella. Altri torrenti sono: il Costia (affluente del Bardine), il Fabiano (che nasce in località Lavandaro, per poi bagnare l'omonima località), il Larone (al confine col comune di Sarzana), il Pesciola (affluente del Bardine e situato nella valle fra Pulica e Marciaso) ed il Tortiglia ad oriente.[12] Sono torrenti generalmente molto pescosi e principalmente ricchi di trote (in particolare, la trota fario). Vi sono infine anche alcuni canali come il Padula, a nord-ovest di Tendola, ed il Capriola, presso Ponzanello.[12]


Clima


A Fosdinovo vi è un clima caldo e temperato, nel versante meridionale mitigato dalla presenza del mare, con estati temperate e ventilate ed inverni miti con alcuni picchi di freddo. Le precipitazioni ricorrono più d'inverno che d'estate e solo in pochi giorni dell'anno possono esservene di nevose.

La temperatura media del comune di Fosdinovo è 12,1 °C e la piovosità media annuale di 904 mm d'acqua.[13]

Il comune di Fosdinovo presenta 2687 GG e si trova quindi in zona climatica E. Gli impianti termici possono dunque essere accesi 14 ore al giorno, dal 15 ottobre al 15 aprile.[10]

La diffusività atmosferica è media (Ibimet CNR 2002).


Origini del nome


"Fosdinovo" è il nome del capoluogo dell'omonimo comune, ma nei primi secoli della sua storia esso veniva indicato con altre accezioni. In particolare, quando nel 1084 comparve per la prima volta in un documento scritto (un atto di donazione del 22 marzo 1084, conservato nell'Archivio Capitolare di Lucca), in quanto città natale del notaio, viene chiamato "Fosdenova"[14] Nell'atto, Gerardo fu Gottito si impegnò ad offrire alla Chiesa e all'ospedale di San Martino di Lucca i suoi beni, se fosse morto nel corso dell'anno successivo. Il documento fu redatto da un certo Paolo, notaio di Fosdenova.

Altro toponimo usato per tutto l'XI e il XII secolo nel codice Pelavicino, in alternanza con Fosdenova, fu "Faucenova", da "faux nova", foce nuova.[15] Questo secondo toponimo sembra derivare dal fatto che Fosdinovo doveva rappresentare un nuovo passaggio, un nuovo passo, una nuova foce, che dal mare si apriva e continua ad aprirsi verso la Lunigiana interna e l'Appennino tosco-emiliano.

Un'altra accezione che fu usata per riferirsi al paese fu "Fosdenove".[16]

Nel 1324, ne "La vita di Castruccio Castracani di Nicolò Pagnini", il paese viene citato con un toponimo in latino (forse per la prima volta): Fosdenovum, dalla forma "fosdeum" del verbo "fodio" (scavare), ossia dall'attuale "fosso".[17] E proprio tale termine designa uno spazio rilevantissimo del paese, il Fosso, piazza da sempre centro di aggregazione e, dal XVIII secolo, anche area sportiva del paese.

Tramite tale termine il toponimo del paese passerà dal femminile al maschile, giungendo al più tardo "Fosdenovo" ed, infine, all'attuale Fosdinovo.


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Fosdinovo.

Le tracce più antiche dell'uomo nel territorio di Fosdinovo non risalgono molto indietro nella preistoria: una statua stele dell'età del ferro (gruppo C, chiamata “Fosdinovo 1”) proviene propriamente dal territorio fosdinovese, precisamente nella campagna in Via Boccognano.[14]

Con la fondazione di Luni (177 a.C.) e la definitiva affermazione dell'occupazione romana, il territorio di Fosdinovo presentava un utilizzo agricolo con piccole fattorie prospicienti la piana costiera.[18]

Nulla sappiamo del destino di Fosdinovo durante l'epoca della crisi dell'Impero romano, del periodo goto e dell'epoca di Giustiniano.[18]

Durante il Medioevo il castello e l'abitato sono già menzionati nel 1084.[15] La nascita di Faucenova, antico nome di Fosdinovo, è certamente legata al controllo di un nuovo valico, un nuovo passo, una nuova "foce", tra la zona costiera e le valli interne della Lunigiana.

Agli albori del XIV secolo, i Signori di Fosdinovo, i De la Musca, risultano citati, secondo i maggiori studiosi, nel Preambolo dell'Atto della Pace di Castelnuovo (6 ottobre 1306), un trattato frutto del personale impegno diplomatico di Dante Alighieri. Al tempo il borgo non era ancora malaspiniano e può essere indicato come un protettorato del vescovo-conte di Luni. In forza di quella citazione si è scritto molto bene che "una presenza di Dante a Fosdinovo non soltanto è probabile, ma addirittura storicamente richiesta" (Galanti, 1985).

Il passaggio dai Domini ai Malaspina è graduale e fino al 1340 Spinetta Malaspina il Grande non sarà effettivamente Signore di Fosdinovo, anche se già nel 1308 aveva poteri giurisdizionali.[19] Nel 1340 Spinetta acquistò tutti i diritti dei nobili fosdinovesi per il prezzo di 500 fiorini d'oro e diventò Signore incontrastato del feudo. I suoi successori reggeranno lo stato con il titolo di marchesi di Fosdinovo.[20]

Nel 1797, il marchese Carlo Emanuele Malaspina di Fosdinovo, dopo le prime vittorie di Napoleone Bonaparte contro gli Austriaci, aderì favorevolmente all'abolizione dei feudi imperiali imposta dal corso con il decreto del 2 luglio 1797, rinunciando alla podestà sovrana sulle terre.

A seguito della Restaurazione Fosdinovo entrò prima all'interno del Ducato di Massa e Carrara, per poi andare a far parte, nel 1815, del dominio degli Estensi, ossia il Ducato di Modena e Reggio (1829). Dal 1816 al 1847 fu la capitale della Lunigiana estense, che verrà unita nel 1849 alla provincia modenese di Massa e Carrara, erede del precedente ducato anch'esso annesso a Modena, nel 1829. Seguirà così il destino dello stato modenese, entrando a far parte del Regno d'Italia nel 1859.

Per tutta l'estate del 1944 fino a metà settembre il Castello di Fosdinovo fu occupato dall'esercito tedesco. Il 23 aprile 1945 Fosdinovo fu infine liberata.


Simboli


La descrizione araldica dello Stemma del Comune di Fosdinovo è la seguente: "D'azzurro, alla lupa d'argento rampante, con le zampe anteriori appoggiate ad un monte di verde, il tutto movente alla campagna al naturale".[21]

La figura della lupa è presente anche nei più antichi sigilli del Comune. Secondo la tradizione, il primo nucleo abitato del Comune fu una colonia romana e la lupa sta lì a ricordarlo e a suggellare il legame con Roma.[21]

Altro simbolo del Comune è il Gonfalone, che riporta al suo centro lo Stemma, su un drappo partito di azzurro e bianco.[21]

Altri simboli, più concreti, sono il Castello Malaspina e il simbolo dei Malaspina dello Spino Fiorito. I colori ricorrenti sono l'argento, l'azzurro ed il verde.[21]


Onorificenze


Nel 2014 il comune è stato insignito della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano.


Ricorrenze



Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Architetture civili



Architetture militari


Piazza Sauxillanges
Piazza Sauxillanges

Piazze



Parchi pubblici



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[25]


Dati statistici socio-economici


Fosdinovo visto dalla strada che porta a Ponzanello.
Fosdinovo visto dalla strada che porta a Ponzanello.

Demografia e distribuzione della popolazione


Fasce d'età ed età media della popolazione


Stato sociale


Etnie e minoranze straniere


Istruzione


Lingue e dialetti


A Fosdinovo, la lingua parlata fino a metà del secolo scorso era il fosdinovese, dialetto facente parte del gruppo dei dialetti lunigianesi. Attualmente, il suo uso si è di molto ristretto e viene adoperato per lo più dagli anziani e in alcune rappresentazioni teatrali.


Religione



Patrono

Il patrono di Fosdinovo è da tempo immemore San Remigio, vescovo di Reims che converti Clodoveo I, re dei Franchi, creando i presupposti per l'evangelizzazione in Francia ed in tutta l'Europa occidentale. Il suo culto venne portato nel monastero di San Abbondio a Berceto dal vescovo francese San Moderanno, che vi si ritirò e lì morì santamente. Da Berceto il culto di San Remigio passò a Fosdinovo, ove sono presenti le reliquie del Santo portate ivi il 1º ottobre del 1701 da Lucca (da allora, festa patronale del paese), che da allora divenne il giorno della festa patronale del Santo. Tale evento portò in seguito, in tutta Italia, a chiamare "remigini" i bambini che iniziavano la prima elementare per la prima volta, poiché fino al 1977 la scuola elementare cominciava proprio il 1º ottobre. Per sua intercessione, fu ottenuta la liberazione dalla peste nel 1739, e molte grazie personali in ogni tempo. La bella statua marmorea di San Remigio, che troneggia dietro l'altare maggiore della chiesa parrocchiale che prende il suo nome, risale al secolo XIII.


Storia parrocchiale di Fosdinovo

Al tempo in cui la Diocesi di Luni si estendeva fino alla Lunigiana e quindi anche fino a Fosdinovo, esso rappresentava, nel XIV secolo, una delle 10 quarterie in cui era divisa la Diocesi, col nome di Quarterium di Aquila e Fosdinovo, e comprendeva la pieve di Codiponte, quella di Viano e quella di Soliera, oltre a due cappelle a Pallerone e a San Terenzo Bardine: in pratica tutto il territorio dei feudi malaspiniani di Gragnola e Fosdinovo, escluso però proprio il centro di quest'ultimo perché la sua cappella, dipendendo dal capitolo della cattedrale, probabilmente ricadeva nel decimo quarterium, quello del Capitolo di Sarzana, che, oltre al centro di Fosdinovo, comprendeva i territori della Cattedrale di Luni e delle due pievi di Sarzana.

Nel XVI secolo la Diocesi venne divisa in Vicariati foranei e Fosdinovo andò a rappresentarne uno dei 22. Il Vicariato Foraneo di Fosdinovo comprendeva l'alta valle del torrente Bardine e parte di quella del Lucido, ed era precedentemente diviso tra le pievi di Sarzana, di Viano e di Codiponte. Politicamente era frammentato tra il Granducato di Toscana, il Marchesato di Cortila e Gragnola (dal 1644 sotto il Marchesato di Fosdinovo e dal 1982 sotto il Comune di Fivizzano), quello di Viano e quello di Fosdinovo, tutti e tre retti dai Malaspina dello Spino Fiorito. Il Vicariato Foraneo era diviso in una prepositura (quella di Fosdinovo) e da 14 Rettorie che dipendevano da essa (Rettoria di Carignano, di Cecina, di Colla, di Cortila, di Giucano, di Marciaso, di Monzone, di Ponzanello, di Posterla, di Pulica, di San Terenzo Monti, di Tendola, di Tenerano e di Viano). Tra il XVII e il XVIII secolo, il Vicariato Foraneo di Fosdinovo contava 15 chiese parrocchiali, 52 oratori e 5 ospedali.

Nel 1697, sotto il Marchesato di Carlo Francesco Agostino Malaspina, la parrocchia di Fosdinovo venne insignita del titolo di "perinsigne Prepositura", titolo che mantiene tuttora.

Fosdinovo è sede della Parrocchia di San Remigio nella Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, sede del proposto che regge anche le Parrocchie della Natività della Santissima Maria di Carignano, di San Martino Vescovo di Ponzanello, di San Giovanni Battista di Pulica (da maggio 2014), di Sant'Antonio da Padova di Caniparola, dei Santi Fabiano e Sebastiano di Giucano, di San Bartolomeo Apostolo di Marciaso, di San Bartolomeo Apostolo di Posterla, e di Santa Caterina Martire di Tendola (da settembre 2015). Tutte queste parrocchie, con l'eccezione di quella di Sant'Antonio da Padova di Caniparola, formano l'Unità Pastorale di Fosdinovo. Caprognano, Gignago e Paghezzana, che non sono sedi parrocchiali, appartengono alla Parrocchia di San Remigio di Fosdinovo, mentre Canepari appartiene alla Parrocchia di San Martino Vescovo di Ponzanello.

Dal settembre 2015 l'Unità Pastorale di Fosdinovo, comprensiva per la prima volta di tutte le parrocchie appartenenti al comune di Fosdinovo (con l'esclusione di Caniparola, con sede a sé stante) e appartenente, dal marzo 2017, al Vicariato di Carrara (prima si trovava in quello di Aulla), è guidata da un unico prevosto, con sede nella Parrocchia di San Remigio di Fosdinovo, Don Emanuele Borserini, insediatosi nel 2020. I parrocchiani sono 1166.


Confraternite

Attualmente ci sono due confraternite operanti a Fosdinovo, la Confraternita dei Bianchi e la Confraternita dei Rossi. Fino alla fine del XIX secolo, però, ogni singola frazione del Comune ne aveva almeno due e nel capoluogo, oltre alle due già citate, vi erano anche quelle della Buona Morte, del Santissimo Rosario e di San Isidoro. Le due confraternite ancora esistenti hanno entrambe come punto di riferimento un Oratorio ciascuno all'interno del borgo, dedicati alla Santissima Annunziata (Bianchi) e al Santissimo Sacramento (Rossi).[35]

La Confraternita dei Bianchi (dal colore dei rocchetti indossati dai confratelli) risale al 1468, quando venne fondata dal francescano Giovanni da Milano come Confraternita dei Disciplinati o dei Battuti, in concomitanza della fondazione dell'Oratorio dei Bianchi, nato per ospitare la trecentesca statua lignea rappresentante la Madonna. Tale edificio fu poi distrutto da un incendio nel 1501, ma fu poi ricostruito tra il 1648 ed il 1653 sotto il Marchesato di Giacomo (Jacopo) II Malaspina di Fosdinovo e abbellito da una pregevolissima facciata in marmo bianco di Carrara da suo figlio Pasquale Malaspina di Fosdinovo, nel 1666.

La Confraternita dei Rossi (dal colore delle cappe indossate dai confratelli), di più recente costituzione, risale comunque almeno al 1570, poiché riporta questa data il libro più antico della compagnia, oggi custodito nell'Archivio Parrocchiale di Fosdinovo.[22] Nel 1581, sotto il priore Giuseppe Jappelli, iniziò la costruzione dell'Oratorio dei Rossi, in un orto attiguo alla Chiesa di San Remigio, al fine di creare un luogo di ritrovo per la confraternita.[22] Per un periodo la fabbrica fu tralasciata ed i lavori ripresero dal 1600, prima sotto il priore Nicola Mascardi di Sarzana (abitante di Fosdinovo), poi sotto quello di Giacomo Foschi.[22] Nel 1602 venne realizzato l'arco divisorio del coro dal corpo dell'Oratorio, mentre la conclusione dei lavori avvenne il 10 settembre 1605.[36]


Tradizioni e folclore


Essendo un territorio un tempo attraversato dalla Linea Gotica, a Fosdinovo sono molto sentite le feste e le commemorazioni relative alla Liberazione dalle truppe nazi-fasciste, soprattutto la Festa della Liberazione (25 aprile), che rappresenta l'evento che durante l'anno convoglia il maggior numero di persone all'interno del borgo medievale. Le altre manifestazioni tradizionali e folcloristiche del paese sono il Festival Medievale, in cui per due giorni il borgo viene addobbato in stile basso-medievale, e le rappresentazioni del Teatrino Gira Girò, in dialetto fosdinovese e ambientate nel secolo scorso.


Istituzioni, enti e associazioni


Fosdinovo è membro dell'Associazione Europea delle Vie Francigene, dell'Istituto di Valorizzazione dei Castelli, del Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e dell'Associazione nazionale città dell'olio. Fa parte dell'Unione di Comuni Montana Lunigiana, che dal 2011 ha sostituito la vecchia Comunità Montana (soppressa dalla Regione Toscana il 31 dicembre 2011).[37] Dal 2014 è uno dei 213 borghi italiani (uno dei 38 toscani, l'unico della Provincia di Massa e Carrara) premiati dal Touring Club Italiano con il prestigioso riconoscimento della Bandiera arancione[38], nonché uno dei 10 borghi toscani del "Buon Vivere"[39] e uno dei 10 comuni che hanno rappresentato la Toscana all'Expo di Milano 2015.[40]


Qualità della vita


L'alta qualità della vita è testimoniata dall'inserimento di Fosdinovo nella lista dei 10 borghi toscani del "Buon Vivere"[39]. Nel 2010, il reddito medio del Comune di Fosdinovo era di 27627  (in forte crescita sul 2009, quando era fermo a 21 771, seppur ancora molto lontano dal dato del 2001, quando era 49 241) mentre il tasso di disoccupazione registrava il 9,30.[41]


Cultura



Istruzione



Biblioteche

Biblioteca Civica Dante Piccioli.
Biblioteca Civica "Dante Piccioli".

Fosdinovo presenta una biblioteca comunale che si affaccia su Piazza Matteotti, nel cuore del paese[42]. Il nome ricorda il promotore del Comitato di Liberazione Nazionale di Fosdinovo, l'Ingegnere e Sindaco socialista nato a Fosdinovo Dante Piccioli[43][44] e pertanto si chiama "Biblioteca Civica Dante Piccioli". Attualmente in restauro, presenta un patrimonio di circa 2500 volumi di ogni genere.[45]


Scuole

Fosdinovo è sede dell'Istituto comprensivo scolastico statale Don Florindo Bonomi[46] (1918-1944, viceparroco di Fosdinovo durante la Resistenza e membro fondatore del C.L.N. di Fosdinovo[47]), consistente di materne, elementari e medie. Presenta un distaccamento a Caniparola consistente anch'esso di scuole materne, elementari e medie, ed un altro nella località dei Pilastri (dedicato alla memoria del comandante partigiano Giuseppe Casini), consistente però solo delle scuole materne e al momento inagibile.


Musei

Oltre al Castello Malaspina di Fosdinovo, che ospita al suo interno un museo, nel comune vi sono altri due musei: il Museo audiovisivo della Resistenza (MaR), sito in località Le Prate di Fosdinovo, e il Museo privato di Moto d'Epoca "Il Selvatico", sito poco sopra Caniparola,[48] sulla strada che porta a Caprognano e Gignago.


Arte


Nel Largo Vatteroni, in Via Papiriana, vi è una statua in marmo bianco di Carrara di Felice Vatteroni, rappresentante una figura femminile.


Teatro


Fosdinovo ospita la compagnia teatrale del Teatrino Gira Girò, che ogni estate si esibisce all'aperto nel territorio comunale e nei comuni vicini proponendo commedie inedite in dialetto fosdinovese ambientate nel secolo scorso.


Cucina



Vini

La vite cresce rigogliosa a Fosdinovo, nel versante del monte che dà sul mare. Insieme all'ulivo e ad altre piante proprie della macchia mediterranea.

Nel territorio comunale vi è anche la cosiddetta Via del vino, che nel versante meridionale si dilunga attraverso la maggior parte dei campi coltivati a vite.


Piatti tipici


Eventi



Geografia antropica



Urbanistica del centro storico


Fosdinovo presenta un impianto medievale, essendo un borgo a forma di scarpone circondato da mura su tutti i suoi lati con due Porte storiche (una a nord e una a sud, distrutta durante la seconda guerra mondiale) che ne consentono l'accesso, oltre ad altri ingressi secondari (Via Costa Fredda, la scala a lato dell'Oratorio dei Bianchi e la Piazza del Fosso, che comunicano direttamente con la strada provinciale). Nella seconda metà del XX secolo, sono stati creati il Parco della Torretta intorno alla torretta di vedetta esterna alla cerchia muraria, munito di campo da tennis e circolo sportivo, mentre nel primo decennio del XXI secolo è stata allargata il tratto di strada provinciale limitrofa a Via Costa Fredda per consentirne il parcheggio delle autovetture ed il transito di autocarri. Anche la scala a lato dell'Oratorio dei Bianchi, un tempo comunicante solo con orti privati, è stata prolungata fino alla strada provinciale, divenendo un nuovo ingresso al borgo, nel primo decennio del XXI secolo.


Patrimonio edilizio

Al 2011, nel territorio comunale vi sono 1 948 edifici, di cui 1 818 (il 93,33%) risultano utilizzati. Il 77,65% della popolazione residente vive in abitazioni di proprietà mentre il 12,48% vive in abitazioni in affitto. Una buona parte del patrimonio immobiliare del comune di Fosdinovo (530 edifici) è stata costruita prima del 1919. Periodi attivi dal punto di vista edilizio furono poi gli anni tra il 1919 ed il 1945 (di cui rimangono 275 edifici costruiti) ed il decennio dal 1972 al 1981, di cui rimangono 356 edifici costruiti. Dal 1991 al 2011 sono stati costruiti invece solo 71 edifici.[54]


Frazioni


Borgo di Pulica, il più antico paese del Comune.
Borgo di Pulica, il più antico paese del Comune.

Le frazioni del comune di Fosdinovo possono essere divise in tre aree geografiche, che spesso riflettono caratteri storici comuni, in riferimento alla posizione del capoluogo: a nord-est vi sono Canepari, Carignano, Giucano e Ponzanello; a nord-ovest vi sono Marciaso, Posterla, Pulica e Tendola; a sud vi sono Caniparola, Caprognano, Gignago e Paghezzana.

Di queste, tutte ospitano almeno una chiesa (la maggior parte più di una). Giucano, Marciaso, Ponzanello, Pulica e Tendola sono anche borghi fortificati.

Ponzanello, frazione che nella sua sommità ospita i resti di un antico maniero.
Ponzanello, frazione che nella sua sommità ospita i resti di un antico maniero.

Popolazione delle frazioni e dei centri del Comune di Fosdinovo

I seguenti dati fanno riferimento al 15º Censimento ISTAT della Popolazione e delle Abitazioni (2011)[55]:

Frazione e altri centri abitanti
Canepari 168
Caniparola, Borghetto-melara, Porredo e Villaggio Bertani 2 307
Caprognano 106
Carignano 110
Fosdinovo, Monte Carboli e Vercalda 491
Gignago /
Giucano e Gignola 119
Marciaso 136
Peghazzana e Colletto 73
Ponzanello e La Vagina 27
Posterla 37
Pulica 68
Tendola 202
Case Sparse 1 105

Dai dati risulta che la frazione più popolata del Comune è Caniparola, la quale forma un unico agglomerato con le vicine frazioni di San Lazzaro (Sarzana) e Colombiera (Castelnuovo Magra). Inoltre risulta che il borgo più popolato è Fosdinovo e che la frazione di Gignago, non avendo un proprio seggio elettorale, non è statisticamente rilevabile.


Economia


Nel 2005 Fosdinovo era il secondo comune più ricco della Provincia, dopo Pontremoli.[56]


Agricoltura


Nel territorio comunale sono presenti molti agriturismi e aziende agricole, tra cui alcune aziende biologiche.


Prodotti gastronomici

Fosdinovo presenta una serie di prodotti di ottima qualità, che affondano le loro radici nella tradizione agricola e contadina di questa terra.


Allevamento

Nel comune vi sono due allevamenti ovini (uno con sede nella località di Gignola, tra Fosdinovo e Giucano, l'altro con sede sopra Ponzanello), tre equini (due con sede nella località delle Prade, tra Fosdinovo e Canepari, ed uno con sede nella località del Cucco, tra Fosdinovo ed Tendola) ed infine uno caprino (con sede nella località della Prade).


Turismo


Fosdinovo presenta una naturale vocazione turistica, legata soprattutto alla sua interessante e peculiare storia di Marchesato indipendente, al suo Castello e al suo complesso artistico sito all'interno delle Chiese e del Castello stesso. Presenta anche un turismo di tipo naturale ed escursionistico, dovuto ai suoi molti sentieri immersi nella natura e al suo panorama che guarda sia il Golfo della Spezia, sia le Alpi Apuane.


Infrastrutture e trasporti



Strade


A sud del territorio comunale passa un lembo della via Aurelia, la quale marca in questo tratto il confine tra le frazioni di Caniparola e San Lazzaro, quindi tra i comuni di Fosdinovo e Sarzana, nonché tra le province di Massa-Carrara e della Spezia e tra le regioni Toscana e Liguria.

Fosdinovo è raggiungibile tramite la S.P. 72 (ex-strada statale 446 di Fosdinovo), diramazione al km 396 della via Aurelia presso Caniparola-San Lazzaro. Nella prima parte, ossia nel rettilineo che collega il ponte sul torrente Isolone (località San Lazzaro) al centro di Caniparola, tale strada prende il nome di Viale Malaspina.

Fosdinovo è pure raggiungibile da Carrara tramite la S.P. 73 (ex-strada statale 446 di Fosdinovo) e da Aulla tramite la strada provinciale del Cerreto, svoltando poi per Ponzanello. Un'ulteriore possibilità per arrivare a Fosdinovo è quella di penetrarvi da nord tramite la strada dei Carpinelli.

Nel complessivo, le strade provinciali che attraversano e collegano il territorio comunale sono:

Fosdinovo dista 3 km dal centro di Sarzana e 8 km da quello di Avenza, e dai rispettivi caselli autostradali, dai quali è quindi possibile raggiungere il comune.


Ferrovie


Fosdinovo non possiede una propria stazione ferroviaria. La fermata più vicina è quella di Sarzana. A poca distanza è presente anche la piccola stazione di Luni. Sino agli anni Ottanta era in uso anche la fermata di San Lazzaro, sita nell'omonima frazione sarzanese.


Mobilità urbana


Per il trasporto pubblico locale su strada Fosdinovo fu servito dal 1º gennaio 1969 al 31 agosto 2009 dall'azienda CAT (Consorzio Apuano Trasporti) S.p.A., che nello stesso periodo ha gestito il trasporto pubblico locale su strada nell'intera Provincia di Massa e Carrara. Il 1º settembre 2009 la gestione è passata in mano all'azienda ATN (Autolinee Toscana Nord) srl, società controllata da CAT S.p.A, per poi ricambiare nuovamente e andare in mano all'azienda CTT Nord (Compagnia Toscana Trasporti Nord) dal 1º Febbraio 2015.[58] Essa gestisce sia trasporti urbani che quelli extraurbani che collegano Fosdinovo alle altre città e agli altri paesi della Lunigiana (in particolare a Fivizzano e alle sue frazioni) e a Sarzana, da cui poi si può giungere a Carrara e Massa, a Marinella di Sarzana o a La Spezia.


Amministrazione


Casa del Comune di Fosdinovo in Via Roma 4
Casa del Comune di Fosdinovo in Via Roma 4

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 giugno 1985 30 giugno 1990 Carlo Mariani Partito Socialista Italiano Sindaco [59]
30 giugno 1990 15 novembre 1993 Ermanno Di Casale Partito Socialista Italiano Sindaco [59]
27 novembre 1993 24 aprile 1995 Maurizio Stefano Tusini Partito Democratico della Sinistra Sindaco [59]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Maurizio Stefano Tusini centro-sinistra (liste civiche) Sindaco [59]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Dino Bologna centro-sinistra (liste civiche) Sindaco [59]
15 giugno 2004 8 giugno 2009 Dino Bologna Democratici di Sinistra Sindaco [59]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Massimo Dadà centro-sinistra (liste civiche) Sindaco [59]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Camilla Bianchi centro-sinistra (lista civica) Uniti per Fosdinovo Sindaco [59]
27 maggio 2019 in carica Camilla Bianchi centro-sinistra (lista civica) Uniti per Fosdinovo Sindaco [59]

Gemellaggi



Altre informazioni amministrative e territoriali


Fino al 12 giugno 1919 la superficie del Comune di Fosdinovo occupava 52,41 km².[60]

Il 12 giugno 1919, il D. L. N. 1137 sancisce il distacco della frazione di Viano dal Comune di Fosdinovo e la relativa aggregazione al Comune di Fivizzano. L'inizio della validità di tale atto fu fissata per il 27 giugno 1919. Superficie e popolazione cedute in tale frangente non sono documentate.[60]

Nell'ottobre del 1982 la Regione Toscana indìsse un referendum fra le popolazioni di Gragnola e Cortilia, che chiedevano di passare da Fosdinovo al comune di Fivizzano.[61] Così, il 17 aprile 1983 si tenne il referendum per il passaggio delle frazioni di Gragnola, Cortilia, Regeto e Traggiara dal Comune di Fosdinovo a quello di Fivizzano. Elevata l'affluenza alle urne (86,60 % dei votanti). I "sì" furono 451, pari al 79,4%, mentre i "no" solo 118, pari al 20,6%. Le schede bianche 4 e le nulle 6. Con la L. R. N. 50, si sancì così il distacco delle frazioni di Gragnola e Cortila dal Comune di Fosdinovo e la loro relativa aggregazione al Comune di Fivizzano, di cui, fino a quel momento, erano exclavi[7][62] Il territorio del Comune di Fosdinovo passò così da 52,41 km² agli attuali 48,71 km².[7] Con una popolazione (all'epoca) di 847 abitanti (Gragnola rappresentava il centro abitato più rilevante del comune, dopo il solo capoluogo), tale cessione ebbe grandi ripercussioni sulla demografia dei due comuni e attenuò sia il costante calo demografico del comune di Fivizzano che l'importante crescita demografica iniziata negli anni '70 del comune di Fosdinovo per il decennio degli anni '80.[7]


Sport



Calcio


La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D.F. Fosdinovo che milita nel girone A di 3ª Categoria di Massa-Carrara. I colori sociali sono il rosso ed il bianco. Nella sua storia, ha partecipato anche ai campionati di prima, seconda e terza categoria della Provincia di Massa e Carrara e di La Spezia. La sede si trova nel Campo Sportivo di Via Borghetto a Caniparola, mentre lo stadio di casa, il Comunale di Fosdinovo, in Via Gignola. L'attuale presidente e vice-presidente sono Matteo Baldoni e Ivan Pastine.[63]

Nell'estate 2016 è stata fondata la squadra Fosdilotti FC, caratterizzata dall'avere giocatori quasi esclusivamente residenti nel comune di Fosdinovo.

Tra la fine degli anni Settanta alla prima metà degli anni Novanta, Fosdinovo ospitò i ritiri di numerose e blasonate società calcistiche come il Cagliari di Gigi Riva, la Fiorentina di Giancarlo Antognoni, l'Inter, la Lucchese e altre squadre minori.


Pallavolo


A Fosdinovo è presente una squadra femminile di pallavolo, che si allena presso la palestra di Caniparola, che non ha sede nel Comune di Fosdinovo bensì di Luni (ex Ortonovo): la Cpo Ortonovo che milita nel campionato regionale ligure di Serie C


Ciclismo



Altro


Fosdinovo ospita il primo Parco Avventura realizzato in Toscana, risalente al 2000.[66]


Impianti sportivi



Note


  1. http://sistat.istat.it/sistat/gestioneComuniDettaglioLista.do
  2. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 223.
  6. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 282, ISBN 88-11-30500-4.
  7. SISTAT-Ricerca gerarchica - Comuni - Lista variazioni - Dettaglio [collegamento interrotto], su sistat.istat.it.
  8. Censimento Istat 2001, su dawinci.istat.it.
  9. M.Dadà 2010, p.14.
  10. Fosdinovo: clima e dati geografici, su comuni-italiani.it.
  11. M.Dadà 2010, p.15.
  12. M.Dadà 2010, pp.28-29.
  13. Clima: Fosdinovo, su it.climate-data.org.
  14. Massimo Dadà, Guida di Fosdinovo, La Spezia, Giacché, 2010, p. 33.
  15. Massimo Dadà, Guida di Fosdinovo, La Spezia, Giacché, 2010, p. 36.
  16. Paola Cervia, L'ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI FOSDINOVO Inventario della sezione preunitaria (1615 - 1870), p. 1.
  17. Emanuele Repetti, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Firenze, Edizione anastatica Cassa di Risparmio di Firenze, 1972 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  18. M.Dadà 2010, p.34.
  19. Massimo Dadà, Guida di Fosdinovo, La Spezia, Giacché, 2010, p. 37.
  20. Emanuelle Gerini, Memorie storiche d'illustri scrittori e di uomini insigni dell'antica e moderna Lunigiana, vol. 2, Fivizzano, 1829-31, p. 208.
  21. Stemma Comune di Fosdinovo, su comuni-italiani.it.
  22. Massimo Dadà, Guida di Fosdinovo, La Spezia, Giacché, 2010, p. 82.
  23. Terre di Lunigiana - Il teatro marchionale di Fosdinovo, su terredilunigiana.com.
  24. Massimo Dadà, Guida di Fosdinovo, La Spezia, Giacché, 2010, p. 121.
  25. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  26. Alberto Ravecca, Daniele Mocchi, Massimo Marcesini, Riccardo Boggi, La Lunigiana: l'identità della sua economia e qualcosa di più, in L'Istituto di Studi e di Ricerche della Camera di Commercio di Massa e Carrara, giugno 2009, p. 6.
  27. Alberto Ravecca, Daniele Mocchi, Massimo Marcesini, Riccardo Boggi, La Lunigiana: l'identità della sua economia e qualcosa di più in L'Istituto di Studi e di Ricerche della Camera di Commercio di Massa e Carrara, giugno 2009, p. 111.
  28. Alberto Ravecca, Daniele Mocchi, Massimo Marcesini, Riccardo Boggi, La Lunigiana: l'identità della sua economia e qualcosa di più in L'Istituto di Studi e di Ricerche della Camera di Commercio di Massa e Carrara, giugno 2009, p. 11.
  29. www.tuttitalia.it, su tuttitalia.it.
  30. Alberto Ravecca, Daniele Mocchi, Massimo Marcesini, Riccardo Boggi, La Lunigiana: l'identità della sua economia e qualcosa di più in L'Istituto di Studi e di Ricerche della Camera di Commercio di Massa e Carrara, giugno 2009, p. 114.
  31. Alberto Ravecca, Daniele Mocchi, Massimo Marcesini, Riccardo Boggi, La Lunigiana: l'identità della sua economia e qualcosa di più in L'Istituto di Studi e di Ricerche della Camera di Commercio di Massa e Carrara, giugno 2009, p. 117.
  32. Alberto Ravecca, Daniele Mocchi, Massimo Marcesini, Riccardo Boggi, La Lunigiana: l'identità della sua economia e qualcosa di più in L'Istituto di Studi e di Ricerche della Camera di Commercio di Massa e Carrara, giugno 2009, p. 118.
  33. Alberto Ravecca, Daniele Mocchi, Massimo Marcesini, Riccardo Boggi, La Lunigiana: l'identità della sua economia e qualcosa di più in L'Istituto di Studi e di Ricerche della Camera di Commercio di Massa e Carrara, giugno 2009, p. 124.
  34. Alberto Ravecca, Daniele Mocchi, Massimo Marcesini, Riccardo Boggi, La Lunigiana: l'identità della sua economia e qualcosa di più in L'Istituto di Studi e di Ricerche della Camera di Commercio di Massa e Carrara, giugno 2009, p. 260.
  35. Massimo Dadà, Guida di Fosdinovo, La Spezia, Giacché, 2010, p. 81.
  36. Massimo Dadà, Guida di Fosdinovo, La Spezia, Giacché, 2010, p. 83.
  37. Massimo Dadà, Guida di Fosdinovo, La Spezia, Giacché, 2010, p. 13.
  38. La Bandiera Arancione al Comune di Fosdinovo, su portale.provincia.ms.it, 5 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  39. Fosdinovo inserita tra i borghi toscani del Buon Vivere, su iltirreno.gelocal.it, Il Tirreno, 28 luglio 2014.
  40. “NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA” LA TOSCANA VERSO EXPO 2015 Fosdinovo, su toscana-notizie.it.
  41. Dati Istat Comune Fosdinovo, su immobiliare.wickedin.it.
  42. Biblioteca Civica "Dante Piccioli", su anagrafe.iccu.sbn.it.
  43. Antonio Bianchi, La Spezia e Lunigiana: società e politica dal 1861 al 1945, Milano, Franco Angeli s.r.l., 1999, p. 174, ISBN 88-464-1254-0.
  44. Fascicolo degli studenti: Dante Piccioli, su archiviostorico.unibo.it.
  45. Biblioteca Civica "Dante Piccioli" di Fosdinovo, su reprobi.it (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  46. Istituto Comprensivo Don Florindo Bonomi, su icfosdinovo.gov.it (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  47. Maria Luisa Simoncelli, Il ricordo di don Florindo Bonomi una preziosa testimonianza per tutti, su ilcorriereapuano.it, Il Corriere Apuano, 21 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  48. Borgo di Fosdinovo-I Musei, su fosdinovoturismo.com (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  49. Fosdinovo Medievale
  50. Festival della Resistenza Archiviato il 10 settembre 2011 in Internet Archive.
  51. eBookFest, su ebookfest.it. URL consultato il 5 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2019).
  52. CASTELLO IN MOVIMENTO
  53. La Forza del Sorriso Festival Fosdinovo, su lanelborgo.com (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2015).
  54. Informazioni generali del comune di Fosdinovo, su immobiliare.it.
  55. Italia in dettaglio, su italia.indettaglio.it.
  56. Alberto Ravecca, Daniele Mocchi, Massimo Marcesini, Riccardo Boggi, La Lunigiana: l'identità della sua economia e qualcosa di più in L'Istituto di Studi e di Ricerche della Camera di Commercio di Massa e Carrara, giugno 2009, p. 16.
  57. Alberto Ravecca, Daniele Mocchi, Massimo Marcesini, Riccardo Boggi, La Lunigiana: l'identità della sua economia e qualcosa di più in L'Istituto di Studi e di Ricerche della Camera di Commercio di Massa e Carrara, giugno 2009, p. 195.
  58. Compagnia Toscana Trasporti Nord (CTT), su comune.massa.ms.it.
  59. http://amministratori.interno.it/
  60. SISTAT, SISTAT- Ricerca gerarchica - Comuni - Lista variazioni - Dettaglio [collegamento interrotto], su sistat.istat.it.
  61. Maurizio Bardi, Cronaca di un Secolo in Lunigiana - 1982, su lunigiana.net.
  62. Maurizio Bardi, Cronaca di un Secolo in Lunigiana - 1983, su lunigiana.net.
  63. Tutto Campo - Fosdinovo, su tuttocampo.it.
  64. A.Ferraris, pp.24-25.
  65. Sulle tracce del Giro, delegazione sul Passo del Cucco in memoria del grande Battistini, su cittadellaspezia.com, Città della Spezia, 10 maggio 2010.
  66. Parco Avventura Fosdinovo, su parcoavventurafosdinovo.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).

Bibliografia



Voci correlate



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На других языках


[de] Fosdinovo

Fosdinovo ist eine italienische Gemeinde mit 4750 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Massa-Carrara in der Region Toskana.

[en] Fosdinovo

Fosdinovo is a comune (municipality) in the Province of Massa and Carrara in the Italian region Tuscany, located about 110 kilometres (68 mi) northwest of Florence and about 15 kilometres (9 mi) northwest of Massa.

[es] Fosdinovo

Fosdinovo es una localidad italiana de la provincia de Massa-Carrara, región de Toscana, con 4.918 habitantes.[2]

[fr] Fosdinovo

Fosdinovo est une commune italienne de la province de Massa-Carrara dans la région Toscane en Italie.
- [it] Fosdinovo

[ru] Фоздиново

Фоздиново (итал. Fosdinovo) — коммуна в Италии, располагается в регионе Тоскана, в провинции Масса-Каррара.



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