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Castelverde (fino al 1868 Castagnino Secco, tuttora Castegnìin in dialetto cremonese) è un comune italiano di 5 561 abitanti della provincia di Cremona in Lombardia.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Castelverde (disambigua).
Castelverde
comune
Castelverde – Veduta
Castelverde – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Cremona
Amministrazione
SindacoGraziella Locci (lista civica[1]) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°11′19.58″N 9°59′44.05″E
Altitudine52 m s.l.m.
Superficie30,89 km²
Abitanti5 561[2] (31-12-2021)
Densità180,03 ab./km²
FrazioniCastelnuovo del Zappa, Costa Sant'Abramo, Livrasco, Marzalengo, Ossalengo, San Martino in Beliseto[3]
Comuni confinantiCasalbuttano ed Uniti, Cremona, Olmeneta, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pozzaglio ed Uniti, Sesto ed Uniti
Altre informazioni
Cod. postale26022
Prefisso0372
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT019026
Cod. catastaleB129
TargaCR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona E, 2 389 GG[5]
Nome abitanticastelverdesi
Patronosant'Archelao[non chiaro]
Giorno festivo29 agosto
Cartografia
Castelverde
Castelverde – Mappa
Castelverde – Mappa
Posizione del comune di Castelverde nella provincia di Cremona
Sito istituzionale

Geografia fisica


Il territorio comunale di Castelverde è in grandissima parte pianeggiante, a una quota media di circa 50 metri. Il settore occidentale del territorio presenta tuttavia una serie di avvallamenti, terrazzi, scarpate morfologiche che delimitano sia la presunta linea costiera del già citato Lago Gerundo, che si suppone esistito in tempi storici, sia la cosiddetta paleovalle del Morbasco, una valle fluviale di pianura attualmente percorsa da questo modesto corso d'acqua ma che si ritiene sia stata scavata da un antico fiume, di portata notevolmente maggiore del Morbasco del giorno d'oggi, probabilmente un antico ramo dell'Oglio[6]. Dislivelli e scarpate morfologiche sono facilmente individuabili a nord, in prossimità di Castelnuovo del Zappa, e attorno a Costa Sant'Abramo.

Oltre al Morbasco, l'altro principale corso d'acqua che bagna il comune è il Naviglio Civico della Città di Cremona, nel settore orientale del territorio comunale.


Storia


La zona immediatamente a nord di Cremona, dove si trova ora Castelverde, sembra essere stata abitata in modo continuativo già da tempi molto antichi, addirittura dalla media Età del Bronzo. Nelle vicinanze dell'odierna Ossalengo, la minore delle frazioni di Castelverde, sono stati rinvenuti nel 1898 i resti di una terramara, ovverosia un insediamento costituito da edifici in legno fondati su palafitte. Occorre infatti accennare, a questo proposito, che l'area compresa tra i fiumi Serio, Adda e Oglio, in tempi antichi e fino all'epoca romana, era caratterizzata da estese paludi e superfici acquitrinose, periodicamente inondate dalle esondazioni dei suddetti fiumi, i quali seguivano un corso presumibilmente differente dal loro percorso odierno (un ramo dell'Adda secondo storici e geologi scorreva a nord di Cremona gettandosi nel Po molto più a valle di quanto non avvenga ora) e non avevano ancora subito opere di rafforzamento degli argini. Pur non trattandosi di un vero e proprio bacino lacustre, ma piuttosto di un alternarsi non ben definito di zone emerse, pantani, rami fluviali abbandonati e acquitrini, l'intera area prese il nome di Lago Gerundo. Il nome della frazione di Costa S.Abramo potrebbe trarre origine, infatti, dall'antico litorale del suddetto lago.

La bonifica dell'intera zona paludosa (che, come si può facilmente pensare, doveva trattarsi di un luogo malsano e inadatto a qualsiasi insediamento umano) iniziò in modo decisivo con la colonizzazione da parte dei Romani nel I secolo d.C. Sono stati rinvenuti, in alcuni cascinali della zona, frammenti di mosaici e resti di tombe, risalenti proprio a quel periodo. Nell'intera area di pertinenza comunale sono stati individuati, nel corso di sistematiche ricerche archeologiche di superficie condotte in collaborazione con dipartimenti universitari di Genova e Padova dal ricercatore Piermassimo Ghidotti tra il 1985 e il 1995, numerosi insediamenti romani rurali, la cui catalogazione ha consentito una prima definizione del popolamento rustico di quel periodo in un'area significativa della media pianura padana.

Dopo la fine dell'Impero Romano, vale a dire dopo il V secolo, la zona fu interessata dalla continuazione delle opere di bonifica da parte dei monaci, benedettini in un primo tempo, cistercensi a partire dal XII secolo. Furono proprio i monaci cistercensi, stanziati nel monastero di Cavatigozzi, alle porte della città, a detenere il possesso di queste terre e a fondare l'antica chiesa del paese, ma di ciò non si hanno notizie precise. Il primo documento ufficiale (1191) che si riferisce al borgo di Castaneto è un atto di investitura da parte del Vescovo di Cremona Sicardo alla famiglia Sommi, a cui il presule affidava il feudo.

Documenti dei secoli successivi, suggeriscono che i nuclei abitati che attualmente costituiscono le frazioni di Castelverde abbiano avuto storia autonoma, anche dal punto di vista amministrativo, sino all'unità d'Italia. Le carte corografiche del Lombardo-Veneto ad esempio, che risalgono al 1836, mostrano il territorio attuale diviso in dieci comuni. Costituirono comune autonomo le attuali frazioni di Castelnuovo del Zappa (allora chiamato Castelnuovo del Zappa Corrado), Costa Sant'Abramo, Livrasco, Ossalengo, Marzalengo e San Martino in Beliseto, come pure altre località che oggi non detengono neppure lo status di frazione, ossia Cavallara (Cavalera), Breda de' Bugni, Costa Santa Caterina, Licengo e Dosso Baroardo. Il centro abitato di Castagnino, attuale capoluogo comunale, non viene neppure menzionato ma si suppone che fosse frazione di Breda de' Bugni. Un dato curioso a proposito della suddivisione amministrativa prima del 1861, è mostrato nella medesima carta: i comuni di Breda, Castelnuovo, Licengo e Costa erano compresi nel circondario di Pizzighettone, mentre tutti gli altri facevano parte del circondario di Robecco[7].

La fusione dei vari comuni storici è avvenuta in più fasi. Nel primo dopoguerra esistevano i comuni di Castelverde (con sede nell'abitato di Castagnino Secco), San Martino in Beliseto e Tredossi, risultanti da una prima ridefinizione degli enti amministrativi pre-unitari. A seguito dell'accorpamento di questi tre comuni, fu formato l'attuale territorio comunale. Si trattava all'epoca di un comune sparso, in quanto il toponimo Castelverde non identificava ancora un preciso centro abitato bensì l'intero territorio. Il municipio fu istituito a Castagnino Secco, in posizione centrale rispetto alle altre frazioni e già sede di uffici di pubblica utilità oltre che dell'ospedale (tuttora esistente come istituzione, anche se trasformato in casa di riposo per anziani e istituto per disabili). La differente denominazione del comune e del suo capoluogo dava tuttavia luogo a confusione, amplificata dal curioso fatto che l'ufficio postale, il quale pure aveva sede nel capoluogo, portava il nome della frazione di Livrasco. Per sanare tale situazione il consiglio comunale deliberò il 13 novembre 1954 di modificare il nome della frazione capoluogo da Castagnino Secco in Castelverde: il Presidente della Repubblica, con suo decreto del 14 ottobre 1957 accolse la proposta del consiglio e da allora la denominazione "Castagnino Secco" scomparve da qualsiasi documento ufficiale[8]. Il cambiamento fu accolto con favore dalla popolazione locale, in quanto l'aggettivo "secco" poteva dare adito ad errate interpretazioni (non si riferisce infatti all'aridità del suolo, poiché la zona è ben irrigata, bensì ha un'etimologia antica, trattandosi, probabilmente, di una corruzione del nome del vescovo Sicardo). Il nuovo toponimo si riferisce a un castello, che compare anche nello stemma comunale pur non essendo probabilmente mai esistito, e al colore della campagna. Ciò nonostante, permane (specialmente da parte di persone anziane) l'uso del vecchio toponimo Castegnìn in vernacolo cremonese per indicare sia il capoluogo, sia il comune.

Attualmente costituisce il più popoloso comune della fascia suburbana di Cremona, e recentemente, proprio grazie alla vicinanza con il capoluogo e alla facilità di raggiungerlo, si è notevolmente espanso passando dai poco più di 3000 abitanti del 1970 agli oltre 5000 attuali; l'espansione è tuttora in corso e si prevede che entro il 2015 il comune possa superare i 6000 abitanti, diventando così il 10º comune più popoloso dell'intera provincia di Cremona.


Monumenti e luoghi d'interesse


Il Campanile della chiesa di Sant'Archelao
Il Campanile della chiesa di Sant'Archelao

Architetture religiose


Chiesa Parrocchiale di Castelverde

La chiesa parrocchiale del capoluogo, dedicata a S. Archelao Diacono e Martire, è uno dei più importanti esempi di barocco cremonese. Iniziata nel 1677 su progetto dell'architetto Francesco Pescaroli e ultimata pochi anni dopo, venne ampliata nel 1874 dall'architetto Visioli, con l'aggiunta del transetto e dell'abside e l'innalzamento dell'ampia cupola. L'interno del tempio è barocco con una forte impronta classica (forse basato su quello della basilica di S. Andrea a Mantova).
Di rilievo si segnalano la pala dell'altare maggiore (Martirio di S. Archelao), realizzata da Francesco Boccaccino (1660-1740) e, del medesimo artista, la pala d'altare della prima cappella di sinistra (S. Francesco Saverio). Al noto pittore cremonese Angelo Massarotti (1653-1723) sono attribuiti la Pietà con Santi nella prima cappella di destra e gli affreschi nel presbiterio, attorno all'altare. Alcune delle pregevoli ancone in legno sono da ascrivere a Giuseppe Bertesi (1643-1710), celebre scultore padano. Inoltre, sono conservate nella chiesa le uniche due opere conosciute di Stefano Lami, pittore cremonese vissuto nel XVII secolo: il Martirio di San Sebastiano e il Martirio di Sant'Orsola.
Nel tempio sono conservate, dal 1907, le reliquie e il corpo del martire romano a cui la chiesa stessa è dedicata.
Sulla sinistra dell'edificio si eleva il caratteristico campanile, coevo alla chiesa; è alto 42 metri.
L'organo "Marzoli & Rossi" venne inaugurato nel maggio 1924 da Federico Caudana.

Chiesa di San Michele a Castelnuovo del Zappa

Riedificata in stile neogotico sul precedente tempio, all'inizio del Novecento.

Chiesa di San Martino a San Martino in Beliseto

Costruzione ottocentesca recentemente restaurata. Il suo interno è a tre navate.

Chiesa di Marzalengo

Elegante edificio del XVI secolo, è la chiesa più antica del territorio comunale tuttora esistente. Al suo interno si conserva una tela del Moncalvo.

Santuario della Madonna della Speranza

Moderna chiesa edificata negli anni settanta del XX secolo, situata all'ingresso nella frazione di Livrasco lungo la provinciale che conduce a Bettenesco.


Architetture civili


Palazzo Comunale

Il Palazzo sede del Comune si trova nel centro del capoluogo. Si tratta di un edificio di origine rinascimentale (tardo XV secolo o inizio XVI secolo) profondamente rimaneggiato e alterato nel tempo a seconda della funzione a cui fu destinato. Pare appartenesse in origine alla famiglia Visconti. La facciata, rivolta verso l'appartata Piazza del Comune, è caratterizzata da una loggia a tre archi su colonne in marmo.

Castello Trecchi

Il castello Trecchi si trova nella località di Breda de' Bugni, piccolo gruppo di rustiche abitazioni situato circa 1 km a sud del paese. Si tratta di un edificio di origine tardo-medievale (secolo XIV), costruito dalla famiglia Bugni probabilmente sopra i resti di un precedente fortilizio. Il castello subì in seguito alcune importanti modifiche allorché venne acquisito dai marchesi Trecchi tra il XV e il XVI secolo allo scopo di renderlo una sontuosa residenza di campagna; ulteriori interventi vennero apportati alla struttura nei secoli successivi, sino all'ultimo grande restauro compiuto nel 1998. Attualmente l'edificio, inserito al centro di un'ampia corte rettangolare, si presenta come un unico corpo lineare delimitato da due torri, di diverse dimensioni, che presentano alle sommità gli elementi funzionali e decorativi (beccatelli e merlature cieche) tipici dell'architettura cremonese del quattrocento; l'ingresso principale è rappresentato da un arco a tutto sesto, ed è caratterizzato dai resti dell'apparato di manovra dell'originario ponte levatoio, oggi scomparso così come il fossato, che è stato interrato. La facciata posteriore, rivolta verso la campagna, presenta una loggetta con caratteristiche rinascimentali. Attualmente il castello, di proprietà privata, ospita nei suoi locali un agriturismo con annesso ristorante.

Ville e cascine
Itinerari naturalistici
Il Naviglio Civico all'ingresso nel territorio comunale di Castelverde.
Il Naviglio Civico all'ingresso nel territorio comunale di Castelverde.

Il territorio di Castelverde è fortemente caratterizzato dall'agricoltura: gran parte della campagna è occupata da coltivazioni intensive di mais, orzo, soja e altre specie vegetali. Tuttavia permangono, in particolare lungo i grandi canali di irrigazione che solcano la pianura, lembi dell'originaria vegetazione spontanea che un tempo doveva coprire vaste estensioni della Pianura Padana. Le aree lungo le rive del Morbasco e del Naviglio Civico sono tuttora oasi di tranquillità e di contatto con la natura, ove non è difficile imbattersi, inoltre, nelle specie animali tipiche della zona, dalle lepri, ai fagiani selvatici, e alle gallinelle d'acqua, tuttora molto diffusi.
Sono stati completati, allo scopo di rendere accessibile a tutti questi luoghi caratteristici, alcuni itinerari percorribili a piedi o in bicicletta che partono nella maggior parte dei casi dalla piazza principale di Castelverde.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[9]


Etnie e minoranze straniere


Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Castelverde in totale sono 308[10]. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:

  1. Romania, 73
  2. India, 65
  3. Egitto, 54
  4. Marocco, 34

Qualità della vita e riconoscimenti



Geografia antropica


Il comune di Castelverde ha sede nel centro omonimo, e si compone del capoluogo, 6 frazioni e alcuni nuclei sparsi che non costituiscono centro abitato[12].

Frazioni

Principali località


Economia


Veduta invernale del capoluogo comunale
Veduta invernale del capoluogo comunale

Su 30,9 chilometri quadrati di superficie, l'88,3% (pari a 27,29 km²) è occupato da colture agricole intensive. Sul territorio operano 36 aziende agricole coltivatrici dirette, di cui 14 assumono manodopera. In tutto gli addetti al settore agricolo residenti entro i confini comunali sono circa cinquanta, quindi una piccola percentuale della forza lavoro.

Nel territorio di Castelverde sono in attività una settantina di piccole e medie imprese, tra le quali la più grande ha circa 1000 dipendenti. I settori più rappresentativi sono il metalmeccanico e l'alimentare, ma trovano posto anche alcune aziende tessili e chimiche.

La maggior parte della forza lavoro è impegnata in attività industriali o artigianali, mentre il rimanente è per lo più impiegato nel settore terziario. Poche persone svolgono come primo impiego un'attività connessa con l'agricoltura. Rilevante il fenomeno del pendolarismo, in gran parte convergente verso la vicina città.

Il tasso di disoccupazione si mantiene, nonostante la crisi che ha colpito anche questa zona della Pianura Padana, ben al di sotto della media nazionale[senza fonte].


Infrastrutture e trasporti


Il territorio comunale di Castelverde è attraversato dalle seguenti strade provinciali ex statali:

dalle seguenti strade provinciali:

e da una rete di strade comunali di collegamento tra i centri abitati e le strade provinciali.

Il raccordo autostradale di collegamento tra l'ex SS 234 e l'ex SS 415, noto come Peduncolo, interessa il territorio comunale di Castelverde per un breve tratto, nello specifico lo svincolo di terminazione sulla Paullese.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, sia il capoluogo, sia la frazione Costa Sant'Abramo sono serviti da due linee di autobus che fanno parte della rete urbana di Cremona. Le altre frazioni sono invece servite da linee extraurbane.


Amministrazione



Gemellaggi


Padula, dal 13 febbraio 2019[13][14].


Note


  1. Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 1º giugno 2019.
  2. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  3. Comune di Castelverde - Statuto
  4. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. paragrafo 3.2, in I suoli della pianura cremonese centrale, Cremona, Ente Regionale di Sviluppo Agricolo della Lombardia, 2000, pagina 10.
  7. Mappa Corografica delle Province del Lombardo-Veneto, conservata presso l'Archivio di Stato di Milano
  8. "Castagnino Secco diventa ufficialmente Castelverde", La Provincia, venerdì 27 dicembre 1957 pag. 7
  9. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. Dati demografici ISTAT, su demo.istat.it.
  11. Dossier comuni ricicloni 2011 (PDF), su upload.legambiente.org.
  12. Art. 2 comma 1 dello Statuto Comunale
  13. https://m.youtube.com/watch?v=m41Md2GHSHE
  14. https://www.infocilento.it/2019/02/13/siglato-gemellaggio-tra-padula-e-castelverde/amp/

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Castelverde

Castelverde ist eine norditalienische Gemeinde (comune) mit 5671 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Cremona in der Lombardei. Die Gemeinde liegt etwa 6 Kilometer nordwestlich von Cremona. Durch die Gemeinde fließt der Kanal Naviglio di Cremona

[en] Castelverde

Castelverde (Lombard: Castegnìn) is a comune (municipality) in the Province of Cremona in the Italian region Lombardy, located about 70 kilometres (43 mi) southeast of Milan and about 8 kilometres (5 mi) northwest of Cremona.

[es] Castelverde

Castelverde es una localidad y comune italiana de la provincia de Cremona, región de Lombardía, con 5.753 habitantes.

[fr] Castelverde

Castelverde est une commune italienne de la province de Crémone dans la région Lombardie en Italie.
- [it] Castelverde

[ru] Кастельверде

Кастельверде (итал. Castelverde) — коммуна в Италии, располагается в регионе Ломбардия, подчиняется административному центру Кремона.



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