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Pizzighettone (Pisighitòn in dialetto pizzighettonese) è un comune italiano di 6 259 abitanti[2] della provincia di Cremona in Lombardia.

Disambiguazione – Se stai cercando la squadra di calcio chiamata "Pizzighettone", vedi Associazione Sportiva Pizzighettone.
Pizzighettone
comune
Pizzighettone – Veduta
Pizzighettone – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Cremona
Amministrazione
SindacoLuca Moggi[1] (Lista civica) dal 5-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate45°11′N 9°47′E
Altitudine46 m s.l.m.
Superficie32,06 km²
Abitanti6 259[2] (31-12-2021)
Densità195,23 ab./km²
FrazioniFerie, Regona, Roggione
Comuni confinantiCappella Cantone, Castelgerundo (LO), Cornovecchio (LO), Crotta d'Adda, Formigara, Grumello Cremonese ed Uniti, Maleo (LO), San Bassano
Altre informazioni
Cod. postale26026
Prefisso0372
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT019076
Cod. catastaleG721
TargaCR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 545 GG[4]
Nome abitantipizzighettonesi
Patronosan Bassiano (Pizzighettone);

san Rocco (Gera); san Patrizio (Regona); Beata Vergine del Roggione (Roggione)

Giorno festivo19 gennaio
Cartografia
Pizzighettone
Pizzighettone – Mappa
Pizzighettone – Mappa
Posizione del comune di Pizzighettone nella provincia di Cremona
Sito istituzionale

Geografia fisica


Pizzighettone è situato nella Val Padana centrale, lungo il fiume Adda, pochi chilometri a Nord dalla confluenza nel Po. Il territorio è pianeggiante, per gran parte compreso nella vallata golenale dell'Adda. Lo stesso centro storico è attraversato dal fiume, che lo divide in due parti distinte: l'abitato principale di Pizzighettone sulla riva est e la borgata di Gera su quella ovest. Pizzighettone è anche lambito dal Serio Morto: un colatore residuo di un paleoalveo del fiume Serio, che sino al basso Medioevo terminava il proprio corso a Pizzighettone. La vegetazione locale è quella tipica della bassa pianura, con larga presenza di pioppo, robinia, salice e sambuco. In aree circoscritte, soprattutto presso le rive o le lanche del fiume Adda, esistono ancora lacerti delle originarie foreste planiziali: fra queste, il Bosco del Mares, dove si rintracciano esemplari di farnia, ontano e rovere. Tuttavia, gran parte del territorio è destinato all'agricoltura. Le aree agricole sono divise in vasti appezzamenti e sono attraversate da numerose rogge e cavi. Data la grande disponibilità d'acqua e la fertilità del suolo si coltivano soprattutto mais e foraggio per gli allevamenti, e in misura minore grano.


Storia


La storia degli insediamenti nel territorio di Pizzighettone è profondamente legata al fiume Adda. La presenza di un guado determinò sin dall'antichità preromana la sua rilevanza per il controllo della regione. Si risale ai Celti (III secolo a.C.) con l'antica piazzaforte di Acerrae, che sorgeva in vicinanza del fiume Adda. In epoca romana Acerrae divenne una stazione di transito (statio) della diramazione secondaria della via Mediolanum-Placentia che si staccava da Laus Pompeia (Lodi Vecchio) e che raggiungeva Cremona[5] Durante il Basso Medioevo, nel XII secolo, il comune di Cremona fondò l'attuale Pizzighettone, realizzando un castrum sulla sponda orientale del fiume Adda, lungo la strada che dal capoluogo cremonese conduceva verso Pavia e Lodi-Milano.

Divenne nel XII secolo proprietà della chiesa di Milano. Passò poi nelle mani di importanti famiglie lombarde; insieme a Basiasco, Corno Giovine, Cornovecchio, Meleti Maleo e Maccastorna costituì il territorio su cui la famiglia Vincemala (Vismara) esercitò il Mero e Misto.

Pizzighettone divenne un importante caposaldo fortificato, a più riprese ampliato e potenziato sotto i vari potentati che si succedettero durante i secoli: le signorie cremonesi (Ugolino Cavalcabò, Cabrino Fondulo), milanesi (Visconti, Sforza), la Repubblica di Venezia, i sovrani di Francia, gli Asburgo di Spagna e d'Austria, i Borbone, i Savoia, Napoleone Bonaparte. Le sue strutture fortilizie rimasero attive per scopi difensivi sino al 1866, fin oltre l'Unità d'Italia. Ancora oggi esistono ben conservate le antiche difese cittadine: una possente cerchia muraria sulla sponda sinistra del fiume e una vasta serie di difese bastionate sulla destra dell'Adda. Accanto a questi, edifici antichi come la chiesa parrocchiale di San Bassiano Vescovo (1158) e il Palazzo Comunale (secolo XV).
Da segnalare che nel 1525 fu tenuto prigioniero nella Rocca di Pizzighettone - oggi semidistrutta - il Re di Francia Francesco I di Valois: catturato dalle truppe asburgiche dopo la sconfitta subita a Mirabello di Pavia venne incarcerato nella torre detta del Guado, giunta integra ai giorni nostri.


Simboli


Stemma[6]

«Scudo a due campi con grifo rampante bordato di rosso-argento in campo azzurro nella parte superiore e azzurro in campo argento nella parte inferiore. Corona e fregio d'alloro. Motto "Pice Leon".»


Monumenti e luoghi d'interesse



Musei


Un'originalità della cerchia muraria, lato nord, di Pizzighettone sono le prigioni, aperte nel 1785 all'interno delle casematte. Fu il primo vero Ergastolo della Lombardia (all'epoca Ergastolo aveva il significato dell'attuale carcere giudiziario) che passerà attraverso varie trasformazioni, in base alla situazione sociale e politica di un determinato periodo, in ergastolo militare, reclusorio politico e civile. Successivamente all'Unità d'Italia l'ex Ergastolo fu trasformato nel 1920 in un Reclusorio Militare, succursale di Gaeta, divenendo il carcere più duro d'Italia, perché gli ambienti erano rimasti ancora quelli settecenteschi: cameroni umidi, privi di servizi igienici, dove convivevano anche trenta persone. "Ti mando a Pizzighettone" era la minaccia più temuta dai militari. Tre casematte sul lato est, vennero adibite a celle di isolamento. Li i detenuti, rinchiusi in celle singole di due metri per uno di dimensioni, dovevano adattarsi alla poca luce che filtrava, distesi su tavolacci di legno, con un buiolo sul pavimento che serviva per i bisogni fisici. Ciò di sorprendente è che sui muri interni delle celle sono rimaste le scritte incise dai detenuti, come: sono innocente - o mamma tornerò- ho trascorso in questa cella 100 giorni. Scritte, con scopo rieducativo come "l'amore è forza, l'odio è ruggine" capeggiano in altro sulla parete di controfacciata di ognuna delle tre casamatte. Alcuni graffiti che riportavano il nome del recluso, hanno poi permesso di ricostruire la triste vicenda di chi l'aveva fatto. Ne è un esempio il nome di Salvatore Esposito, che assieme ad altri 400 reclusi militari, il 18 settembre 1943 fu deportato nei campi di concentramento tedeschi, non facendone più ritorno, come la maggior parte dei suoi compagni. E' sotto la Repubblica Sociale che il carcere divenne prigione per renitenti e disertori scambiati fortunatamente per tali, quando in realtà alcuni di loro erano partigiani. Il carcere militare, una volta chiuso, fu riaperto nel 1946 come carcere giudiziario, succursale di San Vittore, per ospitarvi i criminali più pericolosi di cui si ricorda Gino Rossetti detto Lo Zoppo, Ezio Barbieri e i componenti delle loro bande. Inoltre vennero richiusi anche numerosi fascisti, fra cui l'ultimo federale di Milano, Vincenzo Costa. Chiuso il carcere giudiziario nel 1954, fu aperto nel 1956 il carcere minorile, chiamato Villa dei Gerani, con sistemi rieducativi innovativi che però non ebbero effetto su un allora sedicenne, Renato Vallanzasca. Per la Villa dei Gerani furono ristrutturate antiche palazzine e costruiti nuovi edifici sulla Piazza d'Armi (palestra, laboratori, uffici ...). Il reclusorio fu chiuso nel 1977 e negli anni successivi si procedette alla demolizione degli edifici costruiti sulla Piazza d'Armi La parte espositiva del museo delle prigioni è stata ricavata nella terza casamatta ed è suddivisa in tre sezioni: l'ergastolo nel periodo austriaco-risorgimentale, il campo di prigionia per gli austroungarici nella prima guerra mondiale - il carcere militare e il carcere giudiziario del secondo dopoguerra. Nelle vetrine sono stati esposti oltre ai reperti recuperati sul territorio, anche una serie di armi utilizzate dalle guardie militari carcerarie.




Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[7]


Etnie e minoranze straniere


Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune di Pizzighettone sono 519[8].


Cultura



Cucina


Tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre si svolge una manifestazione enogastronomica, organizzata dal 1993 dal Gruppo Volontari Mura, durante la quale è proposta la degustazione del piatto Fasulìn de l'öc cun le cùdeghe, piatto tradizionale della commemorazione dei defunti tipico della zona fra Lodi e Cremona, a base di fagioli dall'occhio e cotiche di maiale in umido, servito in scodelle fumanti e accompagnato da pane fresco e vino novello. In questa manifestazione vengono proposti anche molti altri prodotti tipici, tra cui i salumi locali ed il formaggio "Grana Padano della latteria Pizzighettonese", affettato direttamente dalla forma in scaglie sottilissime: tale modo di servire il formaggio, nel territorio basso cremoneselodigiano, è chiamato raspadüra.

Scodella con la pietanza distribuita durante la manifestazione enogastronomica: fagioli con le cotiche
Scodella con la pietanza distribuita durante la manifestazione enogastronomica: fagioli con le cotiche

Cinema


Dal maggio 1996 alla primavera del 1997 sono ben tre i set cinematografici che si sono alternati sul palcoscenico storico naturale di Pizzighettone. Nel 1996 viene ambientato interamente il film "Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica' diretto Lina Wertmuller. Nel 1996 vengono utilizzati alcuni interni - esterni della cerchia muraria e antiche carceri per alcune scene dello sceneggiato RAI in 6 puntate "Il conto Montecristo" diretto da Ugo Gregoretti. Nel 1997 l'ingresso del Rivellino di Porta Cremona Vecchia viene utilizzato per una scena del film "Violino Rosso" diretto da Francois Girad.

Nel 2017 la Stazione di Pizzighettone (nel quartiere di Gera) viene utilizzata per una scena del film "Chiamami col tuo nome", diretto da Luca Guadagnino.


Geografia antropica


Il territorio comunale[9] comprende, oltre al capoluogo, le frazioni di Ferie[10], Regona e Roggione.


Economia


Nel 1926 a Pizzighettone aprì l'attività l'ENKA, una società italo-olandese, specializzata nella produzione della seta artificiale. Chiusa nel 1931, la fabbrica fu aperta con nuovi macchinari come STAR da Pirelli nel 1938 e avviata la produzione del rayon. Nel 1942 la fabbrica assunse il nome di Pirelli. Oggi è sede dello stabilimento industriale Sicrem (acquisito dal gruppo thailandese Indorama Ventures Ltd) ove si producono filati speciali, utilizzati anche per i pneumatici della Formula 1. Dal 1938 inoltre, è attiva la Latteria Pizzighettonese specializzata nella produzione di Grana Padano e Provolone Pizzighettone.


Infrastrutture e trasporti



Strade


Il territorio comunale di Pizzighettone è attraversato dalla strada strada provinciale SP ex SS 234, già statale «Codognese», che collega Cremona con Pavia. Circa 500 m a sud di Pizzighettone la strada attraversa il fiume Adda sul ponte «Salvo D'Acquisto». Il ponte pedonale sull'Adda è crollato il 30 ottobre 2018 in seguito a una straordinaria piena del fiume che ha trasportato detriti e tronchi che hanno travolto la struttura, distruggendola improvvisamente.[11]


Ferrovie


Pizzighettone è servito da due stazioni ferroviarie, Pizzighettone e Ponte d'Adda, poste entrambe lungo la linea Pavia – Cremona. Lo scalo principale è Ponte d'Adda, dove effettuano fermata tutti i convogli passeggeri, compresi quelli della tratta Mantova-Milano. La stazione di Pizzighettone è posta ad Ovest del fiume Adda, presso la borgata di Gera, e vi fermano meno treni rispetto a Ponte d'Adda.


Sport



Calcio


La principale squadra di calcio della città è stata l'Associazione Sportiva Pizzighettone. Scioltasi nel 2012, ha militato per diversi anni in Serie C1 e Serie C2.


Pizzighettone nel cinema


A Pizzighettone è stato girato il film Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica di Lina Wertmüller.

A Pizzighettone è stata girata una parte del film Chiamami col tuo nome, film di Luca Guadagnino vincitore di un Premio Oscar. È stata utilizzata, per le riprese, la stazione di Pizzighettone, che nel film figura come Clusone per essere più coerente con la trama. Sono stati aggiunti in post-produzione elementi come le montagne in lontananza per rendere questo camuffamento più verosimile.

Galleria d'immagini


Note


  1. Comune di Pizzighettone, su elezioni.interno.gov.it. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  2. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. La strada romana Mediolanum-Cremona (PDF), su ecomuseo.provincia.cremona.it, p. 23. URL consultato il 7 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2020).
  6. Art. 2 comma 5 dello Statuto Comunale
  7. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. Statistiche demografiche ISTAT
  9. Art. 2 comma 1 dello Statuto Comunale
  10. Divisa fra i comuni di Pizzighettone, Formigara e San Bassano.
  11. Pizzighettone, il ponte non regge alla piena dell’Adda e crolla in diretta video, in CremonaNews.

Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Pizzighettone

Pizzighettone ist eine Gemeinde mit 6385 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Cremona in der italienischen Region Lombardei.

[en] Pizzighettone

Pizzighettone (Pizzighettonese: Pisighitòn) is a comune of the Province of Cremona in the Italian region Lombardy. The main population centre is located on the river Adda and is divided into two parts: Pizzighettone on the east bank and Gera on the west.

[es] Pizzighettone

Pizzighettone es una localidad y comune italiana de la provincia de Cremona, región de Lombardía, con 6.777 habitantes.

[fr] Pizzighettone

Pizzighettone est une commune italienne de la province de Crémone dans la région Lombardie en Italie.
- [it] Pizzighettone

[ru] Пиццигеттоне

Пиццигеттоне (итал. Pizzighettone) — коммуна в Италии, располагается в регионе Ломбардия, подчиняется административному центру Кремона.



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