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Arcidosso è un comune italiano di 4 244 abitanti[1] della provincia di Grosseto in Toscana.

Arcidosso
comune
Arcidosso – Veduta
Arcidosso – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Toscana
Provincia Grosseto
Amministrazione
SindacoJacopo Marini (centro-sinistra) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate42°52′20″N 11°32′15″E
Altitudine679 m s.l.m.
Superficie93,26 km²
Abitanti4 244[1] (30-6-2022)
Densità45,51 ab./km²
FrazioniBagnoli, Montelaterone, Salaiola, San Lorenzo, Stribugliano, Zancona[2]
Comuni confinantiCampagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Roccalbegna, Santa Fiora
Altre informazioni
Cod. postale58031
Prefisso0564
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT053001
Cod. catastaleA369
TargaGR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 258 GG[4]
Nome abitantiarcidossini[5]
Patronosan Niccolò
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Arcidosso
Arcidosso – Mappa
Arcidosso – Mappa
Posizione del comune di Arcidosso all'interno della provincia di Grosseto
Sito istituzionale

Geografia fisica


La Rocca aldobrandesca
La Rocca aldobrandesca
Corso Toscana
Corso Toscana
La chiesa di San Niccolò
La chiesa di San Niccolò
Fonti del Poggiolo
Fonti del Poggiolo
La torre dell'Orologio
La torre dell'Orologio
Parco del Pero
Parco del Pero
La cascata
La cascata

Territorio


«Sed i' avess'un sacco di fiorini
e non ve n'avess'altro che de' nuovi,
e fosse mi' Arcidoss'e Montegiuovi
con cinquicento some d'aquilini
non mi parri'aver tre bagattini...»

(Cecco Angiolieri, Se io avessi un sacco di fiorini)

Arcidosso sorge alle pendici del versante occidentale dal monte Amiata, ai margini dei grandi boschi che salgono sino alla vetta del monte. Per la sua vastità, il territorio comunale appare caratterizzato da aree molto varie tra di loro: si va dalla parte alta della montagna (1.600 metri circa) alle vallate che gradualmente scendono verso la Maremma. Il territorio è per gran parte coperto da foreste di faggi e di castagni, questi ultimi in particolare svolgono da sempre un ruolo importante per l'economia e la gastronomia del paese. Mano a mano che scendiamo di altezza possiamo incontrare anche vaste aree coperte da olivi e vigneti. Proprio dai vigneti di questa area si ricava il vino DOCG Montecucco. Parte del territorio è occupata dai rilievi pietrosi che salgono intorno al punto panoramico del monte Labbro fino a raggiungerne la cima, sulla quale si trova la Torre Giurisdavidica fatta costruire da Davide Lazzaretti.

Il territorio comunale, pur essendo classificato dal punto di vista sismico in zona 3, è stato l'epicentro di un terremoto verificatosi il 17 giugno 1868, che raggiunse la magnitudo 5,03 della Scala Richter ed il VI-VII grado della Scala Mercalli.[6]


Clima



Storia


Arcidosso risulta essere storicamente uno dei centri più importanti del Monte Amiata, nonché uno dei principali centri tra le province di Grosseto e Siena.

Il nome di Arcidosso viene menzionato per la prima volta in un documento del 4 marzo 860. Il nome deriva probabilmente dai sostantivi latini arx e dossum, che significano rispettivamente fortezza e dosso. A partire dal XII secolo si trovò a far parte dei possedimenti della famiglia degli Aldobrandeschi della Contea di Santa Fiora, i quali la fortificarono, iniziando la costruzione del castello e la torre maestra con l'aiuto degli abitanti di Casal Roveta, Talassa e Montoto, antichi insediamenti medioevali oggi scomparsi. Nel 1331, dopo uno dei più lunghi assedi condotti dall'esercito senese, comandato dal condottiero Guidoriccio da Fogliano, il castello ed il borgo di Arcidosso entrarono a far parte della Repubblica di Siena. Questo storico evento è stato dipinto da Simone Martini e figura nel museo del Palazzo Pubblico di Siena, oggetto di una accesa disputa sull'attribuzione artistica dello stesso non ancora conclusa.[7]

Arcidosso divenne poi sede di un vicariato tra il 1347 e il 1348, rimase sottomesso a Siena fino alla fine della Repubblica nel 1559, quando passò ai Medici di Firenze, che vi nominarono un capitano di giustizia. Ottenuto il ruolo di "capitale" amministrativa del Monte Amiata, ricevette le visite dei granduchi Cosimo II nel 1612 e di Leopoldo II nel 1842. Durante il periodo del Granducato di Toscana, fino a pochi anni prima dell'unità d'Italia, Arcidosso arrivò a contare oltre 12.000 abitanti: il quadruplo di quelli che risiedevano nel capoluogo di provincia Grosseto. Arcidosso, in seguito alla costituzione dello Stato unitario italiano venne eletto al ruolo di pretura. Il comune ha subito una drastica riduzione demografica a partire dal dopoguerra e molte località del territorio sono oggi nettamente spopolate. Tuttavia, la vicinanza alle piste da sci sulla vetta del Monte Amiata, la presenza di luoghi di interesse storico-artistico, la realizzazione di percorsi naturalistici e culturali, hanno reso Arcidosso una località turistica particolarmente frequentata d'estate e nel periodo invernale. Inoltre nella seconda metà dell'Ottocento fu proprio questa cittadina a vivere le gesta e l'avventura mistica e sociale di David Lazzaretti.


Simboli


Lo stemma di Arcidosso è costituito da uno scudo sannitico di colore rosso e verde su cui è presente una fortezza con torre da cui spunta una quercia. Lo stemma ha la seguente blasonatura ufficiale: «di rosso, al castello d'argento, torricellato di un pezzo merlato alla guelfa, chiuso e murato di nero, terrazzato di verde, la torre addestrata da una quercia al naturale piantata sul castello, pendente in banda e accompagnata nel cantone sinistro del capo da uno scudetto spaccato d'argento e di nero».[8]. Tale alberatura posta a lato del castello compare anche nell'affresco di Simone Martini, presente nel Palazzo Pubblico di Siena.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Chiese parrocchiali


Chiese minori


Abbazie, conventi, santuari


Cappelle


Altri edifici sacri


Architetture civili



Palazzi


Ville e fattorie


Fontane


Altri edifici civili


Architetture militari



Cinte murarie


Torri e fortificazioni

Le croci dell'Audiberti

Il predicatore Baldassarre Audiberti (1760-1852) fu molto attivo nell'area del Monte Amiata, e qui posizionò numerose croci devozionali. Nel territorio di Arcidosso si ricordano: la croce delle Fornaci;[63] la croce di San Lorenzo;[64] la croce di fronte al convento dei Cappuccini; la croce del Pino;[65] le due croci della Zancona, una in località La Crocina e l'altra in località Case del Ponte;[66] la croce presso Santa Mustiola.[34]


Altro



Aree naturali



Società



Evoluzione demografica


Panorama notturno
Panorama notturno

Abitanti censiti[71]


Distribuzione degli abitanti

Frazioni[72]Abitanti (2011)Altitudine
Arcidosso (capoluogo)
2 018
679
Bagnoli
490
672
San Lorenzo
274
669
Montelaterone
254
685
Stribugliano
212
775
Le Macchie
99
750
Zancona
83
775
Salaiola
34
740
Altre località
849
-

Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 688 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:


Istituzioni, enti e associazioni


Il comune di Arcidosso fa parte dell'Unione dei comuni montani Amiata Grossetana, di cui costituisce il capoluogo. Inoltre, è uno dei comuni della Associazione Strada del Vino Montecucco e dei Sapori d'Amiata, della Associazione Nazionale Città dell'Olio e della Associazione Nazionale Città del Castagno.

Nel territorio comunale ha sede anche la Comunità Dzog-chen di Merigar West, comunità tibetana che si è insediata sulle pendici del Monte Labbro, in località Merigar fin dagli anni settanta, ove sono stati costruiti un tempio tibetano ed altri ambienti monastici.


Cultura



Istruzione



Biblioteche

La biblioteca comunale di Arcidosso è situata in piazza Indipendenza, all'interno del Palazzo Comunale.[73] Il patrimonio librario stimato è di circa 32 000 volumi.[74]


Musei

Il comune di Arcidosso dispone di due strutture museali che fanno parte della rete provinciale Musei di Maremma:[75]


Media


Ad Arcidosso va segnalata la presenza della casa editrice Effigi,[76] attiva nella pubblicazione di libri, riviste e collane che hanno per oggetto principalmente il territorio locale della provincia di Grosseto.


Cucina



La castagna IGP del Monte Amiata

La castanicoltura nell'area del Monte Amiata, e in particolare del comune di Arcidosso, ha da sempre avuto diffusione, grazie alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli, tanto che già negli statuti delle comunità dell'Amiata del XIV secolo si ritrovano specifiche norme per la salvaguardia e lo sfruttamento dei castagni, sia riguardo ai frutti sia riguardo alla legna. Ad oggi la castagna del Monte Amiata è tutelata dal marchio di qualità IGP. La castagna IGP del Monte Amiata è oggetto di una festa che ogni anno si tiene ad Arcidosso nel mese di ottobre: la "Castagna in festa".[78]


Geografia antropica



Suddivisioni storiche


Il borgo si divide tradizionalmente in tre contrade:

Anche la frazione di Montelaterone possiede una tradizionale suddivisione in tre contrade: Piazza, Rocca e Valle.


Suddivisioni amministrative


Le più antiche suddivisioni di Arcidosso riconosciute sono le frazioni di Montelaterone e Stribugliano, ambedue centri abitati risalenti al periodo medievale, che fino al regolamento di organizzazione amministrativa emanato il 10 dicembre 1776 costituivano comune autonomo. Nei censimenti del 1833 e del 1845 il comune è suddiviso nei popoli di Arcidosso (San Niccolò, Sant'Andrea e San Leonardo), Montelaterone e Stribugliano, che a loro volta comprendono i casali di Lamula, Santa Mustiola (Bagnoli), Fornaci, Zancona e Salaiola. Agli inizi del XX secolo vengono istituite le frazioni di Salaiola e Zancona e nei censimenti del 1921 e 1931 il territorio di Arcidosso risulta suddiviso tra le frazioni di Arcidosso (capoluogo, comprendente anche Bagnoli e San Lorenzo), Montelaterone, Salaiola, Stribugliano e Zancona (comprendente Le Macchie). In seguito alla soppressione delle frazioni dal punto di vista amministrativo negli anni novanta, il comune di Arcidosso emana nel 2000 il nuovo statuto comunale, riconfermando le frazioni precedenti ed elevando a tale status geografico i centri abitati di Bagnoli e San Lorenzo.


Frazioni



Altre località del territorio


Nel territorio arcidossino sono situate numerose borgate, le quali, pur non avendo lo status di frazione, possiedono un tessuto urbanistico e una identità tali da essere considerati veri e propri centri abitati.

Tra le altre numerose località minori, sparse per il territorio, si ricordano: Abbandonato, Bandite Vecchie, Cappuccini Palazzina, Case del Ponte, Case di Begname, Case Nuove, Case Sallustri, Corniolo, Fontanelle, Fontescaglia, Gualchiere, I Poderi, Capo D'Oro, Lamula, La Crocina, La Foresta, Le Casacce, Le Case, Merigar, Montoto, Mossa dei Cavalli, Oguardio, Pastorelli, Piamperugino, Poggetto Palazzina, Poggio Marco, Poggio Zancona, Prodotto, Puscina, Querce di Fico, Romitorio, Rondinelli, Roveta, Stiacciaie, Torricella, Vado di Capretto.


Infrastrutture e trasporti


Il comune di Arcidosso non possiede linee ferroviarie e superstrade o strade statali all'interno del proprio territorio. Le maggiori vie di collegamento tra il paese e quelli vicini, oltre che per le numerose borgate limitrofe, sono tutte strade provinciali. Si ricordano la strada provinciale 7 Cinigianese, che da Arcidosso conduce al bivio per la Zancona, a quello per Salaiola, e poi continua nel comune di Cinigiano fino a raggiungere Sasso d'Ombrone; la strada provinciale 64 del Cipressino, importante arteria che collega Paganico – e quindi chiunque provenga da Grosseto – ad Arcidosso e Castel del Piano; la strada provinciale 26 Arcidosso, che dal bivio di Begname lungo la strada del Cipressino porta ad Arcidosso passando per Montelaterone; e la strada provinciale 160 Amiatina, che attraversa Arcidosso da nord a sud: a nord la collega con San Lorenzo e Castel del Piano, mentre a sud conduce fino al bivio per Santa Fiora, in località Aiole, e poi continua verso la Triana.

Ad Arcidosso vi è l'Autostazione, unica del Monte Amiata, è proprio ad Arcidosso infatti che nel 1913 nacque la RAMA, Azienda di Trasporti Pubblici nata per collegare la Montagna con la Maremma.

Nel 2010 la RAMA è entrata a far parte della Tiemme Toscana Mobilità.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1951 1959 Isoliero Ragnini Sindaco
1959 1964 Santi Palmieri Sindaco
1965 1971 Wanda Bosco Partito Comunista Italiano Sindaco
1971 1975 Luigi Franceschelli Sindaco
1975 1985 Marcello Bianchini centro-sinistra Sindaco
11 luglio 1985 31 luglio 1990 Pierluigi Marini Partito Comunista Italiano Sindaco [82]
6 agosto 1990 24 aprile 1995 Augusto Contri Partito Socialista Italiano Sindaco [82]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Attilio Marino - Sindaco [82]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Attilio Marino - Sindaco [82]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Emilio Landi centro-sinistra Sindaco [82]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Emilio Landi centro-sinistra Sindaco [82]
26 maggio 2014 in carica Jacopo Marini lista civica: comunità viva Sindaco [82]

Sport


Lo sport che ha maggiori radici nel territorio di Arcidosso è la pallacanestro, con la squadra del Basket 2000 Arcidosso fondata nel 1975 e particolarmente attiva nei campionati provinciali e talvolta regionali. Il paese è inoltre rappresentato, sempre nell'ambito cestistico, a livello senior dagli Arcidosso Boars, militanti nel Campionato UISP, girone di Siena. Arcidosso possiede inoltre anche due squadre di calcio, l'A.S.D. Aldobrandesca Calcio, militante in terza categoria, e la A.C.D. Giovanile Amiata, società che si occupa di campionati giovanili.

Molto ampia è anche l'offerta di impianti dove praticare i diversi sport, tra cui: il Palasport, campi da tennis coperti, due palestre per pallavolo e pallacanestro, un poligono per tiro al piattello, una palestra per culturismo, aerobica e jūdō. Sono molti anche i maneggi che offrono la possibilità di fare passeggiate a cavallo lungo i sentieri che si inerpicano per il monte Amiata.


Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Comune di Arcidosso - Statuto.
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 24.
  6. http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV.
  7. L'assedio da parte delle truppe senesi condotte da Guidoriccio da Fogliano è rappresentato in un affresco situato nella sala del Mappamondo del Palazzo Comunale di Siena.
  8. Concessione stemma con D.C.G. del 28 maggio 1934.
  9. Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Nuova Immagine, Siena, 1995, p. 205.
  10. La parrocchia di San Niccolò sul sito della CEI.
  11. Santi, op. cit., p. 206.
  12. Carlo Morganti, Susanna Nanni, Itinerari a piedi nel comune di Arcidosso. Zaino in spalla alla scoperta del territorio, Edizioni Effigi, Arcidosso, 2008, p. 13.
  13. La parrocchia di Sant'Andrea sul sito della CEI.
  14. Santi, op. cit., pp. 214-215.
  15. La parrocchia di San Clemente sul sito della CEI.
  16. Morganti, Nanni, op. cit., p. 62.
  17. La parrocchia di San Giovanni Battista sul sito della CEI.
  18. Santi, op. cit., pp. 205-206.
  19. A. Morganti, op. cit., p. 122.
  20. Morganti, Nanni, op. cit., p. 21.
  21. Santi, op. cit., pp. 212-213.
  22. Carlo Prezzolini, Le chiese di Arcidosso e la pieve di Lamula, Edizioni Periccioli, Siena, 1985, pp. 39-67.
  23. Santi, op. cit., p. 208.
  24. Santi, op. cit., p. 215.
  25. Santi, op. cit., p. 216.
  26. Roveta di Arcidosso Archiviato il 26 dicembre 2013 in Internet Archive. sul Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana di Emanuele Repetti.
  27. Morganti, Nanni, op. cit., p. 134.
  28. Santi, op. cit., pp. 207-208.
  29. Ecco la necropoli medievale di Stribugliano. Ufficialità per la scoperta archeologica, La Nazione, 8 settembre 2012.
  30. Morganti, Nanni, op. cit., pp. 47-48.
  31. Santi, op. cit., p. 211.
  32. Santi, op. cit., pp. 208-210.
  33. Scheda della cappella del cimitero n.00352973 Archiviato il 19 ottobre 2014 in Internet Archive. sul sito della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Siena e Grosseto Archiviato il 27 dicembre 2013 in Internet Archive..
  34. Morganti, Nanni, op. cit., p. 25.
  35. Agostino Morganti, La storia, il paese, la gente. Arcidosso ed il suo territorio nelle cartoline degli anni 1900/1960, Edizioni Effigi, Arcidosso, 2006, p. 122.
  36. Santi, op. cit., pp. 211-212.
  37. A. Morganti, op. cit., p. 150.
  38. Santi, op. cit., pp. 215-216.
  39. Santi, op. cit., p. 207.
  40. Santi, op. cit., pp. 206-207.
  41. A. Morganti, op. cit., p. 77.
  42. A. Morganti, op. cit., p. 65.
  43. A. Morganti, op. cit., pp. 65, 74.
  44. A. Morganti, op. cit., pp. 57, 65.
  45. A. Morganti, op. cit., pp. 65, 75.
  46. A. Morganti, op. cit., pp. 65, 77.
  47. A. Morganti, op. cit., p. 80.
  48. Santi, op. cit., p. 214.
  49. A. Morganti, op. cit., p. 154.
  50. A. Morganti, op. cit., p. 129.
  51. A. Morganti, op. cit., p. 60.
  52. A. Morganti, op. cit., p. 79.
  53. Santi, op. cit., p. 210.
  54. A. Morganti, op. cit., p. 93.
  55. Morganti, Nanni, op. cit., p. 13.
  56. A. Morganti, op. cit., pp. 130-132.
  57. A. Morganti, op. cit., p. 103.
  58. Morganti, Nanni, op. cit., p. 27.
  59. Santi, op. cit., pp. 213-214.
  60. Santi, op. cit., p. 204.
  61. Morganti, Nanni, op. cit., p. 11.
  62. Santi, op. cit., p. 213.
  63. Morganti, Nanni, op. cit., p. 22.
  64. Morganti, Nanni, op. cit., p. 23.
  65. Ibidem
  66. Morganti, Nanni, op. cit., p. 48.
  67. A. Morganti, op. cit., p. 88.
  68. A. Morganti, op. cit., p. 78.
  69. A. Morganti, op. cit., pp. 45-48.
  70. A. Morganti, op. cit., p. 118.
  71. Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  72. Censimento popolazione 2011: dati per sezione di censimento e località/Regione Toscana, su regione.toscana.it. URL consultato il 16 marzo 2018.
  73. La biblioteca comunale di Arcidosso Archiviato il 9 novembre 2013 in Internet Archive. sul sito del Sistema bibliotecario provinciale grossetano.
  74. Sito ufficiale Anagrafe delle Biblioteche italiane.
  75. La sezione Monte Amiata Archiviato il 9 novembre 2013 in Internet Archive. sul sito di Musei di Maremma.
  76. Sito ufficiale di Edizioni Effigi.
  77. Paolo Pellegrini, Il gusto del viaggio, a cura della Regione Toscana, Firenze, 2004.
  78. Sito ufficiale dell'associazione per la valorizzazione della castagna del Monte Amiata IGP.
  79. A. Morganti, op. cit., p. 106.
  80. Morganti, Nanni, op. cit., pp. 21-22.
  81. Morganti, Nanni, op. cit., p. 28.
  82. http://amministratori.interno.it/

Bibliografia


Lo stesso argomento in dettaglio: Bibliografia sulla provincia di Grosseto.

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[de] Arcidosso

Arcidosso ist ein Ort mit 4283 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Grosseto, Region Toskana in Italien.

[en] Arcidosso

Arcidosso is a comune (municipality) in the Province of Grosseto in the Italian region of Tuscany, located about 100 kilometres (62 mi) south of Florence and about 35 kilometres (22 mi) northeast of Grosseto and near the town of Montalcino.

[es] Arcidosso

Arcidosso es una localidad italiana de la provincia de Grosseto , región de Toscana, con 4.372 habitantes.[3]

[fr] Arcidosso

Arcidosso est une commune italienne de la province de Grosseto dans la région Toscane en Italie qui fait partie de la Communauté de montagne Amiata-Grosseto (Comunità Montana Amiata Grossetano).
- [it] Arcidosso

[ru] Арчидоссо

Арчидоссо (итал. Arcidosso) — коммуна в Италии, расположен в регионе Тоскана, подчинён административному центру Гроссето (провинция).



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