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Foligno (Fulignu in dialetto folignate [4]) è un comune italiano di 55 417[1] abitanti della provincia di Perugia in Umbria; la città si trova al centro della Valle Umbra, attraversata dal fiume Topino.

Foligno
comune
Foligno – Veduta
Foligno – Veduta
Panorama
Localizzazione
Stato Italia
Regione Umbria
Provincia Perugia
Amministrazione
SindacoStefano Zuccarini (LSP) dal 9-6-2019
Territorio
Coordinate42°57′22″N 12°42′12″E
Altitudine234 m s.l.m.
Superficie264,67 km²
Abitanti55 417[1] (30-6-2022)
Densità209,38 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiBevagna, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Serravalle di Chienti (MC), Spello, Trevi, Valtopina, Visso (MC)
Altre informazioni
Cod. postale06034
Prefisso0742
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT054018
Cod. catastaleD653
TargaPG
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona D, 1 899 GG[3]
Nome abitantifolignati o fulginati (singolare: folignate o fulginate)
Patronosan Feliciano vescovo e martire, santa Messalina, Madonna del Pianto
Giorno festivo24 gennaio
Cartografia
Foligno
Foligno – Mappa
Foligno – Mappa
Posizione del comune di Foligno all'interno della provincia di Perugia
Sito istituzionale
Piazza della Repubblica a Foligno: al centro il duomo, sulla sinistra il Palazzo Trinci
Piazza della Repubblica a Foligno: al centro il duomo, sulla sinistra il Palazzo Trinci

Geografia fisica



Territorio


Veduta degli Altopiani di Colfiorito.
Veduta degli Altopiani di Colfiorito.

Il territorio comunale è prevalentemente montano, mentre la città capoluogo si trova completamente in pianura (con qualche propaggine collinare), nella Valle Umbra, alla confluenza di due fiumi: il Topino ed il Menotre.

Il centro abitato più elevato è la frazione di Curasci, che si trova a 1.018 m s.l.m., mentre il più basso è la frazione di Budino, posto a 196 m s.l.m. Da un punto di vista idrografico la maggior parte del territorio comunale è nel bacino del Tevere, quindi sul versante tirrenico della dorsale appenninica, mentre una parte, gli Altopiani di Colfiorito, è collocata sul versante adriatico.

Tutto il territorio comunale si trova in zona ad elevato rischio sismico, secondo la classificazione prevista dall'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20/03/2003, in "zona 1" con "rischio catastrofico".


Idrografia

Foligno, alla confluenza del Topino col Menotre, è l'unica città attraversata dal Topino, il cui corso è stato regimentato nella prima metà del XIX secolo ad opera dell'ing. Antonio Rutili (Foligno, 1799-1850) per proteggere la città dalle inondazioni. A Foligno esiste il parco fluviale urbano del Topino.


Clima


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Foligno e Stazione meteorologica di Foligno-Cave.

Il clima del capoluogo e della pianura circostante è di tipo temperato sublitoraneo[5] con inverni non eccessivamente freddi (la temperatura media di gennaio, il mese più freddo, di 4,5 °C) e piuttosto umidi ed estati contraddistinte da temperature elevate, ma non torride. Abbastanza pronunciato è il fenomeno dell'inversione termica. L'autunno è più caldo della primavera ed è la stagione più piovosa dell'anno. Gelate e nebbie possono prodursi fra novembre ed aprile mentre le precipitazioni di tipo nevoso sono poco frequenti.

Il clima della parte alto collinare e montagnosa del comune è invece quello tipico dell'Appennino Centrale, di tipo temperato subcontinentale[6]: inverni freddi o molto freddi (sui rilievi più elevati), con precipitazioni nevose anche consistenti e venti da Nord-Est, primavere incerte (sull'altopiano di Colfiorito, ad esempio, si possono produrre nevicate anche in marzo o aprile inoltrato) e piovose, estati fresche, ideali per la villeggiatura, autunni anch'essi piovosi e che talvolta si conformano come un vero e proprio anticipo d'inverno.


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Foligno.

Età antica


La Regio VI Umbria in epoca augustea con i maggiori centri umbri
La Regio VI Umbria in epoca augustea con i maggiori centri umbri

L'origine protostorica di Foligno risale all'epoca umbra preromana, essendo stata la città fondata dagli "Umbri Fulginates".

La Fulginia umbra (città preromana la cui fondazione risalirebbe al X secolo a.C. e di cui si hanno memorie precedenti al 500 a.C.), poi Fulginium romana, situata in zona precollinare nei pressi di Santa Maria in Campis (vicino all'attuale cimitero centrale) in prossimità dell'antica via Flaminia (che qui si divideva in due rami) e dello sbocco a fondovalle del fiume Topino (l'antico Supunna umbro o Timea romano), ha lasciato alla città moderna (sorta probabilmente su un accampamento militare più a valle) l'impianto di strade rettilinee che si incrociano perpendicolarmente. Le strade sono in rapporto con quattro ponti romani tuttora esistenti sull'antico corso del fiume Topino. Dal 258 a.C. fu prefettura e municipio, dal 254 a.C., iscritta alla tribù Cornelia ed ebbe notevole importanza durante l'epoca imperiale.

Moneta di Odoacre, coniata a Ravenna nel 477.
Moneta di Odoacre, coniata a Ravenna nel 477.

Nel 476 fu assoggettata da Odoacre e poi dai Goti dal 493 al 550.

Successivamente appartenne ai Longobardi che la annessero al Ducato di Spoleto e poi ai Franchi.


Età medievale


Appartenne al Ducato di Spoleto fino al 1198, quando fu annessa allo Stato Pontificio, da papa Innocenzo III. Nel 1255 iniziò il periodo comunale e fu assoggettata prima all'Impero e poi ai Trinci fino al 1439.

Chiostro dell'abbazia di Sassovivo
Chiostro dell'abbazia di Sassovivo

Durante la prima metà del XIII secolo, fatta eccezione per il breve periodo (1237-1239) in cui si alleò con Todi, Gubbio e soprattutto con la potentissima e guelfa Perugia, Foligno fu saldamente fedele all'Impero.

Sempre dopo Terni e poi Todi fu il terzo baluardo ghibellino in Umbria (escluso il periodo dei Trinci), nel XIII secolo si scontrò in quattro cruente guerre con la vicina guelfa Perugia. La prima fu combattuta tra il 1248 e il 1251, la seconda nel 1254, la terza tra il 1282 e il 1283 e la quarta tra il 1288 e il 1289. Le prime tre furono vinte dai folignati, nell'ultima ebbe invece la meglio Perugia che estese la propria sfera di influenza a Foligno[7]. Secondo lo storico Jean-Claude Maire Vigueur, «Grundman[8] sostiene addirittura che una vittoria di Foligno avrebbe aperto la strada in Umbria per un tipo di sviluppo economico, politico e culturale del tutto diverso, mentre la dominazione di Perugia ha fatto di essa il Mezzogiorno dell'Italia centrale, dedito principalmente alle attività agricole e subordinato, dal punto di vista commerciale e finanziario, agli uomini d'affari toscani...»[9].

La fazione ghibellina, sempre più potente fino alla morte di Federico II, fu poi soppiantata da quella guelfa nel 1254, ma nel 1268 troviamo la città nuovamente ghibellina governata da Ansaldo di Filippo degli Anastasi.

Stemma della famiglia Trinci
Stemma della famiglia Trinci

Nel 1305, sconfitto Corrado degli Anastasi, con la nomina di Nallo Trinci a gonfaloniere di giustizia, ovvero capitano di parte guelfa e capitano del popolo, per Foligno iniziò un lungo periodo di governo signorile che terminò nel 1439 con la cacciata di Corrado Trinci per mano del cardinale Giovanni Vitelleschi, incaricato da papa Eugenio IV de reductione communis et hominum civitatis Fulginei ad obedientiam et gremium Ecclesiae.

Nel Trecento e nei primi decenni del Quattrocento, sotto la signoria guelfa dei Trinci, Foligno estese i propri confini fino all'Abruzzo (con Leonessa). Fu questa un'epoca di notevole sviluppo economico per la città[10], con l'affermazione di manifatture legate alla lavorazione del legno, della carta, dei filati, della ceramica e di alcuni metalli (fra cui oro e argento).

A Foligno si svolgeva anticamente (dal 20 maggio al 20 luglio di ogni anno, dal 1425 e fino al 1816) una nota fiera, denominata "Fiera dei Soprastanti"[11][12], alla quale accorrevano mercanti da tutta Europa.


Età moderna


La sala di Sisto IV a palazzo Trinci
La sala di Sisto IV a palazzo Trinci

Con il ritorno del dominio papale, Foligno tornò ad essere amministrata da magistrature comunali, anche se la loro autonomia fu più nominale che sostanziale. Proprio in quegli anni, infatti, lo Stato della Chiesa iniziò la sua riorganizzazione amministrativa e politica in modo da poter meglio controllare le periferie. I forti contrasti, sorti dopo il 1439, tra la fazione popolare e quella nobiliare terminarono nel 1460 con l'esclusione, concessa da papa Pio II all'aristocrazia cittadina, del ceto popolare dal consiglio comunale. Da allora Foligno ebbe una delle forme oligarchiche più rigide dello Stato Pontificio.

Raffaello Sanzio, Madonna di Foligno (1511-12)
Raffaello Sanzio, Madonna di Foligno (1511-12)

Foligno è stata sempre fornitrice ufficiale di canapa dello Stato Pontificio, con la quale venivano realizzate soprattutto corde per campane. Le principali coltivazioni di canapa si sviluppavano nella zona ovest della città, in corrispondenza delle attuali Fiamenga e Budino. Durante l'occupazione francese, due opere d'arte presero la via della Francia, queste vennero esposte entrambe al Museo del Louvre[13] grazie alle spoliazioni napoleoniche. La prima era la Madonna di Foligno di Raffaello, spedita il 25 febbraio 1797 al Louvre dalla Chiesa delle religiose di Sant'Anna. Questa venne trattenuta a Roma ed è oggi conservata presso la Pinacoteca Vaticana. Secondo il catalogo pubblica nel Bulletin de la Société de l'art français del 1936[14], la seconda era il Polittico di San Nicolò (1492) dell'Alunno da Foligno, tempera su tavola, prelevata dalla chiesa di San Nicolò, esportata nel 1811 che rimase senza predelle che rimasero al Louvre.

La città sotto lo Stato Pontificio, ne ha condiviso le sorti fino alla sua incorporazione nel Regno d'Italia.


Età contemporanea


La palazzina comando dell'Aeroporto di Foligno nel 1938
La palazzina comando dell'Aeroporto di Foligno nel 1938

Durante la seconda guerra mondiale fu sede di un importante aeroporto, di caserme, di scuole militari e di industrie belliche (in particolare aeronautiche ed alimentari). Subì per questo numerosissimi bombardamenti angloamericani che la distrussero per circa l'80% e perciò la città fu poi insignita di medaglia d'argento al valor civile.

Nella storia della città si sono susseguiti numerosi terremoti anche di entità catastrofica: il più recente, di magnitudo 6.1, risale al 26 settembre 1997. Il sisma, con epicentro nei pressi della frazione di Annifo, causò molti danni alla città: furono maggiormente colpite, rispetto alla città, le frazioni montane.

La scossa principale fu seguita da uno sciame sismico che si protrasse per oltre un anno.

La facciata del Palazzo Comunale
La facciata del Palazzo Comunale

La scossa delle 17:23 del 14 ottobre 1997, di magnitudo 5.5, con epicentro tra Sellano e Preci, causò il crollo della lanterna del Palazzo Comunale (chiamata erroneamente anche "torrino"): la scossa si verificò durante un sopralluogo dei vigili del fuoco che cercavano di mettere in sicurezza la torre e fu ripresa in diretta TV.

Il 14 ottobre 2007 è stato inaugurato il completamento del restauro della torre civica del Palazzo Comunale.

Fra il 2008 e il 2014, nell'ambito del P.I.R. (piano integrato di recupero), il centro storico viene ripavimentato e riqualificato: vengono rifatte ex novo la rete fognaria, la rete idrica, la rete del gas metano, la rete elettrica e la rete telefonica.


Simboli


Lo stemma di Foligno
Lo stemma di Foligno

Lo stemma di Foligno è costituito da uno scudo sannitico di colore rosso e argento al cui interno sono rappresentati un giglio d'oro e una croce rossa patente.

Il gonfalone di Foligno
Il gonfalone di Foligno

La bandiera di Foligno, invece, riprende lo stemma della città.


Onorificenze


La città di Foligno è stata decorata con

Medaglia d'argento al valor civile
«Sopportava con fiero comportamento ripetuti bombardamenti che arrecavano gravi distruzioni agli impianti ed ai fabbricati e numerose perdite di vite umane. Partecipava con intrepido coraggio alla lotta per la liberazione, offrendo alla resurrezione della patria un largo tributo di sangue dei suoi figli migliori
 16 gennaio 1961

A conferire il riconoscimento, il 16 gennaio 1961, fu il Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, che lo consegnò all'allora sindaco Italio Fittajoli.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Cattedrale di San Feliciano
Cattedrale di San Feliciano
Chiesa del Santissimo Salvatore
Chiesa del Santissimo Salvatore
Basilica di Santa Maria Infraportas
Basilica di Santa Maria Infraportas
Chiesa di San Paolo Apostolo
Chiesa di San Paolo Apostolo

Architetture civili


Palazzo Trinci
Palazzo Trinci
Palazzo Comunale
Palazzo Comunale
Palazzo Orfini
Palazzo Orfini
Teatro Piermarini
Teatro Piermarini

Architetture militari



Altri luoghi d'interesse



Società



Evoluzione demografica


L'evoluzione demografica degli anni dopo il 1997 ha fortemente risentito negativamente degli eventi sismici di quell'anno.

Abitanti censiti[17]

La città ha presentato nel tempo una singolare estensione urbana al di fuori delle circoscrizioni comunali andando a costituire un agglomerato, un continuum urbano con zone dei comuni confinanti di Spello, Montefalco, Valtopina, Bevagna, e Trevi, di oltre 80.000 abitanti.


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2019 la popolazione straniera residente era di 6 587 persone, ovvero l'11,92% della popolazione residente. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

  1. Albania: 1 620
  2. Romania: 1 476
  3. Marocco: 731
  4. Ucraina: 503
  5. Macedonia del Nord: 329

Tradizioni e folclore


Giostra della Quintana
Giostra della Quintana

Uno dei principali festeggiamenti della tradizione popolare folignate è la "Giostra della Quintana", un torneo cavalleresco ed una manifestazione storica in costume che si svolge a Foligno. I 10 binomi cavallo-cavaliere, in rappresentanza dei rispettivi rioni, si sfidano 2 volte l'anno: la sera del secondo o terzo sabato di giugno si svolge la giostra della sfida mentre nel pomeriggio della seconda o terza domenica di settembre si svolge la giostra della rivincita.

La denominazione di Quintana deriva dal nome di una via dell'accampamento romano nella quale aveva luogo l'addestramento dei soldati che, armati di lancia, si lanciavano contro un fantoccio cercando di infilare l'anello sospeso ad una mano dello stesso. La prima testimonianza documentata dello svolgimento della Quintana nel folignate risale al 1448.

Palco della sfilata della Giostra della Quintana
Palco della sfilata della Giostra della Quintana

Nel 1613 i Priori cittadini inserirono la Quintana nell'ambito dei festeggiamenti carnevaleschi, modificandone lo svolgimento e lo spirito con i criteri che sussistono quasi del tutto ancora oggi. I cavalieri giostranti oggi sono 10, rappresentanti di altrettanti rioni della città. Lanciati al galoppo su un destriero, devono infilare con una lancia una serie di anelli che, via via, diventano più piccoli (diametro 8 cm in prima tornata, 6 cm in seconda, 5 cm in terza). Gli anelli vengono appesi alla mano destra di una statua rotante in noce massiccio (del XVII secolo) che sulla sinistra tiene uno scudo e raffigura il dio Marte. Vince chi percorre col miglior tempo e a "percorso netto" (senza incappare in nessun tipo di penalità) le tre tornate. Al minimo errore vi è l'eliminazione diretta.

Questa gara aveva, in altri tempi, il ruolo di attribuire titoli onorifici vari cavalieri mentre oggi viene ricompensata alla contrada vincitrice con un Palio, generalmente dipinto da artisti di rinomata caratura nazionale ed internazionale. La spettacolarità della Giostra della Quintana è contornata da numerose manifestazioni collaterali e dalla sfilata del Corteo Storico con il quale oltre 600 figuranti in ricchi abiti seicenteschi, la sera precedente la tenzone, passano per le vie di Foligno.

Foligno viene definita, per antica tradizione, (con una definizione amplificata da Eugenio Scalfari quando era direttore de La Repubblica, seppur male interpretava il senso storico della tradizione) il "centro del mondo" o, in fulginate, "lu centru de lu munnu". Foligno si trova infatti, secondo la tradizione, al centro della penisola italiana, a sua volta al centro dell'Europa e del Mediterraneo, che anticamente era considerato il centro del mondo. In particolare tale punto si identificava, nei decenni passati, con il birillo centrale del biliardo centrale dello storico "Caffè Sassovivo" in Corso Cavour, al civico 60, ed è segnalato solamente da un cristallo incastonato nel pavimento di un negozio di articoli per la casa che si trova al posto dello scomparso caffè. Scalfari usò la locuzione in numerosi suoi articoli per diversi anni e divenne quasi un tormentone nel linguaggio politico di quegli anni.

Il consiglio comunale di Foligno, con propria delibera del 29 maggio 2008, ha stabilito che debba essere considerato "Centro del Mondo", il "Trivio", che è il punto più centrale del centro storico della città, all'incrocio tra gli antichi cardo e decumano dell'impianto urbanistico romano della città, poi corso Cavour e via Mazzini.[18]

A Foligno si venera una statua lignea del XVII secolo che rappresenta la Madonna del Pianto; di questa statua si hanno notizie a partire dal 1647. È conservata presso l'attuale Santuario, nella chiesa di Sant'Agostino, dopo che l'originale Santuario della Madonna del Pianto è andato distrutto durante i disastrosi bombardamenti alleati del 1944 sulla città.

Fin dal Seicento è grande la devozione dei cittadini per la immagine della Madonna; si celebra la festività nella domenica precedente alla festa di sant'Antonio abate nel mese di gennaio.

La sera del 14 gennaio 1703 durante le celebrazioni della Festa della Madonna del Pianto, la città fu colpita da un terremoto violentissimo che interessò tutto il centro Italia; i folignati, scampati al violento sisma, spontaneamente portarono la statua in processione per la prima volta il 28 gennaio di quell'anno, in segno di ringraziamento e devozione.

La crescente devozione portò nel 1713 alla decisione da parte del Capitolo di incoronare la sacra immagine con una corona d'oro. Da quel momento in poi tutte le volte che qualche grave sciagura minacciasse la città, la statua veniva esposta al culto o trasferita in Cattedrale.

Si ricorda tra i fedeli devoti più illustri anche l'arcivescovo di Spoleto Giovanni Maria Mastai Ferretti, divenuto poi papa Pio IX, che volle far decorare la nicchia del precedente santuario dove la Madonna era conservata.

La statua è nascosta durante tutto l'anno da un dipinto su tela, opera dell'artista folignate Matilde Galligari Mattoli riconducibile al periodo fine anni cinquanta / inizio sessanta del XX secolo, riproducente l'immagine della Madonna stessa. Questo quadro copre la nicchia sovrastante l'altare maggiore del santuario dove è collocata la statua. Il giorno della festa della Madonna del Pianto viene calato in basso durante la prima messa mattutina per permettere la visione della sacra statua, per poi essere fatto risalire al suo posto alla fine dell'ultima messa pomeridiana celebrata dal Vescovo, a ricoprire la venerata immagine fino all'anno successivo.

Gli abitanti di Foligno vengono definiti, da secoli, cuccugnai. La parola cuccugnau in fulginate significa civetta ed esistono tre differenti leggende sull'origine dell'accostamento dei fulginati alla civetta. Secondo la prima deriverebbe dal fatto che i ducati d'oro coniati dalla zecca di Foligno venissero chiamati "occhi di civetta". Secondo un'altra tradizione, l'accostamento deriverebbe dal fatto che fino al XV secolo durante la festa di Pentecoste, venisse fatta scendere una colomba di cartapesta (simbolo dello Spirito Santo) dal campanile della cattedrale, ma pare che, per le sue fattezze, somigliasse più ad una civetta che ad una colomba e per questo il nome del rapace sarebbe stato accostato a quello dei folignati dagli abitanti delle città vicine. La terza leggenda dice che i folignati sarebbero stati esperti nella caccia con la civetta, tanto che un vecchio proverbio dice: "guai a quell'uccello, che passa tra Foligno e Spello".

Dal 1762 si pubblica annualmente a Foligno il lunario-almanacco Barbanera, guida del tempo civile e religioso, vademecum per l'orto, il giardino, la casa e il benessere personale annoverato tra i più famosi lunari italiani, tanto da divenire sinonimo di lunario-almanacco.[19] Per la sua popolarità e la funzione storicamente svolta di diffusione del sapere, il Barbanera, e con esso la collezione di almanacchi e lunari conservata a Spello presso la Fondazione Barbanera 1762, è stato selezionato dall'UNESCO tra i beni documentari dell'umanità tutelati e censiti nel Memory of the world Register[20].


Istituzioni, enti e associazioni


Caserma Gen. Ferrante Gonzaga del Vodice
Caserma Gen. Ferrante Gonzaga del Vodice

Nella città di Foligno, presso la Caserma "Gen. Ferrante Gonzaga del Vodice", ha sede, dal 1996, il Centro di selezione e reclutamento nazionale dell'esercito.

La caserma in precedenza era stata sede del 1º Reggimento d'artiglieria da campagna e montagna "Cacciatori delle Alpi" (dalle origini, nel 1874, al 1943), quindi del 18º Reggimento Artiglieria e della Scuola allievi ufficiali e sottufficiali d'artiglieria (S.A.U.S.A.), successivamente, dal 1981 al 1996, del 92º Reggimento fanteria "Basilicata".


Cultura



Curiosità


Il 5 e 6 aprile 1472 a Foligno venne stampata dal tedesco di Magonza Johannes Numeister (allievo di Johannes Gutenberg) e dal folignate Evangelista Mei[21] l'editio princeps della Divina Commedia.


Cucina


La cucina folignate è peculiare, anche se spesso trae ispirazione dalla tipica cucina umbra. Tra le preparazioni dolciarie di Foligno, merita attenzione la rocciata, vagamente simile ad uno strudel ripieno di mele, noci e cacao e che spesso viene decorato con alchermes.

A San Giovanni Profiamma, viene dedicata a questo dolce una sagra. La "fregnaccia", invece, è un dolce tipico della campagna folignate, che ricorda come ingredienti la rocciata, ma che si presenta come una mattonella.... era il 14° pasto della lunga giornata di lavoro della mietitura. Famosa la "sagra della Fregnaccia" che si svolgeva nel paese di Borroni, che ha riportato in vita questo antico dolce tradizionale folignate.

L'altro dolce tipico è la frittella fritta, fatta con la pasta del pane "condita" di molto zucchero. Un'altra torta molto rinomata è la cosiddetta pizza di Pasqua (questa torta salata ha la particolarità di essere fatta con del formaggio), alla quale, nel periodo pasquale, spesso si accompagna l'affettato tipico umbro.

Altro elemento tipico della cucina folignate è la "miaccia", una variante del sanguinaccio, che si differenzia da questo per l'aggiunta di canditi e per essere imbevuta nel Sagrantino.

Degna di nota la fojata, che è la versione salata della rocciata con ripieno di foglie di cavolo. Tra i prodotti alimentari, molto nota è la patata rossa di Colfiorito.

Foligno era nota anche per i suoi confetti, che erano molto richiesti anche dalle corti europee. Inoltre Foligno era nota per l'allevamento dei piccioni, che venivano mangiati anche nei tempi di carestia; per questo vi si trovano molte "torri piccionaie".


Eventi



Geografia antropica



Rioni


Il centro storico di Foligno era tradizionalmente suddiviso in venti rioni.

Dieci dei venti rioni gareggiano nella moderna Giostra della Quintana. Questi ultimi sono: Ammanniti, Badia, Cassero, Contrastanga, Croce Bianca, Giotti, La Mora, Morlupo, Pugilli, Spada.

Questi invece i Rioni "morti" che sono stati inglobati nei precedenti, ma che restano nei toponimi: Borgo, Fonte del Campo, Cipischi, Croce, Falconi, Feldenghi, Franceschi, Menacoda, Piazza Vecchia, Spavagli.


Circoscrizioni



Frazioni


Scorcio della frazione di Rasiglia con il fiume Menotre
Scorcio della frazione di Rasiglia con il fiume Menotre
Scorcio della frazione di Pale
Scorcio della frazione di Pale

Appartengono al comune di Foligno 127 frazioni, oltre a Foligno città:

Abbazia di Sassovivo, Acqua Santo Stefano, Afrile, Aghi, Ali, Altolina, Annifo, Arvello, Ascolano, Barri, Belfiore, Borgarella, Borroni, Budino, Camino, Cancellara, Cancelli, Cantagalli, Capodacqua, Caposomigiale, Cappuccini, Cariè, Carpello, Casa del Prete, Casa Pacico, Casale del Leure, Casale della Macchia, Casale di Morro, Casale di Scopoli, Cascito, Casco dell'Acqua, Casenove, Casette di Cupigliolo, Casevecchie, Cassignano, Castello di Morro, Castretto, Cavallara, Cave, Cerritello, Chieve, Cifo, Civitella, Colfiorito, Collazzolo, Colle di Verchiano, Colle San Giovanni, Colle San Lorenzo, Colle Scandolaro, Collelungo, Collenibbio, Colpernaco, Colpersico, Corvia, Costa di Arvello, Crescenti, Croce di Roccafranca, Croce di Verchiano, Cupacci, Cupigliolo, Cupoli, Curasci, Fiamenga, Fondi, Forcatura, Fraia, Hoffmann, La Franca, La Spiazza, La Valle, Leggiana, Liè, Maceratola, Maestà di Colfornaro, Madonna delle Grazie, Montarone, Morro, Navello, Orchi, Paciana, Palarne, Pale, Pallaia, Perticani, Pescara I, Pescara II, Pieve Fanonica, Pisenti, Poggiarello, Polveragna, Ponte San Lazzaro, Ponte Santa Lucia, Pontecentesimo, Popola, Rasiglia, Ravignano, Rio, Roccafranca, Roviglieto, San Bartolomeo, San Giovanni Profiamma, San Sebastiano, San Vittore, Sant'Eraclio, Santo Stefano dei Piccioni, Scafali, Scandolaro, Scanzano, Scopoli, Seggio, Serra Alta, Serra Bassa, Serrone, Sostino, Sterpete, Tenne, Tesina, Tito, Torre di Montefalco, Treggio, Uppello, Vallupo, Vegnole, Verchiano, Vescia, Vionica, Volperino.


Economia



Artigianato e industria


Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle artigianali, come la rinomata lavorazione del legno, finalizzata alla produzione di mobili, di numerosi attrezzi e di giocattoli. Foligno è apprezzata anche per la realizzazione ed il restauro di strumenti musicali, oltreché per i laboratori di modellismo. Molto affermato è il comparto industriale e dei servizi, composto di medie-piccole imprese impegnate con rilievo nel settore aeronautico, convergenti in maggioranza nella zona industriale "Paciana"[25].


Ospedali


La città è servita dall' Ospedale " San Giovanni Battista " ", che insieme al " San Matteo degli Infermi " di Spoleto, e alle strutture di Trevi, Norcia e Cascia, formano il Terzo Polo Ospedaliero della Regione Umbria con 560 posti letto a disposizione e denominato distretto sanitario Sud-Est Foligno-Spoleto-Valnerina con 156.00 abitanti. Essendo considerato un polo ospedaliero unico, diviso su due strutture, i figli dei residenti della città di Spoleto, nati al " San Giovanni Battista " di Foligno, potranno far ugualmente scrivere sulla carta di identità, nato a Spoleto.


Infrastrutture e trasporti


Lo stesso argomento in dettaglio: Nodo viario di Foligno, Aeroporto di Foligno, Stazione di Foligno, Stazione di Scanzano-Belfiore e Umbria Mobilità.
Aeroporto di Foligno
Aeroporto di Foligno

Importante nodo sia ferroviario, sulla linea Roma-Ancona e all'origine della linea Foligno-Terontola, che stradale sulla superstrada Flaminia all'intersezione della Strada statale 75 Centrale Umbra, Strada statale 77 della Val di Chienti, Strada statale 316 dei Monti Martani con la Strada statale 3 Via Flaminia. Fu definita "porto di terra dello Stato Pontificio", per la sua centralità viaria, e "Città aeronautica" per eccellenza per le sue industrie aeronautiche e soprattutto per l'Aeroporto (nato intorno al 1880), fino al 1944 tra i più importanti e meglio attrezzati d'Italia, distrutto dai tedeschi in fuga e in via di ammodernamento.

I trasporti urbani sono gestiti da Umbria Mobilità.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1965 1970 Sante Brinati Partito Socialista Italiano Sindaco [26]
10 aprile 1984 9 agosto 1985 Maria Rita Lorenzetti Partito Comunista Italiano Sindaco
9 agosto 1985 5 agosto 1990 Rolando Stefanetti Partito Socialista Italiano Sindaco [27]
6 agosto 1990 11 novembre 1993[28] Rolando Stefanetti Partito Socialista Italiano Sindaco [27]
12 novembre 1993 7 maggio 1995 Manlio Marini Democrazia Cristiana Sindaco [27]
8 maggio 1995 13 giugno 1999 Maurizio Salari Partito Democratico della Sinistra
Democratici di Sinistra
Sindaco [27]
14 giugno 1999 13 giugno 2004 Maurizio Salari Democratici di Sinistra Sindaco [27]
14 giugno 2004 7 giugno 2009 Manlio Marini La Margherita
Partito Democratico
Sindaco [27]
8 giugno 2009 9 giugno 2014 Nando Mismetti Partito Democratico Sindaco [27]
10 giugno 2014 8 giugno 2019 Nando Mismetti Partito Democratico Sindaco [27]
9 giugno 2019 in carica Stefano Zuccarini Lega Nord[29] Sindaco [27]

Gemellaggi



Sport



Atletica



Pallavolo


La città di Foligno è stata la sede del Campionato europeo di pallavolo femminile Under-19 2008, svoltosi dal 5 al 13 settembre.


Tennistavolo



Calcio


Una formazione del Foligno 1982-1983, promosso in Serie C1
Una formazione del Foligno 1982-1983, promosso in Serie C1

Rugby



Ciclismo



Pallacanestro



Nuoto



Impianti sportivi



Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. http, https://web.archive.org/web/20160114075411/https://http/ (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2016).
  5. Cfr. la mappa relativa alle regioni climatiche in: AA.AAVV. Grande Atlante d'Italia De Agostini, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1987, pag. 235.
  6. Cfr. la mappa relativa alle regioni climatiche in: AA.VV., Grande Atlante d'Italia De Agostini, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1987, pag. 235.
  7. Secondo lo storico Jean-Claude Maire Vigueur « [...] Foligno aveva forse più possibilità di Perugia di diventare un grande centro economico, passa poi sotto la tutela di Perugia, che le impedirà di sviluppare le sue potenzialità...». Citazione tratta da Jean-Claude Maire Vigueur, Comuni e Signorie in Umbria, Marche e Lazio, Torino, UTET LIBRERIA, 1987, pag. 161, ISBN 88-7750-140-5
  8. John Paul Grundman, The popolo at Perugia: 1139-1309, Washington University, Washington, 1974, pagg.199-201
  9. Jean-Claude Maire Vigueur, Comuni e Signorie in Umbria, Marche e Lazio, Torino, UTET LIBRERIA, 1987, pag. 161, ISBN 88-7750-140-5
  10. Corredata dall'attività di ordini monastici, negli xenodochi per i pellegrini di passaggio verso Roma: v. Sensi Mario, Xenodochia giovanniti nel territorio di Foligno, Genova: Name, 2000, Sacra militia: rivista di storia degli ordini militari. Anno I, 2000.
  11. Foligno Fiera dei Soprastanti, su lamiaumbria.it (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2010).
  12. Fiera dei Soprastanti, su rionecrocebianca.net. URL consultato l'11-12-2010 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2008).
  13. Notice de tableaux dont plusieurs ont été recueillis à Parme et à Venise : exposés dans le grand salon du Musée Napoléon, ouvert le 27 thermidor an XIII, De l'imprimerie des sciences et des arts, Paris.
  14. Marie-Louise Blumer, Catalogue des peintures transportées d'Italie en Francce de 1796 à 1814, in Bulletin de la Société de l'art français.
  15. http://www.centroitalianoartecontemporanea.com/
  16. http://www.vacanzeweb.net/ciac-centro-italiano-arte-contemporanea/
  17. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  18. Delibera del consiglio comunale sul "Centro del Mondo", su folignonews.it. URL consultato il 30 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2009).
  19. Barbanera: Definizione e significato di Barbanera – Dizionario italiano – Corriere.it
  20. Si veda la motivazione espressa dall'UNESCO nel sito ufficiale del Memory of the World Register.(ultima consultazione: 09/01/2020)
  21. Altri identificano l'Evangelista Mei citato nel colophon dell'edizione, con il mecenate folignate Emiliano Orfini, altri ancora con il tipografo Evangelista Angelini.
  22. I Primi d’Italia, su umbriaeventi.com. URL consultato l'11 settembre 2020.
  23. Foligno, Primi d’Italia 2020: una XXII edizione all’insegna della sicurezza e del gusto, su ilmessaggero.it. URL consultato l'11 settembre 2020.
  24. dancity winter, su Dancity Festival. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  25. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 14.
  26. N. Proietti, I sindaci del Comune di Foligno, Foligno, Luna, 1990, pp. 19-22.
  27. http://amministratori.interno.it/
  28. Dimissioni anticipate
  29. In coalizione con Fratelli d'Italia, Forza Italia e lista civica Più in alto
  30. Foligno Rugby
  31. http://www.centronuotoflaminio.it Archiviato il 17 marzo 2014 in Internet Archive.

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[de] Foligno

Foligno ist die zweitgrößte Stadt der Provinz Perugia in der italienischen Region Umbrien mit 56.939 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019).

[en] Foligno

Foligno (Italian pronunciation: [foˈliɲɲo]; Southern Umbrian: Fuligno) is an ancient town of Italy in the province of Perugia in east central Umbria, on the Topino river where it leaves the Apennines and enters the wide plain of the Clitunno river system. It is located 40 kilometres (25 miles) south-east of Perugia, 10 km (6 mi) north-north-west of Trevi and 6 km (4 mi) south of Spello.

[es] Foligno

Foligno (latín: Fulginiae, Fulginium) es un antiguo pueblo italiano en la Provincia de Perugia en la zona central-oriental de Umbria, sobre el río Topino en la zona en que emerge de los Apeninos y penetra en la amplia planicie de la cuenca del río Clitumnus. Se encuentra a 40 km al sureste de Perugia, 10 km al noroeste de Trevi y 6 km al sur de Spello.

[fr] Foligno

Foligno est une commune italienne, située dans la province de Pérouse, dans la région de l'Ombrie, en Italie centrale.
- [it] Foligno

[ru] Фолиньо

Фолиньо (итал. Foligno) — старинный город в Италии, в регионе Умбрия, на реке Топино[it] к юго-востоку от Перуджи.



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