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Santa Fiora è un comune italiano di 2 445 abitanti[1] della provincia di Grosseto in Toscana. Fa parte dei borghi più belli d'Italia.

Santa Fiora
comune
Santa Fiora – Veduta
Santa Fiora – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Toscana
Provincia Grosseto
Amministrazione
SindacoFederico Balocchi (Progetto Santa Fiora) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate42°49′55″N 11°35′07″E
Altitudine687 m s.l.m.
Superficie63,45 km²
Abitanti2 445[1] (30-6-2022)
Densità38,53 ab./km²
FrazioniBagnolo, Bagnore, Marroneto, Selva[2]
Comuni confinantiAbbadia San Salvatore (SI), Arcidosso, Castel del Piano, Castell'Azzara, Piancastagnaio (SI), Roccalbegna, Semproniano
Altre informazioni
Cod. postale58037
Prefisso0564
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT053022
Cod. catastaleI187
TargaGR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 269 GG[4]
Nome abitantisantafiorese, santafioresi[5]; o ciacciai[6]
Patronosanta Flora e santa Lucilla
Giorno festivo29 luglio
Cartografia
Santa Fiora
Santa Fiora – Mappa
Santa Fiora – Mappa
Posizione del comune di Santa Fiora all'interno della provincia di Grosseto
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Il territorio comunale si estende per quasi 63 km² nell'area del Monte Amiata, sviluppandosi tra quote collinari e montuose. Confina a nord con il comune di Castel del Piano, a est con i comuni di Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio in provincia di Siena, a sud-est con il comune di Castell'Azzara, a sud con il comune di Semproniano, a sud-ovest con il comune di Roccalbegna e a nord-ovest con il comune di Arcidosso.

Per le elevate qualità turistiche, ambientali e storico-culturali dal 2015 è stata riconosciuta al Comune di Santa Fiora la Bandiera Arancione del Touring Club italiano.

La località è stata l'epicentro di due terremoti: il 17 dicembre 1902 l'evento sismico raggiunse la magnitudo 5,03 della Scala Richter e il VI-VII grado della Scala Mercalli, mentre il 12 febbraio 1905 l'evento fu meno forte, facendo segnare la magnitudo 4.83 della Scala Richter e il VI grado della Scala Mercalli.[7]


Clima


I 2269 gradi giorno che si registrano nel centro di Santa Fiora includono il territorio comunale in zona E, consentendo l'accensione degli impianti di riscaldamento nel periodo 15 ottobre-15 aprile per un massimo di 14 ore giornaliere.

In base ai dati medi disponibili per il trentennio 1951-1980 per l'unica stazione meteorologica situata all'interno del territorio comunale e di seguito riportati nella tabella[8], la temperatura media annua si aggira sui +12,1 °C ai 687 metri s.l.m. di Santa Fiora, mentre le precipitazioni medie annue risultano abbondanti con 1.469 mm per la medesima località, valori non dissimili alle zone circostanti per la presenza del massiccio montuoso del Monte Amiata che tende a causare effetto stau, oltre ad incrementare l'attività temporalesca termoconvettiva durante i mesi più caldi.

Località altitudine temperatura
media annua
precipitazioni
medie annue
media di riferimento
Santa Fiora 687 metri s.l.m. 12,1 °C 1.469 mm 1951-1980

Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Contea di Santa Fiora.
Santa Fiora, veduta della peschiera e del terziere di Montecatino
Santa Fiora, veduta della peschiera e del terziere di Montecatino

Citata per la prima volta in un documento dell'anno 890, Santa Fiora è ricordata come villa con oltre cento poderi nel 1082 e come castello nel 1141, detto di Santa Flore. Dominio storico dei conti Aldobrandeschi, fu sede della contea assegnata nel 1274 a Ildebrandino, figlio di Bonifacio, quando il territorio aldobrandesco fu diviso nei due rami di Santa Fiora e Sovana: l'area della contea di Santa Fiora comprendeva anche i territori di Arcidosso, Castel del Piano, Roccastrada, Castiglione d'Orcia, Semproniano e Selvena. Nel corso del XIII secolo, Santa Fiora divenne uno dei centri più importanti della Toscana meridionale, fulcro della resistenza ghibellina al governo di Siena, arrivando a mettersi in opposizione ad Abbadia San Salvatore, che ormai da secoli dominava l'area del Monte Amiata. La località è citata da Dante nel VI canto del Purgatorio proprio per la sua appartenenza ghibellina («e vedrai Santafior com'è oscura»). Nel corso del XIV secolo, la città iniziò a cadere sotto l'influsso di Siena, perdendo i castelli di Arcidosso e Castel del Piano, conquistati da Guidoriccio da Fogliano nel 1331, e finendo occupata dai senesi negli anni tra il 1380 e il 1384, anni in cui si assisté alla distruzione dei palazzi comitali ed alla costruzione di una nuova rocca. Alla fine del XIV secolo la contea, fortemente indebolita, rimaneva in possesso solo dei castelli di Santa Fiora, Castell'Azzara e Scansano.

Con la fine degli Aldobrandeschi, alla metà del XV secolo il territorio della contea passò alla famiglia Sforza in virtù del matrimonio tra Cecilia Aldobrandeschi, figlia dell'ultimo conte della casata, Guido, e Bosio Sforza, nato a Montegiovi da Muzio Sforza e Antonia Salimbeni. Il figlio di Bosio, Guido Sforza, governò la contea tentando di riportare Santa Fiora agli antichi fasti: arricchì la città con opere d'arte, come le terrecotte di Andrea della Robbia della pieve delle Sante Flora e Lucilla; fece costruire palazzi nobiliari e opere pubbliche come la Peschiera; ospitò più volte papa Pio II Piccolomini legando rapporti con il papato (sposò anche la nipote di Alessandro Farnese, futuro Paolo III); difese Santa Fiora dal tentativo di invasione delle truppe del duca Valentino Borgia; entrò inoltre nella leggenda e nel folclore locale per aver ucciso un "drago" che infestava quei territori, il cui teschio è conservato nel convento della Selva.

Nel corso degli anni gli Sforza, dal XVII secolo uniti con i Cesarini, interessati più ai legami con Roma che all'antica capitale della contea, lasciarono Santa Fiora nelle mani di alcuni vicari, tra i quali sono da ricordare soprattutto i Luciani e i Menichetti, poi nel XIX secolo Ricci Menichetti, infeudati di Castell'Azzara. Infine, nel 1624, la contea fu annessa al Granducato di Toscana. Santa Fiora conobbe una certa ripresa economica tra il XIX e il XX secolo, quando si affermò importante centro minerario per l'escavazione del cinabro, venendo raggiunta da numerosi lavoratori da ogni parte della Toscana.[9]


Simboli


Lo stemma di Santa Fiora è costituito da uno scudo sannitico di colore verde e rosso su cui sono raffigurate le sante Flora e Lucilla che sostengono insieme un anello dorato. Lo stemma ha la seguente blasonatura ufficiale: «Partito di verde e di rosso alle immagini delle sante Flora e Lucilla poste su una campagna di verde, sostenenti una, con la mano sinistra, l'altra con la destra, un anello gemmato d'oro».


Monumenti e luoghi d'interesse


Piazza Garibaldi con parziale veduta del Palazzo Sforza Cesarini.
Piazza Garibaldi con parziale veduta del Palazzo Sforza Cesarini.

Architetture religiose



Chiese parrocchiali


Chiese minori

Chiesa della Madonna delle Nevi
Chiesa della Madonna delle Nevi
La chiesa di Sant'Agostino
La chiesa di Sant'Agostino

Cappelle


Altri edifici sacri


Architetture civili



Palazzi


Altri edifici civili


Architetture militari



Altro



Aree naturali



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[42]


Distribuzione degli abitanti


Frazioni[43]Abitanti (2011)Altitudine
Santa Fiora (capoluogo)
1 364
687
Bagnolo
612
800
Bagnore
395
780
Selva
100
788
Altre località
231
-

Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 299 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:


Tradizioni e folclore



Cultura



Istruzione



Musei

Il comune di Santa Fiora dispone di una struttura museale che fa parte della rete provinciale Musei di Maremma:[51]


Geografia antropica



Suddivisioni storiche


Il centro storico di Santa Fiora si divide tradizionalmente in terzieri:

Oltre a queste suddivisioni tradizionali del centro storico, si ricordano anche le zone sorte in epoca moderna come il rione delle Casette e l'area del parco del Gambrinus.


Frazioni



Infrastrutture e trasporti


Il comune di Santa Fiora non possiede linee ferroviarie e superstrade o strade statali all'interno del proprio territorio. La principale via di comunicazione è la strada provinciale 6 del Monte Amiata che conduce ad ovest alle Bagnore e poi verso Arcidosso, e ad est al Marroneto, al Bagnolo e poi verso Saragiolo e Piancastagnaio in provincia di Siena. Un'altra importante strada è la strada provinciale 4 Pitigliano-Santa Fiora, che unisce i due paesi maremmani attraversando, per quanto riguarda il comune di Santa Fiora, la frazione della Selva.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 2004 Luigi Vencia centrosinistra Sindaco
2004 2014 Renzo Verdi centrosinistra Sindaco
2014 in carica Federico Balocchi centrosinistra Sindaco

Gemellaggi



Sport


La squadra di calcio del paese è l'Intercomunale Santa Fiora, compagine che gioca in Seconda Categoria.


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Comune di Santa Fiora - Statuto (PDF), su incomune.interno.it. URL consultato il 19 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 510.
  6. Il Tirreno (PDF) [collegamento interrotto], su provincia.grosseto.it, aprile 2018.
  7. Stucchi et al., DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04, su Quaderni di Geofisica, INGV, 2007.
  8. Folco Giusti (a cura di), La storia naturale della Toscana meridionale, Milano, Amilcare Pizzi Editore, 1993, p. 148.
  9. Niccolai.
  10. Niccolai, pp. 47-53.
  11. La parrocchia delle Sante Flora e Lucilla Archiviato il 23 giugno 2015 in Internet Archive. sul sito della CEI.
  12. Niccolai, p. 95.
  13. La parrocchia del Bagnolo Archiviato il 23 giugno 2015 in Internet Archive. sul sito della CEI.
  14. La scheda della parrocchia delle Bagnore sul sito della Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello.
  15. La parrocchia delle Bagnore Archiviato il 23 giugno 2015 in Internet Archive. sul sito della CEI.
  16. Santi, pp. 223-224.
  17. La parrocchia della Selva Archiviato il 10 agosto 2014 in Internet Archive. sul sito della CEI.
  18. Santi, p. 219.
  19. Santi, pp. 221-222.
  20. Niccolai, pp. 63-64.
  21. Niccolai, p. 57.
  22. Santi, p. 223.
  23. Niccolai, pp. 70-71.
  24. Niccolai, p. 93.
  25. Niccolai, p. 84.
  26. Niccolai, p. 80.
  27. La storia della Selva[collegamento interrotto] sul sito dell'Associazione culturale per la Selva.
  28. Niccolai, pp. 80-81.
  29. Niccolai, pp. 62-63.
  30. Niccolai, pp. 60-61.
  31. Niccolai, p. 31.
  32. Santi, pp. 218-219.
  33. Niccolai, p. 34.
  34. Niccolai, p. 79.
  35. Niccolai, pp. 68-70.
  36. Barbara Catalani, Marco Del Francia e Giovanni Tombari, Itinerari di architettura contemporanea. Grosseto e provincia, Pisa, ETS, 2011, p. 146.
  37. Niccolai, p. 62.
  38. Niccolai, p. 40.
  39. Lucio Niccolai, L'odore della terra. Biografie di uomini e donne che hanno fatto la Maremma dalla montagna al mare tra XIX e XX secolo, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2008, p. 126.
  40. Niccolai, pp. 91-96.
  41. Niccolai, pp. 85-86.
  42. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  43. Censimento popolazione 2011: dati per sezione di censimento e località/Regione Toscana, su regione.toscana.it. URL consultato il 16 marzo 2018.
  44. Niccolai, pp. 104-105.
  45. Niccolai, pp. 105-107.
  46. Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana - Il Carnevale Morto di Marroneto, su tradizioni.chelliana.it. URL consultato il 29 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2013).
  47. Niccolai, pp. 107-108.
  48. Niccolai, pp. 108-109.
  49. Niccolai, p. 109.
  50. Niccolai, pp. 110-111.
  51. La sezione Monte Amiata Archiviato il 9 novembre 2013 in Internet Archive. sul sito di Musei di Maremma.
  52. Niccolai, pp. 83-86.
  53. Niccolai, pp. 87-89.
  54. Niccolai, pp. 97-98.

Bibliografia


Lo stesso argomento in dettaglio: Bibliografia sulla provincia di Grosseto.

Voci correlate



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Collegamenti esterni


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Portale Maremma
Portale Provincia di Grosseto

На других языках


[de] Santa Fiora

Santa Fiora ist eine italienische Gemeinde mit 2535 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Grosseto in der Toskana und ist Mitglied der Vereinigung I borghi più belli d’Italia[2] (Die schönsten Orte Italiens).

[en] Santa Fiora

Santa Fiora is a comune (municipality) in the Province of Grosseto, in the Italian region of Tuscany, located about 110 kilometres (68 miles) southeast of Florence and about 40 km (25 mi) east of Grosseto. Santa Fiora borders the following municipalities: Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castell'Azzara, Piancastagnaio, Roccalbegna, Semproniano.

[es] Santa Fiora

Santa Fiora es una localidad italiana de la provincia de Grosseto , región de Toscana, con 2.816 habitantes.[3]

[fr] Santa Fiora

Santa Fiora est une commune italienne de la province de Grosseto dans la région Toscane qui fait partie de la Communauté de montagne Amiata-Grosseto (Comunità Montana Amiata Grossetano).
- [it] Santa Fiora

[ru] Санта-Фьора

Санта-Фьора (итал. Santa Fiora) — коммуна в Италии, располагается в регионе Тоскана, в провинции Гроссето.



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