Piancastagnaio è un comune italiano di 3 898 abitanti[1] della provincia di Siena in Toscana.
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Piancastagnaio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Luigi Vagaggini (lista civica È l'ora di Piano) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 42°51′N 11°41′E |
Altitudine | 772 m s.l.m. |
Superficie | 69,63 km² |
Abitanti | 3 898[1] (31-8-2022) |
Densità | 55,98 ab./km² |
Frazioni | Saragiolo[2] |
Comuni confinanti | Abbadia San Salvatore, Castell'Azzara (GR), Proceno (VT), San Casciano dei Bagni, Santa Fiora (GR) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 53025 |
Prefisso | 0577 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 052020 |
Cod. catastale | G547 |
Targa | SI |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 629 GG[4] |
Nome abitanti | pianesi[5] |
Patrono | San Bartolomeo |
Giorno festivo | 24 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Costituisce l'estremità meridionale della provincia d'appartenenza.
La zona di Piancastagnaio faceva parte dei terreni di cui era dotata, sin dall'VIII secolo, l'abbazia di San Salvatore, da cui ha preso nome il vicino paese. Alla fine del XII secolo a Piancastagnaio esisteva già una piccola cinta muraria fortificata che racchiudeva la parte più alta dell'attuale centro storico. Nel secolo seguente, con lo sviluppo economico e la nascita del Comune, l'abitato si estese molto oltre queste mura.
Piancastagnaio, come altre zone appartenenti all'abbazia, fu ottenuto in feudo dai conti Aldobrandeschi di Sovana che, subito minacciati da Siena e da Orvieto, finirono col diventare feudatari di Siena nella seconda metà del XIII secolo. Estintisi gli Aldobrandeschi (del ramo di Sovana) nel 1284, di nuovo Siena e Orvieto si contesero la zona. Orvieto prevalse nella prima metà del XIV secolo, poi Siena, minacciata però dagli Orsini di Pitigliano. Non senza diffidenze e ostilità, il comune di Piancastagnaio fini, nella prima metà del XV secolo, a far parte della Repubblica di Siena (1440), che inviava un podestà.
Il comune si era formato nel corso del XIII secolo, come espressione della comunità di interessi tra artigiani, allevatori e coltivatori (grande valore avevano i boschi di abeti di alto fusto, richiesti per gli alberi delle navi e per l'edilizia). Troppo debole per mirare ad una vera indipendenza politica, il comune si preoccupò costantemente di avere una protezione che, in cambio di un tributo e dell'uso della rocca, lo difendesse militarmente, ma rispettasse l'autonomia amministrativa ed economica.
Piancastagnaio rimase fedele a Siena, finché questa fu sopraffatta da Firenze (resa di Montalcino, 1559). Nel 1601 il granduca di Toscana concesse Piancastagnaio in feudo al marchese Giovanni Battista Bourbon del Monte, già generale delle fanterie della repubblica veneta. Con lui ed i suoi successori il Marchesato di Piancastagnaio ebbe definiti i suoi confini territoriali che ancora oggi permangono. Il marchese concesse denari per gli interventi di riparazione della chiesa della Madonna di San Pietro e del convento di San Bartolomeo, fece impiantare cento castagni da frutto e realizzò il suo palazzo granducale coronato da magnifici giardini. Il dominio dei feudatari cessò nel 1777.
Abitanti censiti[6]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 234 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Dal 1954 il 18 agosto si tiene il Palio di Piancastagnaio, che viene assegnato mediante una corsa di cavalli a pelo tra le quattro contrade del paese (Borgo, Castello, Coro e Voltaia).Una tradizione molto importante è quella della maga della sfera, figura mitologica greca che si festeggia il 15 maggio.[7]. La competizione ha luogo presso lo stadio comunale di Piancastagnaio, che nella circostanza viene adibito a ippodromo mediante posa di una pista sabbiosa attorno al campo da calcio.
A Piancastagnaio è situato il Teatro Comunale.
Il comune di Piancastagnaio è costituito dal capoluogo, a sua volta suddiviso in quattro contrade, da una frazione e da sei località.[2]
Il borgo di Piancastagnaio è suddiviso in quattro contrade storiche:[2]
L'unico centro abitato del comune riconosciuto come frazione è quello di Saragiolo (901 m s.l.m., 352 abitanti).[2][8]
Dista 5 km dal capoluogo e segna il confine fra le provincie di Siena e Grosseto. Situato nei pressi delle miniere mercurifere del Monte Amiata, ma da sempre terra di emigrazione, ha raggiunto una popolazione di circa 1 000 abitanti negli anni sessanta del XX secolo, ma in seguito alla crisi mercurifera del decennio successivo e alla chiusura degli impianti minerari la popolazione è gradualmente diminuita. Il 27 gennaio 1973 a Saragiolo venne costituito dai sindacati confederali il Comitato Interprovinciale Federativo del Monte Amiata: nell'atto costitutivo dell'ente fu respinto il giudizio di crisi irreversibile del settore mercurifero con scarsi risultati finali.
Dipendenti da Saragiolo sono il piccolo nucleo abitato di La Valetta (930 m s.l.m., 44 abitanti)[8] e la località di Pietralunga.
Le altre sei località del comune di Piancastagnaio sono:[2]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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3 luglio 1985 | 5 giugno 1990 | Luciano Baffoni | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [11] |
5 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Luciano Baffoni | Partito Democratico della Sinistra, Partito Comunista Italiano | Sindaco | [11] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Walter Vinciarelli | lista civica | Sindaco | [11] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Walter Vinciarelli | centro-sinistra | Sindaco | [11] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Fabrizio Agnorelli | centro-sinistra | Sindaco | [11] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Fabrizio Agnorelli | centro-sinistra | Sindaco | [11] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Luigi Vagaggini | lista civica È l'ora di Piano | Sindaco | [11] |
27 maggio 2019 | in carica | Luigi Vagaggini | lista civica È l'ora di Piano | Sindaco | [11] |
La maggior società calcistica comunale è la Pianese; fondata nel 1930, ha militato lungamente nelle categorie dilettantistiche, accedendo per la prima volta alla Serie C (e dunque al professionismo) al termine della stagione 2018-2019.
Le si affianca l'Atletico Piancastagnaio, società fondata nel 2017 e mai spintasi oltre il dilettantismo.
Sede delle partite interne di ambedue le squadre è il già citato stadio comunale di piazza Spartaco Lavagnini.
Altri progetti
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