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Spresiano (IPA: /spre'zjano/; Sprexiàn in veneto, IPA: /spre'zjaŋ/) è un comune italiano di 12 346 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.

Spresiano
comune
Spresiano – Veduta
Spresiano – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoMarco Della Pietra (lista civica) dal 31-5-2015
Territorio
Coordinate45°47′N 12°15′E
Altitudine56 m s.l.m.
Superficie25,73 km²
Abitanti12 346[1] (28-2-2022)
Densità479,83 ab./km²
FrazioniLovadina, Visnadello, Calessani[2]
Comuni confinantiArcade, Carbonera, Cimadolmo, Mareno di Piave, Maserada sul Piave, Nervesa della Battaglia, Santa Lucia di Piave, Susegana, Villorba
Altre informazioni
Cod. postale31027
Prefisso0422
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026082
Cod. catastaleI927
TargaTV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 430 GG[4]
Nome abitantispresianesi
PatronoMadonna del Rosario
Giorno festivoprimo lunedì di ottobre
Cartografia
Spresiano
Spresiano – Mappa
Spresiano – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Oltre al capoluogo comunale, comprende le popolose frazioni di Lovadina e Visnadello.


Geografia fisica


Il territorio comunale si trova al centro della pianura trevigiana ed è intersecato nella zona nord-orientale dal Piave che, uscito dalla stretta di Nervesa della Battaglia, allarga il suo alveo nel conoide di deiezione. Confinano col fiume il capoluogo e la frazione di Lovadina; più a sud, la frazione di Visnadello (attraversata dall'antico canale della Piavesella di Nervesa) tocca il Comune di Villorba, unendosi - tramite la strada statale 13 Pontebbana - alla periferia industriale del capoluogo della Marca.


Origini del nome


Spresiano è l'"ager supercilianus" sulla riva destra del Piave o, più verosimilmente, il "vicus precilianus" (campo, podere di Precilio), nome che ricorda le origini romane non solo negli affiorati reperti archeologici (il termen, cippo di confine presso il sedime della Claudia Augusta Altinate, reperti fittili presso il Piave, manufatti e corredo funerario emerso nell'area comunale), ma anche nel suo nucleo primitivo, il borgo Calessani[5] (da "calles", strade), dislocato più a nord-est dell'attuale abitato, in prossimità della ricordata arteria imperiale condotta fra il 15 a.C. e il 47 d.C. da Altino al Danubio.

Diversa ancora, l'origine di Visnadello, anticamente denominato "Campo Rusio" dai barbari Rugi o forse legato alla storia dei nobili trevigiani Vicinatelli, ma più chiaramente indicante nella sua etimologia la pratica medievale della "vicinia" ("vicinatus", "visnà"), cioè l'adunanza dei capifamiglia del villaggio.


Storia


Villaggio rivierasco, guardò alla ricorrente irruenza delle acque come a una calamità incombente sui magri raccolti di una terra alluvionale, sinché le poderose arginature (intraprese sin dall'epoca comunale e proseguite dalla Repubblica di Venezia) insieme a più razionali sistemi d'irrigazione (la Piavesella, il canale della Vittoria), non vi migliorarono l'economia e le condizioni di vita. Esigui sfruttamenti a carattere paschivo-prativo, la fluitazione del legname condotto in zattere dai boschi del Cadore e del vicino Montello sino al mare, il sasso da calce offerto dal greto plavense con le connesse attività dei trasporti e delle fornaci, l'artigianato del vimine e del bottame furono le modeste varianti che scandirono gli aspetti secolari di una economia di sussistenza, legata alle povere risorse di una zona oggi peraltro sopravvissuta come habitat ecologico e naturalistico (il Parco Grave).


Medioevo


Luogo strategico e passaggio obbligato per il guado sul fiume e il raccordo conseguente fra il Trevigiano, il Coneglianese, il Friuli e l'Oltralpe, il territorio di Spresiano vide nei secoli una sequela di scorrerie e di invasioni; al passo di Lovadina, nella primavera del 569, secondo il racconto di Paolo Diacono, sarebbe anzi avvenuto l'incontro del condottiero longobardo Alboino, sceso dalle Alpi Giulie, con Felice vescovo di Treviso, che seppe muoverlo a pietà risparmiando il saccheggio alle proprietà della chiesa diocesana. Da sempre fu terra di transiti e di confine; lo testimonia l'erezione del monastero di Santa Maria del Piave (o "del Talpon"), per concorde volontà di trevigiani e cenedesi, che vi aggiunsero un ospizio per i pellegrini diretti ai luoghi santi lungo la via Hungarica, od Ongaresca (così denominata dalle reiterate incursioni degli Ungari, e localmente "Cal Trevisana").

In realtà, fu Lovadina (Lupatina, Lwadine) il primitivo e più importante agglomerato della zona, già tappa militare sugli itinerari delle legioni imperiali, poi corte di Berengario e Adalberto re d'Italia, da questi donata nel 958 a Rambaldo di Collalto.

La prima cappella intitolata ai Santi Filippo e Giacomo si trova sin dal 1021 assegnata da Enrico I di Germania all'abbazia veronese di San Zeno, con altre sei chiese trevigiane, per passare poi, in pieno Trecento, ai Cavalieri Gerosolimitani di Venezia (1588) e, infine, sotto la giurisdizione della Commenda Corner di San Gaetano di Treviso e della patrizia famiglia veneta dei Mocenigo. Il modesto centro, sempre ecclesiasticamente compreso nella pieve di Povegliano, ma - come Spresiano e Lovadina - causa di vertenze fra i patroni e l'ordinario diocesano, venne attraversato nel Quattrocento dal canale della Piavesella, lungo il quale si esercitarono attività legate a mulini, magli e cartiere, lontano preludio dei più cospicui insediamenti industriali (lanifici) che attualmente lo caratterizzano. Sotto le differenti vicende ecclesiastiche, la realtà storica dei tre centri si accomuna per carestie, miseria ed epidemie intercalate da passaggi di genti in arme. Devastati dai padovani, questi villaggi subirono le lotte degli Ezzelini e dei Carraresi contro i trevigiani, e le spaventose incursioni degli Ungari. Il dominio veneziano vi insediò poi la nuova aristocrazia terriera lagunare.


XIX secolo


Agli inizi dell'Ottocento una nuova strada militare, voluta da Napoleone per puntare decisamente al cuore dell'Austria, la Pontebbana, rivoluzionerà la millenaria viabilità consolidata all'interno del territorio; la ferrovia e l'industrializzazione daranno al capoluogo, sull'ultimo scorcio del secolo, la fisionomia attiva e moderna che ne costituisce la storia più recente.

Dalle invasioni francesi (non va dimenticata la battaglia del 1809, combattuta e vinta sul Piave dal viceré Eugenio di Beauharnais contro gli Austriaci) alla dominazione asburgica, attraverso il considerevole contributo del Comune alle lotte del Risorgimento (diversi concittadini parteciparono infatti alla strenua difesa di Venezia e alle campagne per l'indipendenza), traffici e commerci locali vennero esercitandosi lungo la nuova 'Strada maestra d'Italia', dotata di servizio postale, che col ponte della Priula tolse importanza al più antico passo sul Piave, interessando particolarmente villaggi come Visnadello e Spresiano, che vi si trovarono allineati.

Sviluppo socio-economico e considerevole incremento demografico accompagnarono, sul finire dell'Ottocento, il prestigioso primato di Spresiano nell'industria del legno e nelle connesse attività sociali intorno allo Stabilimento Lazzaris. Un'industria allora d'avanguardia in Italia, che alla vigilia del primo conflitto mondiale giunse a occupare localmente quasi un migliaio di addetti.

Dalla coscienza operaia, concreti impegni: cooperative di consumo, società di mutuo soccorso fra dipendenti, edificazioni di quartieri popolari a riscatto e, perla di questa intraprendenza, il Patronato Operai Lazzaris, affidato ai padri Giuseppini del Murialdo, finalizzato alla formazione morale e civile e all'avviamento al lavoro della gioventù spresianese.


XX secolo


Il territorio di Spresiano fu duramente colpito dagli eventi bellici della prima guerra mondiale: per effetto della battaglia del Piave la popolazione fu costretta prima ad evacuare l'abitato e poi a preoccuparsi della sua ricostruzione. Solo dopo la seconda guerra mondiale il comune ha sviluppato una spiccata vocazione industriale, che non si limita al tradizionale settore del mobile-arredamento.


Monumenti e luoghi d'interesse



Spresiano



Chiesa arcipretale

Il campanile
Il campanile

Le operazioni belliche della resistenza sul Piave (1917-18) la sconvolsero appena consacrata nel 1911, dopo radicali lavori, distruggendo il campanile adibito a osservatorio. Il nuovo complesso sorto sulle macerie datato 1925, con l'indennizzo dello Stato e il disegno dell'architetto Lorenzo Rinaldo, è sempre in stile rinascimentale e conserva le opere artistiche superstiti, come due quadretti attribuiti al Pordenone (XVI secolo), già incorporati nel distrutto coevo altar maggiore, ricco di sculture lignee; le pale ottocentesche della Vergine del Rosario (L. Gavagnin), di Sant'Antonio (G.A. De Lorenzi), e del Crocifisso (L. Querena).

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa della Santissima Trinità (Spresiano).

Villa Giustiniani-Recanati

Testimonianza di architettura lasciata, a partire dal Cinquecento, dalla penetrazione veneziana in terraferma. Eretta sul finire del secolo XVI, e appartenuta anche ai Dolfin, dalle semplici linee secentesche bene inserite nel vasto parco circostante (parte del quale oggi è stato riattivato con destinazione pubblica), dove natura e arte si fondono attorno alla cappella, alla grotta e al laghetto artificiale. Simbolo delle facoltà fondiarie dei Conti, consolidate in una commenda amministrata, dopo l'estinzione della dinastia, dall'Ordine Militare di Malta, il complesso appare ancora suggestivo, nonostante le stigmate del tempo e dell'abbandono, costituendo uno degli angoli più caratteristici della vecchia Spresiano. Gioiello architettonico è poi l'annesso oratorio, rifatto nel primo Ottocento da Antonio Diedo, con pala di Pietro Della Vecchia (1644), rappresentante la Vergine del Carmine la cui solennità richiama, ogni 16 luglio, l'antica "sagretta" nel vicino colmello Cesolle.


Frazioni del comune



Visnadello


Lovadina

Analoga, dolorosa cronaca di devastazioni e ricostruzioni va segnalata anche per questo piccolo borgo. Le granate che nel maggio 1918 sconvolsero questo borgo a ridosso del Piave, ne atterrarono il campanile e lesionarono la chiesa con l'irreparabile perdita del soffitto di Noè Bordignon (1892). Resta comunque il centro più antico e relativamente meglio conservato del Comune, con i suoi valori urbanistico-architettonici del passato. E non solo negli esempi "dotti", fra cui:


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[6]


Etnie e minoranze straniere


Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 1 496, ovvero il 12,3% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[7]:

  1. Romania 347
  2. Marocco 247
  3. Cina 166}
  4. Albania 137
  5. Kosovo 74
  6. Bosnia ed Erzegovina 66
  7. Nigeria 38
  8. Bangladesh 38
  9. Ucraina 38
  10. Serbia 32

Cultura


Nel comune si registrano diverse realtà culturali, tra cui si segnalano la biblioteca, il Museo di Storia Naturale e l'Istituto Musicale intitolato a Tomaso Albinoni.


Infrastrutture e trasporti



Strade


È in fase di costruzione la superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta che inizierà a Montecchio Maggiore in corrispondenza dell'interconnessione con l'autostrada A4 e terminerà nel territorio comunale con un casello e con l'interconnessione con l'Autostrada A27.


Ferrovie


Il comune è servito dalla Stazione di Spresiano, sulla linea Venezia-Udine.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 luglio 1985 1º giugno 1990 Giuseppe Fava DC Sindaco [8]
1º giugno 1990 12 giugno 1993 Giuseppe Fava DC Sindaco [9]
12 giugno 1993 24 aprile 1995 Paolo Figini DC Sindaco [10]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Mauro Sordi Liga Veneta-Lega Nord Sindaco [11]
14 giugno 1999 17 luglio 1999 Mauro Sordi lista civica Sindaco [12]
17 luglio 1999 17 aprile 2000 Pietro Signoriello - Commissario prefettizio
17 aprile 2000 27 ottobre 2004 Mauro Sordi lista civica Sindaco [13]
27 ottobre 2004 5 aprile 2005 Cristiano Belliato lista civica Vicesindaco [14]
5 aprile 2005 30 marzo 2010 Cristiano Belliato lista civica Sindaco [15]
30 marzo 2010 31 maggio 2015 Riccardo Missiato lista civica Sindaco [16]
31 maggio 2015 in carica Marco Della Pietra lista civica Sindaco

Sport


A Lovadina si trova il "Lago Le Bandie", un centro sportivo ricavato da una cava realizzata negli anni 1970 durante la costruzione dell'autostrada A27. È costituito da un grande bacino cui sono annessi spazi verdi e impianti sportivi, rivolti particolarmente al nuoto (esiste una palestra con piscina olimpionica) e al ciclismo.

Nel 2008 il centro ha ospitato i campionati italiani estivi di nuoto e i campionati mondiali di ciclocross, mentre nel 2009 vi si sono svolti i campionati italiani di nuoto pinnato e la coppa del mondo di ciclocross[17].


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Comune di Spresiano - Statuto.
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Comitato Festeggiamenti Calessani, su calessani.altervista.org (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  6. Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  7. Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 1º agosto 2018.
  8. Eletto il 12 maggio.
  9. Eletto il 6 maggio.
  10. Eletto consigliere comunale il 6 maggio 1990.
  11. Eletto il 23 aprile.
  12. Eletto il 13 giugno.
  13. Eletto il 16 aprile.
  14. Eletto consigliere comunale il 16 aprile e nominato vicesindaco, ha guidato la giunta dopo la scomparsa del sindaco Mauro Sordi.
  15. Eletto il 3 aprile.
  16. Eletto il 28 marzo.
  17. Sito ufficiale.

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Spresiano

Spresiano ist eine nordostitalienische Gemeinde (comune) mit 12.417 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Treviso in Venetien. Die Gemeinde liegt etwa 13 Kilometer nördlich von Treviso auf der südlichen Seite des Piave.

[en] Spresiano

Spresiano is a comune (municipality) in the Province of Treviso in the Italian region Veneto, located about 40 kilometres (25 mi) north of Venice and about 13 kilometres (8 mi) north of Treviso. As of 31 December 2004, it had a population of 10,155 and an area of 25.6 square kilometres (9.9 sq mi).[3]

[es] Spresiano

Spresiano es una localidad y comune italiana de la provincia de Treviso, región de Véneto, con 11.528 habitantes.

[fr] Spresiano

Spresiano est une commune italienne de la province de Trévise dans la région Vénétie en Italie.
- [it] Spresiano

[ru] Спрезиано

Спрезиано (итал. Spresiano) — коммуна в Италии, располагается в провинции Тревизо области Венеция.



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