Le prime notizie su Carbonera risalgono all'anno 1000. Nel 1115 i frati cluniacensi ebbero in dono il monastero di San Giacomo Apostolo. In una pergamena scritta il 21 marzo 1121 un certo Oderico di Carbonera era testimone di una donazione di terreni fatta alla chiesa di Santa Fosca di Treviso. La chiesa di Carbonera faceva parte della mensa vescovile di Treviso.
Nell'aprile 1945 avvenne la strage della cartiera di Mignagola.
Simboli
Lo stemma, costituito da uno scudo, mostra, sullo sfondo di un cielo azzurro, un castello con finestre rosse. Le tre torri, merlate alla guelfa, indicano i tre castelli del comune: quello di Carbonera, al centro, è il più alto, ed ai lati i castelli di Pezzan e Vascon. Il castello poggia su una campagna di color nero, che vuole ricordare l'antica strada romana Claudia Augusta Altinate, che attraversa il territorio comunale. Lo scudo è accompagnato dagli ornamenti esteriori previsti per i comuni: un ramo di quercia ed uno di alloro, che simboleggiano rispettivamente la forza e la vittoria, legati tra loro da un nastro tricolore.
Lo stemma fu adottato con la delibera comunale nº 39 del 21 novembre 1966, la quale prevedeva le tre torri del castello di egual altezza e due alberi verdi ai lati dello stesso. Il prefetto decise di modificarlo, su suggerimento dell'Archivio di Stato di Treviso, in quello attuale, che venne approvato con la delibera nº 51 del 25 ottobre 1967 e concesso con il decreto del Presidente della Repubblica del 5 dicembre dello stesso anno.[5]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta;
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo di Pezzan;
Chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria di Mignagola;
Chiesa di San Giacomo di Musestrelle;
Chiesa di Santa Lucia Vergine e Martire di Vascon.
Architetture civili
Il territorio comunale presenta tredici ville, tutelate dall'Istituto Regionale Ville Venete (IRVV), e di seguito elencate:
Villa Loredan, Valier, Stocco, Perocco di Meduna, importante complesso architettonico e paesaggistico risalente al XVII secolo. Di particolare pregio il Salone centrale delle feste impreziosito da affreschi rappresentanti scene a tema mitologico (Enea nell'Olimpo; Ratto delle Sabine; Morte di Turno; Enea riceve le armi divine);
Villa Bragadin, Ruberti;
Villa Visentini, Caccianiga;
Villa Monti;
Villa Santina;
Villa Gradenigo, Pellegrini;
Casa Gagno;
Casa canonica di Vascon;
Casa canonica di Pezzan;
Villa Trevisan, Boldù, Monterumici;
Villa Castelli, Maria, Oriens;
Barchessa di Villa Callegari;
Villa Tiepolo, Passi, voluta dal nobile Almorò Tiepolo, rappresenta un importante edificio sia dal punto di vista storico che da quello artistico-paesaggistico.
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 834, ovvero il 7,5% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[7]:
Romania 133
Kosovo 110
Albania 88
Marocco 74
Cina 57
Moldavia 57
Nigeria 33
Burkina Faso 33
Macedonia 24
India 20
Bangladesh 20
Lingue e dialetti
A Carbonera, oltre all'italiano, è parlato un dialetto della lingua veneta facente parte del gruppo trevigiano, molto simile al dialetto veneziano.
Amministrazione
Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
1995
1999
Lino Taffarello
Lista civica (centrosinistra)
Sindaco
1999
2004
Lino Taffarello
Lista civica (indipendente)
Sindaco
2004
2014
Fabiano Bonato
Lista civica Impegno Civico Carbonera (centrosinistra)
Sindaco
26 maggio 2014
26 maggio 2019
Gabriele Mattiuzzo
Lista civica Impegno Civico Carbonera (centrosinistra)
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии