Cimadolmo (Simadolmo o Zimadolmo in veneto) è un comune italiano di 3 310 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.
Cimadolmo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Ministeri (lista civica - LN) dal 26-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°47′N 12°22′E |
Altitudine | 32 m s.l.m. |
Superficie | 17,9 km² |
Abitanti | 3 310[1] (28-2-2022) |
Densità | 184,92 ab./km² |
Frazioni | San Michele di Piave, Stabiuzzo
Località: Grave di Papadopoli |
Comuni confinanti | Mareno di Piave, Maserada sul Piave, Ormelle, San Polo di Piave, Santa Lucia di Piave, Spresiano, Vazzola |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31010 |
Prefisso | 0422 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026017 |
Cod. catastale | C689 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 383 GG[3] |
Nome abitanti | cimadolmesi |
Patrono | san Silvestro |
Giorno festivo | 31 dicembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Il toponimo testimonia l'introduzione dell'olmo da parte dei monaci nonantolani nel corso delle bonifiche tardo-medievali; si tratta infatti di una specie che assorbe efficientemente l'umidità dal terreno[4].
È certo che un primo insediamento nella zona si fosse sviluppato in epoca romana, quando a Stabiuzzo venne fondato un presidio militare lungo la via Postumia e presso il Piave.
Per secoli fu dunque questa la maggiore località del territorio. sede di un mercato e di una pieve citata nel 1152 tra le dipendenze del vescovo di Treviso. Le continue piene del fiume la portarono però alla decadenza: la chiesa venne distrutta e il mercato trasferito dapprima a Ponte di Piave, quindi a Oderzo.
Nemmeno Cimadolmo ebbe una storia tranquilla, sempre condizionata dal tumultuoso fiume: tra il Quattro e il Cinquecento la chiesa di San Silvestro venne più volte distrutta. Solo tra il 1884 e il 1886 venne costruita una diga che permise, nel corso del Novecento, uno sviluppo demografico ed economico stabile.
Nel corso della Grande Guerra fu teatro di aspri combattimenti vista la vicinanza al fronte del Piave[4].
Il D.P.R. 21 dicembre 1989[5] ha concesso lo stemma del comune:
«di azzurro, all'olmo di verde, con tronco attraversante, al naturale, nodrito nella parte inferiore della campagna di verde, essa campagna caricata dal fiume di argento, uscente dai fianchi, posto a guisa di fascia-concava, fortemente diminuita, sdoppiata nel centro, tale da formare un ovale a modo d'isola, posta in fascia, di verde. Ornamenti esteriori di Comune.» |
La simbologia (l'olmo, la campagna, il fiume, l'isola) descrive l'ambiente del Comune ovvero le Grave di Papadopoli.
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
Abitanti censiti[6]
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 535, ovvero il 15,6% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[7]:
Il territorio comunale di Cimadolmo è prevalentemente coltivato a vigneto, ma spicca fra tutti i prodotti della zona la coltivazione dell'Asparago bianco di Cimadolmo IGP, un prodotto tipico ad indicazione geografica protetta.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1995 | 2004 | Egidio Cadamuro | Lista civica | Sindaco | |
2004 | 2014 | Giancarlo Cadamuro | Lista civica di centrodestra - Lega Nord | Sindaco | |
26 maggio 2014 | in carica | Giovanni Ministeri | Lega per Salvini premier - Centro-destra | Sindaco | |
Altri progetti
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