Sezzadio (Atzé in piemontese) è un comune italiano di 1 245 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. È sito nella pianura alessandrina, alla destra del fiume Bormida, sul torrente Stanavazzo. Il comune si chiamava in origine Sezzè. Il nome attuale è stato adottato nel 1916.[4]
Sezzadio comune | |||
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Veduta | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Piemonte | ||
Provincia | Alessandria | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Pier Giorgio Buffa (lista civica) dal 25-5-2014 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 44°47′09″N 8°34′25″E | ||
Altitudine | 127 m s.l.m. | ||
Superficie | 34,32 km² | ||
Abitanti | 1 245[1] (30-9-2018) | ||
Densità | 36,28 ab./km² | ||
Frazioni | Boschi | ||
Comuni confinanti | Carpeneto, Cassine, Castelnuovo Bormida, Castelspina, Gamalero, Montaldo Bormida, Predosa, Rivalta Bormida | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 15079 | ||
Prefisso | 0131 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 006161 | ||
Cod. catastale | I711 | ||
Targa | AL | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 589 GG[3] | ||
Nome abitanti | sezzadiesi | ||
Patrono | sant'Innocenzo | ||
Giorno festivo | 4 ottobre | ||
Cartografia | |||
Mappa del Comune di Sezzadio all'interno della Provincia di Alessandria | |||
Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Mancano fonti e la scarsità di ritrovamenti archeologici non permette di datare la nascita del borgo. Si suppone che Sezzadio abbia avuto origine tra il II ed il I secolo a.C.
Dopo la costruzione della via Aemilia Scauri, avvenuta nel 109 a.C., che correva da Piacenza ad Albenga passando per Tortona, Acqui Terme, Vado Ligure per giungere fino a Ventimiglia, necessitava una stazione di posta che dette origine al primo nucleo di case, primitive e rudimentali.
Secondo una tradizione locale, qui sarebbe nato Aleramo del Monferrato, fondatore della dinastia Aleramica.
«D'argento, alla croce di rosso, accantonata nel canton destro del capo da una stella di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.» |
(D.P.R. dell'11 marzo 1953) |
L'emblema comunale è una variazione dello stemma del capoluogo Alessandria.
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Si propone di dividere questa pagina in due, creandone un'altra intitolata Abbazia di Santa Giustina (Sezzadio).
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L'abbazia di Santa Giustina fu fondata nel 722 per volontà del re dei Longobardi Liutprando in occasione del suo viaggio a Pavia per la traslazione del corpo di sant'Agostino.
Ampliata nel 1033 dal marchese di Sezzadio, Oberto, raggiunse il massimo splendore tra il XII e XIII secolo, rimanendo in possesso dei benedettini fino al 1474. In seguito passò agli abati di Sant'Ambrogio di Milano, che vi installarono una comunità di oblati. Nel 1810 un decreto napoleonico in attuazione della soppressione degli ordini religiosi pose fine alla fondazione monastica.
La chiesa, dalla struttura romanica con elementi gotici, ha un'imponente facciata in cotto suddivisa da lesene e coronata da archetti pensili. L'interno è a tre navate concluse da absidi, innestate direttamente sul transetto con volte a crociera del XV secolo. Interessanti gli affreschi del XIV e XV secolo dell'abside e della volta e il mosaico pavimentale dell'XI secolo della cripta. L'abbazia di Santa Giustina fu di ispirazione all'artista alessandrino Franco Sassi (1912-1993). La ripropose in diversissime opere a "sanguigna" in bianco/nero e ad acquerello. È stata una delle sue ultime fonti di ispirazione dal 1990 al 1993, anno della morte.
L’elenco delle proprietà dell'abbazia dedotto da una bolla papale di papa Celestino III, con cui il pontefice pose l'abbazia sotto la sua protezione dichiarandola dipendente unicamente dalla Santa Sede, comprendono[5] il luogo dove è edificato il monastero, il borgo la chiesa parrocchiale, compresi i terreni e il castello. La corte di Sezzadio comprendeva anche i borghi di Carpeneto, Montaldo Bormida, Mobio (fra Carpeneto e Rocca Grimalda), Castelnuovo Bormida, Cassine, Fontaniale, Retorto, Danavete, delle Pertiche (oggi Perti di Finale Ligure) e il feudo anche le corti di Orba e Gamondio. L'abbazia ha varie pertinenze ecclesiastiche:
La chiesa parrocchiale, dedicata alla Beata Vergine Immacolata è opera dell'ingegnere bolognese Giuseppe Gualandi. Realizzata a partire dal 1900, la costruzione viene considerata una delle opere migliori del Gualandi in quanto più consona alle tradizioni italiane e meno influenzata da un'idea di grandezza che, in altre opere, porterà l'ingegnere a sviluppare architetture dalle proporzioni eccessive. La semplice linearità dell'interno nonché la giusta proporzione tra i vari elementi esterni (facciata, cupola) la connotano come una delle migliori "fabbriche" del neogotico minore in Italia.
Negli ultimi cinquant'anni, a partire dal 1971, la popolazione residente è diminuita del 29 %.
Abitanti censiti[7]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1º giugno 1985 | 28 maggio 1990 | Giuseppe Ricci | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | [8] |
28 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Giuseppe Ricci | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | [8] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Giuseppe Ricci | centro-sinistra | Sindaco | [8] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giuseppe Domenico Ricci | lista civica | Sindaco | [8] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giovanni Battista Sardi | Unione Democratica | Sindaco | [8] |
8 giugno 2009 | 22 marzo 2013 | Pier Luigi Arnera | lista civica: insieme per Sezzadio | Sindaco | [8] |
22 marzo 2013 | 26 maggio 2014 | Enrica Montagna | Comm. straordinario | [8][9] | |
26 maggio 2014 | in carica | Pier Giorgio Buffa | lista civica: unione democratica | Sindaco | [8] |
Nel 1929 fu aggregato a Sezzadio il territorio del soppresso comune di Castelspina, che sarà ricostituito solo nel 1954.[4] Dal 1859 il comune fu capoluogo mandamentale, appartenente al circondario di Alessandria, fino al 1927, data dell'abolizione degli enti circondariali e mandamentali.
Altri progetti
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