Il borgo laziale giace su un colle tufaceo a 502 metri d'altezza sui Monti Ruffi (minima: 388m s.l.m. (presso Pisciarello); massima: 728m s.l.m. (presso Colle Ceretto))[15].
Classificazione climatica: zona E, 2229 GR/G. (dal 2017. Fino al 2016 il comune entrava in zona D, 1898 GR/G)[18]
Storia
L'anno di fondazione di Gerano è ignoto; si sa però che nel 1005 costituiva un castrum[19]. Nel Medioevo, per la sua importanza strategica ed economica, come capoluogo della Massa Giovenzana (in sostituzione della più antica Trellanum), se ne interessa un breve di papa Gregorio VII che nel 1077 conferma Gerano diviso tra la diocesi di Tivoli e l'abate di Subiaco.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Lorenzo Martire
Chiesa di Santa Maria Assunta (X Secolo)
Sorge al centro del borgo, la sua torre campanaria è alta 25m con 4 campane.
Chiesa di San Lorenzo (XII Secolo)
Si trova alle porte del centro storico (Porta Amato). La sua torre campanaria è alta 21,8m e possiede una sola campana.
Chiesa di Sant'Anatolia (VI Secolo)
Posta nella località Collevecchio/Santa Anatolia, nasce come Curtis Dominica già dal VI sec. d.C.[20] divenendo una vera e propria chiesa con un importante ruolo come centro religioso intorno al X secolo. È stata consolidata e ampliata con una serie di interventi nel XVI secolo che l'hanno portata all'aspetto attuale.[21] È la chiesa più antica della valle del Giovenzano.[22]
Attorno al X secolo la Curtis Dominica diverrà una vera e propria chiesa assumendo il ruolo di centro religioso e meta di processioni. Il volto della struttura è frutto di una serie di interventi del XVI secolo atti al consolidamento e ampliamento dell’edificio originario. Sin dal V secolo la zona dove oggi sorge la chiesa di Santa Anatolia era utilizzata per realizzare delle fiere di allevamento e dei prodotti della terra, le cosiddette nundinae.[23]
Chiesa della SS.ma Annunziata (XV secolo)
Chiesa di Sant'Anna (1773)
La chiesa più piccola del borgo (7 × 5m) sorge all'esterno del centro storico nelle vicinanze di Fontana di Leo
Architetture militari
Torre dell'Abate Giovanni V, dell'XI secolo.
Mura Castellane con feritoie
Il Poggio, Fortino Medievale, 1145
Architetture civili
Palazzo Signorile, dell'XI secolo (Ju Palazzu, in geranese)
Il primo censimento del borgo risale al 1640, quando nel borgo vivevano 656 persone distribuite in 140 famiglie.
Tocca il suo picco nel 1948 quando sfiora i 2 000 abitanti (1 956).[25]
Tradizioni e folclore
Festa della Madonna del Cuore e infiorata
Festa della Madonna del Cuore e infiorata
Gerano e i geranesi in onore della Madonna del Cuore ogni prima domenica dopo San Marco (25 aprile), realizzano l'infiorata più antica d'Italia.[26] Si crede che l'infiorata sia legata al dipinto del 1727 di Sebastiano Conca di Gaeta, ritenuto miracoloso.[27] Per la realizzazione vengono utilizzati solamente petali di fiori e foglie di vario genere.
Festa e Fiera di S. Anatolia
Risale al 1838 e si tiene ogni anno il 9 e il 10 luglio presso il prato antistante la chiesetta che porta il nome della santa.[28][29] Le feste di questo tipo sono dette nundinae e mostrano le attività di allevamento e i prodotti della terra locali.[30] Santa Anatolia è inoltre patrona degli zingari ed ancora oggi tale festività richiama numerose comunità zingare da tutta Italia.
I trasporti interurbani del comune vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da Cotral. Dal 2018 è attivo un servizio bus sperimentale integrativo a Cotral di collegamento con la stazione di Valle dell'Aniene-Mandela-Sambuci gestito da CAT di Tivoli.[34]
Amministrazione
Nel medioevo Gerano sostituì la più antica Trellanum[19] quale capoluogo della Massa Giovenzana[35][36].
Dal 1816 al 1870, all'interno della Comarca di Roma (struttura amministrativa dello Stato Pontificio), apparteneva al distretto di Subiaco.
«...a partire dal 1993, anno di introduzione dell'elezione diretta del sindaco con la Legge n.81 del 25 marzo 1993. Sindaci eletti e liste politiche di appartenenza.»
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