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Ferriere (E Ferrër in ligure e dialetto ferrierese, Al Frér in dialetto piacentino[4]) è un comune italiano di 1 115 abitanti[1] della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna. Il territorio comunale si trova tra l'alta val Nure e la val d'Aveto sull'Appennino Ligure. Meta di villeggiatura estiva, è il comune più esteso della provincia di Piacenza.

Ferriere
comune
Ferriere – Veduta
Ferriere – Veduta
Il centro del paese con il ponte sul torrente Nure
Localizzazione
Stato Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Piacenza
Amministrazione
SindacoCarlotta Oppizzi (lista civica di centro-destra Ferriere radici e futuro) dal 20-9-2020
Territorio
Coordinate44°38′37.86″N 9°29′47.65″E
Altitudine626 m s.l.m.
Superficie178,5 km²
Abitanti1 115[1] (31-8-2022)
Densità6,25 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiBardi (PR), Bedonia (PR), Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ottone, Rezzoaglio (GE), Santo Stefano d'Aveto (GE)
Altre informazioni
Cod. postale29024
Prefisso0523
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT033020
Cod. catastaleD555
TargaPC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 258 GG[3]
Nome abitantiferrieresi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Ferriere
Ferriere – Mappa
Ferriere – Mappa
Posizione del comune di Ferriere nella provincia di Piacenza
Sito istituzionale

Geografia fisica


Il comune di Ferriere si estende per circa 180 km² sull'Appennino ligure, tra l'alta val Nure, in cui è ricompresa la parte più estesa del territorio tra cui il capoluogo, e la val d'Aveto.

Il comune è delimitato a nord dai monti Aserei e Albareto e dal torrente Lobbia, a ovest dal corso del torrente Aveto, a sud dallo spartiacque tra val Nure e val d'Aveto con le vette dei monti Nero e Bue, a est per un breve tratto dal corso del torrente Nure, poi dal suo affluente Lardana e dallo spartiacque tra val Nure e val Ceno con i monti Camulara, Ragolino, Ragola e Zovallo[5].

Nel territorio comunale sono presenti tre laghi di origine glaciale: il lago Nero, il lago Bino e il lago Moo in diversi stadi di interramento, oltre a essi, sono presenti anche altri ambienti umidi, torbiere e prati, residui dell'interramento di laghi glaciali[6].

La costruzione, negli anni '20 del XX secolo, della diga di Boschi lungo il corso del torrente Aveto ha portato alla nascita di un lago artificiale, denominato lago di Boschi, lungo circa 2 km, con una profondità massima di 30 m e una capienza di 1200000 [7].


Origini del nome


Il toponimo è derivato dalle miniere per l'estrazione del ferro, attività particolarmente redditizia nei secoli scorsi; storicamente con il toponimo Ferriere non si indicava solamente il capoluogo, originariamente fondato nel XV secolo con il nome di Reate oppure Ariate a causa delle origini reatine del feudatario Tommaso Moroni, ma tutto il territorio dove erano attive le miniere[8].


Storia


I primi insediamenti umani nella zona di Ferriere risalgono all'età del ferro, periodo nel quale si stabilirono nel territorio alcune popolazioni di matrice ligure[9]. In seguito, il territorio ferrierese fu sede di insediamenti romani, che, a partire dal II secolo a.C. avviarono lo sfruttamento delle miniere di ferro e rame che, forse, erano state sfruttate in precedenza anche dai Liguri[10].

Il calo demografico che si verificò in tutta Italia dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente portò ad un abbandono anche dell'alta val Nure: in questo periodo il ferrierese è citato solo nel decreto regio del re longobardo Rachis del 5 agosto 747[9][11] dove vengono citati Gambaro in qualità di comunità di uomini liberi e Torrio, come dipendenze dell'abbazia di San Colombano di Bobbio[10].

Infatti fin dall'epoca longobarda il territorio fu una pertinenza monastica dell'abbazia di Bobbio, il cui possedimento della grande corte di San Pietro di Torrio (Turio, Turrio o Turium)[12][13][14][15] si estendeva in val d'Aveto e in alta val Nure nei territori dei comuni di Ferriere, di Santo Stefano d'Aveto, Rezzoaglio, e in una piccola parte del disciolto comune di Boccolo de' Tassi, fra le corti di Bobbio e Torriglia e l'abbazia di Patrania in val Trebbia a ovest e sud-ovest, la corte di Comorga di Carasco e San Colombano Certenoli in val Fontanabuona a sud, la corte di Caregli (Borzonasca e Mezzanego) in val Sturla a sud-est, le corti di Calice (Bedonia) e Boccolo (Bardi) a est e la corte di Calenzano (Bettola Farini, Ponte dell'Olio, Vigolzone) in val Nure a nord. All'interno della corte di Torrio sono citate in territorio ferrierese le celle monastiche di Aveto (Auce), Gambaro e Monte Carevolo (in Gambaro et Alpe Carebalo), Croce Lobbia (terre ad Crucem), Ciregna, Castello, Castelcanafurone (Dermona o Cremona o Pescremona), Brugneto, Noce (Nocicla o Nocilia), Casale (Remisso), Salsominore (Salse), Ruffinati (Rio Raffinati), Cattaragna (Caterrecagna), Castagnola, Boschi, Grondone, Cerreto, Cassimorenga, Pomarolo, Centenaro e Granaria, Retorto (Riotorto), Canadello, S. Pietro in Valle di Noceto (Nuceto), Rompeggio, Pertuso, Selva, Casaldonato, Curletti, Alpe Longa, Solaro, Monte Crociglia, Monte Maggiorasca (Monte Moiolasca), Monte Tomarlo (Monte Tomaruli), Monte Chiodo (Monte Cudule).

Il possedimento bobbiese di Torrio fu citato anche nelle carte dell'abate Wala, risalenti al periodo compreso tra l'833 e l'835, mentre nel 1014, anno della suddivisione dei beni tra l'abbazia di San Colombano e la diocesi di Bobbio, il possedimento di Torrio fu assegnato alla mensa episcopale[10].

Intorno all'anno Mille la famiglia Nicelli, che dominava su buona parte della val Nure, si operò per la riattivazione dell'attività mineraria ferrierese[10]. Lo sfruttamento dell'attività estrattiva conobbe un'ulteriore accelerazione nel XII secolo, favorito dalla mancanza di materiale ferroso che affliggeva tutta Europa; le miniere ferrieresi si ritrovarono in una situazione molto favorevole grazie alla presenza di ampi boschi utilizzabili per alimentare gli altoforni. In questo periodo erano presenti complessivamente sul territorio ferrierese 2 alti-forni e 14 tra magli, mantici e rogge[9].

Negli stessi anni si stabilì nella parte meridionale del territorio un marchesato guidato dalla famiglia Malaspina, che poteva vantare diversi possedimenti anche in val Trebbia e che aveva il suo centro presso il castello Malaspina di Gambaro[10].

Nel XIV secolo le miniere del territorio, entrato, così come buona parte del piacentino, a far parte del Ducato di Milano, vennero concesse a Tommaso Moroni da Rieti da parte del duca. In questo periodo i centri di Casaldonato, Cerreto e Centenaro crebbero di dimensioni grazie all'afflusso di minatori. Con il continuare di questo, venne fondato un nuovo villaggio, nei pressi della foce del torrente Grondana nel Nure, che sarebbe in seguito divenuto Ferriere[8], e che fu inizialmente denominato Reate (oppure Ariate) da parte del Moroni[9], con riferimento alle sue origini reatine[10]. Nel 1473 Lorenzo di Monte Gambaro beneficiò della donazione dei diritti vantati sul territorio da parte del Moroni, mentre dieci anni più tardi il duca di Milano cedette la proprietà delle miniere a Manfredo Landi, conte di Compiano. Questa decisione scatenò le ire della famiglia Nicelli, i cui possedimenti si trovavano più a valle, che il 25 gennaio 1484 rase al suolo il complesso minerario[9]. Nonostante la sortita i Landi mantennero l'investitura sulla zona fino al 1509 quando la vendettero agli stessi Nicelli ai quali rimasero fino al 1574 (secondo altre fonti 1576) quando diventarono di diretta pertinenza dei duchi Farnese[9][10].

Le notizie risalenti al XVII secolo sono molto scarse: nel 1630 il territorio fu bersagliato dalla peste, mentre nel 1636 subì, come buona parte della provincia, l'occupazione da parte di truppe spagnole[9]. Durante il XVIII secolo, le miniere godettero di un particolare sviluppo arrivando a impiegare più di 400 persone toccando il loro massimo sviluppo nella seconda metà del secolo grazie alla buona gestione del governo ducale guidato dal primo ministro Guillaume du Tillot[10].

L'arrivo di Napoleone Bonaparte a Piacenza nel 1795 e la durezza delle condizione imposte dall'armistizio generarono rivolte popolari in tutto l'Appennino piacentino, Ferriere compresa, il 5 gennaio 1806. Anche a seguito di queste proteste, il territorio fu annesso al dipartimento del Taro, parte dell'impero napoleonico[9]. In quell'anno venne costituito il comune di Gambaro, con sede nel castello Malaspina, che includeva buona parte del territorio ferrierese. Il comune fu, poi, soppresso e trasferito a Ferriere nel 1815[16], con il cambio di denominazione che avvenne ufficialmente nel 1817[9].

Il monte Nero
Il monte Nero

Il cambiamento delle condizioni politiche dell'Ottocento portò ad un periodo di crisi dell'attività estrattiva, alla quale non seppe fare fronte neppure l'interessamento della duchessa Maria Luigia d’Austria che aveva voluto il potenziamento delle infrastrutture[10].

Nel 1853 le frazioni di Grondone, Ciregna, Solaro, Brugneto, Curletti e Castelcanafurone vennero distaccate dal comune di San Giovanni, comprendente la parte del futuro comune di Bettola sulla sponda sinistra del Nure, ed aggregate al comune di Ferriere[17].

Durante la seconda parte del XIX secolo gli impianti estrattivi furono di proprietà della famiglia Anguissola e, poi, dei Visconti di Modrone; in questo periodo il metallo estratto veniva inviato per la lavorazione presso dei magli idraulici situati più a valle, a Carmiano e Albarola di Vigolzone[9]. Dopo l'unità d'Italia una società francese tentò invano di individuare nuove vene metallifere, a questo si aggiunse la mancata costruzione del proseguimento fino a Ferriere della ferrovia Piacenza-Bettola che velocizzò il declino delle attività estrattive. Un ultimo tentativo di riapertura avvenne nel 1923 ad opera di un impresario locale, tuttavia non andò a buon fine e le miniere chiusero definitivamente pochi anni dopo.

Tra gli anni '10 del XX secolo e il 1920, gli abitanti delle frazioni di Boschi, Castagnola e Torrio, situate in val d'Aveto, chiesero il distacco dal comune di Ferriere e la loro aggregazione al comune di Santo Stefano d'Aveto, posto nella stessa vallata e più agevolmente raggiungibile, tuttavia l'iter per il cambio di comune venne abortito a causa del mancato invio della domanda degli elettori a seguito di un errore di trasmissione[18].

Durante il Novecento il territorio subì un massiccio spopolamento: il fenomeno dell'emigrazione di massa ha avuto inizio negli anni venti. Tra le destinazioni degli emigranti figuravano la Francia, in particolare la zona di Parigi e dell'Île-de-France, l'America Settentrionale, Genova e Chiavari, Milano e la Lombardia, il Piemonte[19] e, in decenni più recenti, Piacenza, oltre a centri della pianura e della collina piacentina[9][20].

Nel 1926 la frazione Cassimoreno e le località Camerano, Le Sese, I Roffi, Lago del Gallinaccio ed Il Laghetto, fino a quel momento parte del comune di Boccolo dei Tassi, che era stato distaccato dalla provincia di Piacenza ed aggregato alla provincia di Parma 3 anni prima, vengono aggregate al comune di Ferriere[21].

Nella notte fra il 14 settembre e il 15 settembre 2015, Ferriere, così come un'ampia parte della val Nure e della val d'Aveto, fu devastata dalle esondazioni improvvise del Nure e dell'Aveto, dovute al forte maltempo, che causarono danni ingenti al paese, oltre al crollo di un ponte sulla ex strada statale 654 di Val Nure nei pressi di Folli[22] e il crollo di vari ponti e di porzioni dell'ex Strada statale 586 della Valle dell'Aveto[23].

Il 18 dicembre 2015 il consiglio comunale deliberò l'invio alla regione di un'istanza per l'avvio del procedimento di fusione con i comuni di Farini e Bettola; il 22 febbraio 2016 la giunta regionale approvò la proposta di legge riguardante la fusione dei tre comuni. Il successivo 12 luglio l'assemblea legislativa approvò la proposta di legge sull'indizione di un referendum consultivo, poi deliberato con decreto del presidente della giunta regionale e fissato per il 16 ottobre[24]. Il referendum vide la vittoria del no in tutti e tre i comuni con una percentuale del 67,45 % a Bettola, del 52,64 % a Farini e del 75,12% a Ferriere[25].


Stemma


Lo stemma comunale
Lo stemma comunale

Di rosso all'incudine d'argento, posta su un treppiede con un martello appoggiato sul margine superiore


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Il campanile della chiesa di San Giorgio di Grondone di Sopra
Il campanile della chiesa di San Giorgio di Grondone di Sopra
La chiesa parrocchiale di Castagnola
La chiesa parrocchiale di Castagnola

Architetture militari



Cultura


Questo paese fa parte del territorio delle quattro Province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[55]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019[56] i cittadini stranieri residenti a Ferriere sono 60, pari al 5.19% della popolazione comunale.

Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

  1. Romania: 28 (2.42% della popolazione)

Geografia antropica


La frazione di Grondone Sopra
La frazione di Grondone Sopra
Castelcanafurone
Castelcanafurone

Frazioni


Fanno parte del territorio comunale ferrierese le frazioni di:


Infrastrutture e trasporti



Strade


Il territorio comunale è attraversato dall'ex strada statale 654 di Val Nure e dall'ex strada statale 586 della Valle dell'Aveto. A Ferriere si dirama dalla strada statale 654 la strada provinciale 50 del Mercatello che, attraverso l'omonimo passo collega la val Nure con la val Trebbia, raggiungendo Marsaglia di Corte Brugnatella. Dalla strada statale 654 si dirama anche la strada provinciale 74 di Centenaro che permette di raggiungere l'omonima frazione[57].


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 luglio 1980 26 giugno 1985 Giuseppe Caldini Democrazia Cristiana Sindaco [58]
26 giugno 1985 8 giugno 1990 Giuseppe Caldini Democrazia Cristiana Sindaco [59]
8 giugno 1990 23 marzo 1991 Giuseppe Caldini Democrazia Cristiana Sindaco [59]
23 marzo 1991 24 aprile 1995 Antonio Agogliati Democrazia Cristiana Sindaco [59]
24 aprile 1995 26 maggio 1995 Antonio Agogliati Centro Sindaco [59]
20 novembre 1995 17 aprile 2000 Bruno Ferrari Centro-sinistra Sindaco [59]
17 aprile 2000 30 maggio 2002 Giovanna Celaschi Mulazzi Lista civica Sindaco [59]
30 maggio 2002 27 maggio 2003 Luigi Rini Comm. straordinario [59]
27 maggio 2003 15 aprile 2008 Antonio Agogliati Casa delle Libertà Sindaco [59]
15 aprile 2008 27 maggio 2013 Antonio Agogliati Centro-destra Sindaco [59]
27 maggio 2013 10 giugno 2018 Giovanni Malchiodi Lista civica Ferriere cresce Sindaco [59]
11 giugno 2018 21 marzo 2020 Giovanni Malchiodi Lista civica Ferriere continuare insieme Sindaco [59]
21 marzo 2020 20 settembre 2020 Paolo Scaglia Lista civica Ferriere continuare insieme Vicesindaco reggente [59]
20 settembre 2020 in carica Carlotta Oppizzi Lista civica Ferriere radici e futuro Sindaco [59]

Gemellaggi



Altre informazioni amministrative


Fino al suo scioglimento, avvenuto nel 2013, Ferriere ha fatto parte della comunità Montana valli del Nure e dell'Arda[61]. In seguito allo scioglimento Ferriere è entrato a far parte, insieme ai comuni di Bettola, Farini e Ponte dell'Olio[62], dell'Unione Montana Alta Val Nure, che è subentrata in tutti i rapporti facenti capo alla precedente comunità montana[63].


Sport


Il territorio comunale è stato interessato dal passaggio del Giro d'Italia per due volte: nel 1989, nella tappa Voghera-La Spezia, che prevedeva il gran premio della montagna del passo del Mercatello, la discesa verso il capoluogo e la successiva scalata del passo dello Zovallo[64] e nel 1994, nella tappa Santa Maria della Versa-Lavagna, che vide i ciclisti risalire la val Nure e valicare, ancora una volta, lo Zovallo[65].


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. AA. VV., p. 271.
  5. Il comune di Ferriere, su ferriereturismo.it. URL consultato il 31 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2017).
  6. Sentieri dell'alta Valnure Canadello-Lago Moo-Lago Bino, su turismo.provincia.pc.it. URL consultato il 3 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2019).
  7. Boreri, p.31.
  8. Renato Passerini, Di giorno e di notte sulle tracce delle antiche miniere che hanno dato il nome a Ferriere, in IlPiacenza, 14 agosto 2015. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  9. Il comune di Ferriere - cenni storici, su ferriereturismo.it. URL consultato il 6 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2015).
  10. Comune di Ferriere, su turismoapiacenza.it. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  11. Barabaschi, p. 175.
  12. Polonio Felloni, p. 16A - Tabella I dei possedimenti in Italia.
  13. Destefanis, pp. 67-70 - Carte di distribuzione Fig. 44-44a-44b.
  14. Destefanis (2003), pp. 25-34.
  15. Cipolla e Buzzi.
  16. Stefano Pancini, Alla scoperta del castello di Gambaro di Ferriere, in Piacenzasera, 3 marzo 2019.
  17. Storia, su ferriere.altervista.org. URL consultato il 17 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2008).
  18. Sandro Sbarbaro, Ricorso degli abitanti di Torrio, Boschi e Castagnola per il distacco dal Comune di Ferriere e l’annessione al Comune di Santo Stefano d’Aveto Anno 1920 (PDF), su valdaveto.net. URL consultato il 28 agosto 2019.
  19. Bergamini e Labati, p. 93 cfr. quotidiano Libertà del 17 maggio 1963 "Iniziò verso il 1920 a Ferriere il fenomeno dell'emigrazione di massa" di Fabrizio Achilli.
  20. Bergamini e Labati, pp. 8-12 cfr. quotidiano Libertà del 18 agosto 1965 "Per oltre quattro secoli Ferriere fu un attivo centro minerario" di Serafino Maggi.
  21. Regio decreto 23 dicembre 1926, n. 2246
  22. Guado dei Folli a Ferriere: "Ora è a prova di piena eccezionale", in ilPiacenza.it, 30 novembre 2015.
  23. Alluvione, oltre 12 milioni di danni alle strade provinciali, in Piacenzasera, 23 settembre 2015.
  24. BURERT n.228 del 22-07-2016, in Bollettino ufficiale della regione Emilia-Romagna, 22 luglio 2016.
  25. Referendum consultivo del 16 ottobre 2016 dei Comuni di Bettola Farini e Ferriere (PDF), su prefettura.it.
  26. Chiesa di San Giovanni Battista <Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  27. Oratorio di San Vito <Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  28. Chiesa di San Pancrazio <Brugneto, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  29. Chiesa di San Clemente Papa <Casaldonato, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  30. Chiesa di San Bernardo Abate <Cassimoreno, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  31. Chiesa di Santa Maria Assunta <Castelcanafurone, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  32. Chiesa di San Pietro Apostolo <Centenaro, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  33. Chiesa dei Santi Nazzaro e Celso <Cerreto Rossi, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  34. Chiesa di San Gregorio Magno Papa <Chiappeto, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  35. Chiesa di Santa Giustina Vergine e Martire <Curletti, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  36. Gambaro e la sua gente raccontati attraverso gli archivi parrocchiali. L'inedita relazione di monsignor Domenico Ponzini al Convegno della Deputazione Storia Patria, Terre Veleiati
  37. Chiesa di San Pietro Apostolo <Gambaro, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  38. Chiesa di San Giorgio <Grondone, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 22 agosto 2019.
  39. Oratorio di San Silvestro <Solaro, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  40. Oratorio di San Rocco <Grondone, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 22 agosto 2019.
  41. Chiesa di San Cristoforo Martire <Rocca Ferriere, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  42. Chiesa di Santa Maria Assunta <Retorto, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  43. Chiesa di San Michele Arcangelo <Rompeggio, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  44. Chiesa di San Policarpo Martire <Castagnola, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 agosto 2019.
  45. Oratorio di San Giovanni Battista <Castagnola, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 agosto 2019.
  46. Chiesa di Sant′Anna <Cattaragna, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  47. Oratorio di San Giuseppe Lavoratore <Cattaragna, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  48. Oratorio di Sant′Agostino <Cattaragna, Ferriere>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  49. Quando Torrio Valdaveto apparteneva ai monaci di Bobbio, su pcturismo.liberta.it. URL consultato il 18 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2011).
  50. Oratorio di San Michele <Metteglia, Corte Brugnatella>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  51. Castello Malaspina di Gambaro, su castellidelducato.it. URL consultato il 17 agosto 2019.
  52. Marco Gallione, Caminà di Casale Brugneto, su altavaltrebbia.net, 10 ottobre 2012. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  53. I castelli (PDF), su spazioinwind.libero.it. URL consultato il 26 agosto 2019.
  54. Marco Gallione, Caminà di Casale Brugneto, su altavaltrebbia.net, 10 ottobre 2012. URL consultato il 26 agosto 2019.
  55. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  56. ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2019, su demo.istat.it. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  57. Provincia di Piacenza - servizio edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere (PDF), su provincia.piacenza.it. URL consultato il 2 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2016).
  58. Per la quinta volta Caldini rieletto sindaco di Ferriere, in Libertà, 16 luglio 1980, p. 5.
  59. Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato il 1º ottobre 2020.
  60. In alta Valnure rinnovato il gemellaggio francese, in Libertà, 12 agosto 2013.
  61. La Regione scioglie ufficialmente la comunità montana valli Nure e Arda, in Libertà, 25 giugno 2013.
  62. I comuni, su unionealtavalnure.it. URL consultato il 6 dicembre 2019.
  63. Statuto dell'unione dei comuni montani "Alta Val Nure" (PDF), p. 5. URL consultato il 25 novembre 2020.
  64. (EN) 1989 Giro d'Italia results, su bikeraceinfo.com. URL consultato il 19 ottobre 2019.
  65. (EN) 1994 Giro d'Italia results, su bikeraceinfo.com. URL consultato il 19 ottobre 2019.

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[de] Ferriere

Ferriere ist eine italienische Gemeinde (comune) mit 1157 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Piacenza in der Emilia-Romagna. Die Gemeinde liegt etwa 48,5 Kilometer südsüdwestlich von Piacenza am Nure, gehört zur Comunità Montana valli del Nure e dell'Arda und grenzt an die Metropolitanstadt Genua (Ligurien) und die Provinz Parma.

[en] Ferriere

Ferriere (Ligurian: E Ferrër; Piacentino: Al Frér) is a comune (municipality) in the Province of Piacenza in the Italian region Emilia-Romagna, located about 150 kilometres (93 mi) west of Bologna and about 45 kilometres (28 mi) southwest of Piacenza, in the Val Nure of the Ligurian Apennines.

[es] Ferriere

Ferriere es un municipio situado en el territorio de la Provincia de Piacenza, en Emilia-Romaña, (Italia).

[fr] Ferriere

Ferriere est une commune italienne d'environ 1 600 habitants située dans la province de Plaisance dans la région Émilie-Romagne dans le nord de l'Italie.
- [it] Ferriere (Italia)

[ru] Феррьере

Феррьере (итал. Ferriere) — коммуна в Италии, располагается в регионе Эмилия-Романья, подчиняется административному центру Пьяченца.



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