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Cerignale (Serignâ in ligure[4], Sergnâ nella varietà locale, Cerignäl in piacentino) è un comune italiano di 117 abitanti[1] della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna.

Cerignale
comune
Cerignale – Veduta
Cerignale – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Piacenza
Amministrazione
SindacoLuigi Swich (commissario prefettizio) dall'11-3-2022
Territorio
Coordinate44°41′N 9°21′E
Altitudine725 m s.l.m.
Superficie30,82 km²
Abitanti117[1] (31-8-2022)
Densità3,8 ab./km²
FrazioniBastardina, Cà d'Abrà, Carisasca, Cariseto, Casale, Castello, La Serra, Lisore, Madonna, Oneto, Ponte Organasco, Rovereto, Selva, Zermogliana
Comuni confinantiBrallo di Pregola (PV), Corte Brugnatella, Ferriere, Ottone, Zerba
Altre informazioni
Cod. postale29020
Prefisso0523
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT033015
Cod. catastaleC513
TargaPC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 385 GG[3]
Nome abitanticerignalesi
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Cerignale
Cerignale – Mappa
Cerignale – Mappa
Posizione del comune di Cerignale nella provincia di Piacenza
Sito istituzionale

Geografia fisica


È situato nell'alta val Trebbia, sull'Appennino ligure (di cui fa parte l'Appennino piacentino), in una conca boscosa sulle pendici del monte delle Tane, vetta che crea lo spartiacque con la val d'Aveto.

Il territorio comunale oltre il paese consta di numerose frazioni sparse ed alcune molto popolate specie nei fine settimana e nel periodo estivo.

Il paesaggio della val Trebbia e del territorio comunale è ordinatamente coltivato fino alle altitudini in cui i boschi ricoprono fittamente le pendici dei monti.


Storia


La storia del borgo è legata al feudo della fortezza di Cariseto, documentata già nel XI secolo.

Nel 1052, l'imperatore Enrico III concesse il feudo al Monastero di San Paolo di Mezzano Scotti (Bobbio), mentre, nel 1164, l'imperatore Federico Barbarossa lo concesse in feudo perpetuo ai Malaspina, possesso che durò fino al XVI secolo.

La tradizione narra che, pochi anni dopo, Federico Barbarossa in persona, in fuga da Roma, passò per l'antica via medievale del Cifalco. Era il 1167 e, poiché la strada di Monte Bardone era stata sbarrata dai pontremolesi, l’imperatore pernottò nel castello di Cariseto, aiutato poi dai fedeli Malaspina a riprendere la strada tra queste montagne. In quegli anni i feudi della nobile famiglia si estendevano dalla Lunigiana alla Liguria, dalla Val d'Aveto all'alta Val Trebbia, fino alla Val Staffora.

Nel 1540 il feudo venne venduto a Gianluigi Fieschi per circa 10.000 scudi d'oro. Nel 1547 il Fieschi morì nella rivolta antispagnola che organizzò insieme ai francesi per il predominio su Genova contro Andrea Doria, episodio storico conosciuto come la Congiura di Gianluigi Fieschi. Così nella rivolta il castello di Cariseto fu distrutto dai genovesi ed il feudo concesso dopo la confisca di tutti i beni flicani ai Doria dall'imperatore Carlo V. Il feudo, inserito nel Contado di Ottone, dipese dal marchesato e poi dal Principato di Torriglia fino all'abolizione nel 1797 dei feudi imperiali.

Nel 1801 il territorio è annesso assieme alla Liguria alla Francia napoleonica fino al 1814. Nel 1814 gli ex territori del contado di Ottone sono inseriti nella Provincia di Bobbio. Nel 1848 come parte della provincia di Bobbio passa dalla Liguria al Piemonte, nel 1859 entrò a far parte nel Circondario di Bobbio della nuova provincia di Pavia e quindi della Lombardia. Nel 1923, smembrato il circondario di Bobbio, passa alla provincia di Piacenza e quindi all'Emilia-Romagna[5].

Il 17 luglio del 1908[6] si verificò un violento nubifragio con una piena straordinaria della Trebbia che devastò case e campagne soprattutto nel territorio del mandamento bobbiese di Ottone e fra i confini delle provincie di Genova e Pavia, con gravi danni nell'abitato di Gorreto, distruggendo cinque ponti lungo la statale 45 interrompendo le comunicazioni stradali fra Ottone e Torriglia, e la linea telegrafica fra Bobbio e Genova; danni ed allagamenti anche nel piacentino a Rivergaro e a Sant'Antonio a Trebbia nei pressi di Piacenza. Distruzioni imponenti e danni più ingenti si verificarono, invece, con l'alluvione che colpì la val Trebbia il 19 settembre 1953[7][8].

Nella notte fra il 14 e il 15 settembre 2015 una parte della provincia di Piacenza fu devastata dalle esondazioni improvvise del Nure dell'Aveto e del Trebbia, dovute al maltempo e ad ammassi di detriti, che causarono danni ingenti, il crollo del Ponte di Barberino sul Trebbia e la morte di tre persone. Le località più colpite furono Roncaglia, Pontenure, Ponte dell'Olio, Bettola, Farini, Ferriere, Rivergaro, Bobbio, Corte Brugnatella e Ottone.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Le parrocchie dipendono dal vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della diocesi di Piacenza-Bobbio[9].

Madonnina della Val Trebbia, protettrice della valle e della strada posta sulla statale
Madonnina della Val Trebbia, protettrice della valle e della strada posta sulla statale

Architetture storiche e civili


Il castello di Cariseto
Il castello di Cariseto
L'Elefante del Trebbia ed i Meandri di Confiente fra Cerignale e Corte Brugnatella
L'Elefante del Trebbia ed i Meandri di Confiente fra Cerignale e Corte Brugnatella

Elefante del Trebbia


L'Elefante del Trebbia è una curiosa formazione montuosa, appena sotto Cerignale, che fa capo al complesso del Monte Cerello che degrada nel fiume Trebbia fino nei Meandri di Confiente nel comune di Corte Brugnatella. La sagoma del monte ha l'aspetto curvilineo del dorso dell'elefante, disegnato dai meandri nelle estremità basse (piedi e proboscide). Figura colta per la prima volta nel 2009, in un famoso scatto fotografico di Paolo Guglielmetti, che ne diede il nome e fama internazionale.[10]


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[11]


Cultura


I ruderi della chiesa Invenzione di Santo Stefano a Selva
I ruderi della chiesa Invenzione di Santo Stefano a Selva

Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste. Questi strumenti animano le due feste tradizionali, quella del 13 agosto, che vede musicisti, ballerini e turisti girare per le viuzze e fermarsi per un bicchiere di vino, un ballo o un coro nelle piazzette, e la castagnata dell'ultima domenica di ottobre.


Amministrazione


Dalla data dell'11 febbraio 2022 il sindaco Massimo Castelli, accusato di corruzione e posto in custodia cautelare in carcere in data 10 febbraio 2022, è sospeso e sostituito dalla vicesindaca Piera Reboli come sindaca facente funzione[12]. Il 22 febbraio 2022 il sindaco Castelli si dimette, portando il comune verso il commissariamento fino a fine mandato[13]. Il 15 marzo 2022 è entrato in carica il commissario prefettizio e vice prefetto Luigi Swich. Sciolto il Consiglio comunale, il commissario resterà in carica fino alle prossime elezioni amministrative[14].

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
18 giugno 1985 9 giugno 1990 Gerolamo Ricci Democrazia Cristiana Sindaco [15]
9 giugno 1990 24 aprile 1995 Gerolamo Ricci Democrazia Cristiana Sindaco [15]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Gerolamo Ricci centro Sindaco [15]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giovanni Barilotti lista civica di sinistra Sindaco [15]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Giovanni Barilotti lista civica di sinistra Sindaco [15]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Massimo Castelli lista civica di sinistra Sindaco [15]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Massimo Castelli lista civica di sinistra: Insieme ancora per Cerignale Sindaco [15]
27 maggio 2019 sospeso in data 10 febbraio 2022
dimesso in data 22 febbraio 2022
Massimo Castelli lista civica di sinistra: Insieme ancora per Cerignale Sindaco [15]
11 febbraio 2022 15 marzo 2022 Piera Reboli lista civica di sinistra: Insieme ancora per Cerignale Vicesindaca
sindaca facente funzioni
15 marzo 2022 in carica Luigi Swich Commissario prefettizio

Comunità montane


Fa parte della nuova Unione Montana Valli Trebbia e Luretta.


Geografia antropica



Frazioni


In val Trebbia:

In val d'Aveto:


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 193, ISBN 88-11-30500-4.
  5. Regio Decreto 8 luglio 1923, n. 1726
  6. Da La Trebbia del 26 luglio 1908
  7. Da La Trebbia del 25 settembre 1953 Archiviato il 5 agosto 2019 in Internet Archive.
  8. Gigi Pasquali, Cento anni di storia bobbiese - 1903-2003, tratto dagli articoli del settimanale bobbiese La trebbia, Bobbio 2003, Capitolo 2: Il fiume Trebbia pp.15-27
  9. ParrocchieMap.it Parrocchie, chiese ed oratori del comune di Cerignale
  10. Home Surus, L'elefante del Trebbia
  11. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. Val Trebbia, cambio alla guida di tre comuni dopo l’arresto dei sindaci. Le reazioni - Libertà Piacenza, su Liberta.it. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  13. Inchiesta corruzione, dopo Guarnieri anche Castelli si dimette da sindaco, su PiacenzaSera.it. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  14. Sciolto il consiglio comunale di Cerignale. Il commissario è Luigi Swich, su Liberta.it. URL consultato il 15 marzo 2022.
  15. http://amministratori.interno.it/

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Cerignale

Cerignale ist eine italienische Gemeinde (comune) mit 120 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Piacenza in der Emilia-Romagna. Die Gemeinde liegt etwa 50,5 Kilometer südwestlich von Piacenza, gehört zur Comunità Montana Appennino Piacentino und grenzt unmittelbar an die Provinz Pavia. Die nordwestliche Grenze bildet die Trebbia, die nordöstliche deren Zufluss Aveto.

[en] Cerignale

Cerignale (Ligurian: Serignâ, locally Sergnâ; Piacentino: Cerignäl) is a comune (municipality) in the Province of Piacenza in the Italian region Emilia-Romagna, located about 160 kilometres (99 mi) west of Bologna and about 50 kilometres (31 mi) southwest of Piacenza. As of 31 December 2004, it had a population of 197 and an area of 31.5 square kilometres (12.2 sq mi).[3]

[es] Cerignale

Castelvetro Piacentino es un municipio situado en el territorio de la Provincia de Piacenza, en Emilia-Romaña, (Italia).

[fr] Cerignale

Cerignale est une commune italienne de la province de Plaisance dans la région Émilie-Romagne en Italie.
- [it] Cerignale

[ru] Чериньяле

Чериньяле (итал. Cerignale) — коммуна в Италии, располагается в регионе Эмилия-Романья, в провинции Пьяченца.



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