Il Kent (pronuncia [kɛnt]), in latino Cantium (tardo latino: Canthia), è una contea dell'Inghilterra, a sud-est di Londra; il capoluogo è Maidstone.
Kent contea cerimoniale e contea non metropolitana (più piccola) | |||
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County of Kent | |||
Localizzazione | |||
Stato | Regno Unito Inghilterra | ||
Regione | Sud Est | ||
Amministrazione | |||
Capoluogo | Maidstone | ||
Governo | 1.Kent County Council 2.Medway Council () | ||
Territorio | |||
Coordinate del capoluogo | 51°17′15.94″N 0°03′23.22″E | ||
Superficie | 3 543,53 km² | ||
Abitanti | 1 568 623[1] (2018) | ||
Densità | 442,67 ab./km² | ||
Altre informazioni | |||
Fuso orario | UTC+0 | ||
ISO 3166-2 | GB-KEN | ||
Codice ONS | 29 | ||
Rappresentanza parlamentare | 17 deputati | ||
Cartografia | |||
Sito istituzionale | |||
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Il Kent confina con l'East Sussex, il Surrey e Greater London. È diviso dall'Essex dall'estuario del Tamigi. Dopo la partenza delle legioni romane (V secolo) dalla Britannia, divenne sede di un regno anglosassone.
Noto come il "giardino d'Inghilterra" per il suo paesaggio, possiede anche alcuni dei giardini più belli e famosi del Regno Unito tra cui probabilmente il più famoso è Sissinghurst creato da Vita Sackville-West negli anni trenta. Famosa è anche l'Università che, assieme alla Università di Greenwich, fa parte del Medway Campus.
Il nome "Kent" deriva dal britannico (antica lingua celtica preromana) "cent" dal significato di "bordo" o "confine", latinizzato da Giulio Cesare in "Cantium", da cui il popolo dei Cantiaci.
Da Cantium/Canthia prese nome Canterbury, attraverso l'antico inglese Cantwareburh.[2]
Le fasi più antiche della sua storia sono poco conosciute. Fu occupata sin dagli inizi del Paleolitico (come attestano le cave a Swanscombe). Nel Neolitico furono costruiti i megaliti del Medway. C'è inoltre una ricca sequenza di occupazioni dell'Età del Bronzo, come attestatono ritrovamenti quali la coppa d'oro di Ringlemere.
A seguito della sua posizione geografica fu colpita dalle prime ondate di invasori germanici, cosa che cancellò quasi ogni informazione storica del tempo. Il nome "Kent" è precedente al regno degli Juti e si riferisce alla tribù celtica dei Cantiaci, stanziati in quella regione. Gaio Giulio Cesare nel suo De bello Gallico fa riferimento a Cingetorige, Carvilio, Tassimagulo e Segovage, re delle quattro regioni del Kent. I sovrani successivi sono noti dalle loro monete, compreso Dubnovellauno, Voseno, Eppillo e Ammino.
Secondo la Historia Brittonum, Gwrangon regnò sul Kent (come sovrano-dipendente) al tempo di Vortigern, che gli tolse il trono per darlo a Hengist. Questo testo, però, è considerato una fonte inaffidabile e, quindi, come sottolineato da alcuni studiosi[quali?], Gwrangon sembra essere stato trasportato dal Gwynedd al Kent e trasformato in un re immaginario di Kent, privato del trono a favore di Hengist.
Lo stesso argomento in dettaglio: Regno del Kent. |
I confini della contea sono quasi corrispondenti a quelli del regno anglosassone del Kent, esistito fra il V e il IX secolo e poi inglobato in quello del Wessex.
Nel VII secolo il Kent fu il fulcro della ricristianizzazione dell’isola dopo le invasioni barbariche, divenendo la sede della più importante arcidiocesi del paese, l’Arcidiocesi di Canterbury, e della sua suffraganea la Diocesi di Rochester.
Quando nell'892 tutta l'Inghilterra meridionale fu unita sotto lo scettro di Alfredo il Grande, il Kent era sull'orlo del disastro. Circa un secolo prima i Vichinghi pagani avevano iniziato scorrerie, attaccando dapprima Lindisfarne, sulla costa della Northumbria, uccidendo i monaci e devastando l'abbazia. Questo stato di cose continuò fino all'878, quando furono sconfitti da Alfredo: seguì un accordo, che permise loro di insediarsi nell'Anglia orientale e nel nord-est. Tuttavia, i loro connazionali danesi erano ancora in movimento e nel corso degli anni Ottanta del IX secolo, Haesten, un capo-guerriero di grande esperienza, aveva radunato enormi forze nella Francia settentrionale, assediando Parigi e prendendo possesso della Bretagna.
Più di 350 navi vichinghe salparono da Boulogne per il sud del Kent nell'892. Una massiccia armata (tra le 5 e le 10 000 persone, comprese donne e bambini, attaccarono un forte sassone vicino alla chiesa di San Rumwold, Bonnington, uccidendo tutti. L'anno successivo costruirono una propria gigantesca fortezza ad Appledore. Di fronte a ciò, i danesi dell'Anglia orientale e di altre zone, rotti i patti stipulati con re Alfredo, si ribellarono, unendosi alle orde degli invasori. Dopo un piccolo raid, tutte le loro forze mossero contro gli inglesi, combattendo molte battaglie, desistendo solo dopo quattro anni. Alcuni si ritirarono in Anglia orientale, mentre altri tornarono nella Francia settentrionale.
Durante l'invasione di Guglielmo il Conquistatore e nel corso del Basso Medio Evo, nel Kent ci furono diverse ribellioni, tra cui la Grande sollevazione, guidata da Wat Tyler e in seguito, nel 1450, la ribellione di Jack Cade.
Infatti il Kent, al pari della Scozia, del Galles, e dell'Irlanda non è mai stato sottomesso dai Normanni che sono dovuti scendere a patti con i Conti del Kent.[3][4] Il motto della contea è 'INVICTA' e si riferisce a ciò.[5] Dopo il periodo dell'Anarchia inglese, nel 1135, anche i Plantageneti e i baroni anglo-francesi non riuscirono a penetrare nel Kent.[6] La bandiera è un riferimento a Horsa.[7]
Thomas Wyatt guidò un'armata a Londra dal Kent nel 1553 contro Maria I.
A partire dal XVII secolo, le crescenti tensioni tra l'Inghilterra da un lato e i Paesi Bassi e la Francia dall'altro portarono alla costruzione di fortilizi lungo la costa.
Durante la Seconda guerra mondiale gli aerodromi del Kent giocarono un ruolo importantissimo nella battaglia d'Inghilterra.
Il Kent è rappresentato da 17 deputati.
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