Vigolante è una piccola frazione del comune di Parma, appartenente al quartiere San Pancrazio.
Vigolante frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
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Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°47′55″N 10°15′46″E |
Altitudine | 69 m s.l.m. |
Abitanti | 79[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43126 |
Prefisso | 0521 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | san Giovanni Evangelista |
Giorno festivo | 27 dicembre |
Cartografia | |
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La località è situata 5,52 km a ovest del centro della città.[1]
La frazione sorge in posizione pianeggiante alla quota di 69 m s.l.m., tra le campagne a ovest di Parma.[1]
La località era detta nel IX secolo Vicus Landulphi, in riferimento al feudatario longobardo dell'epoca.[3]
La località di Vicus Landulphi fu menzionata per la prima volta in un atto notarile del 25 aprile dell'890.[4]
Nel 962, secondo un atto di dubbia autenticità, l'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone I di Sassonia riconobbe al vescovo di Parma Oberto l'autorità, oltre che sulla città, anche su 3 miglia di contado intorno a essa, comprendenti tra le altre la zona di Vigolante, compresa tra Vicofertile e Fraore.[5]
In epoca medievale nel piccolo borgo, collocato lungo uno dei rami della via Francigena,[3] fu edificata la cappella, testimoniata per la prima volta in un documento risalente agli inizi del XIII secolo.[6]
Nel 1266 il Comune di Parma, constatando la mancanza di difese in alcune località nei dintorni della città, tra cui Vigolante, ordinò ai loro abitanti di erigere nelle vicinanze delle rispettive chiese le necessarie strutture fortificate.[7]
Nel 1325 le truppe di Azzone Visconti, alleate dei Pallavicino, attaccarono il Parmense, saccheggiando i borghi di Vicofertile, Vigolante, Madregolo, Bianconese, Fontevivo, Fraore, Baganzola, Vicomero, Pietrabaldana, Viarolo, Collecchio, San Martino Sinzano, Felino, Medesano e Borgo San Donnino.[8]
In epoca napoleonica, per effetto del decreto Nardon del 1806 Vigolante divenne frazione del nuovo comune (o mairie) di San Pancrazio Parmense,[9] soppresso e annesso nel 1943 al comune di Parma.[10]
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Giovanni Evangelista (Parma, Vigolante). |
Menzionata per la prima volta nei primi anni del XIII secolo, la chiesa medievale fu ricostruita nel 1488 su finanziamento della famiglia Tagliaferri; ristrutturata in stile barocco agli inizi del XVIII secolo, fu dotata di una nuova facciata verso la metà dello stesso secolo; il luogo di culto conserva alcune testimonianze dell'edificio romanico originario, tra cui l'alto basamento del campanile e varie pietre di reimpiego.[6]
Costruita per volere dei conti Pettorelli, la villa, ereditata alla fine del XVIII secolo dal marchese Troilo Venturi, ministro e consigliere privato del duca Ferdinando di Borbone, fu per suo volere ristrutturata tra il 1788 e il 1792 in stile neoclassico e dotata di una cappella; acquistata agli inizi del XX secolo dalla famiglia Carpi, fu alienata nel 1914 a Giulio Mazzieri, che la trasmise ai suoi discendenti; l'edificio, noto anche come villa Teresa, è caratterizzato dalla presenza della corte d'accesso affiancata da due portici contrapposti sormontati da logge a serliana, della cappella, del loggiato sul parco e dell'alto torrione neogotico in laterizio.[11][12]
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