San Martino Sannita (San Martino Ave Grazia Plena fino al 1873[4]) è un comune italiano di 1 177 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania.
San Martino Sannita comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Angela Martignetti (lista civica) dal 13-6-2022 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°04′N 14°50′E | ||
Altitudine | 450 m s.l.m. | ||
Superficie | 6,18 km² | ||
Abitanti | 1 177[1] (31-3-2022) | ||
Densità | 190,45 ab./km² | ||
Frazioni | Cucciano, Lentace, Mancusi, San Giacomo, Terranova | ||
Comuni confinanti | Montefusco (AV), San Giorgio del Sannio, San Nazzaro, San Nicola Manfredi, Sant'Angelo a Cupolo, Torrioni (AV) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 82010 | ||
Prefisso | 0824 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 062065 | ||
Cod. catastale | I002 | ||
Targa | BN | ||
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] | ||
Cl. climatica | zona D, 1 889 GG[3] | ||
Nome abitanti | sammartinesi | ||
Patrono | santa Maria Assunta | ||
Giorno festivo | 15 agosto | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Situato ai piedi del Colle dell'Angelo.
La sua escursione altimetrica è pari a metri 427 s.l.m., con una minima di 330 m s.l.m. e una massima di 757 m s.l.m.
Confina con la provincia di Avellino.
Il clima è caldo in estate (con picchi di 30 °C) e freddo e piovoso nel periodo invernale, con temperature che possono scendere sotto lo zero e con una/due nevicate l'anno.
Il nome di San Martino deriva da una chiesa omonima del IX secolo, e dicevasi di San Martino in Cucciano, per la località che sotto i Romani era un fundus Cocceianus, come ce n'era un altro nella Valle Caudina, oggi Bucciano.
Appartenne feudalmente prima alla Badia di Santa Sofia in Benevento, al barone di Montefusco, all'Abbazia territoriale di Montevergine e dell'Annunziata di Napoli e alla famiglia Lucarelli, che nel XVII secolo fu investita dei titoli di barone di Lentace e di barone di Mancusi. In epoca preunitaria il suo territorio appartenne alla provincia di Principato Ultra.
Chiamato San Martino Ave Gratia Plena (A.G.P.), dopo l'unità d'Italia il comune fu denominato "San Martino Sannita".
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 aprile 1983.[5]
«Troncato: nella metà superiore, su sfondo d'oro, vi è raffigurato un monte all'italiana azzurro, la cui cima centrale è sormontata da una croce rossa e affiancata da due rami di palma; sullo sfondo azzurro della metà inferiore campeggiano un bosco d'oro, posto su un prato verde, e un gregge d'argento al pascolo. Ornamenti esteriori da Comune.[6]» |
Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di giallo.
Abitanti censiti[7]
Sul territorio comunale di San Martino Sannita sono presenti due parrocchie canonicamente istituite:
Ogni frazione ha la sua chiesa:
Dal 2010 ogni parrocchia è affidata a un parroco. Nei quattro anni precedenti la realtà era guidata da un solo sacerdote.
San Martino Vescovo si festeggia l'11 novembre. La comunità si riunisce presso l'omonima chiesa per esprimere la propria devozione al Santo. Suggestiva la tradizionale processione dell'antica statua rappresentante il giovane Martino a cavallo, mentre dona parte del suo mantello a un povero.
Il martedì dopo Pasqua e il martedì dopo Pentecoste, gli abitanti di San Martino Sannita festeggiano la Madonna di Costantinopoli, rappresentata in un antico quadro che si conserva nella chiesa di San Gennaro presso la frazione di Terranova.
La Madonna del Rosario è festeggiata la prima domenica di ottobre, quando gli abitanti della zona si ritrovano presso la chiesa di Cucciano per venerare l'antica statua.
Fa parte della Regione Agraria n. 5 - Colline di Benevento. Ha una superficie agricola utilizzata in ettari (ha) di 90,55[8]. Prodotti: vino, olio, tabacco, grano e frutta, bei boschi e pascoli.
Il comune è suddiviso in cinque frazioni, oltre al capoluogo San Martino: Lentace, Cucciano, San Giacomo, Terranova e Mancusi. La più recente è Terranova, fondata dai Virginiani nel secolo XV, intorno a un loro convento ivi costruito. Lentace passò successivamente in feudo ai Verlingieri, ai Bilotta ai D'Aquino e ai Lucarelli (poi, dai primi del XIX secolo Bosco Lucarelli), che ne sono stati possessori fino all'abolizione del feudalesimo. Mancusi apparteneva alla baronia di Montefusco, poi passò alla famiglia Verlingieri, ai Bilotta, ai D'Aquino, ai Lucarelli e ai Morra. Tutte le frazioni, in precedenza autonome, furono riunite in un solo comune alla fine del XIX secolo.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1985 | 1990 | Diego Servodio | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1990 | 1993 | Giuseppe Collina | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1993 | 2004 | Giuseppe Globo | Democrazia Cristiana, PPI, DL | Sindaco | |
2004 | 2009 | Michele De Figlio | Lista civica | Sindaco | |
2009 | 2021 | Angelo Ciampi | Lista civica | Sindaco | |
2022 | in carica | Angela Martignetti | Lista civica | Sindaco | |
Altri progetti
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