Il suo territorio è compreso fra un'altitudine di 240 e i 1275 m s.l.m., pari ad un'escursione altimetrica di 1.035 m.
Fa parte della Regione Agraria n. 3, monti Taburno-Camposauro
Non molto tempo fa vi era un'acqua molto rinomata in paese, scorreva da una fontana che veniva chiamata "Fontana del Duca"
Storia
Il Santuario della Madonna del Taburno
Seguì il dominio feudale di Airola di cui fu sempre casale, tanto che allora dicevasi Airola-Bucciano.
La sua ortografia primitiva era Gucciano o Cucciano, molto probabilmente da quella villa di Cocceio < super Caudi cauponas >, di cui Orazio, nella Sat. V; donde un proedium Coccejanum.
E da una simile forma di possessione prediale deve essere derivato anche Pastorano a circa 2km da Bucciano.
Antichità. Un'antica lapide, smarrita, dell'epoca romana, con il nome di Cuccejanus.
Monumenti e luoghi d'interesse
Santuario della Madonna del Taburno
Fu costruito sulle pendici del monte Taburno nel XV secolo: secondo la tradizione, ciò avvenne in seguito alla guarigione miracolosa di una pastorella sordomuta che trovò una statua della Vergine Maria in una vicina grotta. Fu sede di un convento dei frati domenicani dal 1498 al 1743; seguirono periodi di abbandono che si alternarono a restauri parziali, fino alla riapertura progressiva a partire dal 2007. Il santuario è una popolare meta di pellegrinaggi. Notevole la chiesa con le sue volte gotiche, e gli affreschi trovati durante gli ultimi restauri.
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista
Chiesa dell'Immacolata
Parte dell'acquedotto carolino, che conduce le acque alla Reggia di Caserta, inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dall'UNESCO.
Società
Via San Giovanni nella frazione Pastorano, col Taburno sullo sfondo
Ha una superficie agricola utilizzata (dato aggiornato all'anno 2000) di ettari (ha) 258,84 (fonte Camera di Commercio di Benevento, dati e cifre maggio 2007).
Prodotti: cereali, frumento, olio, vino, gelsi, mais e legumi.
Il gruppo musicale Napoli Centrale parla dei buccianesi nella traccia chiamata, per l'appunto, 'A gente 'e Bucciano, contenuta nell'album d'esordio del 1975. Il testo (che fa del comune una pars pro toto dei piccoli centri rurali del Meridione) è una riflessione sull'emigrazione verso il Nord Italia, in cerca di lavoro e di benefici che in realtà non arrivano mai.
Alfonso Maria Iannucci, Il pellegrinaggio al Santuario del monte Taburno. Memorie religiose, storiche, archeologiche. Morano, Napoli 1891
Alfonso Maria Iannucci, La Vergine del Monte Taburno. Divozione dei popoli, frequenza de' pellegrinaggi e nuova polemica sulle Forche Caudine. Dell'Aquila, Scafati, 1893.
Antonio Iamalio, La Regina del Sannio ed. P & Federico Ardia, Napoli, 1918
Claudio Carofano, Il santuario del Monte Taburno. Storia, fede, tradizione. Kat edizioni, 2008
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