Marradi (pronuncia: /marˈradi/[4]; Maré /ma're/ in romagnolo) è un comune italiano di 2 902 abitanti, collocato sul versante romagnolo dell'Appennino tosco-romagnolo, ma amministrato dalla città metropolitana di Firenze, in Toscana (Romagna fiorentina)[5]. Assieme al comune di Palazzuolo sul Senio e a quello di Firenzuola, viene collocato impropriamente nel Mugello, con la denominazione di Alto Mugello.
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Marradi comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Tommaso Triberti (lista civica) dal 27-5-2013 (2º mandato dal 10-6-2018) |
Territorio | |
Coordinate | 44°05′N 11°37′E |
Altitudine | 328 m s.l.m. |
Superficie | 154,07 km² |
Abitanti | 2 902[1] (31-8-2022) |
Densità | 18,84 ab./km² |
Frazioni | Abeto, Badia del Borgo, Biforco, Campigno, Crespino del Lamone, Gamberaldi, Popolano, Sant'Adriano |
Comuni confinanti | Borgo San Lorenzo, Brisighella (RA), Dicomano, Modigliana (FC), Palazzuolo sul Senio, Portico e San Benedetto (FC), San Godenzo, Tredozio (FC), Vicchio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 50034 |
Prefisso | 055 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 048026 |
Cod. catastale | E971 |
Targa | FI |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 267 GG[3] |
Nome abitanti | marradesi |
Patrono | san Lorenzo |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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A Marradi nacque il poeta Dino Campana, a cui è intitolato ogni anno l'omonimo premio letterario.
I primi popoli ad abitare la zona furono anticamente i Liguri, gli Etruschi e i Galli, mentre la strada che la collega al territorio toscano fino a Firenze risale probabilmente all'epoca romana, intorno al 59 a.C.[6]
Denominato "Castello" (Castellum), fungeva da appoggio ai viandanti di passaggio, mentre il nome "Marradi" deriva etimologicamente da "Marrato", ossia zappato, per indicare quel podere posto alla destra del fiume Lamone.
In seguito alle invasioni barbariche di Goti e Longobardi, il collinoso territorio passa sotto il dominio ecclesiastico: al periodo feudale risalgono dunque la fondazione delle principali Abbazie vallombrosiane di Santa Reparata, Santa Maria di Crespino e l'eremo camaldolese di San Giovanni di valle Acerreta.
Dal 1164 al 1312, fu possedimento dei Conti Guidi finché, a seguito di una lunga contesa, passa sotto il dominio dei Manfredi di Faenza.
Durante la battaglia "delle Scalelle" del 1358 però, gli abitanti di Marradi si ribellano contro la compagnia di ventura del Conte Lando (Corrado di Wuerttemberg Conte di Landau), e delle angherie da essa subite, e decidono di attaccarla, disperdendola con successo grazie alla padronanza del territorio[7].
Nel 1428 Firenze sconfigge Giovanni Manfredi e si aggiudica l'intero territorio. In ricordo di questa successione ogni lunedì mattina, a Marradi, è istituito un grande mercato.
Durante il potere dei Lorena, a causa di una scarsa manutenzione del sistema viario, Marradi rimane pressoché isolata fino al governo di Pietro Leopoldo di Lorena, quando finalmente viene intrapresa la ricostruzione di importanti opere pubbliche tra cui la chiesa di San Lorenzo, il Teatro degli Animosi e un nuovo ospedale.
La strada che conduce da Faenza a Firenze risale invece solo al XIX secolo, e al 1893 la costruzione della linea ferroviaria che la affianca.
Nel 1919 Marradi subisce un grave terremoto che causa molte vittime e rade al suolo alcuni importanti fabbricati. Distruzioni si avranno anche successivamente, per i bombardamenti della seconda guerra mondiale[8].
Il 17 luglio 1944 la frazione di Crespino sul Lamone subisce il massacro di 42 civili a scopo di rappresaglia, ad opera di soldati nazisti, conosciuto come Eccidio di Crespino sul Lamone.[9]
![]() | Medaglia d'oro al Merito Civile |
«Piccolo centro attraversato dalla linea gotica, sopportava con fierissimo e dignitoso contegno spaventosi bombardamenti aerei e terrestri, subendo la distruzione della maggior parte del centro abitato e offrendo alla causa della Patria e della libertà il sacrificio eroico di quarantadue civili inermi, trucidati a scopo di rappresaglia dalle truppe d'occupazione naziste.» — Marradi, estate 1944 |
Abitanti censiti[12]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 186 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Il comune è servito dalla ferrovia Faentina. Sul territorio vi sono cinque stazioni: Marradi-Palazzuolo sul Senio, Crespino del Lamone, Fantino (dismessa), Biforco, Popolano di Marradi.
Marradi è zona di produzione del Marron Buono[13] (marchio IGP), sono presenti estesi castagneti e per valorizzare la conoscenza di questo prodotto è stata realizzata la Strada del Marrone del Mugello di Marradi. La gastronomia locale è ricca di prodotti preparati a base di castagne, come la torta di marroni di Marradi[14].
La badia del Borgo (Santa Reparata in salto) è un importante complesso monastico. Risale all'XI secolo ed appartenne prima ai benedettini, poi ai vallombrosani, insieme all'abbazia di Crespino. Il complesso fu ristrutturato in forme barocche nel 1741 ed oggi si presenta attorniato da edifici ruralizzati. Il grande campanile a pianta quadrata e a due ordini di bifore, mantiene l'originario aspetto romanico. I grandi altari barocchi hanno quadri del XVIII secolo e decorazioni in stucco. Nella sagrestia è conservato un gruppo di dipinti di un anonimo maestro di Marradi (fine 1400).
Frazione che a sua volta è divisa in tre gruppi di antiche case, molte delle quali rimesse a nuovo (LE PILLE, MAGLIABECCO, FARFARETA), è servita da strada comunale che per lungo tratto costeggia il torrente Campigno, dalla località Ravale s'inerpica attraverso i massi della frana di Gamberana (avvenuta nel 1900), sino a giungere al Passo delle Scalelle. In questa località è stato eretto un cippo in arenaria per ricordare la battaglia delle Scalelle.
Nell'antica abbazia dell'XI secolo è conservato un quadro di scuola giottesca.
Frazione distante 18 km dal capoluogo, è servita da una strada provinciale che collega Marradi a Tredozio. È una ricca zona agricola, in un'ampia vallata bagnata dal torrente Acerreta.
La chiesa prioriale di Santa Maria conserva una pregevole ceramica della scuola Della Robbia.
Vi si trova un'antica torre del castello di Benclaro. È ricca di attività artigianali.
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La vocazione turistica di Marradi è evidenziata dall'esistenza, nel territorio comunale, di oltre 120 km di sentieri per escursioni, lungo i quali si allineano tre punti panoramici e cinque rifugi[15].
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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8 ottobre 1988 | 26 maggio 1990 | Rodolfo Ridolfi | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [16] |
13 giugno 1990 | 28 aprile 1993 | Rodolfo Ridolfi | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [16] |
6 maggio 1993 | 24 aprile 1995 | Paolo Bassetti | Democrazia Cristiana | Sindaco | [16] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Giuseppe Matulli | centro-sinistra | Sindaco | [16] |
14 giugno 1999 | 14 marzo 2002 | Giuseppe Matulli | lista civica | Sindaco | [16] |
27 maggio 2003 | 15 aprile 2008 | Graziano Fabbri | lista civica | Sindaco | [16] |
15 aprile 2008 | 27 maggio 2013 | Paolo Bassetti | lista civica | Sindaco | [16] |
27 maggio 2013 | 10 giugno 2018 | Tommaso Triberti | lista civica Per Marradi siamo pronti | Sindaco | [16] |
10 giugno 2018 | in carica | Tommaso Triberti | lista civica Insieme per Marradi | Sindaco | [16] |
Altri progetti
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